BAMBINI RUBATI. Il silenzio diventa voce
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Anteprima del libro
BAMBINI RUBATI. Il silenzio diventa voce - Gladys Rovini
bambini!
UN CASO SU UN MILIONE
Se hai tra le mani questo libro è perché, probabilmente, la schiettezza del titolo ti ha incuriosito.
Forse lo hai afferrato, hai sbirciato la quarta e storto il naso, riluttante di fronte all'abbinamento: veleni e vaccini.
Oppure hai sentito, qua e là, parlare di questi complottisti contrari ai vaccini e hai deciso di buttare un occhio alle follie che scrivono...
Sì, perché affermare che i vaccini siano velenosi va contro il Sistema!
Contro ciò che ti ha sempre detto il pediatra, persona di fiducia alla quale hai affidato ciò che hai di più importante: i tuoi figli!
Professionista che, il più delle volte, in merito alle possibili reazioni ai vaccini, accenna ad una banale febbriciattola, ad un arrossamento della zona della puntura e cosette simili... tutte gestibili da una pastiglietta di antipiretico... e vengono etichettate come normali
...
E, come tali, sono accettate dai genitori!
Senza interrogarsi sul perché si verifichino...
E già qui c'è da restare sconvolti...
Se leggerai questo libro saprai che...
Sì, i vaccini contengono davvero veleni.
Sì, i vaccini possono fare davvero male.
Sì, è vero che non si può sapere perché ad un bimbo un vaccino faccia male e a un altro no...
Sì, i bambini vengono sottoposti ad una vera roulette russa... A chi capita... capita!
Allo stato attuale non hai NESSUNA sicurezza che il bimbo non avrà una reazione avversa.
NESSUNA!
Tant'è vero che TU, GENITORE, che diligentemente rispetti la legge e porti tuo figlio a farsi iniettare sostanze più o meno conosciute e più o meno testate, firmi un consenso informato in cui TU GENITORE ti assumi tutte le responsabilità di un eventuale danno...
TU acconsenti al vaccino.
TU ti fai carico di ogni incombenza psicologica, morale e sanitaria nel caso in cui tuo figlio abbia una REAZIONE AVVERSA.
Ovvero... tu consegni ai dottori un bambino SANO... ma non sai se poi lo riavrai ancora SANO...
E, in caso negativo, NON POTRAI ARRABBIARTI CON NESSUNO SE NON CON TE STESSO...
E tutte le conseguenze te le gestisci tu... TU!
E non avrai nessun diritto di lamentarti perché hai firmato un consenso INFORMATO... anche se, in realtà, nessuna informazione ti è stata fornita in merito ai REALI RISCHI annessi alla vaccinazione.
Ipotetici rischi, certo, ma esistenti e, come tali, meritevoli d'attenzione.
Invece, nessuno ti avvisa...
Le uniche reazioni avverse che vengono menzionate sono febbre, rossore nella zona dell'iniezione, eritema...
Basta!
Ti viene consigliato di imbottire il bimbo, anche in fase preventiva, di antipiretico per abbassare la febbre... e stop!
I problemi finiscono lì...
Argomenti pesantucci, vero?
Tuttavia comprenderai, almeno questo è l'augurio, che dietro alla stupida etichetta di NOVAX, orrendamente ostentata come mero insulto, ci sono, in realtà, genitori coscienziosi che STUDIANO, LEGGONO LIBRI, PARTECIPANO A CONVEGNI con medici e ricercatori, S'INFORMANO costantemente e DUBITANO... per scegliere, in libertà, ciò che reputano sia utile per il benessere dei propri figli.
Perché anche se fosse vero ciò che afferma una solida parte della società, più o meno scientifica, ovvero che le reazioni avverse capitino raramente, un caso su un milione... genitore, rifletti!
Se quel caso su un milione fosse TUO FIGLIO... cosa diresti?
UN GENITORE DEVE DUBITARE
Qual è la cosa più importante per un genitore?
Il proprio figlio.
E cosa farebbe per tutelare la sua salute?
Di tutto.
Quando diventi mamma o papà e, dopo nove mesi di attesa, di sogni, d'ipotesi, di coccole al pancione, di canzoncine canticchiate accarezzando il ventre, di tutine comprate, di libri letti, d'informazioni apprese... ti ritrovi quell'esserino, piccolo, indifeso e incredibilmente prezioso tra le braccia... vuoi proteggerlo!
Da qualsiasi cosa.
E ti affidi a chi, pensi, sia una figura competente e affidabile.
Un dottore.
Lui, con il camice bianco, che ha studiato, che ha una laurea, che sa... non può che darti le informazioni giuste per la salute del tuo cuccioletto.
E tu, mamma/papà, anche se nutri delle riserve su ciò che ti dice il professionista, non le esterni. Non ne parli.
