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A piena luce: prefazione di Mons. Luigi Mistò
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A piena luce: prefazione di Mons. Luigi Mistò
E-book124 pagine1 ora

A piena luce: prefazione di Mons. Luigi Mistò

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Info su questo ebook

Il libro ripercorre alcuni momenti della vita pubblica del Signore: dal Battesimo nel fiume Giordano all’Ultima Cena, passando per le Nozze di Cana, l’invito alla conversione e la trasfigurazione sul Tabor.
Gesù si incammina per le strade degli uomini proponendo la via dell’amore e una speranza nuova. Per queste strade c’è Giovanni Battista, ci sono i discepoli, capaci di fidarsi della chiamata, ci sono i peccatori e i perdonati.
C’è ciascuno di noi. Ognuno risponde liberamente alla chiamata del Maestro.
LinguaItaliano
Data di uscita15 dic 2020
ISBN9788865127346
A piena luce: prefazione di Mons. Luigi Mistò

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    Anteprima del libro

    A piena luce - Fabio Mandato

    romanzi

    Prefazione di Mons. Luigi Mistò

    Le parole del Vangelo sono puntuali e precise, senza fronzoli e ridondanze. Nella loro linearità e semplicità vanno diritte al cuore. Nella loro incisività e profondità ti si stampano nell’anima. Nella loro freschezza e genuinità ti infondono gioia e pace.

    Queste parole di vita ci sono state consegnate per essere custodite come il deposito più prezioso e inviolabile. Come tali, esse non hanno bisogno di aggiunte, né di tagli né di stravolgimenti. Però queste stesse parole chiedono di essere approfondite, pregate, meditate e trasmesse come testimonianza, proprio come fa Fabio Mandato in questo suo nuovo testo, A piena luce.

    Nel volume è evidente lo sforzo dell’autore di voler leggere le vicende narrate nei Vangeli alla luce della liturgia celebrata da Gesù, la quale, cronologicamente prima della donazione di sé nell’Eucarestia, si è espressa nell’incontro con le donne e gli uomini del suo tempo, nella rivelazione del volto di Dio Padre, ricco di misericordia e di amore.

    Noi cristiani abbiamo il compito proprio di farci immagine di Cristo, essere – come il poverello d’Assisi – altri Cristo, per profumare di lui e rinnovare il mondo, illuminandolo, senza restare sotto il moggio (Mt 5,15).

    Quella di Mandato – seppure in una forma romanzata e dialogica, e con qualche libertà poetica anche nella descrizione degli eventi – è stata una vera e propria ricerca tra le pagine della Scrittura, attraverso le quali ha ricostruito il contesto storico, quello geografico e quello antropologico in cui Gesù è vissuto, così come legato alle figure di Giovanni Battista, protagonista della prima fase dell’opera, dei discepoli, degli interlocutori del Signore. Soffermandosi su A piena luce è possibile scorgere l’attesa messianica che caratterizzava Israele durante il tempo della predicazione del Battista, le distinzioni tra i gruppi della società di allora, ma soprattutto la coscienza che Gesù aveva di se stesso maturata, possiamo dire a partire dalla formazione ricevuta a Nazaret da Maria e Giuseppe, attraverso la diuturna, profondissima comunione con il Padre e portato, quasi guidato per mano dallo Spirito! Vedo il cuore di Dio aperto su di me… la voce di Dio Padre e dell’Amore, così Mandato fa esclamare da Gesù nel momento fontale del Battesimo, mentre una colomba sfiorava il suo capo per poi volteggiare su di Lui.

    Dopo un prologo sulla vita nascosta di Gesù a Nazaret, la scelta di dividere l’opera in cinque capitoli, scanditi secondo i cinque misteri luminosi del Rosario, forse quelli che più di tutti dimostrano che il Rosario è una preghiera cristologica (Introduzione), risponde a quell’esigenza condivisa da due millenni di storia del Cristianesimo di imparare a penetrare i misteri del Regno stando in ginocchio, con la corona del Rosario in mano (Introduzione), a partire dal silenzio e dall’intimo della stanza fino alla comunità ecclesiale, dove si celebra Cristo, centro e fine della nostra storia e della nostra vita. Solo una vita cristica – alla scuola del Maestro divino – ci consente di realizzare ancora oggi la legge dell’Incarnazione, scritta non su una pietra, ma nel cuore: la legge dell’amore, non esigito da Dio, ma proposto alla nostra libertà.

    Prendo a prestito le parole del Cardinale inglese John Henry Newman, recentemente canonizzato da papa Francesco, il quale diceva che l’abitudine alla preghiera, che è pratica di rivolgersi a Dio e al mondo invisibile in ogni stagione, in ogni luogo, in ogni emergenza, la preghiera, dico, ha ciò che può essere chiamato un effetto naturale nello spiritualizzare ed elevare l’anima. Un uomo non è più ciò che era prima; gradualmente ha interiorizzato un nuovo sistema di idee ed è divenuto impregnato di freschi principi (Parochial and plain sermons, IV, 230-231).

