Fibromialgia. Le ricerche scientifiche per ridurre il dolore nella Sindrome Fibromialgica. L’importanza della nutrizione nella Fibromialgia
()
Info su questo ebook
Correlato a Fibromialgia. Le ricerche scientifiche per ridurre il dolore nella Sindrome Fibromialgica. L’importanza della nutrizione nella Fibromialgia
Ebook correlati
Sindrome da Fatica Cronica (CFS-ME) Guida al Trattamento: chronic fatigue syndrome, chronic diseases, myalgic encephalomyelitis, ME/CFS, medicine, medical tre Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il dolore orofacciale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl sole che guarisce: Le incredibili proprietà terapeutiche della Vitamina D. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLinfedema: Spunti pratici per la terapia multidisciplinare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Tuina: La più antica arte manipolativa dei tessuti biologici per il raggiungimento dello stato di buona salute psico-fisica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniReflessologia Planto-Emozionale: dalla volta cranio-cerebrale-emozionale alla volta planto-reflessologica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni50 Sfumature di Yoga Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTocco pranico: e counseling bioenergetico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDenti e salute: Un metodo rivoluzionario che mette in luce il legame tra salute della bocca, salute del corpo e psiche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniComprendere i messaggi delle nostre articolazioni: Prevenire e curaretensioni e doloriscoprendo il legametra giunture, emozionie comportamenti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMassaggio delle zone riflesse del piede: Tecniche Complementari per Massoterapisti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Fobia di Apparire Brutti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMesmer e il magnetismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa MEDICINA INTEGRATA A 360°: La MIA PASSIONE Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Vocabolario dell'Anima Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMindfulness: La guida completa alla meditazione mindfulness Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Vivere la MENOPAUSA in modo rilassato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDimmi che piede hai e ti dirò chi sei: Manuale di podomanzia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParole che curano: L'empatia come buona medicina. Storie di malati, familiari e curanti. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Respirazione olotropica: Il potere di guarigione degli stati modificati di coscienza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Mente in Ayurveda: I fattori che determinano il destino di un individuo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa relazione medico-paziente: Manuale di ComunicAzione per i Professionisti della Salute Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMenopausa precoce: Il Punto Su Una Condizione Ancora Troppo Poco Conosciuta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGoji: La bacca dalle straordinarie virtù terapeutiche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl sentiero della Mindfulness: Un percorso pratico per alleggerire la mente e aprire il cuore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAma i tuoi organi ama te stesso: Vivere in perfetta salute con i 5 elementi della medicina orientale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpiritualità e benessere: 4 libri in uno - i segreti per un perfetto cammino di crescita personale e spirituale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRepertorio Ragionato dei Fiori di Bach Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLo Yin e lo Yang Il Dualismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProspettive di Esoterismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Benessere per voi
La camminata veloce: Più magri, più sani e sempre in forma senza sforzo Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Corpo Energia Spirito: I tre tesori Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La riflessologia plantare, della mano e del padiglione auricolare: Una proposta terapeutica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFai Ritornare Il Tuo Ex: La Guida Suprema Su Come Far Ritornare Il Tuo Ex Velocemente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuarire dalla Miopia. Senza Occhiali, Lenti a contatto e Chirurgia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ayurveda - L'Eterna Risorsa di Giovinezza e Bellezza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniReiki - Vedere i Chakra dal vero ad occhi aperti. E come bilanciarli con l'energia delle proprie mani. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome Sono Guarito dalla Miopia. Senza occhiali, lenti a contatto e chirurgia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCurare la prostata senza farmaci: Metodi naturali per una prostata sana Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I Cilindri dei Faraoni Egiziani: Il potere degli dei in una antica tecnologia egizia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIpnosi: dalla A alla Z Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Malattie della tiroide. Stile di vita ed Alimentazione. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCalisthenics per Principianti: La ginnastica a corpo libero - Edizione Illustrata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiritto del lavoro: Sintesi ragionata di Diritto del lavoro per concorsi pubblici e esami universitari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniReflessologia Planto-Emozionale: dalla volta cranio-cerebrale-emozionale alla volta planto-reflessologica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDetox per il fegato: Rimettiti a nuovo! Depurarsi con i metodi naturali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniil Mal di Schiena è Morto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Demenza, Alzheimer, Afasia: aspetti clinico-diagnostici e riabilitativi ed implicazioni psico-emotive e socio-relazionali. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuida per principianti Sapone fai da te Come autoprodurre un sapone fragrante, delicato e tutto naturale Con tante ricette per principianti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPensare come le montagne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Danza dell'acqua e le campane tibetane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCase Sane, Case Nefaste Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Lo stretching dei meridiani: Liberare l'energia vitale per riconquistare il benessere psicofisico - NUOVA EDIZIONE Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Ginnastica Facciale: Per un viso sempre giovane e fresco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniREIKI TRADIZIONALE GIAPPONESE primo e secondo livello Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTerapia antibiotica e oli essenziali: La soluzione al problema della resistenza acquisita dai batteri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Medicina Naturista - Le Leggi fondamentali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Dieta della Palestra per la Massa e la Definizione Muscolare Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I segreti per l'erezione (dura)tura Valutazione: 3 su 5 stelle3/5
Recensioni su Fibromialgia. Le ricerche scientifiche per ridurre il dolore nella Sindrome Fibromialgica. L’importanza della nutrizione nella Fibromialgia
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Fibromialgia. Le ricerche scientifiche per ridurre il dolore nella Sindrome Fibromialgica. L’importanza della nutrizione nella Fibromialgia - Morosanu Elena
vita.
CAPITOLO I
FIBROMIALGIA
1.1 L’evoluzione storica del concetto di Fibromialgia
Il concetto di Fibromialgia è recente e si è evoluto rispetto alle precedenti definizioni, quali il reumatismo muscolare e la fibrosite. Nel capitolo sono descritte le principale fasi nelle quali si sono realizzate le conoscenze di elementi caratterizzanti che comprende il quadro clinico della Fibromialgia, fino alle più recenti ricerche che includono l’entità nosologica nell’ambito delle cosiddette sindrome da sensibilizzazione centrale
(1,2). La Fibromialgia o Sindrome Fibromialgica (SFM) ha origini antiche, in particolare nel 1592 il medico parigino Guillaume de Baillou(3) la descrisse con il termine di reumatismo muscolare. Negli anni successivi alcuni scienziati hanno utilizzato diversi sinonimi per descrivere la Fibromialgia, tra i più noti fibrosite, sindrome fibrositica, dolore muscolo tensivo, reumatismo psicogeno, miofibrosite interstiziale, nodulosi reumatica, reumatismo non articolare, sindrome dolorosa miofasciale diffusa, reumatismo muscolare, sindrome algodisfunzionale, sindrome da sensibilizzazione centrale, dolore muscolo scheletrico da stress, callosità muscolare e miogelosi. Nell’antica Grecia, diversi filosofi e medici si sono occupati dello studio dei reumatismi muscolari. In particolare, Socrate (399 - 470 a.C), Platone (347- 428 a.C), Teofrasto (287 - 371 a.C.), Aristotele (322 - 384 a.C.), Ippocrate (460 - 377 a.C.) e Galeno di Pergamo (129 - 201 d.c). Nel 1816 John Hutton Balfour, medico britannico, ha associato al dolore muscolare locale e regionale i termini addensamenti e tumori nodulari(4) . Il medico tedesco Robert Friedrich Froriepnel 1843coniò il termine muskelshwiele
(muscolo calloso) o callosità muscolari, presenti nei soggetti con disturbi reumatici. Nel 1869 il neurologo americano George William Beard ha introdotto i termini di miastenia (debolezza muscolare) e nevrastenia (esauribilità ed eccitabilità del Sistema Nervoso Centrale (SNC)). Sigmund Freud (1856–1939) neurologo austriaco, identificò diversi sintomi preminenti della nevrastenia, comprendenti cefalea gravativa, tensiva, a casco, prevalentemente nucale, senso di debolezza muscolare, astenopia (stanchezza dell'occhio), cardiopalmo (palpitazione cardiaca), stanchezza, dispepsia (difficoltà di digestione), stipsi e irritazione spinale. Sigmund Freud ha individuato una seconda forma di nevrastenia che chiamònevrosi di angoscia, caratterizzata da eccessiva ansietà, debolezza di memoria e di concentrazione, inquietudine, vertigine locomotoria,agorafobia (paura della piazza), insonnia e aumentata sensibilità al dolore.Nel 1904Sir William Richard Gowers,neurologo britannico, coniò il terminefibrosite per indicarei fenomeni di lombalgia causati da un’infiammazione del tessuto fibroso delle masse muscolari. William Richard Gowers attribuiva alla fibrosite sintomi simili alla Fibromialgia, quale il dolore spontaneo, la sensibilità alla pressione, l’affaticamento, il disturbo del sonno, la sensibilità al freddo e il peggioramento dei sintomi a causa del sovraccarico muscolare. Nello stesso anno, il connazionale Ralph Stockman ha posto in evidenza, nei malati di reumatismo cronico, noduli di grande consistenza denominati noduli fibrositici, estremamente sensibili alla pressione che, se sottoposti alla biopsia, evidenziavano aree di iperplasia infiammatoria. Tuttavia, il termine di fibrosite non è stato riconosciuto dagli scienziati, poiché i dati bioptici eseguiti sui soggetti affetti da reumatismo muscolare non hanno dimostrato una patologia infiammatoria.