Perché pensi Lui è un dottore! Chi sono io per porre dei dubbi a ciò che afferma? Sono solo una mamma/un papà, magari le mie perplessità sono alimentate solo dall'insicurezza, dalla paura... lui è l'esperto, non io, e ciò che dice DEVE per forza essere vero...
.
Riflessioni legittime, ma non propriamente corrette...
In questo libro parleremo di DANNI da vaccino.
E vi racconteremo le storie dei danneggiati.
Delle loro famiglie.
Del loro dolore.
Vi daremo informazioni.
Non un sentito dire
... no! Sono storie che io ho toccato con mano. Sono cartelle mediche che io ho letto. Sono genitori, nonni, fratelli con cui ho parlato.
Molti di questi nutrivano già prima dei dubbi in merito alla pratica vaccinale... ma, annebbiati dalla solita frase si fa così da anni e così si deve fare, non hanno osato imporsi e opporsi.
Si sono FIDATI della scienza, dei dottori, della prassi, della sicurezza tanto ostentata.
Attenzione!
Riconoscere un danno da vaccino NON significa rinnegare o screditare la scienza, l'importanza delle scoperte mediche e l'invenzione dei farmaci...
Non facciamo confusione.
Un genitore che rinnega un vaccino non rinnega la medicina in sé come concetto.
Un DANNO DA VACCINO è, purtroppo, un evento che può capitare.
Numerose reazioni avverse sono elencate addirittura nei bugiardini degli stessi vaccini, tuttavia queste possibilità non vengono illustrate, nel dettaglio, ai genitori che affidano, con totale fiducia, l'incolumità dei propri piccoli ai dottori...
Perché, se c'è un rischio, addirittura segnalato nei foglietti informativi, questo non viene dichiarato?
Una delle possibili conseguenze, all'acquisizione di questa consapevolezza, potrebbe essere la paura e, quindi, la comprensibile riluttanza a sottoporre il bimbo ai vaccini. Quindi un calo drastico delle vaccinazioni...
Certo, potrebbe...
Però, partendo dal concetto che il vaccino debba PROTEGGERE il bimbo e non DANNEGGIARLO, da qui, da questa ideologia di base si potrebbero aprire scenari diversi.
Ad esempio modificare la pratica vaccinale come proposta sino ad ora, ovvero cambiare il PROTOCOLLO al quale i medici si devono attenere.
Una pratica priva di qualsiasi PERSONALIZZAZIONE.
Un bambino, all'atto della vaccinazione, perde, di fatto, la sua identità e diventa un NUMERO. Solo un numero.
Non importa nulla della sua storia personale.
Di ESSERE UMANO, d'INDIVIDUO UNICO...
Ai dottori che praticano i vaccini, ovvero i professionisti che vanno ad iniettare numerosi corpi estranei in un bimbo appena nato... non importa nulla della storia personale del paziente.
Non chiedono se sia un prematuro, se sia nato da parto naturale o cesareo, se abbia avuto problemi o meno, se l'allattamento sia da latte materno o artificiale, se dorma o meno, se sia sereno o meno, se abbia colichette o meno... dell'anamnesi familiare poi... non si sa nulla.
Proprio come consegnare un pacco sul quale apporre un timbro...
Senza nessuna cura della sua realtà personale.
Mentre scrivo, ancora mi stupisco e inorridisco!
Un bambino è un piccolo essere umano da difendere. Da proteggere contro ogni aggressione esterna... ma questa riflessione fa decisamente a pugni con la pratica vaccinale attuale!
Il Sistema sanitario è al servizio delle persone per garantirne il BENESSERE.
Com'è possibile, quindi, iniettare sostanze potenzialmente pericolose ad un esserino indifeso, senza interrogarsi sulle possibili conseguenze, senza informare i genitori dei VERI rischi, senza fare nessuna indagine in merito alla situazione personale e familiare del piccolo paziente che si prende in carico e soprattutto... come possono i dottori accettare tutto questo?
Come possono non pretendere di scardinare questo protocollo privo di umanità, innanzitutto, ma anche scevro da qualsiasi deontologia professionale?
Quella deontologia che mette l'ESSERE UMANO, la sua identità, la sua incolumità, la sua salute... al centro di tutto...
Comprendi, caro lettore, che non è semplicemente un'obiezione ai vaccini, ma una richiesta di PRESA DI COSCIENZA di tutta una modalità errata che va a discapito dei bambini!
Siamo ancora al punto in cui le mamme e i papà portano i bimbi al centro vaccinale, si mettono in coda, come al supermercato al banco affettati e formaggi, con i pargoletti, comodi nelle loro carrozzine o nelle fasce dolcemente abbracciati, quindi PROTETTI... e poi, senza troppe moine, li depositano in uno studiolo in cui un dottore, che già brandisce la preziosa siringa, si limita al massimo a chiedere se il bimbo abbia avuto febbre o diarrea e poi... zac!
