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Sequestri di Stato
Sequestri di Stato
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E-book477 pagine3 ore

Sequestri di Stato

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Non è facile credere che nel 2012 le istituzioni abbiano messo su un silenzioso traffico di minori attraverso le sottrazioni coatte dalle famiglie, per mano di Tribunali per minorenni e servizi sociali. E non è facile perchè la gente dirà: "Se gli hanno tolto il figlio qualcosa avrà pur fatto!". E se non fosse così? Se fosse la regia occulta di uno Stato che ufficialmente si spaccia per "garantista" e "buonista"?

Eva DIANA, 57 anni, natìa di Genova, pittrice quotata pluripremiata, è stata autrice di vari racconti brevi nei primi anni 2000 su riviste culturali regionali e di alcune pubblicazioni, fra cui emerge "Mia Cara Anima Bella", edito dalla casa editrice Alba di Puviani. Questo panphlet ha permesso la scrittrice di ottenere una laurea honoris causa consegnata dall' Accademia Santa Sara nell'anno 2006. A questa pubblicazione ne seguiranno altre due "Raccontando Racconti" (2011) e "Lettera Da Un Angelo"(2011) ed infine, sempre nel 2011, il libro "Sequestri di Stato", edito da Feltrinelli, con la collaborazione di Giuliano Caimmi. E' già in corso d'opera la seconda edizione di "Sequestri di Stato", con nuove indagini e informazioni sul tema.
LinguaItaliano
Data di uscita17 gen 2017
ISBN9788892645639
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    Sequestri di Stato - Eva Diana

    più.

    I Pervertòfili.

    Gli odierni luminari della Psichiatria e, perché no?, anche gli Psicologi dell’Età Evolutiva, guarda caso, sostengono che la pedofilia vera si può curare. Capite? Parlano di pedofilia vera. E quella non vera quale sarebbe? E come si dovrebbe chiamare? Forse pervertòfili?  Per noi non c’è alcun distinguo. Violentare per gioco o per dav-Vero, non fa una gran differenza per chi è oggetto di violenza, ne convenite? E ancora. Violentare un quindicenne, un quarantenne o un settantenne,  che differenza fa?  Eppure sembrerebbe che per il sistema socio-affaristico, il pedofilo sia la vera vittima, perché trattasi di un soggetto che, in età infantile, avrebbe subito un abuso e, in conseguenza di ciò, in età adulta subirà un blocco della crescita psicosessuale che lo trasformerà da abusato ad abusatore.  Lui cresce ed invecchia, ma il suo approccio con la sessualità resta infantile. Quando poi il problema emerge, nascono i guai - e che guai!  L’ incapacità di dominare le pulsioni - che a noi sembrano quanto meno vomitevoli - e l’impossibilità di far conoscere ad altri  il proprio  disagio, farà si che vi siano altri disagiati: le vittime! E così la catena vive!  Pare che il pedofilo in questione abbia una percezione altamente negativa di sé ( che ci sembra il minimo. Ci mancherebbe anche l’autostima! Se uno è un pervertito sporcaccione fa benissimo a pensare di esserlo). Il pedofilo penserebbe (o sa?) di essere un mostro, perché sa già che la Società non lo accetterà (con l’ accétta?) e lo rifiuterà, condannandolo per tutta la vita. Ebbene quel pedofilo si faccia coraggio: per una società che lo lincerebbe volentieri troverà in cambio un CTU compiacente e manutengolo! All’interno di quel mondo di isolamento – come la gabbia in cui noi lo metteremmo volentieri -  possono entrare solo i bambini al di sotto degli otto anni, che lo capiscano - o sarà lui ad entrare in quei bambini? - in quanto esserini fragili ed indifesi come lui. C’è chi può spiegare che la metabolizzazione della propria patologia porterebbe ad auto flagellarsi e successivamente si trasforma ancora in un desiderio di flagellare gli altri. Possiamo flagellarlo noi il maniaco? Siamo meno delicati. A parte gli scherzi, qui non  si tratta di fare dei moralismi. Qui si tratta di rendere giustizia a dei bambini privati di ogni diritto, incluso quello di crescere secondo propria coscienza. Non serve atteggiarsi a paladini in difesa loro. Serve, senza indugio, e non già secondo atto eroico, pura e semplice giustizia, fuori dal tunnel del divertimenti pedofili di qualche rovina-famiglie, d’eccellenza o di bassa estrazione che sia.

