Avere idee di successo - Intuizioni e soluzioni ai nostri problemi
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Anteprima del libro
Avere idee di successo - Intuizioni e soluzioni ai nostri problemi - Estelle H. Ries
Ries
I - Da dove arrivano le idee
C’era una volta un giovane predicatore che si vantava di poter fare una predica su qualsiasi cosa qualcuno avesse detto, e esortava i membri a inviare i propri foglietti con suggerimenti. Come per scherzo, qualcuno tra i presenti gli fece arrivare un foglietto bianco. Il predicatore lo guardò, lo rigirò e disse: Qui non c’è proprio niente.
Si fermò per un attimo, considerando quale testo avrebbe potuto ricavarne. Poi il suo viso si illuminò e lui fu pronto. Fuori dal nulla, Dio creò il mondo,
disse.
Purtroppo non abbiamo sempre così tanto successo quando dobbiamo creare un’idea dal nulla. Sono le persone con le idee che arrivano nella maggior parte dei luoghi desiderabili del mondo. La persona che può creare qualcosa di nuovo e di diverso è desiderata – e raramente dalla polizia! E’ richiesta per la sua capacità di sviluppare idee. Coloro che raggiungono un cospicuo successo negli affari e nella pubblicità, alla radio, in teatro, in letteratura, nel giornalismo, nella politica, nella società, e in tutte le professioni e i percorsi della vita possono attribuire la gran parte del loro successo alla capacità di avere e usare le proprie idee. Molte grandi aziende finanziano dipartimenti di ricerca che non fanno altro che cercare e creare nuove idee. E’ qualcosa di nuovo nel settore delle auto, degli aerei e della tecnologia in generale, al governo, in politica, nel lavoro e nelle relazioni industriali, nella moda, nell’intrattenimento, nella pubblicità, nei libri che le persone cercano costantemente. Noi diciamo anche Cosa c’è di nuovo?
come saluto invece di Ciao.
Molte persone lavorano a lungo e duramente solo per scoprire che la loro idea non è buona per cominciare. Perché non fare in modo che le vostre idee contino qualcosa? Avete difficoltà ad avere idee, prima di tutto?
E’ interessante notare che la vostra educazione, razza, età o esperienza non ha nulla a che fare con il vostro successo come creatori di idee. Non è necessario essere uno scienziato, un tecnico, uno scrittore, un artista. Se la vostra idea richiede competenze in queste direzioni le potete assumere in seguito, se necessario. Le idee di successo provengono da persone di tutti i ceti sociali, tutte le età e tutte le esperienze. Non sono necessarie credenziali per cominciare a produrre idee. Persino chi è malato o diversamente abile può partecipare a questa attività gratificante. Le vostre idee non devono durare per sempre. Appena sono utilizzate danno il loro contributo con l’aumento della produzione, dell’occupazione e delle vendite, anche se solo per un breve periodo di tempo. Il cambiamento e la novità possono essere utili in se stessi e possono incoraggiare ulteriori idee. Dal momento che ogni nuova idea è semplicemente una combinazione di due o più vecchie idee o parti di vecchie idee, ogni nuova idea contiene parti o materiale per una ancora più recente. La necessità di nuove idee è universale. Niente al mondo è completato e non può mai esserlo, perché il mondo cambia in ogni momento. E da nessuna parte il cambiamento è persistente, così rapidamente accettato, così vivace e attivo come negli Stati Uniti. Noi siamo un popolo attivo, che si annoia facilmente, inquieto, desideroso di cambiamento. Interi libri sono stati scritti sulla obsolescenza indotta, la deliberata creazione di cambiamento nelle cose che ancora hanno molta utilità, o sono ancora belle, solo per renderle vecchie o datate, in modo che saranno acquistate cose nuove e diverse. Può essere estremamente antieconomico, ma è redditizio, soprattutto per il creatore dell’idea.
