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La pedofilia tra maschera e realtà
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E-book148 pagine1 ora

La pedofilia tra maschera e realtà

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Info su questo ebook

A volte ci si chiede che aspetto possa avere un pedofilo, come pensa, come agisce, come si relaziona. Purtroppo la verità è che non ha un aspetto diverso da quello di chiunque altro. Se genitori, tutti noi vorremmo proteggere i nostri figli dai predatori, ma come facciamo a tenerli al sicuro quando non sappiamo come individuarne uno?
Chiunque può essere un pedofilo. Identificarne uno può essere molto difficile, soprattutto perché la maggior parte dei pedofili si fidano solo dei bambini di cui abusano. Il pedofilo può essere il vicino della porta accanto, il parrocchiano amichevole, il collega fidato, un membro della famiglia. La maggior parte delle persone non pensa alla mamma o al papà. Questo malinteso è stato efficacemente dissipato, nel corso degli anni, attraverso le informazioni ottenute da migliaia di indagini su abusi sessuali su minori.
I pedofili provengono da tutti i ceti sociali e da tutti i gruppi socioeconomici. Possono essere uomini o donne, ricchi o poveri, occupati o disoccupati, religiosi e non, altamente istruiti  e di qualsiasi razza.
Un pedofilo di solito mostra una serie di caratteristiche di personalità che sono comuni in questo tipo di reato. È importante capire che queste caratteristiche, da sole, non determinano in modo conclusivo che una persona sia un pedofilo. Ma se questi indicatori, combinati con un modello di comportamento che suscitano sospetti, sono presenti, allora ci possono essere  motivi ben validi, probabili, per credere che la persona sia pedofilo.
LinguaItaliano
Data di uscita18 lug 2020
ISBN9788835865483
La pedofilia tra maschera e realtà

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    La pedofilia tra maschera e realtà - Francesca Mamo

    Note

    INTRODUZIONE

    A volte ci si chiede che aspetto possa avere un pedofilo, come pensa, come agisce, come si relaziona. Purtroppo la verità è che non ha un aspetto diverso da quello di chiunque altro. Se genitori, tutti noi vorremmo proteggere i nostri figli dai predatori, ma come facciamo a tenerli al sicuro quando non sappiamo come individuarne uno?

    Chiunque può essere un pedofilo. Identificarne uno può essere molto difficile, soprattutto perché la maggior parte dei pedofili si fidano solo dei bambini di cui abusano. Il pedofilo può essere il vicino della porta accanto, il parrocchiano amichevole, il collega fidato, un membro della famiglia. La maggior parte delle persone non pensa alla mamma o al papà. Questo malinteso è stato efficacemente dissipato, nel corso degli anni, attraverso le informazioni ottenute da migliaia di indagini su abusi sessuali su minori.

    I pedofili provengono da tutti i ceti sociali e da tutti i gruppi socioeconomici. Possono essere uomini o donne, ricchi o poveri, occupati o disoccupati, religiosi e non, altamente istruiti e di qualsiasi razza.

    Un pedofilo di solito mostra una serie di caratteristiche di personalità che sono comuni in questo tipo di reato. È importante capire che queste caratteristiche, da sole, non determinano in modo conclusivo che una persona sia un pedofilo. Ma se questi indicatori, combinati con un modello di comportamento che suscitano sospetti, sono presenti, allora ci possono essere motivi ben validi, probabili, per credere che la persona sia pedofilo.

    I pedofili sono abili nel localizzare i bambini problematici o ritirati. Questa è un'abilità che si acquisisce in anni di tentativi ed errori. Sono arrivati a identificare ciò che solitamente funziona e ciò che di solito non funziona. La tecnica più comune usata per ottenere sesso dai bambini è il metodo di seduzione.

    Perché respingere le affermazioni di un bambino su un abuso se l'adulto in questione è un membro stimato nella società, incapace di fare queste cose? Questo è esattamente ciò che vuole un pedofilo.

    È necessario rammentare che la cosa più importante che potete fare per proteggere i bambini è prestare loro attenzione valutando i loro bisogni e desideri. Parlate con loro, confrontatevi. Siate il miglior genitore possibile.

    Se non si presta attenzione al proprio figlio, lo farà qualcun altro.

    CAPITOLO 1: Il molestatore di bambini

    Definizioni del molestatore di bambini

    Il termine diagnostico di molestatore di minori è di uso abbastanza comune tanto da essere utilizzato da diverse categorie di persone, professioniste e non. Sebbene il dizionario il Nuovo De Mauro definisca molesto colui che " con il proprio comportamento, atteggiamento e simili, infastidisce ed irrita, " [¹] quando combinato con la parola bambino, sorprende quante diverse immagini e significati il termine molestatore di bambini abbia per vari individui. A molti fa venire in mente l'immagine di un uomo anziano con un impermeabile logoro, all’interno di un cortile di una scuola con in mano una busta di caramelle nell’attesa di attirare i bambini più piccoli. Per altri, il molestatore di bambini è uno che si espone o accarezza bambini senza intrattenere rapporti sessuali; altri ancora credono che il molestatore di bambini sia un trasgressore non violento.

