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Il Counseling in ambito sanitario con persone affette da patologie croniche
Il Counseling in ambito sanitario con persone affette da patologie croniche
Il Counseling in ambito sanitario con persone affette da patologie croniche
E-book116 pagine1 ora

Il Counseling in ambito sanitario con persone affette da patologie croniche

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Info su questo ebook

"Questo testo, frutto di una ricerca nata con lo scopo di approfondire il tema del Counseling relazionale in ambito sociosanitario, è una ulteriore esplorazione di uno specifico campo di intervento, utile a migliorare le proprie competenze e abilità professionali. Una lettura che - in questa epoca contemporanea caratterizzata da una durata della vita media sempre maggiore e allo stesso tempo contraddistinta da una cronicizzazione di patologie che fino a qualche decennio fa erano considerate letali - vuole essere uno spunto di riflessione sulla necessità di costruire basi utili ad un approccio alla vita che preveda una sempre migliore convivenza con la cronicità". Pasquale Biagio Cicirelli: sociologo, educatore, appassionato di fotografia, ha curato le sillogi di G. Miani, La Scalata (2014), e Fede o Sete (2016), e realizzato con G. Rellini il cortometraggio Claudia (2016). Ha pubblicato: Il Profilo dei minori in affidamento, indagine sulla realtà meridionale (2014), Adolescenti nella società delle dipendenze (2016), Filiberto Sbardella la terra è di chi la coltiva (2019), Luigi Cunsolo e le rose tra gli asfodeli (2020).
LinguaItaliano
Data di uscita18 nov 2020
ISBN9791220228848
Il Counseling in ambito sanitario con persone affette da patologie croniche

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    Anteprima del libro

    Il Counseling in ambito sanitario con persone affette da patologie croniche - Pasquale Biagio Cicirelli

    Cicirelli

    CAPITOLO 1 – IL MODELLO DI COUNSELING RELAZIONALE

    1.1 Cenni storici

    La Società Italiana di Counseling (S.I.Co) individua nel Counseling la possibilità di offrire un orientamento e un sostegno a singoli individui o a gruppi, favorendo lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità del cliente. Pertanto, partendo da questa definizione, possiamo affermare che il Counselor, utilizzando i risultati della ricerca psicologica e della comunicazione, nella relazione di aiuto con il cliente non fa altro che incontrare quest’ultimo per sostenerlo nel fronteggiare un momento di crisi, prendere decisioni, o risolvere problemi.

    Si può identificare quindi il Counseling come una vera e propria consulenza da parte del professionista, il quale utilizzando competenze e professionalità, opera all’interno di una relazione di aiuto, avendo come unico obiettivo il supportare il cliente nell’affrontare specifiche difficoltà, utilizzando specifici metodi, competenze, strumenti, abilità, conoscenze.

    Premettendo che un aspetto fondamentale è quello che riguarda la relazione tra il professionista e il cliente, il Counselor opera in qualità di facilitatore del processo di cambiamento a cui mira il cliente, inserendosi in diversi ambiti, come quello medico, educativo, scolastico, e lavorando in sinergia con quest’ultimo, sostenendolo nel processo di cambiamento.

    È nel 1908 che per la prima volta si parla di Counseling. E lo fa Frank Parson (in un suo testo) il quale pochi anni più tardi, precisamente nel 1913, fonda a Boston il Centro di Counseling per orientamento scolastico e accademico. Egli sosteneva infatti che è possibile aiutare l’altro nella scelta o risoluzione di un problema, senza sostituirsi a lui, ma accompagnandolo in questo percorso personale.

    Nel 1921 invece nasce la Psychological Corporation, un istituto fondato da J.M. Cattell che aveva come obiettivo quello di fornire consulenze psicologiche in ambito lavorativo (industriale). Negli anni successivi, e precisamente dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, vediamo come negli Stati Uniti si vanno delineando delle vere e proprie attività di consulenza psicologica che avevano come scopo il sostegno al reinserimento sociale dei reduci di guerra. Tra le tappe fondamentali, non possiamo tralasciare la pubblicazione del testo Counseling and Psychoterapy con cui Carl Rogers nel 1930 delinea la materia in oggetto. A questo testo fa seguito nel 1939 la ricerca di May sulle tecniche psicoterapeutiche.