Ero solito pensare alla creazione di idee come a qualcosa che avesse in sé un alone di mistero. Come molti altri, ho creduto di non poterla sviluppare, che accadesse o non accadesse. Eppure non riuscivo a riconciliarmi alla nozione che Dio si stava preoccupando di inviarmi ispirazioni sotto forma di trappole per topi migliori o bottiglie di profumo più elaborato. Sono giunto alla conclusione che avere un’idea era un processo – parte dei processi di causa ed effetto che controllano tutta la vita. Dal momento che ci deve essere una ragione per ciò che accade, la questione si riduce a sapere il motivo e applicare il metodo. Che cosa è allora il processo di creazione di idee? Le persone sono riuscite a estrarre la ricchezza della terra ed usarla, ma non hanno imparato a cercare la ricchezza incalcolabile che si nasconde nei loro cuori e nelle loro menti. E’ negli esseri umani che a volte c’è una vena d’oro nascosta. Avere idee è una questione di pensiero creativo. Si tratta di un metodo per coloro che desiderano ottenere risultati nel proprio campo lavorativo e nella loro vita, perché le persone con idee vivono più piacevolmente e in modo più redditizio rispetto a quelli senza. Un metodo per produrre idee è fondamentale per qualsiasi occupazione e per la vita stessa. Tutto ciò che l’uomo produce inizia come un’idea. Dall’ involucro su un pezzo di pane al tubo di schiuma da barba e fino al più recente best-seller; dalle calze di nylon alla televisione; dall’uva senza semi a una rivista stampata in Braille per i non vedenti, tutto è cominciato come un’idea. La maggior parte delle nostre idee arrivano da qualcun altro. Da dove provengono quelle degli altri? C’è un modo in cui siamo in grado di avere un’idea, meglio ancora, un susseguirsi di idee, da noi stessi? Sì, c’è un modo, e non mi riferisco all’ispirazione che alcune persone vorrebbero avere all’improvviso mentre magari sono a pranzo.
Sviluppare un’idea è molto simile a sviluppare un’invenzione. Sir Joshua Reynolds, il grande pittore e fondatore della Royal Academy, ci dice che l’invenzione è poco più di una nuova combinazione di quelle immagini che sono state precedentemente raccolte e depositate nella memoria. Nonostante il predicatore geniale, niente può venire dal nulla, almeno per quanto riguarda gli sforzi artificiali. Colui che non ha materiali non è in grado di produrre alcuna combinazione. Di conseguenza, chi cerca un’idea esplora l’esperienza e il pensiero umano – la storia, la psicologia, la scienza- tutto attraverso analogie e pietre miliari dell’immaginazione. Più ampia è la nostra conoscenza del lavoro di coloro che si sono distinti, più esteso sarà il nostro ingegno. Poi, quando l’immagine ci arriva, siamo in grado di usarla, destreggiarci con essa, essere ricettivi verso le possibilità che ha, non è sufficiente tenerla isolata come una curiosità divertente o interessante, ma come base per l’esperimento. La maggior parte di noi ha idee che non sviluppiamo in questo modo, e non ne ricaviamo nulla.
Alcune persone hanno la testa piena di cosiddette idee brillanti per tutto il tempo, ma troppo spesso sono solo nozioni colte a metà. Le tecniche proposte nel presente documento dovrebbero migliorare la qualità delle idee quindi in realtà farle diventare funzionanti e utili. Praticare metodi migliori non significa necessariamente avere più idee quando si è già prolifici, ma dovrebbe significare averne di migliori.
Per essere ricettivi all’impulso creativo, si deve avere un certo malcontento, una fiducia nel potenziale ideale, la sensazione che migliorare è sempre possibile. Questo dà vita alla curiosità costruttiva.
Siamo tutti inventori di cose minori. Chi vuole migliorare una cosa deve realizzare le sue qualità e le sue possibilità attuali; deve riconoscere che la possibilità di perfezione supera la probabilità di imperfezione. Noi, per esempio, non crediamo che le corde di violino sono state ideate per generare una orribile discordia, anche se la probabilità di discordia è di gran lunga superiore a quella di armonia, e per uno che può suonare il violino, ci sono migliaia di persone che non possono. Per avere un’idea, l’osservazione è il primo requisito, il secondo è l’ analisi, la fede il terzo. Senza l’osservazione, la necessità o l’opportunità non sarebbero riconosciute. Senza analisi, il metodo non sarebbe stato concepito. Senza la fede, l’impulso sarebbe carente. Lo sforzo per avere successo, quindi, dipende da un’attività fisica, mentale e spirituale in altre parole, l’unione di tutte le forze disponibili dirette verso un unico obiettivo. Forse questo suona più difficile di quanto non sia. Come si fa a creare in natura? Uno pianta un seme. Uno gli permette di germinare. Sicuramente questo è un modello semplice. Ma si tratta lo stesso di tre punti di osservazione. Si vede la necessità o la possibilità di crescere una certa cosa. L’analisi. Non si pianta un seme di pompelmo per crescere una barbabietola. Considerate le condizioni e gli altri fattori. Fede. Se non vi aspettate che da una pianta di pompelmo non cresca un seme di pompelmo, non mi preoccuperei, in primo luogo. Dobbiamo mantenere un senso di direzione verso il nostro obiettivo.
