Io medio: Dal dito medio alzato alla stretta di mano
()
Info su questo ebook
Correlato a Io medio
Ebook correlati
La guerra dei rossi: Racconti di famiglie e di violenze prima e durante il Covid-19 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTi metto da parte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCaro amico ti schivo: Un inno all'amicizia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKeep calm e difenditi dagli stronzi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl figlio del Boia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTe Dao Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuesta metà della Terra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrecarietà a tempo indeterminato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniImmagini allo specchio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMorire per una giusta "causa" Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Buoni e i Cattivi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPagliacciopoli: Cronaca di una degenerazione politica e oltre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCul In Aria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe biografie sbagliate Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAMOREVOLI ASIMMETRIE - L’arte di fuggire ancor prima di essere inseguiti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDizionario 3000 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPandora, Ricordanza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMessina Magica: diavoli, streghe, folletti e altre superstizioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUomo avvisato, mezzo salvato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa buona scuola: Fatti dalla periferia dell'Impero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLettere non spedite agli Uomini illustri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon tutto è permesso, tutto è possibile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn virus per tutte le stagioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHacker Attack Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa canaglia felice Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGalateo, overo De' costumi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmelia Calani ed altri scritti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRiverisco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe cattedrali dell'industria: Un'insolita storia di management tra Olivetti, Fiat e Telecom Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti di quartiere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Diritto per voi
I test dei concorsi per infermiere: Quesiti a risposta multipla per concorsi pubblici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazionicodice amministrazione digitale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProntuario di diritto dell'Unione Europea Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCCNL sulla disciplina del Rapporto di Lavoro Domestico - 2022 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Codice dei beni culturali e del paesaggio per concorsi pubblici: Teoria e test di diritto del patrimonio culturale per concorsi pubblici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCompendio di DIRITTO COSTITUZIONALE Valutazione: 2 su 5 stelle2/5Diritto del lavoro: Sintesi ragionata di Diritto del lavoro per concorsi pubblici e esami universitari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInterpretazione della legge con modelli matematici. Processo, a.d.r., giustizia predittiva Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTest per i concorsi nell’Unione europea – Teoria e quiz: Guida alle procedure di selezione EPSO Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProntuario di diritto romano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLinee sincroniche: Gli scorrimenti energetici del pianeta Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Cryptotrading Pro: Fai Trading Per Guadagnare Con Strategie, Strumenti E Tecniche Di Gestione Del Rischio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiritto civile. Lezioni e mappe concettuali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCompendio di DIRITTO AMMINISTRATIVO Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria delle fonti del Diritto Canonico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTecniche e Metodologia della scrittura giuridica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOrdinamento degli Enti Locali: Concorsi per impiegato comunale nelle Aree: Amministrativa, Tecnica, Finanziaria e Contabile, Sociale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'uomo delinquente Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Codice dell'edilizia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiritto pubblico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFisica Spirituale: Filosofia, conoscenza e tecnologia dal futuro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniADHD e Scuola: Quaderni didattici-Percorsi per l'inclusione-5/2021 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProntuario di diritto penale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCompendio di ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDietro Le Quinte: Attira ciò che vuoi aumentando la tua Vibrazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSerial Killer, omicidi seriali: rilievi investigativi e quadri psichiatrico-forensi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su Io medio
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Io medio - Ferdinando Carbone
Dal gesto del dito medio alzato a Io medio … e tu?
Non è infrequente, nella vita di tutti i giorni, vedere qualcuno, uomo o donna, giovane o vecchio, chiaro o scuro di pelle, compassato alto- borghese (in inglese si direbbe upper class ) o rustico popolano (in inglese commuter, pendolare), sollevare la mano chiusa, con il dito medio alzato, in segno di sfregio e massimo disprezzo, verso chi abbia fatto, o solo detto, qualcosa che al proprietario della suddetta mano risulti a lui fastidiosa o al limite insopportabile.
