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Phaeton. L'Auriga
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E-book41 pagine32 minuti

Phaeton. L'Auriga

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Info su questo ebook

L’approssimarsi del 67mo anniversario dell’alluvione del Polesine del 1951 diventa occasione per considerare come sia cambiata la percezione della natura che ci circonda. Nell’antichità era temuta, rispettata e addirittura divinizzata, oggi lo sfruttamento, l’incuria, l’abbandono sono causa di fenomeni alluvionali sempre più frequenti in tutto il mondo. Il cambiamento climatico in atto ha trasformato eventi eccezionali in calamità quotidiane. In un prossimo futuro si calcola possano essere milioni le persone costrette ad emigrare, come molte famiglie polesane, per le drammatiche conseguenze di alluvioni ed inondazioni causate da fenomeni metereologici sempre più violenti.
LinguaItaliano
Data di uscita28 nov 2018
ISBN9788827856062
Phaeton. L'Auriga

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    Phaeton. L'Auriga - Hannah Lee

    L'Auriga

    Hannah Lee

    Phaeton. L'Auriga

    Youcanprint Self-Publishing

    ISBN | 9788827856062

    Prima edizione digitale: 2018

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Marco Biagi 6, 73100 Lecce

    www.youcanprint.it

    info@youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti  dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Alle vittime di ogni alluvione

    Ringraziamenti

    Un ringraziamento particolare a Gina che mi ha insegnato i rudimenti del dialetto veneto. Ogni inesattezza è da imputare esclusivamente a me.

    Da millenni, due grandi elementi purificatori fanno parte integrante di ogni cultura: l’acqua ed il fuoco.

    Antitetici a prima vista, eppure sottilmente simili, privi di forma definita, sfuggevoli, amici o distruttori, entrambi assolutamente indispensabili.

    Domandoli, l’uomo poté imporre la sua supremazia sugli animali e sull’ambiente naturale.

    Ambedue ampliarono il dominio dell’uomo nello spazio, attraverso il fuoco egli creò pascoli e campi dove erano foreste; per mezzo dell’acqua, giardini dove era il deserto.

    Il primo gli permise di spingersi verso nord, sconfiggendo il freddo; le vie d’acqua di raggiungere nuove sponde.

    Essi modificarono la percezione del tempo: l’uno conquistando alla vita le tenebre, l’altra accorciando le distanze.

    Sfruttando la loro forza l’uomo è in grado di ripristinare l’ordine o di imporne uno nuovo: il suo.

    L’ordine che impone il fuoco è totale e distruttivo. Se una nuova purezza ed una nuova armonia saranno possibili sarà in seguito ad una nuova nascita.

    L’azione dell’acqua è diversa, essa non distrugge ma netta, monda: si carica dello sporco, della lordura e li trascina con sé, ripristina ciò che era intaccato e corrotto nella sua essenza originaria.

    L’uomo scelse l’acqua per la purificazione quotidiana. Il potere purificante dell’acqua non rimase legato al solo aspetto fisico, pratico e corporeo.

    Con il progredire delle civiltà le venne sempre più riconosciuto il potere simbolico di mondare, non solo dalle sporcizie terrene, ma anche da quelle spirituali.

    Tradizionalmente l’acqua è espressione d’amore, pace, pacificazione e rigenerazione.

    Il suo carattere fluido, mobile, recettivo, la accomuna al femminino.

    Bassa o abissale, limpida o torbida, schiumeggiante, inquieta, stagnante, indomabile, imprigionata solo dal ghiaccio: nessun altro elemento conosce tante multiformi varianti come l’acqua.

    Per questo è simbolo di tutte le emozioni. Come l’acqua esse sono mutevoli ed hanno bisogno di seguire il loro naturale fluire senza forzature o costrizioni. Le cose che devono accadere verranno da sé: arginarle, reprimerle, non può che prosciugarle, nel migliore dei casi, o causare l’accumulo di energia repressa, inespressa che prima o poi finirà per manifestare il suo potenziale distruttivo.

    Il simbolismo dell’acqua permea la cultura di ogni civiltà, non solo di quelle sviluppatesi

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