Nel 1915 Llewellyn J. e Arthur Basset Jones hanno pubblicato una monografia attraverso la quale hanno confermato la presenza di reumatismo muscolare e della fibrosite, descritti dagli autori Gowers e Stockman. Il medico tedesco Heinrich Irenaeus Quincke nel 1917 ha fatto riferimento ai cosiddetti calli muscolari, attribuiti ad una sorta di edema localizzato. Heinrich Schade nel 1921 ha introdotto il termine di miogelosi, affermando che gli indurimenti muscolari sono dovuti ad un aumento della viscosità della colloide muscolare. Nel 1930 sono stati introdotti i termini del dolore miofasciale, riferitoallalimitata capacità di movimento muscolare provocato da unatensione della fascia (strato di tessuto connettivo che circonda ossa, muscoli, nervi e vasi sanguigni) nell’adattarsi alla contrattura di un muscolo o ad unalesione articolare e quello di Trigger Points-TPs (siti di iper irritabilità), questi ultimi collocati in segmenti muscolari e caratterizzati da gruppi di fibre che mostrano unostato continuativo di tensione e di contrattura. In effetti, una delle caratteristiche peculiari della Sindrome Fibromialgica è la presenza di punti trigger, a livello dei quali la pressione, o comunque uno stimolo, evoca un dolore riferito a distanza. Il concetto di dolore riferito conseguentemente alla palpazione di alcuni punti Trigger Points (TPs), strettamente collegati al decorso dei nervi periferici, era già stato descritto quasi cent’anni prima, nel 1841, dal medico francese Valleix François-Louis-Isidore che ha interpretato il reumatismo muscolare come una forma di nevralgia. Nel 1936 è stato introdotto il termine di Trigger Zone da Edeiken e Wolferth(5) , per descrivere il dolore riferito alla spalla e al braccio sinistro, conseguente alla pressione esercitata sulla parte superiore della scapola omolaterale, in soggetti con pregresso infarto del miocardio. Il significato dei punti trigger è stato ripresa nel 1940 da Janet G. Travell( ⁶), medico del Presidente Kennedy, che rimase sorpresa del dolore che si intensificava mentre cercava di massaggiare i muscoli sopra la propria scapola, per alleviare il dolore di un braccio destro troppo affaticato.
Figura N.1 Punti trigger in una fascia di muscoli tesa è composto da più nodi di contrazione.
Fonte: David G. Simons. Cardiology and Myofascial Trigger Points. Janet G. Travell's Contribution. Tex Heart Inst J. 2003; 30(1): 3–7.
In seguito ad una ricerca eseguita sui soggetti affetti dal dolore muscolare, Janet Travell ha utilizzato nei Trigger Points iniezioni di procaina all'1%, anestetico in grado di indurre la scomparsa del dolore.
La scoperta non la sorprese, in quanto un articolo scritto da JH Kellgren, indicava che i Trigger Points (TPs) erano poco reattivi a vari trattamenti e potevano essere eliminati con l'iniezione di procaina. Il termine di Fibromialgia è stato descritto per la prima volta dal Dr. Graham nel 1950, come la sindrome del dolore cronico in assenza di una specifica malattia organica(7,8).
