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Il colloquio criminologico istituzionale e investigativo
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Il colloquio criminologico istituzionale e investigativo
E-book136 pagine49 minuti

Il colloquio criminologico istituzionale e investigativo

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Info su questo ebook

L’osservazione criminologica, solitamente, tiene conto dei tratti della personalità del soggetto, le peculiarità dell’ambiente sociale dove il soggetto è introdotto e il significato che psiche e ambiente hanno avuto nei riguardi del comportamento delittuoso del singolo soggetto preso in esame. Tale osservazione, generalmente, può articolarsi in una fase prognostica e diagnostica e ciò che all’interno di questo ebook verrà affrontato sarà proprio la seconda fase, la quale viene eseguita per mezzo del colloquio criminologico.
Questo tipo di colloquio è il mezzo di intervento principale usato dal Criminologo in ambito peritale (colloquio istituzionale), e il momento in cui maggiormente si concretizza il sapere e la conoscenza criminologica nel momento in cui si ha un contatto diretto con il soggetto che ha commesso un crimine e (colloquio investigativo).
LinguaItaliano
Data di uscita19 mag 2020
ISBN9788835830788
Il colloquio criminologico istituzionale e investigativo

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    Il colloquio criminologico istituzionale e investigativo - Francesca Mamo

    Note

    Introduzione

    La funzione primaria della criminologia clinica è quella di confrontare e integrare le scienze criminali, in special modo il diritto penale, con le scienze che riguardano in particolar modo l’uomo, fornendo al sistema giudiziario tutta una serie di informazioni necessaria per un’applicazione personalizzata della pena.

    Scopo della criminologia, infatti, è quello di spiegare i singoli comportamenti criminali, mettendone in evidenza le motivazioni e le dinamiche, tratteggiando la responsabilità dell’autore dell’azione delittuosa.

    L’osservazione criminologica, solitamente, tiene conto dei tratti della personalità del soggetto, le peculiarità dell’ambiente sociale dove il soggetto è introdotto e il significato che psiche e ambiente hanno avuto nei riguardi del comportamento delittuoso del singolo soggetto preso in esame.

    Tale osservazione, generalmente, può articolarsi in una fase prognostica e diagnostica e ciò che all’interno di questo elaborato verrà affrontato sarà proprio la seconda fase, la quale viene eseguita per mezzo del colloquio criminologico.

    Questo tipo di colloquio è il mezzo di intervento principale usato dal Criminologo in ambito peritale (colloquio istituzionale), e il momento in cui maggiormente si concretizza il sapere e la conoscenza criminologica nel momento in cui si ha un contatto diretto con il soggetto che ha commesso un crimine e (colloquio investigativo).

    Utilizzando una definizione di Merzagora, tale colloquio può essere definito come " una tecnica di comunicazione, che si svolge in una situazione istituzionale, che ha come antecedente il fatto che l’intervistato abbia commesso un reato, e che ha come scopo di fornire, ad altri che hanno su di lui autorità, informazione sulla sua personalità in relazione alla genesi e alla dinamica del reato, alle indicazioni per il suo trattamento, e alla previsione del suo comportamento futuro ".

    Naturalmente, dalla lettura di tale definizione si deduce chiaramente che a condurre tale colloquio (per la concretizzazione di finalità da collocarsi nello spirito della legge 26 luglio 1975, n. 354 sull’ordinamento penitenziario) può essere solamente un soggetto esperto (quello previsto dall’art. 80 della legge medesima) con finalità di osservazione della personalità del detenuto in vista del trattamento che ne dovrebbe seguire.

    Ciò che deriva dal colloquio sono in particolar modo elementi diagnostici poiché, richiedendo uno studio della criminogesi e della criminodinamica che hanno caratterizzato l'agito, presuppongono l’acquisizione di notizie non solo per ciò che concerne la personalità del soggetto ma anche sull’ambiente di appartenenza del soggetto, sull’eziologia del reato, sulla sua dinamica. Ossia, sulla maggior parte degli elementi che consentono una più approfondita comprensione e valutazione del fatto e del suo autore.

    L’applicazione di specifiche tecniche (unitamente all’esperienza dell’intervistatore) differenzia tale scambievolezza comunicativa rispetto a quanto accade in una normale conversazione (ma anche rispetto ad un colloquio di tipo psicoterapeutico).

    Durante il colloquio, infatti, il criminologo dovrà considerare, oltre alle informazioni verbali che vengono fornite dall’interlocutore, anche tutte le ulteriori dinamiche in grado di fornire aggiuntivi elementi conoscitivi. Risulta, quindi, fondamentale da parte del criminologo osservare in modo minuzioso tutto ciò che succede, quasi come se egli fosse un terzo osservatore, al fine di valutare attentamente tutti gli aspetti nascosti ed emotivi e una simile operazione comporta una padronanza della situazione anche da una prospettiva emotiva. Condurre un colloquio utilizzando questo tipo di modalità presenta molte similitudini con il colloquio psicoterapeutico, di fatto nelle tecniche utilizzate ma non nelle finalità, e ciò implica quindi dei livelli di stress elevati, necessitando, pertanto, di adeguato addestramento.

    Alcuni elementi importanti che verranno presi in considerazione anche nel corso dell’elaborato, sono:

    la comunicazione verbale dell’intervistato (le informazioni che vengono fornite);

    la comunicazione non-verbale dell’intervistato;

    le reazioni emotive del criminologo;

    i pregiudizi del criminologo;

    le situazioni affettive-emotive tra i due interlocutori (rabbia, affetto, antipatia, simpatia, ecc.)

    gli atteggiamenti non verbali del criminologo (es. paralinguistica, prossemica, mimica facciale ecc.) che possono interferire sull’intervistato.

    Senza dubbio, l’indagine sottostante al colloquio criminologico (e specialmente la fase inerente all’intervista, la quale si concreta nella raccolta delle informazioni destinare nel colloquio ad essere poi esaminate per scopi clinici e diagnostici) dovrebbe raffigurare un prius almeno nella strategia della difesa dell’imputato rispetto al moment di comparire dinanzi al giudice delegato ad adottare la decisione.

    Primo capitolo: Il colloquio criminologico investigativo e istituzionale

    Il colloquio criminologico istituzionale

    Il lavoro che il criminologo deve eseguire in tale ambito è principalmente quello di operare professionalmente,

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