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Iniziazione alla Terapia Karmica: il viaggio dell'anima
Iniziazione alla Terapia Karmica: il viaggio dell'anima
Iniziazione alla Terapia Karmica: il viaggio dell'anima
E-book131 pagine3 ore

Iniziazione alla Terapia Karmica: il viaggio dell'anima

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Info su questo ebook

Il libro si propone di esplorare il rapporto tra vita attuale e quelle passate con l'intento di trovare il filo conduttore che porta alla realizzazione del proprio potenziale evolutivo dopo essersi confrontato con le esperienze che nel corso del tempo hanno segnato l'Anima.
Attraverso il ricordo di esistenze precedenti, l'analisi dei sogni in chiave reincarnazionalista e il lavoro con le fantasie guidate, conduce il lettore ad esplorare il proprio Sé in ottica olistica e trovare il senso della propria vita imparando a darsi delle risposte ai tanti interrogativi che giorno dopo giorno si presentano come problemi da affrontare e a volte impedenti il proprio sviluppo psico-spirituale.
La terapia karmica non è una nuova forma di psicoterapia, né vuole sostituirsi ad essa, bensì è una modalità per cambiare delle situazioni esistenziali ormai superate e soprattutto per scoprire il proprio potenziale evolutivo (e non solo in chiave spirituale).
Nel volume vengono affrontati temi quali l'aggressività, la solitudine, la diversità e la loro importanza a livello di crescita nella consapevolezza del proprio Sé. Una serie di storie corredano ogni singolo capitolo, spiegando in termini pratici ciò che è stato presentato teoricamente. Inoltre il lettore troverà una serie di esercizi pratici, utili per iniziare ad utilizzare da sé i principi e i metodi della terapia karmici.
Il libro è destinato sia ad un pubblico di addetti ai lavori, sia a persone curiose di sperimentare un nuovo modo di scoprire o modificare parti di se stessi e dare alla propria vita un più ampio respiro.
LinguaItaliano
Data di uscita24 nov 2014
ISBN9788827225820
Iniziazione alla Terapia Karmica: il viaggio dell'anima
Autore

Paolo Crimaldi

Dopo la laurea in Filosofia si è specializzato in Psicologia umanistico-esistenziale e in Psicosintesi. Studia e pratica l'astrologia da più di quindici anni, prediligendone il risvolto psicologico e karmico-evolutivo. Dirige una scuola di formazione in Astroterapia e conduce gruppi esperenziali di Age-regression a mediazione astrologica. Ha collaborato con diverse riviste del settore, tra cui Astrodonna dove ha tenuto per lungo tempo la rubrica sull'astrologia di coppia. Nel '96 ha pubblicato una monografia su "Chirone: un viaggio dal passato al futuro" (ed. Capone). Per le edizioni Mediterranee ha pubblicato inoltre "Iniziazione all'Astrologia Karmica", "Iniziazione all'astrologia karmica" e "Iniziazione alla terapia karmica".

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    Anteprima del libro

    Iniziazione alla Terapia Karmica - Paolo Crimaldi

    COPERTINA

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    Iniziazione alla terapia karmica

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    Il viaggio dell’anima

    Paolo Crimaldi

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    I n i z i a z i o n e

    Collana diretta da Osvaldo Sponzilli

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    Copyright

    Iniziazione alla terapia karmica - Il viaggio dell’anima

    di Paolo Crimaldi

    ISBN 978-88-272-2582-0

    I edizione digitale

    © Copyright 2008-2014 by Edizioni Mediterranee

    Via Flaminia, 109 - 00196 Roma

    www.edizionimediterranee.net

    Versione digitale realizzata da Volume Edizioni srl - Roma

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    L’autore

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    Paolo Crimaldi, dopo la laurea in filosofia, si specializza in psicologia umanistico-esistenziale e in Psicosintesi, sviluppando sempre più un approccio olistico e integrato con i suoi altri due grandi interessi: l’astrologia e la storia delle religioni.

    I numerosi viaggi e soggiorni in oriente, lo hanno avvicinato ad un differente modo di percepire il mondo e la crescita dell’uomo, tanto da elaborare un percorso conoscitivo-esperienziale a cui ha dato il nome di terapia karmica.