Nel 1968 il ricercatore Eugene F. Traut ha descritto i sintomi della fibrosite che avevano attinenza con l’attuale Fibromialgia:
- dolore e rigidità generalizzata
- affaticamento
- emicrania
- colite
- insonnia
- trigger points (TPs)
- tunnel carpale
- dolore nello scheletro assiale (ossa della testa, della gola, del torace e della colonna vertebrale) e in tutti e quattro i quadranti del corpo.
Nel 1976, i ricercatori Hugh A. Smythe e Harvey Moldofsky hanno introdotto il termine di sindrome fibrositica(9), descritta come una sindrome con la presenza di vari sintomi tra i quali il dolore diffuso, i Trigger Points (TPs), le alterazioni del sonno, la stanchezza, l’ansia e la depressione.
Nel 1981 Muhammad B. Yunus e colleghi, hanno introdotto il termine di sindrome fibromialgica(10). Quest’ultima è stata descritta con i vari sintomi che comprendono il dolore muscolo scheletrico, stanchezza, ansia, insonnia, emicrania, depressione, cefalea di tipo tensivo e sindrome dell'intestino irritabile(11). Sono stati studiati i vari fattori che favoriscono la comparsa del dolore come il clima, lo stress, la dieta e l’attività fisica. Inoltre, è stata presa in considerazione la distinzione della sindrome fiobromialgica in primaria, secondaria o concomitante ad altre malattie, giovanile e dell’anziano.
Nel 1981, Muhammad B. Yunus e Alphonse T. Masi hanno proposto il termine di Fibromialgia, già anticipato da Philip Kahler Hench nel 1976, espressione che attualmente è accettata dalla comunità scientifica internazionale. Marcel-Francis Kahn, reumatologo francese, ha posto in evidenza il rapporto fra la Fibromialgia e le Polientesopatie (reumatismi extrarticolari generalizzati) e ha proposto l’acronimo SPID (syndrome polyalgique idiopathique diffus
). In seguito, alla definizione strettamente semantica della Fibromialgia, i ricercatori si sono posti una serie di interrogativi sulle cause della malattia. In particolare, è stata studiata la sfera psichica, iniziando dall’osservazione clinica per i quali i soggetti con la Fibromialgia sono spesso irritabili, ansiosi e ipocondriaci (eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute).
Fra le varie ipotesi psicologiche è stato ipotizzato che la malattia rappresenti la somatizzazione di un disturbo algico (presenza didolore) o di una sindrome depressiva mascherata, espressione di un disagio psicoaffettivo o di uno stress psicosociale. Muhammad B.Yunus, considerata la sovrapposizione di alcuni sintomi della Fibromialgia con altri quadri clinici, come la sindrome del colon irritabile, la sindrome da fatica cronica, la cefalea, la dismenorrea, la sindrome delle gambe senza riposo, ha incluso tutte le condizioni morbose nell’ambito delle central sensitivity syndromes
, correlandole con il meccanismo fisiopatologico, attualmente riconosciuto come sensibilizzazione centrale
. Il concetto di Fibromialgia come sindrome da dolore centrale(12,13) è riconosciuto dai ricercatori a livello internazionale solo da pochi anni.
La Fibromialgia è una sindrome da sensibilizzazione centrale(14,15,16,17), caratterizzata da disfunzioni dei neurocircuiti che coinvolgono la percezione, l’amplificazione, la trasmissione e la processazione degli stimoli nocicettivi afferenti e discendenti con la prevalente manifestazione di dolore a livello dell’apparato muscolo scheletrico. La sensibilizzazione centrale è associata all’allodinia (impulso doloroso percepito in seguito a uno stimolo innocuo), all’iperalgesia (eccessiva sensibilità a uno stimolo normalmente doloroso), all’espansione del campo recettivo (dolore che si estende oltre l'area di alimentazione del nervo periferico) e al dolore prolungato dopo che uno stimolo doloroso è stato rimosso (bruciore, formicolio o intorpidimento)(18).
Nella Fibromialgia, in associazione al dolore cronico sono presenti diversi sintomi, come disturbi dell'umore, insonnia, affaticamento, colon irritabile, emicrania, disfunzioni cognitive, reflusso gastroesofageo, disfunzioni dell'articolazione temporo-mandibolare, vertigini, sinusite, tosse cronica, dolore al coccige, tachicardia e debolezza(19).
