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Voce e Chakra: Qualità dei chakra, caratteristiche e analisi della voce, meditazioni e pratiche di rigenerazione, suoni mistici e di guarigione
Voce e Chakra: Qualità dei chakra, caratteristiche e analisi della voce, meditazioni e pratiche di rigenerazione, suoni mistici e di guarigione
Voce e Chakra: Qualità dei chakra, caratteristiche e analisi della voce, meditazioni e pratiche di rigenerazione, suoni mistici e di guarigione
E-book158 pagine1 ora

Voce e Chakra: Qualità dei chakra, caratteristiche e analisi della voce, meditazioni e pratiche di rigenerazione, suoni mistici e di guarigione

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Info su questo ebook

Perché nelle cosmogonie antiche compare sempre un elemento acustico, per lo più la voce, al momento della creazione? Perché i proverbi canta che ti passa? il canto allunga la vita? I suoni mistici sono simili in tutti i popoli e in tutte le tradizioni. Quali energie veicolano? Quale emissione respiratoria e vocale implicano?
La voce, con la sua vibrazione e la sua risonanza, si configura come un ponte per dialogare con il sommerso, rimuovere eventuali blocchi e rigenerare, potenziare le energie.
I suoni scelti e le proposte di questo libro nascono dall’esperienza de Il Canto Curativo®, un percorso ideato da Ivana Cecoli al fine di unire gli effetti della respirazione ed emissione vocale a quelli vibrazionali.
Le conoscenze e le esperienze che ha acquisito sul Corpo Sottile sono prevalentemente il frutto di una lunga pratica di Sahaja Yoga, e dei principi di Medicina Energetica che provengono dalle antiche tradizioni sciamaniche.
L’opera specifica le caratteristiche di ogni nadi e chakra, ne evidenzia le qualità nonché le problematiche che possono insorgere, arricchendosi nel confronto con le più avanzate scoperte scientifiche. Illustra gli aspetti della voce in relazione a ogni Centro Sottile e si propone come un un manuale di autoterapia, ricco di meditazioni e pratiche.
A tal fine la Cecoli utilizza suoni che definisce “agevolatori", in quanto funzionali di volta in volta a pulire, evocare, attivare energie cosmiche, scelti sia per la tecnica vocale che implicano, sia per la storia che raccontano.
La ricerca attinge dal patrimonio trasmesso dai nostri antenati, nelle diverse tradizioni nel mondo: l’incredibile “partitura” del sistema dei chakra, dove ogni petalo, ogni ruota, esprime vibrazioni acustiche specifiche per l’armonia e il benessere; e poi mantra, suoni sciamanici di guarigione, le lettere mistiche degli antichi alfabeti semitici, della Cabala, e quegli agglomerati di fonemi ad alto valore simbolico da cui derivano le lingue sacre.
LinguaItaliano
Data di uscita11 lug 2021
ISBN9788892721821
Voce e Chakra: Qualità dei chakra, caratteristiche e analisi della voce, meditazioni e pratiche di rigenerazione, suoni mistici e di guarigione

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    Anteprima del libro

    Voce e Chakra - Ivana Cecoli

    LE BASI DEL CANTO CURATIVO®

    1.1 La colonna vertebrale: il ponte di connessione tra la Terra e il Cielo

    La colonna vertebrale (o spina dorsale) è il principale sostegno del corpo umano e dei vertebrati.

    Attraverso la sovrapposizione delle vertebre si forma un canale fra i fori vertebrali, che contiene il midollo spinale, la porzione extra-cranica del sistema nervoso centrale.

    Il midollo spinale dà origine, assieme ai nervi spinali, al sistema nervoso periferico.

    Fin dall’antichità, la colonna vertebrale è raffigurata come un albero, in cui scorre la linfa vitale, che mette in comunicazione la terra con il cielo. È il simbolo per eccellenza della nostra evoluzione, il luogo dove la forza vitale si concentra e si distribuisce nel corpo, in uno scambio continuo con il cosmo. È il bastone del Dio Brahma, dove avviene la risalita dell’Energia Kundalini; è il pilastro centrale dell’Albero della Vita nella Cabalà; è il bastone alato con due serpenti attorcigliati del Caduceo, lo scettro di Ermes/Mercurio, simbolo unitamente di sapienza, medicina e comunicazione.

    Attorno alla spina dorsale scorrono e s’intrecciano i più importanti canali di energia del nostro corpo, Ida, Pingala, Sushumna, nella tradizione indiana. Il meridiano Dumai, nella Medicina Cinese, praticamente coincide con la colonna stessa.

