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Il Politico Immaginario sfida Berlusconi
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E-book153 pagine1 ora

Il Politico Immaginario sfida Berlusconi

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Info su questo ebook

Pensieri in libertà, si potrebbe dire usando una formula abusata. Pensieri in ordine sparso, o meglio senza un ordine preciso, come dichiara lo stesso autore nella sua introduzione, dove pone una sfida al lettore: a lui il compito di ricostruire la trama del libro, di cogliere i suoi molteplici messaggi. Preziosi è interessato alla politica nella sua accezione più ampia, come sistema di governo e come casta, ma anche come corpo sociale e come mezzo per cambiare le cose. Nel nostro Paese, vittima di un declino che sembra ormai inarrestabile, le redini del governo sono affidate spesso a persone incompetenti, che nelle varie funzioni che ricoprono fanno più i loro interessi che quelli della collettività. Per questo Preziosi, con tono polemico e ironico al tempo stesso, propugna la crescita del movimento Salviamo l’Italia, contro la burocrazia e le caste inutili, ma strizza l’occhio anche a una soluzione più estrema, un colpo di Stato democratico che riporterebbe ordine e rimetterebbe il  Paese nella giusta carreggiata per affrontare il presente e le sfide del futuro.

Francesco Preziosi è nato a Campoli Appennino. Nel 1963 si è trasferito a Roma. Dopo il periodo di leva militare ha trovato lavoro alla FIAT. Attualmente è in pensione. Trascorre il tempo scrivendo libri e poesie e interessandosi di politica.
LinguaItaliano
Data di uscita31 ott 2020
ISBN9788830629295
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    Anteprima del libro

    Il Politico Immaginario sfida Berlusconi - Francesco Preziosi

    Berlusconi

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterly. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    Prefazione

    Amico, ti sfido!

    Francesco Preziosi, detto Franco, sfida Berlusconi!

    Questo libro è scritto senza un ordine preciso, sta al lettore trovarne uno.

    Riferimento ipotetico: il tarlo logora la mente e la spinge a pensare; è diabolica nel bene e nel male.

    Troppo relativismo nella cultura politica, solo i comunisti ragionano allo stesso modo e per fortuna sono pochi.

    Coalizione della unanimità e del plebiscito oltre il 51%, 65%: non è altro che forze politiche che si riconoscono in un programma condiviso e vincolane.

    Per dare stabilità all’economia e fare le riforme necessarie per rimettere l’Italia in cammino al passo coi tempi.

    Politica delle convergenze parallele.

    La casta politica

    La casta politica emargina e blocca qualsiasi alito di cambiamento: sprecona e parassitaria si chiude come un riccio e respinge gli anticorpi non funzionali.

    Occorre l’uomo all’altezza, cioè con gli attributi, forte e determinato per cambiare davvero.

    L’Uomo della Provvidenza

    così detto.

    Movimento salviamo l’Italia dai parassiti incompetenti

    I politici dell’attuale governo sono del tutto inadeguati, fuori dai meccanismi che governano il mondo, non basta fare discorsetti letti come scolaretti.

    Riguardo ai rapporti di forza che regolano il mondo, fino a ieri dominavano gli Stati Uniti, oggi non più, due grandi super potenze come Cina e Russia regolano sempre di più questi rapporti, sia negli armamenti che in economia.

    Il declino degli Stati Uniti sarà lento e inesorabile. Russia e Cina sono avvantaggiate anche dal meccanismo elettorale che dà continuità agli uomini al governo e come un papato i governi durano a lungo.

    Da queste parti, come negli Stati Uniti, c’è una continua lotta delle opposte fazioni, questo fatto ci penalizza non poco nelle scelte che fanno e poi disfano.

    Bisogna ripensare i meccanismi che regolano le nostre democrazie. Aggiornare la Costituzione. Per quanto può valere?

    Movimento Salviamo l’italia dai parassiti incopetenti

    Di fronte a questo panorama disastroso, l’eccesso della cultura statalista, il disastro economico che ne è derivato la Confindustria e dintorni cosa fa? Un fiume di parole.

    Senza andare al cuore del problema e cioè di rovesciare lo stato delle cose, scendere in campo e formare un partito che si prefigga di salvare l’Italia. Ora o sarà troppo tardi spiegare ai cittadini che ogni anno chiudono centinaia di siti produttivi per eccesso di tasse e bassa crescita.

    Allora poco Stato e più privato: siamo la nazione più tassata del mondo.

    Muoviamoci in fretta.

    Di fronte a tutti quei politicanti che giocano con la politica e si atteggiano a divi del cinema per lo più incompetenti e vanitosi.

    Sono tutti lì per fare soldi, salvo eccezioni.

    Abbiamo di fronte un quadro economico catastrofico: il debito pubblico in aumento ha sforato ogni ragionevolezza e parametri sballati.

    È ora che l’Italia sia messa in mano a gente competente.

    SALVIAMO L’ITALIA

    E come già detto le tasse ridurle al minimo, intorno al 15%.

    Occorre che anche il settore produttivo, cioè quello che produce ricchezza come l’agricoltura e tutto il settore industriale, sia esentato completamente dalle tasse: ogni sforzo deve andare in questa direzione.

    È tassativo, improcrastinabile o saremo condannati al declino, già in atto.

    No tasse al Sud per chi vuole investire.

    La Confindustria

    La Confindustria deve incidere pesantemente in questa situazione deteriorata in cui ci troviamo.

    Ormai arrivata al punto di non ritorno riguardo allo sviluppo economico, al benessere dei propri cittadini, nessuno escluso.

    Sì, bisogna cambiare subito o sarà troppo tardi.

    La crisi, il debito in aumento, il peggioramento del sistema Italia, in generale sarà irreversibile e il tutto è già in atto da tempo.

    È ora di scendere in campo.

    Renzi

    Il bulletto di Firenze e dintorni, Renzi, si è fatto il suo partito e con i mezzucci del ricatto politico può ottenere un bel po’.

    Sistemi elettorali

    Come già detto riguardo ai sistemi elettorali, il proporzionale non risolve il problema della governabilità quasi mai, anzi mai, questo sistema non dà la maggioranza assoluta per governare e allora si è costretti a fare l’inciucio, ovvero a mettersi d’accordo con altri che la pensano diversamente.

    Questo fatto porta all’instabilità politica ed economica.

    Occorre il sistema maggioritario che dà al partito o alla coalizione che prende più voti la maggioranza assoluta, più il premio di governabilità del 15%.

    La differenza è questa: ai partiti che si mettono in coalizione sulla base di un programma scritto e vincolante prima del voto, non si applica nessuno sbarramento, anche un solo voto contribuisce alla vittoria della coalizione stessa.

    È di una semplicità enorme: evitiamo pastrocchi presenti o passati.

    In questa situazione di precarietà generale, parlo della situazione economica in cui ci troviamo, con il debito pubblico in aumento, si va avanti con manovre per fare quadrare i conti pubblici.

    La sinfonia di cui sopra va avanti oramai dal 1992 e reggerà fino a quando il sistema industriale e l’agricoltura e agroalimentare tutta la filiera.

    Se questo sistema dovesse crollare sotto determinati livelli, andremo dritti verso il default, insolvenza, fallimenti economici e finanziari.

    A quel punto interverrà la BCE e il Fondo Monetario Internazionale?

    Saremo messi sotto tutela e ci imporranno una cura da cavallo...

    Stralcio del libro Il politico immaginario

    Preziosi Francesco detto Franco

    La Confindustria deve incidere pesantemente in questa situazione deteriorata in cui ci troviamo, oramai arrivata al

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