    E così, anche voi avrete ben capito, come abbiamo capito noi, che la paura ha il suo punto di origine e di riferimento, ed è altresì il motore di un’ economia inceppata. Con la Paura, l’atto terroristico, si ottengono consensi che prima o poi andranno comunque disattesi. Niente illusioni. Succederà.

    Dalla bibliografia e dalle notizie che appaiono sui giornali, ovunque ci si rigiri, spuntano padri abusatori e madri inadeguate, o viceversa. Ed ovviamente il SS sarà giustificato ad intervenire tempestivamente con sequestri, opportunamente coadiuvate da uno stuolo di psicologi e, laddove si ritenga indispensabile, da un plotone di Carabinieri. Possibile mai che la nostra collettività si sia ridotta ad un manipolo di maniaci sessuali da punire duramente? Possibile mai che tutti i padri di famiglia organizzino esclusive attività ludiche, aventi per oggetto i propri figli, i compagni di scuola dei figli, e i figli degli amici, rendendo invivibili interi rioni abitati? Dove si nascondono, questi irreprensibili porci di quartierino, dalla vita apparentemente normale? Gulp! Per caso il postino,  tra una raccomandata da consegnare ed un avviso di giacenza nella buca delle lettere, tra un pagamento di rata del mutuo ed i problemi  quotidiani, trova il tempo di divertirsi con i bambini della signora del terzo piano? Allora pure il parrucchiere! Forse anche il fornaio? E allora rinchiudiamoci tutti, ognuno nelle proprie case! Ohibò, non si può. Il SS potrebbe pensare in quel caso che coltiviamo fobie conflittuali, e che siamo antisociali e dunque il provvedimento scatterebbe comunque, magari grazie alla segnalazione di una vicina insospettita – o indispettita oppure informatrice. Come giudicare questi figure genitoriali degradate? Probabilmente con il codice penale alla mano, seguendo criteri criminologici che ci aiutino ad individuare concretamente il reato, se mai esiste? Ma no! Ecco giungerci in aiuto la Psichiatria! Con le macchie di Rorschach, un test che dice tutto e niente, ma che ben si presta a manipolazioni e condizionamenti mentali. Allora, sono gli abusi parentali a lasciare i bambini nella merda, o sono i blitz istituzionali con gli allontanamenti legalizzati? La Psicologia è stata sempre considerata la prova del nove. Pensate che anche la Chiesa (Cattolica, chiaro) propone corsi di informazioni – e non formazione, eh! – sulla figura del pedòfilo, da tenersi nelle scuole italiane. Voi che ne dite?  Vi avranno mai partecipato dei preti pedofili ? Sarebbe assurdo pensarlo. Anche se abbiamo imparato, a spese nostre, che il sistema è come l’Aids: se lo conosci, lo eviti. Per questo ci domandiamo spesso, che domandare è lecito, come avvenga questa conoscenza. Su quale sottile linea di confine?  Come ci si avvicina, o come si è avvicinati, da queste maialate?  Chi non vuole intendere, faccia pure. Ma è proprio così! La domanda è la seguente: quanto costano all’ Erario (ndr, il soldo pubblico) i piccoli così sottratti alle famiglie e collocati in comunità alloggio, ribattezzate dal 2006 case-famiglia, - tanto per ritoccare l’idea buonista di interesse del minore? Intanto di questi luoghi sacri e benedetti sappiamo che il personale è privato e non statale. E troppo spesso questo personale educatore è inadeguato, se non addirittura non autorizzato.  Senza contare l’ indotto, in termini di necessità, di assistenti sociali (quelle del SS), il numero di aree protette (spesso delle semplici ludoteche), oltre alla solita orda di psicologi e psichiatri infantili. Viene da sé che a quei genitori desiderosi di rivedere i figli si proporranno sedute di psichiatria, presso i più vicini ed immancabili Centri di Igiene Mentale (che chiameremo CIM) , sedute alquanto prolungate e per questo già destabilizzanti. C’è qualcuno che può spiegarci l’utilità delle stesse? Cosa centra la psichiatria in un giudizio? Perché si deve essere necessariamente freudiani o junghiani o inseriti fra le voci di un DSM¹⁰? Se i rinvii a giudizio li risolve uno Psichiatra Cittiù, perché pagare i giudici, il cui ruolo, appare quindi di secondo piano? Cosa sono i giudici, dei vidimatori di sanzioni? In cosa consiste il loro giudizio finale? E cosa sappiamo veramente dello shock di quei bambini, che "non vogliono più rivedere i genitori" e per questo  allontanati d’ improvviso da casa?  Tanto si legge nei verbali redatti da quegli abili Cittiù di cui sopra. E cosa sappiamo degli eventi successivi al sequestro¹¹ di quei bambini, dei loro pianti e delle loro proteste, dopo che sono stati costretti a lasciare la casa familiare, per entrare in quella di accoglienza? Ad un bambino, ignaro di tutte le porcherie di questo mondo, si può mettere in bocca di tutto e di più, con l’oscura promessa di un futuro rientro in famiglia, che, per contro, non avverrà in tempi brevi. E si può anche raccontare, tra un sorriso da paralisi facciale ed una lacrima sul viso disegnata, che i genitori non li vogliono più rivedere, perché non gliene importa più nulla di loro. Si innesca VOLUTAMENTE la Sindrome di Stoccolma, nel cuore e nella mente delle piccole vittime. In alcuni casi, come quello di chi vi scrive, i bambini sapevano dai sèttari che il proprio genitore fosse MORTO. Che gente amabile, vero?