Tale forma di maleducazione gestuale è mutuata, come spesso avviene, dalle peggiori abitudini anglo-americane, cui è diventato facile uniformarsi, subendo una forma di sub-cultura ormai diffusa praticamente nel mondo intero, complice il magico influsso mediatico del cinema, e che ha praticamente soppiantato, per non dire sepolto
, la tradizionale italica abitudine di mostrare le corna
alzando, al posto del solo medio
, l’indice ed il mignolo, a rievocazione, più che del mite (ed un po’ stupido) bove, del peggior nemico dell’umanità, il diabolico Belzebù.
Nel periodo, ormai lontano, in cui non esisteva ancora il divorzio, la peggiore offesa che si poteva rivolgere ad un marito la cui moglie non era particolarmente fedele era quella, a voce o anche per iscritto, in tal caso anonimo, di fargli il segno delle corna, o gridandogli, se ci si voleva proprio far capire, " cornuto, tranne che in Sicilia dove, per l’innata propensione all’iperbole, la parola diventava quasi sempre
connutissimu", una sorta di apice nella sventurata graduatoria dei traditi.
Al destinatario di tali messaggi non restava altro, se non voleva passare per imbelle e tacere, che vendicare l’onore infranto con l’omicidio " per onore, mirabilmente esaltato dall’arte cinematografica nel film
Divorzio all’italiana" grazie alle mirabili interpretazioni di Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli.
Ma in un Paese, come il nostro, dove il calcio è tuttora oggetto di feroci ed interminabili diatribe, un tempo discussioni accanite da Bar dello Sport
, questa malevola invettiva per decenni è stata diretta contro gli arbitri, colpevoli veri o presunti di commettere enormi ingiustizie, consistenti nell’invalidare gol regolari o attribuire gol inesistenti, ovvero, e ciò spesso con effetti molto più esacerbanti sulla folla dei tifosi, nel negare rigori evidentissimi o concederne altri, frutto esclusivo dell’abilità acrobatica dell’attaccante, spesso nascosto alla vista dell’arbitro da altri giocatori.
Questa inveterata abitudine a malignare sulle virtù coniugali delle consorti degli arbitri (un tempo, ormai lontano, oltretutto vestiti di nero, colore notoriamente inviso per l’accostamento alla morte ed ai c.d. becchini
) sembra quasi definitivamente scomparsa, in virtù di quell’innovazione tecnologica che si chiama V.A.R. ( Virtual Assistant Referee) che, appunto per il fatto di non essere reale, non può essere oggetto di insulti.
Essa è, come noto, una sorta di " videocamera di sicurezza (per l’incolumità, oltre che per l’onorabilità, dell’arbitro), che riprende con la massima precisione e da più angolazioni la scena contestata, favorendo l’interpretazione più chiara e lampante possibile dell’evento
gol/non gol oppure
rigore/non rigore".
Tuttavia, dove questa meraviglia della tecnica di ripresa video non è ancora stata adottata, come nelle partite di calcio delle serie dilettantistiche, o anche semplicemente giovanili, alle semplici e tutto sommato innocue intemperanze verbali, tranne quando si concretino in insulti razzisti o sessisti, subentrano non poche volte vere e proprie azioni punitive
, con assalti fisici non solo all’arbitro, ma anche all’allenatore o a qualche giocatore, reo di non aver fatto il suo dovere
, ossia quello di far vincere la squadra del cuore.
Il " dito medio alzato altro non è quindi che la minaccia a distanza a colui che in quel momento è il malcapitato oggetto di così brutale contestazione, se solo si trovasse a portata di mano, come avviene in non pochi stadi di periferia, o peggio ancora nei cosiddetti
campetti di calcio", dove le tribune sono ridotte ai minimi termini, o al limite non esistono proprio.
Si nota sempre più, purtroppo, il passaggio quasi automatico dall’aggressione verbale a quella fisica, quasi che la parola
non sia più considerata atta, o quanto meno sufficiente, ad offendere, e quindi appaia naturale e quasi dovuto
passare dalle minacce alla loro esecuzione forzata, come la logica e più idonea conclusione e rappresentazione della serietà
delle proprie malevole intenzioni.
