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Guidati da una stella: Il romanzo del piccolo Gesù di Nazaret, tra angeli, amore e profezia
Guidati da una stella: Il romanzo del piccolo Gesù di Nazaret, tra angeli, amore e profezia
Guidati da una stella: Il romanzo del piccolo Gesù di Nazaret, tra angeli, amore e profezia
E-book101 pagine1 ora

Guidati da una stella: Il romanzo del piccolo Gesù di Nazaret, tra angeli, amore e profezia

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Le regole della meditazione della Sacra Scrittura e particolarmente della Lectio divina stimolano ad entrare nelle scene descritte dalla Parola, a riviverle immedesimandosi nei personaggi, soprattutto quelli del Vangelo, ponendosi come discepoli, a volte come le folle che cercano o come i peccatori e gli ammalati che desiderano incontrare la Misericordia di Gesù. I mistici, in questo lavorio contemplativo ed orante, ci hanno lasciato pagine bellissime di questa attività contemplativa, pagine che hanno scandito la tradizione e la spiritualità cristiana e per millenni ispirato la vera devozione, il culto per Maria e i Santi, l’arte, la poesia, la pittura.
Fabio Mandato, giovane giornalista, fa questo stesso lavoro, apre uno spazio – laboratorio interiore con l’atteggiamento di chi si mette alla ricerca, di chi ha il cuore disposto a cogliere i segni, anche piccoli, che il Signore dà a ciascuno nell’oggi della storia.
Basta lasciarsi guidare tra i racconti evangelici, senza inventare nulla; basta farsi guidare dalla Stella maggiore che è Cristo stesso, con l’atteggiamento dei magi che, al vederla sorgere, si sono messi in cammino. Quello che il lettore incontrerà sono pagine semplici ma dense di Parola, sono scene quotidiane, feriali, vissute tra Nazaret, Ain Karem, Betlemme, Gerusalemme. Tra le piccole contrade e la grande città di Dio, dove il Signore ha manifestato concretamente la sua potenza e la sua presenza, nell’umanità di uomini e donne disposte a dire il loro “sì” ad un progetto più grande, ad un piano di bene che non ammette ripensamenti.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mar 2017
ISBN9788865125236
Guidati da una stella: Il romanzo del piccolo Gesù di Nazaret, tra angeli, amore e profezia

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    Guidati da una stella - Fabio Mandato

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    Presentazione

    Le regole della meditazione della Sacra Scrittura e particolarmente della Lectio divina stimolano, tante volte, ad entrare nelle scene descritte dalla Parola, a riviverle immedesimandosi nei personaggi, soprattutto quelli del Vangelo, ponendosi come discepoli, a volte come le folle che cercano o come i peccatori e gli ammalati che desiderano incontrare la Misericordia di Gesù. I mistici, in questo lavorio contemplativo ed orante, ci hanno lasciato pagine bellissime di questa attività contemplativa, pagine che hanno scandito la tradizione e la spiritualità cristiana e per millenni ispirato la vera devozione, il culto per Maria e i Santi, l’arte, la poesia, la pittura.

    Fabio Mandato, giovane giornalista, fa questo stesso lavoro, apre uno spazio – laboratorio interiore con l’atteggiamento di chi si mette alla ricerca, di chi ha il cuore disposto a cogliere i segni, anche piccoli, che il Signore dà a ciascuno nell’oggi della storia.

    Basta lasciarsi guidare, come ha scritto l’autore, tra i racconti evangelici, senza inventare nulla; basta farsi guidare dalla Stella maggiore che è Cristo stesso, con l’atteggiamento dei magi che, al vederla sorgere, si sono messi in cammino.

    Quello che il lettore incontrerà sono pagine semplici ma dense di Parola, sono scene quotidiane, feriali, vissute tra Nazaret, Ain Karem, Betlemme, Gerusalemme. Tra le piccole contrade e la grande città di Dio, dove il Signore ha manifestato concretamente la sua potenza e la sua presenza, nell’umanità di uomini e donne disposte a dire il loro ad un progetto più grande, ad un piano di bene che non ammette ripensamenti.

    La tenerezza del presepe emerge dai colloqui dei personaggi, dai colloqui che Fabio ha provato ad immaginare e che ci riportano al centro della scena, di una umanità nella quale il Signore è venuto davvero prendendo carne umana, abitando la nostra storia per trasfigurarla con il suo progetto d’amore salvifico.

    Poi dalla scena meditata e custodita nel cuore si ritorna alla propria vita per interpretarla e viverla alla luce della Scrittura. Qui è il salto per passare dal discepolato alla testimonianza. A questo punto ci giochiamo un po’ tutto: il presente ed il futuro della nostra vita. Tutto con una risposta aderente a quella Parola che abbiamo provato a far nostra nella lettura spirituale. Solo nella stessa logica divina dell’Incarnazione potremo realizzare quel progetto di bene che il Signore ha predisposto per noi mentre, facendo sorgere la Stella, ci ha chiesto di costruirlo mentre lui gradualmente lo svela.

    Don Enzo Gabrieli

    Direttore dell’Ufficio per la pastorale

    della comunicazione

    Arcidiocesi Cosenza – Bisignano

    Introduzione

    Mi sono accostato alla scrittura di questo testo non senza timore, vuoi per il particolare genere letterario, che richiede grande spirito creativo, vuoi per gli argomenti trattati. L’ho fatto, però, senza grandi pretese, se non con l’ambizione di testimoniare la mia fede ancora una volta in punto di penna.

