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Risparmiare è facile (se sai come fare)
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Risparmiare è facile (se sai come fare)
E-book199 pagine2 ore

Risparmiare è facile (se sai come fare)

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Info su questo ebook

Un percorso di educazione al risparmio in cinque mosse, con un linguaggio radiofonicamente chiaro, come sanno fare gli autori e conduttori di Due di Denari.
Si comincia dagli obiettivi che si vogliono dare a quel che viene messo da parte, si passano in rassegna i "prodotti", dal conto corrente alle azioni, dai fondi comuni ai derivati.
Poi ci sono le avvertenze per impostare un buon rapporto allo sportello o con il consulente; un po' di quel che serve sapere del Fisco e infine, le indicazioni per reclamare e i consigli per tenersi alla larga dalle truffe.
Con un elenco di siti e di libri utili e una raccolta delle parole più usate in banca e in posta.
LinguaItaliano
Data di uscita8 ott 2020
ISBN9788863456431
Risparmiare è facile (se sai come fare)
Autore

Debora Rosciani

Debora Rosciani da Castelfidardo, è dai primi anni Duemila la voce delle Borse e del risparmio su Radio 24. Ha ideato e condotto trasmissioni sempre orientate alla diffusione delle notizie e delle nozioni necessarie ai risparmiatori.

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    Risparmiare è facile (se sai come fare) - Debora Rosciani

    Risparmiare è facile

    Un percorso di educazione al risparmio in cinque mosse, con un linguaggio radiofonicamente chiaro, come sanno fare gli autori e conduttori di Due di Denari. Si comincia dagli obiettivi che si vogliono dare a quel che viene messo da parte, si passano in rassegna i prodotti, dal conto corrente alle azioni, dai fondi comuni ai derivati. Poi ci sono le avvertenze per impostare un buon rapporto allo sportello o con il consulente; un po’ di quel che serve sapere del Fisco e infine, le indicazioni per reclamare e i consigli per tenersi alla larga dalle truffe. Con un elenco di siti e di libri utili e una raccolta delle parole più usate in banca e in posta.

    Debora Rosciani

    da Castelfidardo, è dai primi anni Duemila la voce delle Borse e del risparmio su Radio 24. Ha ideato e condotto trasmissioni sempre orientate alla diffusione delle notizie e delle nozioni necessarie ai risparmiatori, sia a quelli più preparati sia – soprattutto – a quelli più in difetto di consapevolezza finanziaria.

    Mauro Meazza

    milanese, è al Sole 24 Ore da una trentina d’anni, più della metà dei quali trascorsi occupandosi di Norme & Tributi, scrivendo e parlando di Fisco, pensioni, giurisprudenza. Tiene anche corsi di giornalismo economico alla Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano.

    Debora Rosciani

    Mauro Meazza

    RISPARMIARE È FACILE

    (se sai come fare)

    Progetto grafico: Francesco Narracci

    Foto di copertina: Marco Passaro/Fotogramma

    ISSN 977-18-24876-317-90001

    Radio24 - Sole 24 ORE

    Piccola biblioteca del Sole 24 Ore

    Registrazione Tribunale di Milano n. 332 del 19-05-2003

    Direttore responsabile: Fabio Tamburini

    Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A.

    Sede legale, redazione e direzione: via Monte Rosa 91, 20149 Milano

    Mensile n. 1/2019

    ISBN 978-88-6345-643-1

    copy

    © 2019 Il Sole 24 ORE S.p.A.

    Sede legale, redazione e amministrazione: via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano

    Per informazioni: Servizio Clienti 02.30300600

    Fotocomposizione: Emmegi Group, via F. Confalonieri, 36 - 20124 Milano

    Prima edizione: Ottobre 2019

    Tutti i diritti sono riservati.

    I testi e l’elaborazione dei testi, anche se curati con scrupolosa attenzione, non possono comportare specifiche responsabilità dell’Editore per involontari errori e/o inesattezze; pertanto il lettore è tenuto a controllare l’esattezza e la completezza del materiale utilizzato.

    Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da EDISER Srl, Società di servizi dell’Associazione Italiana Editori, attraverso il marchio CLEARedi, Centro licenze e Autorizzazioni Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana n. 108 - 20122 Milano.

    Informazioni: www.clearedi.org.