Si tratta, a ben vedere, di un imbarbarimento dei costumi, anche se nessuno si sogna di negare che l’insulto verbale o anche gestuale sia una cosa disdicevole in sé, ed al limite penalmente rilevante, sotto la fattispecie dell’ingiuria o delle minacce, per di più con l’aggravante dei futili motivi.
Il non voler concedere alla parola
, anche se offensiva, l’ultimo spazio di " civile inciviltà o se si preferisce di
educata maleducazione", mantenendo quindi almeno il rispetto del limite invalicabile dell’incolumità fisica dell’antagonista, costituisce sempre una pericolosa e purtroppo sempre più frequente discesa verso l’abisso della violenza pura, con una preoccupante recrudescenza di lesioni personali anche gravi, fino all’omicidio.
Nella famiglia e nella scuola, che sono i due primi stadi del consociativismo, nuclei fondanti dei sentimenti di amore filiale e genitoriale nella prima, e di quelli di amicizia e rispetto per i propri compagni e per gli insegnanti nella seconda, si perpetuano ogni giorno i peggiori delitti, che purtroppo nella famiglia non si limitano alle lesioni personali, ma vanno fino a togliere la vita, quella vita che nella famiglia dovrebbe, oltre a nascere, anche e soprattutto crescere e prosperare.
In questi due ambiti, famiglia e scuola, di rilievo costituzionale come sappiamo bene, si forgia il futuro dei giovani e quindi, in un Paese come il nostro, dove la violenza appare sempre più fuori controllo, se non si interviene con metodi appropriati a cominciare dall’educazione (anche dei genitori) e dalla prevenzione, si rischia di consegnare alle nuove generazioni un mondo che assomiglia sempre di più al " Far West e per nulla, se non alla mitica
Città del Sole di Campanella, quanto meno alla
casa per tutti" che viene auspicata nei canti liturgici dove dovrebbe regnare, se non proprio la pace perfetta, almeno una buona e civile armonia.
In questo studio ci sforzeremo di concentrarci sulle opportunità che l’affermazione " Io medio, e quindi
sono in grado di mettere in campo tutte le tecniche del dialogo distensivo e costruttivo", possa contribuire a trasformare le situazioni di conflitto in opportunità di crescita pacifica e condivisa.
Lo scopo è quello di evitare, per quanto possibile, i rischi negativi di una " discesa all’inferno, con la conseguente svalutazione della vita umana a livello di semplice
oggetto ingombrante di cui sarebbe opportuno sbarazzarsi, producendo al contrario valore aggiunto, grazie ad un ritrovato
star bene insieme, una vittoria per tutti ed una secca sconfitta per quel
cornuto" che è il dèmone del male.
Io medio
, dunque, e tu?
Grasso è bello?
Ana e Mia sono due cattive ragazze
da mettere fuori gioco: ne va della vita di molti giovani.
Una vecchia tecnologia di illuminazione, ormai quasi scomparsa perché soppiantata dalla luminescenza degli smartphone, in caso di un black out
elettrico, era la classica candela, cui si ricorreva andando a frugare in un cassetto della cucina, per fare un po’ di luce, tremolante ed appena sufficiente a non andare a sbattere contro qualche angolo di mobile, in attesa che si ristabilisse la corrente, interrotta per un temporale o un banale corto circuito.
Una volta accesa, la candela cominciava pian piano a sciogliersi, a colare sul piattino o, se si era più agiati, sul portacandela, detto volgarmente reggi moccolo
e, man mano che si prolungava il buio forzato, il fusto di cera cominciava a smagrirsi
ed accorciarsi.
Molto più visibilmente il fenomeno si verificava sulle grandi tavole imbandite per cene importanti, ove dai candelabri accesi, se nella sala vi era qualche spiffero di troppo, la cera iniziava a colare rapidamente, aggrumandosi in grappoli
di notevole effetto scenico, ma feroci divoratori delle candele, che finivano per ridursi a miseri mozziconi
, non troppo aristocratici.
Abbiamo non a caso preso in prestito questa immagine, a tutti ben