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Agnese. Paura della vita
Agnese. Paura della vita
Agnese. Paura della vita
E-book73 pagine48 minuti

Agnese. Paura della vita

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Info su questo ebook

Questa storia è vera attuale, l'ho scritta per far capire, che è più facile lasciarsi andare, invece di cambiare e la famiglia può fare di tutto, per farti ripartire.
LinguaItaliano
Data di uscita7 dic 2018
ISBN9788827859513
Agnese. Paura della vita

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    Agnese. Paura della vita - Letizia Rillo

    Indice

    Introduzione

    Infanzia

    Adolescenza

    La droga

    Percorso tortuoso

    Il futuro di Flora Matteo e Agnese

    Agnese e Matteo.

    AGNESE

    PAURA DELLA VITA

    Rillo Letizia

    Youcanprint Self-Publishing

    Titolo | Agnese

    Autore | Letizia Rillo

    Immagine di copertina a cura dell’autore

    ISBN | 9788827859513

    Prima edizione digitale: 2018

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Marco Biagi 6, 73100 Lecce

    www.youcanprint.it

    info@youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Questa è una storia vera: personaggi veri che l’hanno vissuta.

    Agnese: protagonista.

    Nedo: babbo.

    Flora: mamma.

    Annamaria: zia, sorella di Flora

    Marcella: amica unica del cuore.

    Angelo: nonno da parte di mamma.

    Maria: nonna da parte di mamma.

    Nicola: marito di Annamaria.

    Franco: fratello di Flora.

    Lucia: suora sorella di Flora.

    Giuseppe: fratello di Flora musicista.

    Caterina: amica di Flora, Andrea e Marco figli.

    Matteo: primo amore di Agnese.

    Roberto: secondo amore di Agnese.

    Filippo: terzo amore di Agnese.

    Matteo: primo amore e attuale.

    Introduzione

    Ormai dovrei essere una donna, mi chiamo Agnese, il mio corpo è stanco, dovrei essere al massimo delle forze, avendo trentaquattro anni e dovrei viverli intensamente. Ma non me ne rendo conto, gettò via i sentimenti sani, vivendo nel disordine, sentendo il peso dell’età, come se avessi il doppio dei miei anni. Vivo una vita molto contrastata e mutevole, passando dalla gioia, alla disperazione, velocemente, senza avere la forza, di controllarla, patendo molto. Ho conosciuto l’amore, sotto molti aspetti, facendo dell’esperienze non desiderate e non capite al momento che sono accadute. Nell’ambito familiare con l’esperienza avuta, non mi sento al sicuro, pensando ai traumi, che mi sono accaduti ed al dolore sofferto. La mia storia è nata a mia insaputa, coinvolgendomi, essendo ancora una bambina, facendomi molto male, fisicamente e interiormente. Leggendo questa storia, capiamo che è molto facile, restare vittime di abusi e sofferenze, inaspettate, fatte da persone di fiducia, familiari, fidanzati, come mi è successo, più volte. Quando la mamma mi avvicina, per parlarmi, mi irrigidisco, perché non mi sento capita e ne amata, rendendomi molto più difficile, il percorso della vita. Ora facendo un’analisi, tra amore, lavoro e famiglia, mi sento sfiduciata, non amata, inutile. Avrei bisogno di vivere una vita, gioiosa, piena d’amore, con tanta voglia di vivere, ma il mio cuore, non mi ascolta è triste, vuole morire. Ho avuto la tentazione di uccidermi, moltissime volte, con la speranza di riuscirci, prima che tentano di salvarmi. La mamma è disperata, vedendo come mi comporto, anche se cerca di nasconderlo, capisce quando sento il desiderio, di rinchiudermi in me stessa, rimanendo assente. Arriva subito con qualche scusa, per catturare il mio stato d’animo, facendomi uscire la voglia di non vivere, anche se non è poca, tenta d’aiutarmi perché si sente in colpa per avermi trascurato nel passato, osservandomi si rende conto della differenza del mio comportamento. Spiegandomi, che soffre, vedendomi così sofferente, insicura, non dimostrando la voglia di vivere e di divertirsi e la spensieratezza che dovrei avere per l’età che ho. Riesco ancora ad avere la tentazione di cambiare, ma nella mia anima, sento che sarà molto difficile, perché mi manca la fiducia in me stessa e nella mamma, perché il babbo è morto da un anno ed avevo molta fiducia in lui, mi sento come se fossi nuda nel pensiero. Quando sono in compagnia della mamma soffro, perché lei è molto apprensiva, tempestandomi di domande, senza rendersi conto, di come ho sofferto nel passato, senza averla avuta sempre presente, quando avevo bisogno d’appoggio, di sicurezza e d’amore. Ora è troppo tardi, nel mio cuore, non c’è posto per questa fiducia, preferisco rinchiudermi in me stessa, pensando al babbo che non c’è più.

    Infanzia

    Nei miei ricordi, mi riconosco molto timida, fin da piccolina, sono sempre stata sballottata, quando dalla zia, quando da una amica e quando dai nonni materni, perché in casa i miei

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