    Indice

    Introduzione

    Capitolo 1

    Primi passi nel risparmio

    Capitolo 2

    Scegliere l’investimento

    Capitolo 3

    Scegliere il consulente finanziario

    Capitolo 4

    Quanto chiede il Fisco

    Capitolo 5

    Se qualcosa va storto

    Glossario

    In rete

    Libri utili

    Essere responsabili ripaga

    Richard Thaler, premio Nobel per l’economia

    Ho speso un sacco di soldi in liquori, ragazze e macchine sportive. Il resto l’ho proprio sperperato

    George Best, calciatore

    Introduzione

    Abbiamo scelto di intitolare questo libro «Risparmiare è facile» per potervi dire già dalle prime righe che non è vero. Non è vero che risparmiare è facile, anzi: ci vogliono robuste dosi di pazienza, preparazione e tenacia. E poi bisogna aggiungere capacità di analisi (della situazione familiare, di quella lavorativa, persino un po’ di autoanalisi), abbondante intuito e alcune abilità da psicologo. Inoltre è sempre meglio sapere qualche cosa di economia, qualche cosa di Fisco e qualche cosa di diritto, diciamo quel tanto che può servire per far fronte a qualche rovescio o a qualche brutto inconveniente.

    Risparmiare non è facile, tutt’altro. Per questo chi si occupa di educazione finanziaria dice sempre che si deve cominciare da piccoli. E restare informati da grandi. La fatica che si fa per risparmiare non deve essere sprecata per ignoranza o per superficialità. Che il gruzzolo messo da parte sia poco o tanto non importa, merita comunque (a maggior ragione se è piccolo) le nostre attenzioni.

    C’è poi un altro motivo per cui risparmiare non è facile: non esistono investimenti senza rischi. Qualsiasi scelta – anche quella di tenere i soldi nel materasso – comporta il rischio che quanto si è accumulato perda di valore. E nessuno può garantire il contrario. Possiamo scegliere comportamenti e prodotti finanziari statisticamente meno esposti al rischio o esposti a rischi inferiori. Possiamo tenere i soldi nel salvadanaio ma l’aumento progressivo del costo della vita (l’inflazione) farà sì che quei soldi valgano meno dopo pochi mesi o dopo qualche anno. Quanto di meno e in quanto tempo, nessuno può dircelo, perché nessuno è stato nel futuro ed è tornato indietro a raccontarlo.

    Allora perché intitolare questo libro «Risparmiare è facile»? Perché vogliamo che lo diventi, perché pensiamo che può davvero diventarlo. Vorremmo che risparmiare diventasse una cosa semplice, quando si è presa un po’ di confidenza con alcuni termini, prodotti e metodi che paiono astrusi ma che poi, in fondo in fondo, sono sempre questioni di domanda e offerta, di convenienza per chi compra e per chi vende. Vogliamo che diventi facile, anzi che diventi abituale chiedersi bene (e ripetutamente) per quale motivo e con quale orizzonte temporale, con quale prospettiva si stanno mettendo da parte i soldi. Che per tutti noi sia scontato non attendersi guadagni miracolosi in poche settimane.

    Ci auguriamo che diventi naturale, prima di affidarsi a un consulente finanziario, verificare se si tratta di un professionista in possesso di tutti i titoli necessari. Confidiamo che nessuno (noi compresi) si faccia mai abbindolare dal miraggio di guadagni mirabolanti, magari decisi dopo una telefonata di qualche operatore sconosciuto o dopo aver letto un annuncio su Internet, su un sito o su Facebook.

    Risparmiare può essere facile, deve essere facile e alla portata di tutti. Di tutti i titoli di studio, di tutti gli importi risparmiati. A noi, comunque, piacerebbe se diventasse un po’ più facile dopo aver letto questo libro. Sarebbe già un bel guadagno. Buona lettura.

    Debora & Mauro

    Capitolo 1

    Primi passi nel risparmio

    Cominciamo con qualcosa di accattivante: dimentichiamo tutto. Tutto quello che sappiamo del denaro, delle Borse, delle assicurazioni, tutta la nostra poca o tanta preparazione in campo economico. Proviamo invece a ripartire da zero, per verificare se il nostro rapporto con il denaro e con il risparmio poggia su basi solide. E per capire se la nostra educazione finanziaria ci fornisce già supporti sufficienti.

    Se siete fermamente e incrollabilmente convinti di saperne abbastanza, potete saltare questo primo capitolo e passare a quelli successivi, nei quali presentiamo il panorama degli investimenti disponibili e riassumiamo quel che serve conoscere sui consulenti. Se invece volete fare o rifare questi primi passi nel risparmio ma i termini di educazione finanziaria vi provocano un attacco di noia e sonnolenza del genere ultima ora di scuola del venerdì, non preoccupatevi: succede a molti, qualche volta anche agli autori di questo libro.

