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Young Finance: Investire è un gioco da ragazzi
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E-book156 pagine1 ora

Young Finance: Investire è un gioco da ragazzi

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Info su questo ebook

Come “funziona” il denaro? Capire i meccanismi che determinano entrate e uscite, guadagni o perdite, è fondamentale in un mondo come l’attuale che non prevede il libretto di istruzioni. Per questo un insegnante/youtuber (Elia Bombardelli), un imprenditore tech ed esperto di crypto (Gianluigi Ballarani) e un giornalista/divulgatore (Marco lo Conte) hanno unito le loro competenze per raccontare in questo libro le cose essenziali che i giovani devono sapere per poter affrontare economicamente l’età adulta. Più che un libro, è una versione cartacea di un account social, in cui gli autori spiegano in modo comprensibile cos’è la creator economy, perchè investire, i passi da fare per essere previdenti, la sfida della sostenibilità, gli strumenti finanziari a disposizione. Senza termini astrusi e respingenti, ma anzi accettando la sfida della chiarezza (preferita al tecnicismo) e grazie anche alle interviste di alcuni dei protagonisti della finanza odierna, sempre più digitale e user friendly.

Young Finance è un libro e una serie video esclusiva,
online sul sole24ore.com, su YouTube, Instagram e TikTok.
Chiare e complete come videolezioni, con immagini e spiegazioni visuali,
le pillole sono uno strumento immediato per apprendere le
basi dell’edufin e rendere più accessibili le tematiche più complesse.
LinguaItaliano
Data di uscita26 mag 2022
ISBN9791254840122
Young Finance: Investire è un gioco da ragazzi

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    Anteprima del libro

    Young Finance - Marco lo Conte

    INTRODUZIONE

    di Fabio Tamburini

    Mai come nel caso della educazione finanziaria vale il proverbio «Meglio tardi che mai». Purtroppo il tempo passa e il deficit di conoscenze in materia di gran parte degli italiani rimane enorme, ma la speranza di una svolta vera è l’ultima a morire.

    Il problema non è banale perché l’Italia è il Paese dei risparmi, troppo spesso male impiegati. Basti considerare che sui conti correnti, secondo gli ultimi dati, risultano 1.800 miliardi di euro. Insomma, gli italiani restano seduti su una montagna di liquidità. Il che, con i tassi tendenti allo zero, significa soltanto perdere occasioni. Ma ora, con l’inflazione che ha rialzato la testa, vuol dire creare le condizioni per arrivare a perdere, in tempi rapidi, una parte non trascurabile del capitale.

    Da sempre, in epoca di rialzi dei prezzi, la ricchezza si concentra sempre più nei portafogli di pochi mentre la maggioranza, e in particolare la classe media che ha più da perdere, paga dazio. D’altra parte, le punizioni esemplari incassate in passato non hanno fatto imparare nulla. O quasi. Così, nonostante gli sforzi, il tasso di non conoscenza rimane davvero elevato. Ed è una caratteristica comune alle diverse fasce di età: da quelle più avanzate ai giovani. Il problema riguarda i risparmi, e la loro gestione, ma anche il resto della galassia legata al denaro: dalla previdenza alle coperture assicurative.

    Iniziative come questo libro, dedicato agli adolescenti e ai giovani, hanno l’intento di spiegare concetti chiave in modo pratico e con parole molto semplici. E sono un tassello importante del percorso multimediale iniziato nel 2021, che ha permesso di puntare su video divulgativi per trattare investimenti, diversificazione, inflazione, sostenibilità. Il fronte degli argomenti trattati è ampio: dalle conoscenze di base per investire agli strumenti disponibili, dalle figure dei protagonisti ai pagamenti digitali, dalle criptovalute ai fondi di previdenza.

    Buona lettura.