La Fibromialgia è caratterizzata da una varietà di sintomi che cronicizzandosi causano alterazioni della qualità della vita e grave disabilità fisiche. I soggetti affetti dalla Fibromialgia presentano alterazioni della soglia del dolore a livello dell’apparato muscolo scheletrico.
Nella Fibromialgia sono coinvolti i meccanismi centrali e periferici del sistema nervoso che prendono parte al processo di sensibilizzazione e regolazione della soglia del dolore. Il dolore deriva da squilibri neurochimici nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) che causano l’amplificazione centrale della percezione del dolore, caratterizzata da allodinia e iperalgesia. La caratteristica dominante della Fibromialgia è il dolore muscolo scheletrico, diffuso nelle regioni come il collo, le spalle, i fianchi, le cosce, le mani e i piedi. Dichiarazioni come I hurt all over (mi fa male dappertutto) costituiscono un campanello d’allarme da prendere in considerazione per un’eventuale presenza della Fibromialgia. Inoltre, le persone possono lamentarsi di articolazioni gonfie e delle parestesie (formicolio nelle mani e i piedi)(20). Attualmente, la classificazione e la diagnosi della Fibromialgia si basa sui criteri dell'American College of Rheumatology (ACR) del 1990(21) che riconosce la patologia, allorché il dolore è presente da almeno 3 mesi e la sensibilità alla pressione è presente in più di 11 o 18 punti, chiamati i tender points (TPs)(22) in base alla palpazione digitale in varie parti del corpo: occipitale, rachide cervicale, trapezio, sopraspinato, seconda costola, epicondilo laterale, glutei, ginocchia e il gran trocantere(23). Il punto dolente è percepito solo sull'area ove viene applicata la pressione sufficiente da provocare l'imbiancamento del letto ungueale dell'esaminatore, di circa 4 kg, e non vi è alcun dolore riferito. Uno strumento noto come dolorimetro(24) può essere utilizzato durante l'esame per applicare esattamente 4 kg di pressione nei punti dei tender points (TPs). L’utilizzo di tali criteri è importante per la comprensione della Fibromialgia e per consentire di standardizzare la diagnosi e il confronto fra i lavori scientifici, in particolare quelli di tipo epidemiologico.
I criteri diagnostici dell'American College of Rheumatology (ACR) del 1990 sono stati sviluppati a scopo di ricerca e gradualmente utilizzati per la diagnosi clinica della Fibromialgia da parte dei reumatologi. L'utilizzo dei suddetti criteri per la diagnosi ha tuttavia dei limiti. La definizione di Fibromialgia, si è evoluta negli ultimi 20 anni per includere sintomi che non sono presenti nei criteri dell'American College of Rheumatology (ACR) del 1990. Inoltre, i tender points (TPs) sono altamente correlati con il disagio psicologico e sono assenti in almeno il 25% dei soggetti con la Fibromialgia. Soprattutto a livello scientifico non vi era accordo sul numero minimo e sulla precisa localizzazione anatomica dei tender points (TPs); nei singoli soggetti oltre ai 18 tender points (TPs) descritti esistono diverse aree dolorabili, in generale ogni inserzione tendinea e ogni muscolo possono essere potenzialmente dolenti. Non vi era accordo, inoltre, sul fatto che la valutazione dei tender points (TPs) dovesse essere eseguita manualmente o con l’ausilio di un algometro a pressione; il primo metodo è di più facile esecuzione, il secondo è più riproducibile e meno influenzato dall’esperienza del medico esecutore. Inoltre, i criteri dell'American College of Rheumatology (ACR) del 1990 non tenevano in considerazione la presenza di sintomi extra-scheletrici, molto frequenti nella Fibromialgia come alterazioni del sonno, depressione e ansia(25,26), sindrome dell’intestino irritabile, cistite, affaticamento(27,28), disordini temporo-mandibolari, parestesie(29), disfunzioni endocrine(30) e disturbi all’apparato urinario e dell’apparato digestivo(31). In base ai criteri dell'American College of Rheumatology (ACR) del 1990, studi epidemiologici effettuati hanno accertato una prevalenza della Fibromialgia del 2-4%, con una maggiore predisposizione nel sesso femminile(32). Nel 2010 sono stati proposti dall’American College of Rheumatology (ACR) i nuovi criteri diagnostici per la Fibromialgia(33,34) che permettono di identificare