Sherlock Holmes e le fate di Cottingley

Di Francesco Calè

Giallo - racconto lungo (36 pagine) - Un amico di Watson va salvato! Ma cosa c’entrano le fate che si sono manifestate qualche anno prima in un villaggio dello Yorkshire?

Marzo 1921. Il Dottor Watson e la moglie rincasano dopo una passeggiata per trovare, ad attenderli nel salotto della loro abitazione, un ospite imprevisto: Sherlock Holmes. Alla sorpresa per questa visita si sovrappone lo sgomento per il drammatico annuncio di cui il vecchio segugio si fa portatore: è tornato in maniera precipitosa a Londra per una faccenda della massima urgenza. Bisogna salvare un amico di

Watson. Chi è la persona da soccorrere? E che cosa c’entrano le fate che si sono manifestate qualche anno prima in un villaggio dello Yorkshire?

Nato a Bari nel 1973, Francesco Calè vive a Valenzano (Ba). È laureato in Filosofia con una tesi in Antropologia Culturale. Dopo aver conseguito un master in Comunicazione d’impresa e relazioni pubbliche, ha svolto diversi lavori e diverse attività nel campo del giornalismo e della comunicazione. Cultore di tradizioni popolari, favolistica e mitologia, appassionato di giallistica, collezionista di fumetti. A partire dal 2014 si cimenta con la scrittura creativa, partecipando a diversi contest letterari e aprendo un proprio blog. La scoperta, fatta in tenera età, della figura del "consulting detective" di Baker Street e dell'universo narrativo creato da Arthur Conan Doyle è per lui fonte di una fascinazione irresistibile che gli è rimasta tuttora incollata addosso.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 10 set 2019
• ISBN: 9788825409796

Anteprima del libro

a cura di Luigi Pachì

Francesco Calè

Sherlock Holmes e le fate di Cottingley

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825409796

© 2019 Francesco Calè

Edizione ebook © 2019 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Sherlock Holmes e le fate di Cottingley

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Il libro

Un amico di Watson va salvato! Ma cosa c’entrano le fate che si sono manifestate qualche anno prima in un villaggio dello Yorkshire?

Marzo 1921. Il Dottor Watson e la moglie rincasano dopo una passeggiata per trovare, ad attenderli nel salotto della loro abitazione, un ospite imprevisto: Sherlock Holmes. Alla sorpresa per questa visita si sovrappone lo sgomento per il drammatico annuncio di cui il vecchio segugio si fa portatore: è tornato in maniera precipitosa a Londra per una faccenda della massima urgenza. Bisogna salvare un amico di

Watson. Chi è la persona da soccorrere? E che cosa c’entrano le fate che si sono manifestate qualche anno prima in un villaggio dello Yorkshire?

L'autore

Nato a Bari nel 1973, Francesco Calè vive a Valenzano (Ba). È laureato in Filosofia con una tesi in Antropologia Culturale. Dopo aver conseguito un master in Comunicazione d’impresa e relazioni pubbliche, ha svolto diversi lavori e diverse attività nel campo del giornalismo e della comunicazione. Cultore di tradizioni popolari, favolistica e mitologia, appassionato di giallistica, collezionista di fumetti. A partire dal 2014 si cimenta con la scrittura creativa, partecipando a diversi contest letterari e aprendo un proprio blog. La scoperta, fatta in tenera età, della figura del consulting detective di Baker Street e dell'universo narrativo creato da Arthur Conan Doyle è per lui fonte di una fascinazione irresistibile che gli è rimasta tuttora incollata addosso.

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1

Il caveau della Banca Cox & Co. di Charing Cross custodisce, insieme ai tanti tesori e ai beni di valore affidati da facoltosi clienti alla gelosa e vigile tutela di quell’istituto, una scatoletta di latta malmessa e all’apparenza insignificante. Sul suo coperchio, a sottrarla dall’anonimato, campeggia un nome, impresso con tratti semplici e lineari. Il mio nome: John H. Watson, medico, ex ufficiale dell’Esercito Indiano.

Si tratta del contenitore nel quale, a mano a mano, continuo a riporre le ricostruzioni di svariate avventure che ho avuto l’onore e il privilegio di affrontare al fianco di Sherlock Holmes. Molte di queste sono destinate a non essere mai pubblicate. Solo alcune, invece, potranno vedere la luce sulla base di precise e dettagliate disposizioni impartite a un notaio, esclusivamente dopo che sarà trascorso un certo numero di anni dal momento della scomparsa di tutti i personaggi che hanno avuto una qualche parte nelle vicende esposte. Questa indicazione comprende, ovviamente, anche il mio vecchio coinquilino e il sottoscritto.

A imporre questa cautela, ci sono motivi di prudenza, di discrezione e di opportunità.

Un consistente gruppo di queste relazioni, infatti, riguarda incarichi dalla natura particolarmente delicata e riservata che sono stati conferiti al mio amico. Investigazioni che hanno toccato interessi politici e rapporti diplomatici internazionali di tale portata che un’avventata divulgazione potrebbe comportare ripercussioni imprevedibili, se non addirittura catastrofiche.

Altri appunti riguardano casi dai contorni scabrosi e scottanti. Incidenti che hanno rischiato di corrodere l’intimo, fragile e prezioso equilibrio che sorregge la vita privata e le relazioni domestiche di persone assolutamente rispettabili. Riesumare queste inchieste sarebbe del tutto impensabile; significherebbe andare a ridestare antichi traumi e sconvolgimenti che è meglio tenere sopiti e soprattutto, verrebbero esibiti alla pubblica berlina individui e famiglie che di certo non meritano un simile indecente trattamento.

Ma c’è anche un differente e più limitato insieme di resoconti. Avvenimenti che non necessariamente hanno rivestito il carattere dell’indagine criminologica in senso stretto e nei quali io e Sherlock Holmes abbiamo giocato un ruolo di cui non possiamo affermare di andare orgogliosi. Episodi che in ogni caso ho voluto annotare nei miei taccuini, forse per un caparbio senso di fedeltà al compito di biografo dell’infaticabile segugio di Baker Street, che la sorte ha avuto la benignità di attribuirmi, o forse per evitare che le nebbie del tempo avviluppassero fino a fagocitare del tutto la memoria di eventi ai quali sono comunque legato.

A onor del vero, devo puntualizzare che Sherlock