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Immagini allo specchio
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E-book96 pagine1 ora

Immagini allo specchio

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Paolo Canale analizza gli effetti dell’accelerazione del progresso tecnologico registrata negli ultimi anni, con i cambiamenti inerenti allo stile di vita e alle abitudini comportamentali. Se da un lato la tecnologia ha migliorato la qualità della vita, dall’altro è innegabile il senso di schiavitù verso gli strumenti attraverso cui la esercitiamo, spesso switchando da una vita reale a una virtuale. Il benessere dettato dal consumismo, inoltre, non è accessibile a tutti e c’è chi rischia il collasso pur di emulare coloro che hanno raggiunto un certo status symbol. L’autore esamina anche gli stereotipi che regolano le dinamiche di conoscenza e le aspirazioni diffuse tra i giovani, quasi descrivibili con caratteristiche distintive aderenti a canoni preconfezionati. Nel circolo ossessivo alla ricerca di fama e ricchezza, il lavoro non è più essenzialmente un mezzo di sostentamento ma diviene una leva da pressare per conseguire il lusso. Sotto il bombardamento incalzante dei media, gli indicatori del successo afferiscono sempre più alla sfera della fisicità e, secondo la legge della giungla, il più forte bullizza il più debole. In discussione è anche l’egocentrismo a cui l’utilizzo dei social network ci incoraggia, persino a patto d’inscenare finzioni. È possibile mitigare quel protagonismo che annulla il senso della vita, rivalutare una bellezza più profonda e vivere in armonia con sé stessi?

“Dopo l’impegno lavorativo, dedico il mio tempo alla mia compagna Silvia e la figlia Veronica, che sono la mia forza, e alla mia passione per il volley. Ogni mattina mi sveglio cercando di pensare positivo. Nella mia vita ho frequentato per anni il mondo della discoteca, sia da ospite che come lavoro. Ho lavorato come light-jockey. Amavo rincorrere i ritmi musicali con i miei effetti luminosi. Durante il periodo estivo ero assistente bagnanti in piscina. Ho giocato 30 anni a volley e ora alleno in serie B maschile.  Essendo un grande osservatore, ho analizzato il mondo che mi circondava estrapolando le idee in forma ironica per questo scritto.”
LinguaItaliano
Data di uscita30 nov 2022
ISBN9788830674165
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    Immagini allo specchio - Paolo Canale “CHANEL”

    Copertina-LQ.jpg

    Paolo Canale CHANEL

    IMMAGINI

    ALLO SPECCHIO

    Come cambiano i valori

    © 2022 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-306-6640-5

    I edizione novembre 2022

    Copertina: Studio Crèo di Bassano del Grappa

    Finito di stampare nel mese di novembre 2022

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    IMMAGINI ALLO SPECCHIO

    Come cambiano i valori

    Ai miei genitori Iride e Angelo

    che mi hanno insegnato l’umiltà e la bontà

    e a voler bene al prossimo come a me stesso

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    INTRODUZIONE

    L’accelerazione esponenziale del progresso tecnologico negli ultimi decenni, divenuta poi iperbolica in questi ultimi anni, ha provocato, anzi imposto, cambiamenti radicali nella nostra vita quotidiana influenzando, chi più e chi meno, in modo assai evidente i nostri comportamenti, le nostre abitudini e, in sintesi, l’intero nostro stile di vita.

    La tecnologia ha creato strumenti destinati a migliorare la qualità della nostra vita; nella realtà spesso prevale il senso di schiavitù verso tali strumenti piuttosto che la loro effettiva utilità.

    L’uomo è da sempre costantemente spinto alla ricerca del miglioramento, anche della propria vita, se così non fosse avrebbe seguito la sorte destinata ai dinosauri, incapaci di adeguarsi ai cambiamenti imposti da madre natura.

    Questa continua ricerca, come detto sostenuta, ci obbliga a fissare alcuni limiti, o principi, senza i quali rischiamo di diventare, nei nostri comportamenti, degli automi che fondano il loro vivere sulla ricerca della soddisfazione dei propri sogni e non più dei propri bisogni. In estrema sintesi il rischio (che per alcuni, come vedremo, è già realtà) è quello di effettuare una sorta di transfer dalla vita reale a una realtà virtuale.

    Proviamo, infatti, a confrontare il quotidiano d’oggi a quello di poche decine di anni fa, non secoli.

    Allora possedere un’auto (una) era più che una necessità un lusso; la proprietà di un televisore (uno e rigorosamente in bianco e nero) segnalava inconfondibilmente uno stato di agiatezza; il telefono (il) era appannaggio di pochi benestanti e il suo utilizzo era, comunque, gestito o meglio razionato dal capofamiglia.

    La famiglia-tipo dei giorni nostri possiede spesso almeno due autovetture (sempre che abbia un solo figlio), un numero sufficiente di televisori necessario a evitare discussioni sulle trasmissioni da seguire, PayTv, parabola, lettori dvd, etc.

    Ma è il mondo della telefonia il fiore all’occhiello del progresso: telefono fisso di casa con cordless in ogni camera rigorosamente collegato a Internet, uno o più cellulari personali per ogni membro del nucleo familiare.

    Lapalissiano evidenziare che tutto questo ‘benessere’ ha un costo e che ciò ha inevitabilmente accentuato le differenze tra chi può permettersi tutto ciò e coloro che si devono giocoforza fermare per evitare il collasso del portafoglio e del conto in banca, nonostante le pressioni di mogli e figli a loro volta vessati dallo ‘status’ delle proprie frequentazioni e dai continui, costanti e perseguitanti messaggi dei media votati al più sfrenato e sconsiderato consumismo. Vi siete chiesti come mai nonostante nelle città vi siano più banche che bar negli ultimissimi anni si è

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