la malattia, in base alla valutazione dell’indice del dolore muscolo scheletrico e della scala di gravità del dolore, tenendo conto dei sintomi di affaticamento, disturbi del sonno, cefalea, depressione, ansia, dolore addominale e dei disturbi cognitivi(35). In particolare, i soggetti affetti dalla Fibromialgia sono estremamente sensibili alle basse temperature e al caldo, al rumore, agli odori e alla luce, fattori che causano un sovraccarico sensoriale. I meccanismi fisiopatologici della Fibromialgia si sono concretizzati negli anni attraverso diversi lavori scientifici a livello internazionale(36) che riconoscono la malattia come una sindrome del Sistema Nervoso Centrale (SNC), caratterizzata da un’alterata processazione del dolore a livello centrale, con il coinvolgimento di fattori periferici che influenzano i meccanismi centrali. Ad esempio, un'ampia ricerca suggerisce che il sintomo più importante della Fibromialgia è il dolore cronico diffuso che ha origine neurogenica(37) (sistema nervoso). Il dolore può derivare da squilibri neurochimici nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) che possono indurre ad una sensibilizzazione centrale con l’amplificazione della percezione del dolore, caratterizzata da allodinia e iperalgesia. Il dolore cronico è il sintomo caratteristico della Fibromialgia che può essere descritto come diffuso ed estenuante e con la presenza di formicolio. Esistono prove scientifiche che l'attivazione della microglia (cellule della difesa immunitaria nel sistema nervoso centrale) nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) è in grado di rilasciare varie citochine pro-nociceptive (l'interleuchina-1 (IL-1) l'interleuchina-6 (IL-6)) che rivestono un ruolo significativo nella sensibilizzazione centrale(38). Inoltre, il dolore cronico nella Fibromialgia può essere influenzato da fattori psicologici, ormonali(39), traumatici e genetici. Nella Fibromialgia, l'attività delle vie discendenti e anti-nocicettive risultano diminuite a causa dei bassi livelli di amminoacidi essenziali, come il triptofano(40)(precursore della serotonina), le beta endorfine(41) (sostanze dotate di attività analgesica), la norepinefrina e la dopamina. Nel liquido cerebrospinale e nel cervello dei soggetti con la Fibromialgia è presente l’aumento delle concentrazioni di neurotrasmettitori eccitatori, come la sostanza P, il glutammato e del fattore di crescita nervoso (nerve growth factorNGF) (Fig. N.1). Quest’ultimo è una piccolaproteinasegnale, coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso.
Fig. N.2 Vie neuronali e neurotrasmettitori che influenzano la sensibilità del dolore.
Fonte: Daniel J. Clauw, MD, Lesley M. Arnold, MD, and Bill H. McCarberg, MD. The Science of Fibromyalgia. Mayo Clin Proc. 2011 Sep; 86(9): 907–911.
Il fattore di crescita nervoso (NGF) è stato scoperto nel 1950 daRita Levi Montalciniche, unitamente allo statunitense Stanley Cohen, ha ricevuto ilPremio Nobel per la medicina nel1986. Il glutammato che agisce sui recettori N-metil-d-aspartato (NMDA) causa un aumento del dolore wind up
, un fenomeno di progressiva amplificazione del dolore centrale, con conseguente aumento dell’iperalgesia e dell’allodinia. Inoltre, in letteratura è riportato la disregolazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e del Sistema Nervoso Autonomo (SNA)(42).
Il dolore cronico diffuso, sintomo principale della Fibromialgia (FM), è comune nella popolazione generale(43), con percentuali di prevalenza in diversi paesi tra il 7,3% e il 12,9%. L'associazione della Fibromialgia con altri disturbi reumatici, infezioni virali latenti e malattie autoimmuni è documentata in diversi studi di ricerca. Inoltre, recenti studi suggeriscono che i fattori genetici e ambientali svolgono un ruolo importante nell’insorgenza della Fibromialgia. Per quello che riguarda i fattori genetici, alcune evidenze scientifiche assegnano un ruolo importante ai polimorfismi (variabilità genetica) dei geni dei sistemi serotoninergici, dopaminergici e catecolaminergici(44) che confermano la predisposizione genetica. In particolare, si presume che l'esposizione di un individuo geneticamente predisposto a una serie di fattori di stress ambientali, conduce allo sviluppo di Fibromialgia.