    Ora occupiamoci dei genitori rimasti a casa, tanto i bambini sono al sicuro, no?

    Intanto, da semplici cittadini e genitori qualunque, i poveri malcapitati divenuti nel frattempo di serie B, rispetto ai cittadini ancoranormali e a coloro che non sono stati toccati dalla grazia del SS, saranno immediatamente bollati ed etichettati a dovere, per essere immediatamente emarginati. Così perderanno in breve amicizie, il lavoro e le relazioni interpersonali in corso. All’abbisogna il lavoro salterà per opera di qualche telefonata ad hoc al capufficio o a qualche collega di scrivania, per trasmettere il trojan che provocherà il licenziamento o la distrazione delle vittime dalla postazione lavorativa. I vicini di casa ed i colleghi certamente toglieranno loro il saluto, subito dopo, quella è cosa facile. Al negozio sotto casa si comincerà a guardare con sospetto quella che era stata finora una coppia modello, pensando Non ci si finisce mai di sorprendere! oppure E’ proprio vero che non ci si deve mai fidare di nessuno!. E così,  pur senza lavoro – il datore licenzia subito le persone scomode – quei genitori così marchiati cercano comunque un legale di fiducia, dando fondo a tutti i risparmi o contraendo debiti destinati a diventare insanabili, nella vana convinzione, e nell’ancor più remota speranza, di ricomporre rapidamente il nucleo familiare così come stava sino a qualche settimana, se non a qualche minuto dal fattaccio. Parliamo di gente perbene . Gente innocente. Gente onesta e con lauree e riconoscimenti, un posto di lavoro e un’immagine sociale. Ed ecco, che inizia un incubo di anni rubati all’ esistenza, che nessuno restituirà mai, e che durerà anni luce. Un senso di incredulità destinato a diventare un senso di soffocamento e costrizione, che  si trasformerà in disperazione. – Ed ora per cosa vivo-? Quale sarà la mia occupazione? Senza più figli, né lavoro né famiglia cosa faccio? Cosa ho fatto di tanto orribile per meritare questo? Queste sono certamente le prime domande per un genitore che non sa che dietro tutto questo c’è una precisa organizzazione criminale e non uno Stato buono e assistenziale. Imparate che nessuno dà niente per niente.