    La preghiera del Rosario, per come ci è stata raccomandata dalla Chiesa, è una delle forme del nostro assenso di fede, è la possibilità di prendersi del tempo per abitare l’eternità, per entrare – come fa l’autore costantemente nel suo romanzo – dentro l’esistenza concreta di Gesù. In fondo la liturgia è proprio questo, l’incontro tra esistenze, la comunicazione di vite donate, lo sguardo dell’uomo che incrocia quello amante di un Dio che, come con il giovane ricco, intuitus eum, dilexit eum (Mc 10,21). Semplicemente ama.

    Il desiderio di trasmettere l’identità di Gesù, che caratterizza il lavoro di Mandato, assume valore proprio come ricerca tesa a offrire al lettore l’intenzione dell’autore sacro, il significato delle scelte e degli stili letterari utilizzati, il cuore del messaggio di Gesù Cristo. Questo garantisce al volume, pur nella sua particolarità, di presentarsi allo stesso tempo come frutto di una ricerca oggettiva e come strumento per la crescita spirituale del lettore. Ritengo sia questa l’intenzione di Mandato e anche la motivazione che lo ha portato a proseguire il lavoro su Gesù con lo stesso stile del suo precedente volume Guidati da una stella.

    Per quanto appena detto, questo testo non può in nessuna maniera essere letto come un parallelo del Vangelo, tanto meno come un suo sostituto, né come un apocrifo, di cui non utilizza neanche i metodi, ma come un approfondimento per la vita cristiana. Per questo ne incoraggio la lettura, il confronto e l’attenzione, non solo in ambienti ecclesiali.

    Mandato si fa testimone di un incontro personale con il Signore e nel suo testo, appunto A piena luce, ci trasporta nella Galilea delle genti, dove Gesù ci precede per farsi via, verità e vita. Nella Galilea delle genti di oggi c’è il tempio e l’agorà, il credente e il non credente, il certo e il dubbioso, chi non riesce a lasciare le ricchezze e chi invece, senza neanche rassettare le reti della pesca, lascia tutto e pone l’orma del proprio piede su quella del Maestro. A chiunque si avvicini, Gesù tende la mano per scrivere una storia nuova, di risorti per il Regno, accettando il rischio del nostro diniego. A ciascuno che incontra, chiunque esso sia, offre la parola della consolazione e della speranza che a Lui stesso era stata offerta direttamente dal cielo: Tu sei il figlio amato da Dio!. Anche quando facciamo fatica a salire sul Tabor con Lui, egli pone la sua tenda in mezzo a noi; e quando non riusciamo a fare festa, egli è pronto a trasformare la nostra tristezza nel vino della gioia, come a Cana, accanto a Maria, vaso spirituale, causa della nostra letizia. Questa consolazione, che nella liturgia è sacramento, fonte e culmine dell’esperienza cristiana, ci rende nella vita e per la vita uomini e donne eucaristici, pane spezzato per chiunque incontriamo sul nostro cammino.

    Mons. Luigi Mistò

    Coordinatore della Segreteria per l’Economia

    Città del Vaticano

    Introduzione

    Dopo aver raccontato, in Guidati da una stella, le vicende dell’infanzia di Gesù attraverso i misteri gaudiosi del Rosario, con questo volume vogliamo immergerci nei misteri della luce, dal battesimo al Giordano all’Ultima Cena, passando per le Nozze di Cana, la predicazione del Signore per le strade e la trasfigurazione sul Tabor. Si è trattato, ancora una volta con la corona del Rosario in mano, di entrare dentro la vita di Gesù, cercando di coglierne i momenti culminanti, per raccontare il suo camminare tra la gente annunziando l’amore misericordioso di Dio.

    Riteniamo necessaria una nota sul metodo, vista l’ampiezza degli eventi raccontati. Punto di riferimento di quella che, seppur sotto forma di romanzo, è una vera e propria ricerca, sono i Vangeli, il cui studio a partire dalla versione in greco e in latino consegna a chi vi si approccia una ricchezza particolare, una chiarezza lessicale che spesso e volentieri consente di cogliere l’intero significato di un brano, di un capitolo, o dell’intero libro. Non tradendo mai la lettera del Vangelo, abbiamo cercato di evidenziare la continuità tra l’Antico e il Nuovo Testamento, nella piena consapevolezza che la storia della salvezza, culminata in Gesù, vada indagata per intero, onde comprendere il messaggio del Signore, le sue scelte, il suo cammino per le strade d’Israele, la sua intimità con il Padre. Forse i misteri luminosi sono quelli che più di tutti dimostrano che il Rosario è una preghiera cristologica; ci portano alle nozze a Cana, piuttosto che sul Tabor, o ancora nel cenacolo, o sulle rive del lago di Galilea, ovvero nel cuore della missione di Gesù. I cinque capitoli sono stati preceduti da un prologo da intendersi quale collante tra il ritrovamento di Gesù fra i dottori nel tempio e l’inizio della sua vita pubblica.

    A differenza di Guidati, e vista la grande mole di temi attinenti alla predicazione di Gesù, alla sua coscienza messianica, ai fatti dal suo ingresso trionfale a Gerusalemme fino alla cena con i discepoli, abbiamo corredato il volume di note atte a chiarire gli eventi narrati; sono solo brevi cenni, che non possono essere esaustivi dell’enorme letteratura cristologica ed esegetica di cui disponiamo, ma che si spera possano essere d’ausilio al lettore. È evidente che le vicende relative alla vita attiva di Gesù

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