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BOOKPEST: Storie assurde fuori piombo
BOOKPEST: Storie assurde fuori piombo
BOOKPEST: Storie assurde fuori piombo
E-book35 pagine23 minuti

BOOKPEST: Storie assurde fuori piombo

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Info su questo ebook

Una città, 4 storie e l'instabilità della razionalità. Benvenuti a Bookpest
LinguaItaliano
Data di uscita2 lug 2018
ISBN9788828348160
BOOKPEST: Storie assurde fuori piombo

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    Anteprima del libro

    BOOKPEST - Devid Loss

    precaria

    Bookpest.

    Buongiorno, ben arrivati.

    Bello il nome di questa città, vero?

    Perché non venite anche voi ad abitarci? È molto carina credetemi.

    Tanto tempo libero, mente che vaga, parchi e vie in sui si cammina serenamente, aggiungete la formula magica del non pensarci troppo e tutto diventa fantastico.

    Già perché da qui inizia, o meglio è già iniziato, un mondo evanescente, fatto di persone qualunque, tendenzialmente egocentriche ed assolutamente assurde nel loro essere da destabilizzare ogni concetto di razionalità. Ma questa città si regge sulla forza della convinzione della persone che la hanno creata, che la abitano e che la difendono. Forse consce o forse meno della sua irrazionalità, ma pronte ad accettarla, come sono pronte ad accettare il rischio di tenere il loro mondo in vita.

    Sono loro i cittadini che abitano Bookpest, quelli che considerano il passare del tempo prezioso, non perché vi sia il rischio di vederlo sprecato, e quindi da dover vivere intensamente minuto per minuto, ma perché ne conoscono il valore e la forza che ha nel costruire le cose quando ancora non sono nemmeno iniziate. Così cominciano a percepire l’importanza di lasciare che il tempo passi senza preoccuparsi di dover attendere, perché non serve avere tutto ora.

    È un modo delicato nel su essere in cui la convinzione di uno, che la società lo ha stimolato a crearsi, può essere irrimediabilmente persa con poche parole, che la stessa città può riservare al suo cittadino. Basta solo un numero limitato di vocaboli, enunciati o scritti, che irrompono nell’artificiale normalità. Questi pensieri, propri o altrui, arrivano con tutto il loro carico di emozione e destabilizzano la razionalità. Si resta impassibili, si cerca di non dare nell’occhio, di non mostrare emozione o semplice cedimento muscolare che ne determinerebbe la lettura dello stato interiore da parte di un occhio esterno attento. Ed è da questo punto di vista esterno, che nasce l’analisi ironica di Bookpest di quel suo mondo, disegnato

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