Bimbo vaccinato (ma forse non immunizzato, ma su questo ci torniamo in un altro capitolo...)!
Quindi mezz'oretta fuori, per precauzione (???)... si fa così... è la PRASSI...
Poi... qualsiasi cosa avvenga dopo quella mezz'oretta di precauzione... sarà denominata solo... COINCIDENZA...
E intanto un altro cucciolino entra e viene punzecchiato e via discorrendo...
C'è qualcosa di orrendamente disumano in tutto ciò!
I bambini come numeri...
Sarebbe troppo impegnativo formulare una modalità differente?
Una modalità che preveda RISPETTO e ATTENZIONE per ogni singola vita che viene affidata ai dottori... è chiedere troppo?
Sì? Davvero?
Forse, se si antepone il discorso economico e logistico alla salute dei bambi.... sì, è vero.
Ma, allora, cari genitori, a voi sta bene che la SALUTE del vostro bambino venga messa in secondo piano? E che non sia, invece, la considerazione primaria?
Davvero?
Riflettete...
Torniamo a parlare di effetti collaterali.
Tutti i farmaci li hanno, ma tali pericoli non vengono elencati dai dottori che si apprestano a bucare i bambini.
Senza esami prevaccinali.
Senza visita accurata.
Senza test allergici.
Senza anamnesi familiare.
Come se tutti i bimbi fossero uguali... come se tutti i bimbi fossero costruiti secondo standard precisi, come robot!
Come sappiamo, uno stesso farmaco può sortire o non sortire lo stesso effetto su due persone diverse proprio in ragione di ogni individualità!
Ogni essere umano è a sé!
Meravigliosamente a sé...
Non a caso ogni individuo ha impronte digitali uniche e differenti dagli altri.
Allo stesso modo ogni persona ha CARATTERISTICHE e REAZIONI DIVERSE.
A quanti di voi sarà capitato di assumere un farmaco e avere problemi gastrici, epidermici o di altra natura e, magari, nessun giovamento...
Allo stesso tempo un vostro amico potrà, invece, aver affermato di essersi trovato benissimo con quel medesimo farmaco!
Sulla base di questo concetto, la somministrazione degli STESSI VACCINI, con le STESSE MODALITÀ, a TUTTI I BAMBINI senza distinzione... è insensata!
Ogni bimbo è diverso.
Si potrebbero, allora, introdurre esami specifici, visite accurate, ricerche dettagliate in ambito familiare poiché, addirittura, se i genitori sono allergici a determinati elementi... potrebbero subentrare predisposizioni di reazioni per il bimbo...
Ovviamente, tutto ciò avrebbe un costo per la sanità pubblica... già!
Dunque si torna a parlare non più di salute, ma... di denaro!
C'è un altro aspetto importante da prendere in considerazione, ovvero la possibilità d'intervenire TEMPESTIVAMENTE su una reazione avversa da vaccino.
In molti casi, questa velocità d'azione aiuta il bambino a recuperare alcune funzioni perse o compromesse.
Chiaramente, se un genitore ignora gli ipotetici danni da vaccino, la possibilità di recuperare, anche in minima parte, la salute del bambino si affievolisce.
Quindi è proprio a monte che dovrebbe essere modificata la concezione e la somministrazione dei vaccini.
Parliamo, invece, di QUANTITÀ e di NECESSITÀ.
Perché così tante vaccinazioni tutte insieme?
Si dice che le vaccinazioni abbiano debellato malattie importanti...
Mettiamo un punto di domanda anche su questa certezza acquisita o imposta...
Nella realtà v'invito a consultare i grafici storici sull'incidenza dei vaccini e sull'effettiva eradicazione di alcune malattie e vi accorgerete che alcune, anzi tante, sono scomparse NATURALMENTE, grazie a nuovi stili di vita, all'igiene, all'alimentazione, BEN PRIMA dell'introduzione dei vaccini.
Sono dati e grafici forniti da fonti ufficiali.
Fate una bella ricerca e troverete informazioni sorprendenti.
Allo stato attuale, la legge impone 10 bei vaccini, tutti insieme, al compimento del 60° giorno del bambino.
A prescindere che un bimbo sia nato prematuro, che abbia avuto problematiche o altro... come già descritto in questo capitolo.
TUTTI, indistintamente, a due mesi devono essere vaccinati. Ignorando la storia individuale di ogni piccolo e potenziali rischi.
E ciò non è corretto.
Non è leale.
Non è scientifico.
Perché se c'è un RISCHIO, anche solo ipotetico, deve esserci consapevolezza. Deve esserci la possibilità di una valutazione rischi/benefici e, quindi, una scelta!
