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Non sono lesbica. Zibaldone di... una ragazza per bene
Non sono lesbica. Zibaldone di... una ragazza per bene
Non sono lesbica. Zibaldone di... una ragazza per bene
E-book79 pagine48 minuti

Non sono lesbica. Zibaldone di... una ragazza per bene

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Info su questo ebook

“Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini, per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile.”

Charlotte Elizabeth Whitton (1896 – 1975), politica canadese.

Chissà perché quando si tratta di Donne forti, o che se la cavano da sole, si utilizzano espressioni che richiamano e rimandano al maschile: “È una con le palle”. Come se, la tenacia, o la forza motrice, fossero una prerogativa unicamente al maschile.

Si tende anche a fare conseguente e automatico riferimento all’orientamento sessuale di quella donna. Come se l’orientamento sessuale di una persona confacesse un pacchetto preconfezionato. Quando preconfezionate sono le idee.

Al punto che, se una donna ‘È’ tenace e forte, le venga chiesto - o dato per scontato - se sia attratta dalle donne, in quanto più simile a un uomo. Perché, se conduco una vita in cui mi si vede spesso sola, difendo palesemente le mie idee, dibatto in maniera sicura con persone e me la cavo da sola, devo ricevere osservazioni più o meno tendenziose rispetto ai miei presunti gusti sessuali?

E poi, cosa c’entrano questi?

Infine, se fossi stata un uomo, avrei ricevuto gli stessi commenti?
LinguaItaliano
Data di uscita5 apr 2018
ISBN9788827824665
Non sono lesbica. Zibaldone di... una ragazza per bene

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    Anteprima del libro

    Non sono lesbica. Zibaldone di... una ragazza per bene - Daniela Lentini

    Indice

    Introduzione

    Stasera

    CAPITOLO 1 - GLI UOMINI

    Young Bukowsky

    L'Attore

    Mr Grey del litorale

    Appendice di L'Uomo Sposato

    CAPITOLO 2 – LO ZIBALDONE

    Il caso Cantone

    Tiziana

    Io non sono una brava Maestra

    La replica

    Zibaldone al Bar

    Il sesso: decalogo

    L’Amicizia

    La Socia

    Mandorlina

    Il Topolino

    L’Amica mia

    CAPITOLO 3- SOCIAL-ZIBALDONE

    La parità

    La Vita Social- virtuale

    Interrogazione #1

    CAPITOLO 4 - LE DONNE CHE AMO

    Famiglia

    Nonna

    Amo le donne che

    CAPITOLO 5 - LE DONNE CHE NON AMO

    di Martha Rivera Garrido

    Ringraziamenti

    Se le donne abbassano le braccia

    cade il cielo

    Proverbio africano

    Daniela Lentini

    NON SONO LESBICA

    Zibaldone di...Una Ragazza per Bene

    Youcanprint Self-Publishing

    ISBN | 9788827824665

    Prima edizione digitale: 2018

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti  dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Introduzione

    "Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini, per essere giudicate brave la metà. 

    Per fortuna non è difficile."

    Charlotte Elizabeth Whitton (1896 – 1975), politica canadese.

    Chissà perché quando si tratta di Donne forti, o che se la cavano da sole, si utilizzano espressioni che richiamano e rimandano al maschile: "È una con le palle".

    Come se, la tenacia, o la forza motrice, fossero una prerogativa unicamente al maschile.

    Si tende anche a fare conseguente e automatico riferimento all’orientamento sessuale di quella donna. Come se l’orientamento sessuale di una persona confacesse un pacchetto preconfezionato. Quando preconfezionate sono le idee.

    Al punto che, se una donna ‘È’ tenace e forte, le venga chiesto - o dato per scontato - se sia attratta dalle donne, in quanto più simile a un uomo.

    Perché, se conduco una vita in cui mi si vede spesso sola, difendo palesemente le mie idee, dibatto in maniera sicura con persone e me la cavo da sola, devo ricevere osservazioni più o meno tendenziose rispetto ai miei presunti gusti sessuali?

    E poi, cosa c’entrano questi?

    Infine, se fossi stata un uomo, avrei ricevuto gli stessi commenti?

    «[…]I biologi evolutivi dell’Università di Exter, nel Regno Unito, hanno condotto una ricerca che prova come le femmine di varie specie animali abbiano imparato a utilizzare il proprio aspetto: La farfalla africana, ad esempio, modifica le proprie sembianze esterne, tramite l’uso dei gialli e dei neri, in modo da sembrare un maschio. […]»

    Fonte: http://freedamedia.it/2017/06/animali-che-si-fingono-brutti/

    Stasera

    Oggi io mi voglio vestire così. Stasera. Coi mutandoni di cotone, a fiorellini marroni, sempre rigorosamente in tinta col top, marrone. E il mio magliettone e i piedi scalzi. Sono libera stasera. Sono libera sempre.

    Mi accorgo di come generalmente mi vesto principalmente per i miei alunni: la mattina è il momento della giornata in cui mi curo di più, l’idea di far star bene qualcuno col mio aspetto. Allora ricerco i dettagli e i colori che vivo. Per loro, per trasmettere. Mi vesto per loro come neanche per un uomo mi curo.

    La seconda persona per cui mi vesto di più è me stessa.

    Mi piace a volte svegliarmi e sapermi in ordine. Bella. In pace col mondo e in pace con me.

    Poi, solo poi, mi vesto forse per un uomo.

    Certo, se quello mi invita a uscire - ma ormai chi lo fa più? Mi vesto, ma non certo per apparire o per far colpo, piuttosto per sentirmi me stessa. Che se mi sento me stessa mi sento a mio agio. Che se mi sento a mio agio mi muovo meglio. E se mi muovo meglio non sono goffa. E se non sono goffa, mi muovo meglio, mi sento a mio agio e mi sento me stessa, sono autentica. E lì è la vera bellezza.

    Tipo quelle che camminano col tacco e non ci

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