    Poi comincia la ricerca, se non a casa propria, grazie a un vicino benevolo rimasto intonso oppure ad un Internet Point. Si fa la prima seduta da un legale, proposto dall’amico di turno, che non farà nulla di diverso da quello che un cerebroleso saprebbe fare: la letterina al SS. La prima udienza sarà una chiacchierata fra amici cui seguiranno numerosi rinvii, mentre, se si è fortunati, si avrà il primo colloquio con il SS, e dopo molti mesi, almeno 12, con il Giudice. Ma c’è chi non li vedrà mai. E non perché non ci siano o siano affaccendati con altri casi. Semplicemente perché il passaggio è saltato, data l’urgenza del sequestro cautelativo di minore. Presto calerà una cortina densa di silenzio fumoso, una nebbia con visibilità zero. Tante segreterie, gente super occupata e appuntamenti sempre rinviati all’ultimo minuto, per emergenze. Uno, due, tre mesi e nessuno scrive una sola riga. La pazienza salta. E’ quello che volevano. La prossima telefonata, sarà di contenuti più accesi con l’operatore che non trova nessuno negli uffici. Ma sa a chi deve riferire che il signor padre o madre privati del figlio si avviano allo scoppiamento di nervi. Ci vorranno ancora due o tre relazioni di quelle da genitore inadeguato, che perde la pazienza ed è fuori controllo per realizzare finalmente che, per quanto incredibile, si stava vivendo da molto tempo circondati da pedine di un sistema che ti sistema per sempre. Questo lo hanno fatto a noi che vi scriviamo. E pare che fra di loro si conoscano tutti, si salutano e si ossequiano, si scambiano sul naso della vittima prediletta i loro numeri di telefono, ascoltano telefonate e inducono a confidenze, con tutte le strategie e tutti i mezzi possibili ed immaginabili a disposizione, confidenze che poi trasmettono in un click ad altre pedine in forma di informazioni (il famoso dato sensibile, proprio perché si eccita come una particella molecolare) , in un girotondo di ruoli e di identità, che prima li vede impegnati in una parte in commedia, e poi in un’altra parte in commedia. Appartengono allo stesso mondo, costoro (che chiameremo Quelli di Cui Sopra o QCS). Ed in questo gioco delle parti, la vittima, tra provocatori ed infiltrati, ha soltanto una possibilità concreta: la rassegnazione! Perché la vittima è già finita nella Rete di Ragno di QCS. Da tempo. Da tutti. Inutile gridare. Nessuno è all’ ascolto. Ci si dibatte e ci si sbatte contro un pregiudizio scientificamente costruito, che qualcuno chiama di ingegneria sociale¹². Cominciamo con l’ avvocato, che vi suggerirà di confessare colpe di reati mai commessi. Si brancola nel buio, senza mai riuscire a vedere la manina occulta che muove le accuse, in un clima squisitamente kafkiano¹³.  Si va sempre più a rassomigliare ad un file zippato¹⁴. Compressi, in tutte le maniere possibili. I precedenti da persone perbene non contano, di fronte ai perbenisti. Nessuno può testimoniare a favore. Non verrebbe ascoltato. In compenso anche chi non conosce chi, può testimoniare contro, magari per sentito dire o dietro compenso. Ed essere creduto. Il giudice ascolterà e soprattutto approverà e vidimerà volentieri le infamie prodotte. E gli psicologi, giudici onorari, (ma noi li ciameremmo giudici incaricati) suggellano la sicura condanna. La vita è azzerata. Les jeux sont faits¹⁵.

    L’interesse supremo per i minori.

    Quali sono i motivi di questi provvedimenti così insensati? Vendetta, psicosi individuale o collettiva? Macché! Puro e semplice Potere e Denaro. La chiave di volta è quell’abracadabra:

    NELL’INTERESSE SUPREMO (O SUPERIORE) DEL MINORE.