    Nella pratica del Canto Curativo consideriamo la colonna vertebrale una verga vivente, flessibile e vibrante. La voce, direzionata nelle cavità/ cassa di risonanza di ogni vertebra, si diffonde lungo il tronco del nostro albero, irrorando di vibrazioni i principali canali energetici, lo scheletro e il sistema nervoso, per poi propagarsi in tutti gli organi, caricandoli di vitalità.

    1.2 Il coccige, ciò che resta della coda: il cordone reciso con la Madre Terra

    Il coccige è un piccolo osso, l’ultimo segmento verso il basso della colonna vertebrale, formato da quattro vertebre unite. Deriva il suo nome dal greco kòkkyx, per la somiglianza con il becco del cuculo. Nell’insieme l’osso ha forma triangolare. È l’ultima testimonianza della coda, la sua traccia. Prima della nascita l’embrione umano, alla quinta settimana, presenta una coda, che poi scompare all’ottava.

    Il coccige si trova sotto l’osso sacro¹, osso di forma triangolare, dove, secondo la tradizione tantrica, risiede nel suo stato quiescente, avvolta in tre spire e mezzo, Kundalini², il riflesso nel nostro corpo dell’Energia Creatrice.

    Quando Kundalini si risveglia mette radici nel Muladhara, cioè all’altezza del coccige, per proseguire la sua risalita verso i chakra superiori, pulire e nutrire tutti i Centri Sottili, giungere al 7° Chakra e donarci la Realizzazione, l’Unione con il Divino. Ma, se non troverà un valido sostegno nel Muladhara, tornerà a riavvolgersi nel suo stato latente, all’interno dell’osso sacro.

    Gli esseri umani, nella loro evoluzione, hanno perduto la coda, atrofizzato i poteri del coccige, che a mio parere rappresenta il cordone ombelicale con la Natura. Il cosiddetto istinto altro non è che il collegamento al Campo di Informazione della Terra. Gli animali vivono in stato di perenne connessione perché guidati da Maha Kundalini, il riflesso di Adi Shakti, l’Energia Creatrice presente nella Terra sotto forma di spirale luminosa.

    →Nel Canto Curativo immaginiamo che dal coccige si possa attivare vibratoriamente la nostra coda recisa, un’ antenna atta a collegarci con la Terra per cogliere i messaggi in codice forniti dalla Natura. Dal coccige dovremo fare nascere le nostre radici, per respirare con la Madre Terra, nutrirci della sua linfa, creare il sostegno della nostra evoluzione.

    1.3 I segreti del numero 4

    Il coccige si trova nel regno del primo chakra, alla base della colonna, cioè il Muladhara, ovvero il centro deputato a radicarci.

    Osserviamo alcune corrispondenze a mio parere numerologicamente significative:

    →il coccige è formato da 4 vertebre

    →il Muladhara è raffigurato come un fiore di loto a 4 petali, cioè con 4 valenze

    →4 sono le forze dell’Universo: la forza gravitazionale, la forza elettromagnetica, la forza nucleare forte e la forza nucleare debole. Ogni oggetto del cosmo, ogni essere vivente è costituito da queste 4 forze fondamentali

    →4 sono le basi del DNA: adenina, citosina, guanina e timina

    →4 sono gli Elementi alla base della nostra vita fisica: aria, terra, acqua, fuoco

    →4 sono le direzioni cardinali della Rosa dei Venti: Nord, Sud,

    Ovest, Est

    →4 sono le forze fondamentali della creazione per gli sciamani ³, rappresentate da 4 animali, nell’America latina il serpente, il giaguaro, il colibrì, l’aquila

    →4 sono le lettere del nome di Dio, secondo la Cabalà, il tetragramma , la cui traslitterazione è YHWH (yod, he, waw, he)

    Dalet è la 4° lettera di molti alfabeti semitici, come il fenicio, l’aramaico, l’ebraico. Graficamente è basata su un antico geroglifico, probabilmente di origine egizia, che rappresenta una porta. Nella Cabalà, Dalet simboleggia le quattro direzioni (Nord, Sud, Ovest, Est) in cui si espandono sia il mondo fisico che metafisico e le 4 lettere del nome di Dio. Anahat , il Cuore, è il 4° chakra , centrale, fra i 3 inferiori e i 3 superiori. A mio parere Anahat infatti ben rappresenta una porta, che deve essere aperta al ricevere e al dare, all’amore, alla compassione, per accedere a una conoscenza

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