Anche quella di NON VACCINARE!
In fondo... non si somministrano i vaccini per LA TUTELA DELLA SALUTE?
Se ci sono rischi di reazioni avverse, però, si COMPROMETTE la salute.
Pare quasi un ossimoro..
Purtroppo, le informazioni date ai genitori non sono complete.
Non sono esatte.
Non sono IMPARZIALI.
Molte autorità hanno addirittura negato i danni e i danneggiati da vaccino.
Alcuni hanno vergognosamente dichiarato che non esistono morti da vaccino!
CHE NON ESISTONO!!!
Quanto vorremmo fosse vero... credetemi!
Ma non lo è!
Purtroppo!
Ed è anche per rispetto a loro che scrivo questo libro.
Perchè i danneggiati da vaccino sono disabili di serie C che insinuano dubbi, che invitano a riflettere, che danno fastidio...
I danneggiati da vaccino vanno a smontare le FINTE CERTEZZE fornite!
Pertanto non devono essere conosciuti... devono tacere... stare nell'ombra... non devono disturbare...
GRAFICI STORICI RELATIVI
ALL'INTRODUZIONE DEI VACCINI
Una delle frasi in bocca a tanti sostenitori dell'obbligo vaccinale è I vaccini hanno salvato milioni di vite... grazie ai vaccini le malattie sono scomparse...
.
Su quest'affermazione, spesso priva di conoscenza, si basa la difesa di una pratica insicura sotto molti aspetti...
In queste pagine potete avere una piccola panoramica di quanto sia poco attendibile tale considerazione.
Sono solo alcuni dei numerosi documenti che evidenziano l'introduzione dei vaccini e l'andamento storico e naturale delle malattie interessate.
In questo caso ho riportato solo PERTOSSE, TIFO, TETANO, POLIOMIELITE, MORBILLO.
Non ho voluto occupare troppo spazio con i suddetti grafici su questo libro, che ha altre argomentazioni primarie, e v'invito, pertanto, a effettuare una personale ricerca in merito.
CHE COS'È UN VACCINO
Una delle prime testimonianze di rudimentali tecniche di vaccinazione risale al periodo intorno al 1.500.
Si prelevavano dalle mammelle di vacche malate di VAIOLO le croste che si formavano e si polverizzavano.
Quella polvere veniva soffiata tramite una cannuccia nelle narici del soggetto e il risultato era, se non un'immunizzazione immediata, il contrarre il vaiolo in una forma attenuata, diventando poi, quindi, immuni o almeno più resistenti...
Ovviamente la pratica non era priva di rischi, ma i risultati erano confortanti rispetto all'incidenza della malattia.
Questa tecnica, chiamata VARIOLAZIONE, venne diffusa un po' ovunque.
Nel 1.796 un medico scozzese, Edward Jenner, nel corso di un'epidemia di vaiolo prese il pus di una signora e con quello praticò l'inoculazione al figlio del suo giardiniere.
Due giorni di febbre e il piccolo di otto anni recuperò la salute.
Dopo due mesi inoculò, al bimbo ignaro, materiale infetto di vaiolo. Non ebbe nessuna conseguenza negativa e Jenner credette che quell'immunità fosse a vita...
Erroneamente.
Infatti, come per qualunque vaccino, l'immunità acquisita dura solo un anno, nel caso del vaiolo 2 e se la si vuole conservare bisogna ripetere la pratica... i cosiddetti richiami.
Questa è una delle differenze tra immunità da vaccino e immunità da malattia contratta naturalmente, che resta per sempre...
Nei bambini rari effetti collaterali. Numerose, invece, le encefaliti vacciniche, ovvero infiammazione di cervello, bulbo e cervelletto, negli adulti...
Pochissimo tempo dopo l'episodio di Jenner, il dottor William Woodville cominciò a vaccinare a tappeto contro il vaiolo nell'ospedale londinese creato per quella malattia.
Ebbe effetti disastrosi!
Il dottore infettava i suoi pazienti con strumenti sporchi... inducendo in loro violente infezioni, a quel tempo incurabili.
Il medico non ci pensò nemmeno a rivedere i suoi metodi...
Il concetto di asetticità era sconosciuto...
Nel 1805 la vaccinazione antivaiolosa divenne obbligatoria, ma solo per i soldati che non avevano contratto la malattia.
Quindi fu un metodo imposto basato su una SELEZIONE dei soggetti da vaccinare. Ovvero coloro che non avevano avuto un'immunizzazione naturale, conseguente alla malattia stessa.
Un'attenzione che al giorno d'oggi, invece, non esiste.
Tutti vengono vaccinati indistintamente.
Un vaccino, quindi, è una preparazione artificiale costituita da agenti patogeni, opportunamente trattati, somministrata