    E così entra in azione l’Ordine Supremo degli Psichiatri. Cos’ha a che vedere con tutto questo? Ancora con questa domanda? Niente, lo abbiamo già detto. Ma così facendo, nessuno è più al sicuro. E si arriva piano  pianino al delirio generale. Difficile ricostruire le trame di quel genitore o di quella coppia, tanto intricate e contorte sono, e distinguere - sempre che sia possibile una distinzione - a causa di quelle connivenze e fusioni, di cui  vi abbiamo dato qualche pillola qualche rigo sopra. Questi i protagonisti del Reality Anno 2000 – show suddiviso tra primi attori e comprimari. Viene in mente una canzone di Masini: VAFFANCULO! E come se non bastasse, l’ occhio di Ra si rivelerà appartenente a qualche culto séttario -  come dire devianti e deviati. Le carceri come i reparti psichiatrici, nel frattempo, si riempiono di genitori inadeguati e di biechi pedofili.  Ha ragione il criminologo Luca Steffenoni quando afferma, nel suo libro Presunto Colpevole¹⁶ che

    nella migliore delle ipotesi, il meccanismo giudiziario è in grado di punire un’esigua minoranza tra gli abusatori, per lasciare liberi d’agire coloro che traggono guadagno dal mercato o sfruttano i minori fuori dai confini nazionali.

    Grazie Luca, era proprio questa la domanda che ci ponevamo … e se dietro questi traffici nazionali di bambini ci fosse davvero qualche organizzazione più estesa oltre il confine? Beh, calma, lo vedremo.

    Intanto possiamo dirvi che il ricorso alle maniere forti è più facile quando risulta impunito a questi livelli. Chi mai dubiterebbe che un Tribunale per i Minorenni, colluso con un Servizio Sociale, colluso con un Ordine Supremo della Psichiatria e con qualche altra pedina di turno, possa architettare un sequestro di massa di bambini dalle famiglie d’origine, inventandosi tutto? E poi una volta creata la famiglia disperata, non sempre segue la ribellione. Semmai sulle prime ci si vergogna, ci si isola e non si denuncia, anche perché la maggioranza non sa nulla di legge. E poi, parliamoci chiaro, una famiglia onesta e lavoratrice non ha il tempo per studiare anche Legge. E cosa gli interessa avere un avvocato se è onesta? Dunque si troverà neutralizzata dal giorno dopo che l’Anonima Sequestri opererà il sequestro di minore, pulitamente, senza strappi o sbavature. In più, la collettività prenderà le debite distanze, e questo favorirà l’auto-isolamento, nel timore ulteriore di essere una volta di più messi in mezzo.  Chi pensa a torto o ragione di non avere diritti o vede scavalcati i propri, se ne sta chiuso nella sua vergogna e non trova, in linea di massima, il coraggio per reagire di conseguenza agli abusi subiti, specialmente se tali abusi sono stati indotti in quantità e velocità tali da non permettere una pronta reazione. Se poi gli abusi vengono da così in alto le speranze si riducono ancor più.

    Ecco come si allevano i nuovi schiavi del 2000.  Sempre con la solita filosofia del terrorismo, e la politica dello struzzo, coltivata nell’ ignoranza delle masse, ancora convinte che "un Giudice non sbaglia mai" . All’ interno di  certi centri privati, poi, dove le informazioni sono ancora più riservate, se non segrete (strano, lo stesso termine indica le prigioni medievali). Certo ci vuole una laurea in psichiatria per ordire un piano del genere: prendi su un bambino qualsiasi, lo porti via dalla famiglia, non lo fai più incontrare al padre e alla madre, e lo sbatti in una struttura.  Il bambino sviluppa atteggiamenti difensivi nei confronti degli adulti. Si assisterà in breve tempo ad episodi di aggressività, di bullismo a scuola, all’enuresi fino a devianze sessuali di quel minore. Si predispongono nel contempo Cittiù di esperti, pagati con denaro proveniente dalle tasche dei contribuenti e possibilmente che godano dell’ appoggio del Tribunale per i Minorenni (che molti non sapevano esistesse), i cui giudici relatori relazioneranno diffusamente della riconoscenza

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