    ISTRUZIONI PER L’USO

    ●Questo libro è pensato per studenti delle superiori, studenti universitari e anche adulti non esperti di economia e interessati ai temi della finanza personale e degli investimenti

    ●Non si rivolge a professionisti della finanza, esperti di blockchain, laureati in economia e trader professionisti, che siamo certi ci perdoneranno alcune semplificazioni a scopo divulgativo

    ●Il volume non vuole in alcun modo invitare a investire in uno strumento specifico piuttosto che in un altro ma ha finalità puramente educational

    ●Il libro non intende trattare in maniera esaustiva tutti gli argomenti menzionati ma anzi si limita a fornire alcuni elementi essenziali di base, per incuriosire il lettore e spingerlo ad approfondire di più le tematiche che più gli sono utili

    ●Se il libro ti è piaciuto e credi che i temi trattati siano importanti condividi una stories o un post sui social e tagga gli autori e Il Sole 24 Ore: saranno felici di ricondividere la tua storia!

    YOUNG FINANCE

    Young Finance è un libro e una serie video esclusiva, online sul sole24ore.com, su YouTube, Instagram e TikTok. Chiare e complete come videolezioni, con immagini e spiegazioni visuali, le pillole sono uno strumento immediato per apprendere le basi dell’edufin e rendere più accessibili le tematiche più complesse.

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    E ACCEDI AI VIDEO

    Young finance

    Capitolo 1

    Perché è necessario investire

    Probabilmente avrete già fatto qualche primo lavoretto o magari comincerete a lavorare prossimamente. Come sapete, a fronte del lavoro svolto, si percepisce solitamente un compenso, cioè si guadagnano dei soldi che possono poi essere utilizzati liberamente.

    Di norma una parte di questi soldi viene spesa per acquistare beni e servizi che servono e per comprare cose che piacciono; la parte rimanente, invece, se presente viene solitamente messa da parte in modo che possa essere utilizzata in futuro.

    Dopo alcuni mesi di lavoro può quindi capitare che ci si ritrovi con una certa quantità di risparmi messi da parte che si conta di non utilizzare nel breve termine e viene quindi spontaneo chiedersi che cosa convenga fare con questo gruzzoletto accantonato. La stessa domanda è lecita anche nel caso si riceva improvvisamente un importo in denaro importante, magari a seguito della donazione di un famigliare, dell’eredità lasciata da un caro o di una vincita cospicua.

    Naturalmente la gestione del capitale a disposizione dipende molto dalla propria situazione personale e professionale, dai piani per il futuro, oltre che dall’ammontare stesso. Premesso questo vediamo però alcune indicazioni generali che possono tornare utili nella maggior parte dei casi.

    In primis è sempre una buona idea accantonare un piccolo fondo di emergenza, cioè un importo da tenere sempre disponibile sul conto corrente che possa consentire di far fronte alle spese per qualche mese. In questo modo, anche in caso di inattesa interruzione del rapporto di lavoro, ci si mette nella condizione di dormire sonni più tranquilli e cercare una nuova occupazione con maggiore serenità. Questo fondo, tra l’altro, può tornare utile anche nel caso di una spesa imprevista che non era stata preventivata e che altrimenti potrebbe cogliere impreparati. Pensate ad esempio a un guasto all’automobile o magari alla rottura del vostro laptop.

    Una volta creato il fondo di emergenza con la parte rimanente dei risparmi si possono fare diverse cose. Molte persone decidono di conservare tutto sul proprio conto corrente, anche i capitali che sono sicuri di non utilizzare per moltissimo tempo. Questo comportamento, per quanto molto diffuso, non è però in generale l’opzione migliore, in primis perché espone al rischio che una fetta più o meno consistente del nostro portafoglio venga piano piano ridotto per via dell’inflazione.

    Per capire che cosa c’entra l’inflazione con i risparmi consideriamo un esempio molto semplice e supponiamo che l’inflazione in un certo periodo di riferimento, ad esempio in certo un anno, sia pari al 2 per cento.