    Nel 1946, l’American Psychological Association istituisce la Division of Counseling and Guidance , che nel 1951 diviene Division Of Counseling Psychology, la quale anche attraverso i numerosi congressi organizzati, definisce il Counseling nelle sue varie caratteristiche. Il suo Statuto prevede importanti aspetti fondamentali, nello specifico: estensione delle tecniche e dei metodi della psicologia alle attività di Counseling, promuovere elevati livelli di pratica, promuovere le ricerche scientifiche e professionali, fornire assistenza per la formazione di standard professionali e codici etici per il Counseling, promuovere le richieste di orientamento scolastico e professionale, collaborare con gli psicologi impegnati in attività mediche per raggiungere una definizione congiunta e lavorando assieme e trasversalmente.

    Nel 1950 la professione del Counselor si sviluppa anche in Gran Bretagna, sia negli ambulatori che nei consultori, e negli anni ’70 opera come vero e proprio sostegno dei Servizi Sociali, nella scuola, nel volontariato, nella formazione, nelle aziende.

    Ma è nel 1966 che questa professione acquisisce maggiore validazione. Con la nascita della IAC (Associazione Internazionale del Counseling) – che indica il Counseling come un metodo di relazione, non-direttivo – esso assume un riconoscimento internazionale.

    In Italia il Counseling compare per la prima volta attorno agli anni ’90 in ambito sanitario, a causa dell’Aids. È infatti su questa forte spinta sociale che la figura del Counselor interviene a sostegno dei malati, come supporto e guida alla gestione della malattia, gestione delle complicanzee, della riduzione del danno, della prevenzione dei comportamenti a rischio. Pertanto, il termine Counseling inizia ad essere utilizzato nel linguaggio corrente, e gli ambiti di intervento si allargano anche a quello educativo e scolastico. Nasce così nel 1993 la S.I.Co. (Società Italiana di Counseling), che opera quindi anche in funzione della legittimazione della professione, definendone caratteristiche e percorsi formativi. Nel 1996 invece viene istituita la F.A.I.P. (Federazione delle associazioni di psicoterapia) che prevede al suo interno due divisioni autonome, la Divisione Psicoterapia, e la Divisione Counseling. Infine, nel 2000, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro inserisce la professione del Counselor tra quelle non regolamentate. Oggi la professione è riconosciuta e disciplinata dalla legge n. 4 del 14/01/13.

    Tra le numerose definizioni, il Counseling è inteso come relazione di aiuto tra due persone, e nella quale l’una (il cliente) si rivolge all’altra (professionista) per chiedere sostegno finalizzato a facilitare una migliore conoscenza di sé e facilitare l’accettazione dei propri problemi emotivi e a portare aventi la propria crescita emozionale e lo sviluppo ottimale delle proprie risorse personali, con lo scopo finale di fornire al cliente un’opportunità di vivere in modo soddisfacente ed in base alle proprie risorse (British Association for counseling, 1985), è definito nel 1987 da Reddy come un insieme di abilità, tecniche, atteggiamenti per aiutare le persone a gestire i loro problemi utilizzando le loro risorse personali. Nel 1989 l’OMS lo definisce come un processo che attraverso il dialogo e l’interazione, aiuta le persone a risolvere e gestire problemi e a prendere decisioni, coinvolgendo un cliente e un professionista esperto (Counselor). Galimberti nel 1999 lo definisce come una consulenza, una forma di rapporto interpersonale in cui l’individuo che ha un problema, ma non possiede le conoscenze o le capacità per risolverlo, si rivolge a un altro individuo, il consulente (o counselor) che, grazie alla propria esperienza e preparazione, è in grado di aiutarlo a trovare una soluzione.

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