Bibliografia
1. Robert A. Hawkins, MD. Fibromyalgia: A Clinical Update. The Journal of the American Osteopathic Association, September 2013, Vol. 113, 680-689.
2. Helen Cohen. Controversies and challenges in fibromyalgia: a review and a proposal. Ther Adv Musculoskelet Dis. 2017 May; 9(5): 115–127.
3. Kaiser H, Keitel W. [Guillaume de Baillou (1538-1616)--the father of rheumatism
?].Z Rheumatol. 2006 Dec;65(8):743-6.
4. Jay P. Shah , MD, Nikki Thaker , BS, Juliana Heimur , BA, Jacqueline V. Aredo , BS, Siddhartha Sikdar , PhD e Lynn H. Gerber, MD. Myofascial Trigger Points Then and Now: A Historical and Scientific Perspective. PM R. 2015 Jul; 7(7): 746–761.
5. Edeiken J, Wolferth CC. Persistent pain in the shoulder region following myocardial infarction. Am J Med Sci 1936; 191:201–10.
6. David G. Simons. Cardiology and Myofascial Trigger Points. Janet G. Travell's Contribution. Tex Heart Inst J. 2003; 30(1): 3–7.
7. George T. Griffing. Fibromyalgia Is Not a Rheumatologic Disease Anymore. Medscape J Med. 2008; 10(2): 47.
8. Enrico Bellato, Eleonora Marini, Filippo Castoldi, Nicola Barbasetti, Lorenzo Mattei, Davide Edoardo Bonasia, and Davide Blonna. Fibromyalgia Syndrome: Etiology, Pathogenesis, Diagnosis, and Treatment. Pain Res Treat. 2012; 2012: 426130.
9. Smythe HA, Moldofsky H. Two contributions to understanding of the fibrositis
syndrome. Bull Rheum Dis. 1977-1978;28(1):928-31.
10. Yunus M, Masi AT, Calabro JJ, Miller KA, Feigenbaum SL. Primary fibromyalgia (fibrositis): clinical study of 50 patients with matched normal controls. Semin Arthritis Rheum. 1981 Aug;11(1):151-71.
11. Mary-Ann FitzcharlesandMuhammad B. Yunus. The Clinical Concept of Fibromyalgia as a Changing Paradigm in the Past 20 Years. Pain Res Treat. 2012; 2012: 184835
12. Yunus MB. Towards a model of pathophysiology of fibromyalgia: aberrant central pain mechanisms with peripheral modulation. J Rheumatol. 1992 Jun;19(6):846-50.
13. Arroyo JF, Cohen ML. Abnormal responses to electrocutaneous stimulation in fibromyalgia. J Rheumatol. 1993 Nov;20(11):1925-31.
14. Cazzola M,Sarzi Puttini P,Stisi S,Di Franco M,Bazzichi L,Carignola R,Gracely RH,Salaffi F,Marinangeli F,Torta R,Giamberardino MA,Buskila D,Spath M,Biasi G,Cassisi G,Casale R,Altomonte L,Arioli G,Alciati A,Marsico A,Ceccherelli F,Leardini G,Gorla R,Atzeni F;Italian Fibromyalgia Network. Fibromyalgia syndrome: definition and diagnostic aspects. Reumatismo.2008 Jul-Sep;60 Suppl 1:3-14.
15. Hawkins RA.. Fibromyalgia: a clinical update. J Am Osteopath Assoc. 2013 Sep;113(9):680-9.
16. Yunus MB. Fibromyalgia and overlapping disorders: the unifying concept of central sensitivity syndromes. Semin Arthritis Rheum. 2007 Jun;36(6):339-56.
17. Leah M. Adams and Dennis C. Turk. Psychosocial Factors and Central Sensitivity Syndromes. Curr Rheumatol Rev. 2015; 11(2): 96–108.
18. Neblett R, Cohen H, Choi Y, Hartzell MM, Williams M, Mayer TG, Gatchel RJ.The Central Sensitization Inventory (CSI): establishing clinically significant values for identifying central sensitivity syndromes in an outpatient chronic pain sample. J Pain. 2013 May;14(5):438-45.