    Questo significa che, mediamente, i prezzi dei beni e dei servizi nel periodo di riferimento sono aumentati del 2% rispetto al periodo precedente e quindi quello che si comprava l’anno scorso con una banconota da 100 euro oggi ne richiede 102. Se ho quindi conservato una banconota da 100 euro guadagnata l’anno scorso, è un po’ come se essa, quest’anno, consentisse di acquistare grossomodo il 2% in meno di beni e servizi rispetto all’anno precedente. Attenzione: quel che c’è scritto sulla banconota naturalmente non cambia, è sempre 100 euro, ma è cambiato il suo potere d’acquisto, nel senso che per via dell’aumento dei prezzi con quella banconota posso comprare meno cose.

    Con il termine inflazione si intende generalmente la crescita generalizzata e prolungata del livello medio dei prezzi dei beni e dei servizi. Si tratta di un indicatore che monitora il costo della vita ed è molto importante perché il livello dei prezzi condiziona inevitabilmente il potere di acquisto delle persone e, più in generale, l’andamento dell’economia. Senza entrare in tecnicismi da economisti è bene sapere che, intuitivamente, per quantificare l’inflazione si considera un certo campione di riferimento di beni e servizi, ad esempio il prezzo di 1 litro di latte o l’importo della bolletta della luce, e mese dopo mese, anno dopo anno, si registra di quanto sono cambiati i prezzi. Viene quindi determinata la variazione media dei prezzi nel periodo di riferimento, che è solitamente positiva perché i prezzi tendono mediamente ad aumentare. Questa variazione viene poi di solito comunicata dall’Istat, l’istituto nazionale di statistica, in forma percentuale.

    Lo stesso ragionamento, naturalmente, può essere fatto con qualsiasi quantità di denaro e tanto maggiore è il capitale a disposizione, tanto maggiore, in termini assoluti, è la perdita di potere d’acquisto. Inoltre tanto maggiore è il tempo in cui l’inflazione agisce sul nostro capitale, tanto più la perdita di potere d’acquisto sarà maggiore.

    In un certo senso, informalmente, possiamo pensare all’inflazione come a una sorta di tassa invisibile che agisce sui soldi che teniamo da parte e che piano piano, inesorabilmente, ne consuma una parte. Per questo motivo tenere molti soldi che non contiamo di spendere fermi per diversi anni sul conto corrente non è una buona idea e farlo, purtroppo, equivale sostanzialmente a perderne una parte.

    Per proteggerci dall’inflazione è quindi fondamentale investire, cercando di fare in modo che i soldi a nostra disposizione aumentino, in proporzione, di più rispetto all’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi. In questo modo, aumentando cioè il valore nominale del nostro portafoglio, si protegge il suo valore reale, cioè il nostro potere d’acquisto.

    Naturalmente ci sono diverse modalità di investimento possibili. Ad esempio si può investire in un immobile, ad esempio una casa o un garage, con l’idea di rivenderlo successivamente a un prezzo più alto; oppure si può acquistare un appartamento con l’idea di affittarlo, in modo da generare entrate ricorrenti. È anche possibile investire in quote di una startup oppure nel settore delle criptovalute, e naturalmente è possibile investire in percorsi di istruzione e formazione, con l’idea di acquisire delle nuove competenze e abilità che possono poi farci guadagnare più soldi. A questo proposito già nel XVIII secolo uno dei fondatori degli Stati Uniti d’America diceva:

    Young finance

    Un investimento in conoscenza paga il miglior interesse

    Benjamin Franklin

    Le possibilità di investimento, come intuite, sono moltissime. La maggior parte delle persone però, quando vuole investire, utilizza prevalentemente strumenti finanziari, come ad esempio le azioni e obbligazioni. Esistono diversi tipi di strumenti finanziari: alcuni offrono dei rendimenti prestabiliti – le obbligazioni a tasso fisso, come i nostri BoT o BTp – mentre altri hanno un rendimento legato all’andamento generale dell’economia o sono espressione delle performance di un’azienda,

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