    Per raccontare, Vangeli in mano, l’infanzia di Gesù, ho cercato di essere quanto più possibile un cercatore, con l’atteggiamento proprio dei battezzati.

    Il cercatore è un teologo, uno che dialoga con Dio, che lo incontra e si comunica a lui, certo di ricevere dal Padre celeste il centuplo su questa terra e tutto il bene in Paradiso.

    Così, per raccontare l’infanzia di Gesù, ho scelto di prendere il Rosario in mano, e meditare i cinque misteri della gioia: dal bellissimo annunzio dell’angelo a Maria, all’incontro tra la Vergine ed Elisabetta, ed ancora dalla nascita di Gesù alla presentazione al tempio, fino allo smarrimento e al ritrovamento del bambino tra i dottori della legge.

    Questo romanzo è in fondo una meditazione spirituale sui Vangeli dell’infanzia di Gesù, compiuta anche nel silenzio, davanti al tabernacolo, nell’incontro vivo e vero col Gesù risorto.

    Affascinato dalla lettura degli scritti sul Nazareno di Benedetto XVI, ho voluto anche dare ragione della straordinarietà di un libro, la Sacra Bibbia, che sin dall’Antico Testamento, con simboli, immagini e profezie, prepara l’umanità all’incarnazione dell’unigenito Figlio di Dio.

    Nel testo ho voluto richiamare brani del Vecchio Testamento per evidenziare l’unitarietà della storia della salvezza. Ricorrono espressioni dei profeti e dei libri del Pentateuco, a cercare di penetrare ed indagare i sentimenti e le passioni di Maria, Giuseppe, Gesù, e di quanti, Vangeli in mano, sono protagonisti dell’infanzia del Signore.

    Tra questi, gli evangelisti pongono diverse donne: esse sono le colonne portanti della fede al tempo di Gesù, da Anna, la madre di Maria, alla stessa giovinetta che ricevette il saluto dell’angelo; da Elisabetta, la madre del precursore, alla profetessa Anna, alla quale, con un piccolo artificio, ho voluto far completare l’Ave Maria.

    Maria è una donna ordinaria, che si è trovata meravigliosamente destinataria di un messaggio inatteso; alla luce di questo messaggio ha iniziato una vita nuova, nella quale non ha fatto altro che sperimentare la speciale presenza di Dio.

    Giuseppe pure, uomo giusto, ha cercato di giustificare a se stesso il perché della sua custodia sul pargolo Gesù, trovando ancora una volta la sua risposta nel progetto e nella protezione che l’Altissimo, e i suoi messaggeri, gli hanno comunicato.

    La famiglia di Nazareth è un modello di normalità, laddove normalità significa vicinanza, attesa, ansia, speranza, in definitiva amore. È la famiglia dove Gesù bambino siede sulle ginocchia del padre per riceverne qualcosa, e dove raccoglie il sorriso e l’abbraccio amorevole della mamma. È il luogo dove il piccolo cresce in età sapienza e grazia.

    I cinque misteri della gioia sono ancora oggi per noi l’occasione di entrare nel Mistero del Natale, ma anche di prepararci agli eventi della passione, morte e risurrezione di Cristo, che già s’intravvedono nell’infanzia dell’unigenito Figlio di Dio.

    Quel piccolo corpo nato a Betlemme e posto a giacere nella mangiatoia, infatti, è lo stesso corpo che, sul Golgota, sarà fra le braccia della tenera madre Maria dopo aver aperto le braccia di pietà al mondo sul trono della Croce.

    Ringrazio di vero cuore San Giovanni Paolo II, il Papa che, ormai tanti anni fa, ha fatto sorgere in me l’amore e la devozione al Santo Rosario.

    Guidati da una stella

    Capitolo 1 - Angeli che annunciano liete notizie

    Nello spazio adibito a cucina, la giovane Maria trascorreva il suo tempo rattoppando una veste che le si era tagliata mentre stava raccogliendo dell’acqua. Tutta intenta alle faccende di casa, sentiva di fianco alla sua abitazione i rumori che provenivano dalla bottega del carpentiere che le era promesso sposo; era sempre così, quell’uomo lavorava ogni giorno, con pazienza e passione, dalle prime luci dell’alba, finché non aveva portato a termine il suo servizio, finché non aveva realizzato le fatture che gli erano state commissionate.

    La Galilea, al tempo di Cesare Augusto, il grande imperatore romano, era una terra laboriosa e di preghiera, mai dimentica di servire il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, una terra dove la vita comunitaria era attiva, i luoghi di incontro e di dialogo tanti, come le sinagoghe, le piazze, i mercati. Le donne, spesso e volentieri, si ritrovavano alle decine di pozzi sparsi nelle periferie delle città, dove arrivavano con grandi secchi a recuperare l’acqua che serviva alle necessità della famiglia.

    Anche Maria, a Nazareth, lo faceva spesso. Le sue lunghe chiome nere arrivavano fin sotto le spalle, spesso mosse dal vento che spirava per le strade; le aveva avute sempre, fin da bambina, le piacevano, e ad

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