    Ed è un peccato, perché in effetti l’educazione finanziaria non è una materia noiosa ma può capitare che venga spiegata male. Un po’ come per i grandi della letteratura, detestati sui banchi di scuola e rivalutati nell’età adulta. L’educazione finanziaria è, come i classici, una materia che abbraccia tanti saperi: è certamente la comprensione di alcune dinamiche economiche fondamentali (bisogna pur conoscere nozioni come il tasso di interesse o il debito, ad esempio); ma è anche la capacità di interpretare i mutamenti nel lavoro o in famiglia (come potrebbe cambiare la mia attività nei prossimi anni? Dovrei investire sulla mia formazione, magari nell’imparare una lingua straniera?); è anche educazione al consumo, perché il senso del risparmio non si riduce nel privarsi di qualcosa, ma consiste piuttosto nel valutare correttamente una spesa, nel programmarla nell’importo e nei tempi più adatti.

    Nella sostanza, un campo in cui, come si dice oggi, occorre avere un approccio olistico, che guardi a tutti gli aspetti della dimensione economica della vita.

    Come spiega il Comitato nazionale per l’educazione finanziaria (capiterà di citarlo più volte, in queste pagine), «chi ha maggiore conoscenza finanziaria pianifica di più il proprio futuro, risparmia di più ed investe meglio i propri risparmi, si indebita di meno e gestisce meglio il proprio debito». Obiettivi che rappresentano una sorta di traduzione pratica dei principi enunciati nell’articolo 47 della nostra Costituzione, sempre citato – e non ci sottraiamo alla tradizione – quando si parla di risparmio: «La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese».

    Cosa significa risparmio

    Per poter risparmiare, in ogni caso, la prima cosa da capire è cos’è davvero il risparmio e per quali motivi si risparmia. La capacità di risparmiare, come è facile comprendere, è data dalla differenza tra i guadagni e le spese o, se vogliamo utilizzare termini più appropriati, dal reddito corrente al netto delle spese destinate ai bisogni correnti. Quando la differenza è positiva, stiamo risparmiando e, se dividiamo il risparmio per il reddito, si ottiene il tasso di risparmio.

    La formula appare elementare, ma diventa più scivolosa quando si tratta di applicarla alla vita reale: quant’è, precisamente, il reddito corrente? Poggia su uno stipendio, una pensione, un affitto da un immobile o da altri tipi di entrate, magari più irregolari? È un flusso stabile o è soggetto a variazioni? E, passando sul lato delle spese: quali sono i bisogni correnti? Il cibo, l’affitto, la rata del mutuo, ovviamente, ma possono essere considerati tali anche una vacanza, una baby sitter o persino frequenti uscite al ristorante.

    Appurata, anche tollerando qualche imprecisione, la propria forza di risparmiatori, c’è da capire per quali motivi si risparmia. Possono essere obiettivi di medio o di lungo termine, quali poter cambiare l’auto, sostenere gli studi dei figli, disporre di denaro quando saremo più anziani. Quindi questo risparmio è un trasferimento dei consumi nel tempo, per cautelarsi da aumenti dei bisogni correnti o diminuzioni del reddito corrente.

    Ma di norma questo non è l’unico obiettivo, perché contemporaneamente si punta a un risparmio precauzionale, ossia ad accantonare delle somme per possibili imprevisti.

    E ancora, in molti casi si vuole mettere da parte qualcosa per la tranquillità degli eredi, quindi con una prospettiva intergenerazionale. Nelle scelte di risparmio e negli investimenti conseguenti è perciò molto importante esaminare quanto pesano queste diverse componenti, perché la prevalenza di una sulle altre può guidare nella scelta dello strumento: un risparmio per obiettivi di medio termine (pochi o pochissimi anni) si orienterà su prodotti finanziari diversi rispetto a un accumulo che si vuole destinare ai nipoti.

    Risparmiando si accumula un capitale, sul quale vanno prese delle decisioni di investimento. Si può decidere di spendere quel capitale in tutto o in parte, ad esempio per acquistare un bene o un servizio che consenta di guadagnare di più e quindi di far crescere il reddito corrente, oppure di affidarlo a un intermediario come banche, poste, società specializzate nella gestione di risparmi, perché lo conservi e lo faccia crescere, ricorrendo ai prodotti finanziari: azioni, obbligazioni, titoli di Stato, quote di fondi, contratti, strumenti derivati e molto altro ancora.

    Attenzione: nessuna

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