Dio Non Gioca a Dadi

Di Lázaro Droznes

Dio non gioca a dadi

Vita e opera di Albert Einstein, lo scienziato più famoso del XX secolo.

La vita di Albert Einstein riassume il progresso della scienza del XX secolo e le conseguenze sullo sviluppo dell'umanità, in particolare sulla guerra e nelle relazioni internazionali.

Questa storia drammatica racconta la vita di Einstein in 4 parti essenziali della sua carriera.

Einstein lavora all'ufficio brevetti e marchi di Berna.È uno scienziato sconosciuto che non è riuscito a trovare un posto da insegnante in nessuna università.   A soli 25 anni e con una serie di esperimenti mentali scopre la Teoria Speciale della Relatività, la prima pietra miliare della fisica teorica del XX secolo

Albert Einstein e Niels Bohr discutono sulla validità della meccanica quantistica.
Einstein ne accetta la validità ma rifiuta di accettare l'incertezza che tale teoria propone e insiste su una teoria integrale che spieghi l'Universo mediante una legge di cause ed effetti.
Einstein ha deciso di inviare una lettera a Franklin Delano Roosevelt con la proposta di sviluppare la bomba atomica prima dei tedeschi. I suoi suggerimenti vengono ascoltati e l'America diventa la prima potenza nucleare.

 Scoppia l'isteria di McCarthy.  da Einstein per avere consigli sulla strategia migliore per affrontare la situazione.
Comprate ora questo libro per scoprire i costumi della vita dello scienziato più importante del XX secolo!
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Unitexto. Digital Publishing
• Data di uscita: 28 lug 2020
• ISBN: 9781071557341

Anteprima del libro

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DIO NON GIOCA A DADI

PARTE 1

Tutto inizia in una camera da letto del XX secolo dove c'è solo l'indispensabile. Un letto, una

lampada da tavolo, un mappamondo e varie apparecchiature.

Albert Einstein è sdraiato sul letto in pigiama e al suo fianco c'è Mileva Maric con indosso una

camicia da notte, è una donna di 30 anni, e più grande di lui di 5. Non è bella, anzi, tutto il

contrario. Einstein sta giocando con una bussola sul corpo di lei e questa indica il suo inguine.

EINSTEIN

Non importa dove si trovi la bussola. Indicherà sempre quel punto.

MILEVA

Non è detto. Indica sempre il Nord. Non ho un magnete tra le gambe.

EINSTEIN

Deve essere un altro tipo di magnetismo allora.

MILEVA

Come mai questa bussola? Non sarà mica un nuovo brevetto?

EINSTEIN

Questa bussola è la ragione per la quale sono un fisico. Me la regalò mio nonno quando

avevo 8 anni. Mi piaceva che la calamita indicasse sempre la stessa direzione. Come

fa qualcosa  muoversi senza che nessuno lo tocchi?

MILEVA

A che età l'hai capito?

EINSTEIN

Troppo tardi, come quasi tutto. Pensa che ho iniziato a parlare a 4 anni. I miei genitori erano

molto preoccupati. La prima parola che dissi fu La zuppa è calda

MILEVA

Questa è stata la tua prima frase?

EINSTEIN

I miei genitori erano tutti contenti e festeggiarono per quella mia frase, si abbracciarono e mi

domandarono Perchè non hai parlato prima? Gli risposi " Perchè fino ad ora era andato tutto

bene"

MILEVA

(ride) Non è vero. Mi stai raccontando delle sciocchezze.

EINSTEIN

Vero, io non mi ricordo. È quello che mi raccontano i miei genitori. Con la bussola in mano ho iniziato a immaginare cose. Esercizi per la mente.

MILEVA (seducendo)

Cosa immaginavi? Di esercitarti con le tue fidanzatine?

EINSTEIN

Niente affatto. Sono stato un fiore tardivo. Ho cominciato a interessarmi molto tardi alle

ragazze,

molto dopo dei miei compagni.

MILEVA (inizia ad atteggiarsi in modo seducente)

Bugiardo. Che fantasie hai?

EINSTEIN

Ho sempre fantasticato