Una persona che viaggiava in direzione di Roma ha chiesto a qualcuno, Se vado direttamente da qui, quanto dista il vaticano?
Beh,
fu la risposta, se continua ad andare dritto nel modo in cui sta andando, è quasi a 25.000 miglia, ma se gira intorno e cammina nella direzione opposta, è a circa un miglio e mezzo.
Nella produzione di idee c’è una strada diritta, un metodo preciso, così chiaro che può essere chiamato tecnica. Ogni volta che si produce un’idea, questa procedura viene seguita, consapevolmente o meno. E questa tecnica può essere coltivata.
Lo scopo di questo libro è mostrare sia nella teoria che nell’analisi pratica, come arrivare a nuove idee, insieme a metodi specifici per lo sviluppo di idee significative in modo rapido ed intenzionale. La parte iniziale del libro si occupa necessariamente delle teorie. Ma la maggior parte tratta di formule attuali, tecniche ed esempi pratici di come le persone le hanno utilizzate per produrre le idee che sono più o meno familiari a noi ora, e come si può usarle per raggiungere i propri scopi. Le nuove frontiere del futuro non saranno nella forma di nuovi mondi da conquistare, ma nella conquista del mondo che conosciamo. E questo può essere compiuta solo con le idee. Ci troviamo sulla soglia di un nuovo mondo di idee. Dall’altro lato della porta può esserci un domani luminoso.
II - Che cosa è un’idea?
Ciò che la maggior parte di noi chiama idea è soltanto un impulso. E’ l’inizio o il germe di un’idea, con molte possibilità, ma solo se a questo aggiungiamo i fattori che danno valore. Mio padre era un inventore, e qualche volta la gente diceva di lui: Ho un’idea... Il deserto ha bisogno di acqua... Facciamo affari insieme.
Otto volte su dieci, ciò che queste persone avevano non era affatto un’idea, era un impulso. Riconoscere semplicemente la necessità di un’idea è molto lontano dall’avere l’idea. Chiunque è impegnato a gestire un tale impulso dovrebbe aggiungere il novantanove per cento per farne qualsiasi cosa. Trovare il bisogno non è creazione, in quanto non cambia nulla. Dopo aver individuato il bisogno, allora bisogna adoperarsi per soddisfarlo. I modi per testare un tale impulso verranno forniti in seguito, anche se questo esempio è così esagerato che nessuno dovrebbe provarlo per sapere che era ridicolo. O no? Che cosa nei progetti di bonifica e di irrigazione ha portato i deserti a fiorire? Le virtù del seme di un’idea sono sempre evidenti.
Dal momento che tutto comincia con un’idea, l’argomento copre un territorio enorme, così come la definizione. Tuttavia la parola idea
come impiegata in questo libro sarà di uso popolare e colloquiale, non filosofico o tecnico. Quello che sto discutendo, in realtà, è come produrre un bene o un piano pratico, un suggerimento, un nuovo approccio, una soluzione ad un problema. Un’idea, quindi, inizia come seme di un’idea, una nozione, un concetto vago o una supposizione, un pensiero o un’impressione mentale, da cui l’idea stessa viene poi sviluppata. L’idea-seme comincia come qualcosa che ancora non esiste nella realtà corrispondente. All’inizio si tratta di fantasia, o finzione o frutto dell’immaginazione. Dopo che si è sviluppata, sarà un piano o scopo o azione, un’intenzione o un disegno. Sarà un’immagine corretta o concetto di un oggetto che è sia materiale che immateriale, sia concreto che astratto.
Gli impulsi sono spesso preziosi inizi di idee e non dovrebbero essere ignorati o trascurati. Scriveteli e salvateli; e dopo qualche tempo vi accorgerete che si combinano con altri pensieri per creare qualcosa di interessante.
In quella dichiarazione c’è un indizio di una vera e propria idea. Un’idea è una nuova combinazione di vecchi elementi. Le idee servono per alcuni motivi a superare le difficoltà, a migliorare le cose, a intrattenere o attirare, a trovare il modo di