    A. Nicholas Groth, uno dei massimi esperti di vittimizzazione sessuale dei bambini, mette a raffronto, distinguendoli, tra i molestatori non violenti di bambini, che persuadono, facendo pressione sul bambino affinché subisca attività sessuali, e i violenti stupratori che opprimono o minacciano di danneggiare le loro vittime.

    La maggior parte delle persone probabilmente non applicherebbe il termine molestatore di bambini ad un uomo che abusa di una prostituta adolescente. Per le forze dell'ordine è più probabile, invece, che l’espressione molestatore di minori sia più attinente alla definizione legale di molestia sessuale, così come enunciata nel codice penale. [²]

    Ai fini di questa argomentazione il molestatore di bambini sarà definito come un individuo significativamente più anziano che intraprende qualsiasi tipo di attività sessuale con individui legalmente definiti bambini.

    Quando si usa il termine molestatore di bambini non verranno fatte distinzioni tra uomini o donne, autori di reati singoli o ripetuti, autori di reati violenti o non violenti. Non verranno fatte distinzioni sul fatto che le vittime minorenni siano prepubescenti o pubescenti, note o non note, correlate o estranee all'autore del reato. Non verranno altresì fatte distinzioni in base al tipo di attività sessuale svolta dall'autore del reato. Sebbene tali distinzioni possano avere importanti significati legali e di valutazione, non hanno alcuna influenza sul fatto che un individuo sia o meno etichettato come molestatore di bambini.

    Al fine dell'applicazione della legge un molestatore di minori è semplicemente un individuo che svolge attività sessuale illegale con i bambini.

    Il Pedofilo.

    Benché l'uso del termine molestatore di bambini sia un luogo comune, la recente diffusione e consapevolezza comune, riguardo al tema dell’abuso sessuale dei bambini, ha portato all'uso frequente del termine pedofilo. Un tempo questo termine veniva usato quasi esclusivamente da psicologi e psichiatri. Nella categorizzazione del Dott. Groth, si definisce molestatore di bambini, colui che è attratto sessualmente verso i bambini prepuberali (pedofilia) o che abbia una attrazione sessuale verso i bambini puberali (ebefilia). Il termine ebefilia [³] (a volte scritto efebofilia) è oggi usato raramente anche da professionisti della salute mentale.

    Per quanto l'attrazione sessuale verso i bambini pubescenti, da parte degli adulti, abbia l'ovvio potenziale di attività criminale, essa non costituisce necessariamente una perversione sessuale, così come definita dalla psichiatria. Tuttavia molte persone, compresi i media, si riferiscono, definendoli pedofili, abitualmente a coloro che abusano sessualmente dei bambini. Questo termine è sempre più utilizzato nell’uso comune; è persino entrato nel gergo delle forze di polizia soprattutto quando si investiga su un caso di pedofilia o quando si è assegnati a una squadra antipedofilia.

    La caratteristica essenziale di questo disturbo è il ricorrente ed intenso impulso sessuale o fantasia sessualmente eccitante, della durata di almeno sei mesi, nei confronti di un bambino prepubescente. La persona agisce in base a questi impulsi oppure è fortemente angosciata. L'età della vittima ha una età orientativa di 12-13 anni o anche più giovane. È arbitrariamente fissata l’età dell’abusante a 16 anni con una differenza di almeno 5 anni in più rispetto al bambino potenzialmente vittima di molestia.

    Il fatto che una persona agisca o meno sulle spinte sessuali devianti può essere influenzato da alcuni fattori come i tratti della personalità o l'abuso di sostanze. Una devianza sessuale è comunemente considerata un comportamento non normale.

    Molti professionisti della salute mentale continuano ad applicare il termine a quelli con una preferenza sessuale per i pubescenti.

    Nel DSM-III-R [⁴] la pedofilia è classificata come parafilia, uno dei disturbi psicosessuali. Tecnicamente, la pedofilia è una diagnosi psichiatrica che può essere fatta solo da psicologi o psichiatri qualificati. Pertanto, per molti, la parola è un termine diagnostico, non legale. Il suo uso crescente ha portato in qualche modo questo termine al di fuori dell'esclusiva competenza della diagnosi psichiatrica. Proprio come qualcuno può riferirsi a un altro come paranoico, senza implicare una diagnosi psichiatrica o assumendo competenza psichiatrica, un assistente sociale, un inquirente o un ufficiale delle forze dell'ordine, possono riferirsi ad un individuo che ha vittimizzato sessualmente un bambino come un pedofilo.

    Il nuovo dizionario Garzanti contiene una buona definizione del termine pedofilia: perversione sessuale consistente nel polarizzare su bambini l’interesse erotico. Ai fini di questa trattazione, un pedofilo sarà definito come un individuo significativamente più anziano che preferisce fare sesso con individui, legalmente identificati bambini. Il pedofilo è un soggetto le cui fantasie sessuali o le immagini erotiche sono incentrate sui bambini. La

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