    Da diversi anni abbina l’attività d’insegnante di filosofia a quella di astrologo e terapeuta, nonché di scrittore ed è l’autore, tra gli altri, di Iniziazione agli amori karmici, tradotto in tedesco e olandese e alla sua quinta ristampa.

    Quanti più destini si sono visti, e quanto più se ne è indagata la segreta motivazione, tanto più impressionante appare la forza con la quale i motivi inconsci agiscono, e il constatare quanto circoscritta e limitata è la libertà e l’intenzionalità della nostra scelta.

    C.G. JUNG

    Karman e dharma sono leggi meccaniche cucite insieme nella grande tela del cosmo, misteriose nel loro funzionamento; inutile prevedere gli esiti di quei calcoli fatali, ogni azione produce una piccola onda di karman da mettere sui piatti di bilance imperscrutabili; chi sa, chi può capire le sottili strade del dharma?.

    VIKRAM CHANDRA

    Ringraziamenti

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    Un libro è sempre un lavoro corale dell’autore e di coloro che nel corso della sua elaborazione gli sono stati accanto. Nel mio caso il riconoscimento più profondo va a tutte le persone che hanno voluto sperimentare quanto sarà oggetto di questo libro, concedendomi una fiducia che pensandoci ora mi emoziona e soprattutto mi fa sentire parte della loro vita e ciò credo essere una della cose più belle che possa capitare ad un terapeuta anticonformista e soprattutto in procinto di sviluppare una nuova tecnica di conoscenza dell’anima.

    Ma la vita è fatta di incontri e legami, alcuni dei quali hanno particolare valore evolutivo e servono soprattutto a sperimentare nuove parti di se stessi o a poter rischiare in strade che da soli difficilmente si sarebbe trovato il coraggio di percorrere e quindi il mio grazie va alla mie due collaboratrici Maria Luisa Zuccalà e Barbara Ferrari, nonché alle allieve storiche Giovanna Aliprandi, Fabiola Di Maggio, Mary Olmeda, Annamaria Alunno, Maria Grazia Cesaria e Renata Rodinò.

    Il libro però è nato anche sotto la spinta di altre persone con cui una serie di fortuiti incontri mi ha permesso di stringere collaborazioni e legami professionali in cui ho trovato idee e spunti che in parte sono presenti nel libro, quindi un grazie a Maria Rosa Marchi, Anna Mirabile, Mariella Poceck, Tiziana Bertone, Grazia Bordoni, Lianella Livaldi Laun e Costanza Caraglio.

    Ed un grazie anche ai miei genitori, a Marco Di Gennaro e Romeo De Meis, i miei alunni e in particolare a Arianna Mancini, Alessandro Lepore, Daniele Cirilli, Daniele Pizzuti e Alessio Sabbatini: la vostra amicizia è stata per me un incentivo a superare molti ostacoli e a trovare la sicurezza per affrontare diverse strade.

    Ma questo libro è dedicato in particolare ai miei due maestri, a coloro che mi hanno aperto le porte della conoscenza astrologica e antropologica: Rosanna Zerilli e Alfonso Maria Di Nola.

    CAPITOLO I - Principi e metodi della terapia karmica

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    … il passato era troppo vivo nel presente per poterlo classificare secondo criteri strettamente storici.

    PANKAJ MISHRA

    La terapia regressiva alla vite passate è sicuramente un esperienza sorprendente, soprattutto per coloro che tendenzialmente sono scettici o non provano una particolare attrazione per il discorso reincarnazionalista. Infatti ripercorrere all’indietro il percorso evolutivo della propria anima può riservare sorprese davvero inaspettate, ma aiuta anche molto a comprendere perché si continua, reiteratamente, a commettere gli stessi errori nonostante si abbia il più delle volte la piena consapevolezza del modello errato al quale ci si attiene quasi ossessivamente. In altre parole attraverso l’esperienza della terapia regressiva alle vite passate si capisce il motivo per cui alcuni atteggiamenti del tutto inspiegabili in base al vissuto di questa esistenza sono presenti, ma ancor di più si vede la propria vita in una dimensione non strettamente limitata ad un asse di tempo ben definito, tipico di una visione temporale lineare, bensì si entra in una circolarità spazio-temporale che aiuta a dare una visione differente del problema con il quale ci si confronta e a trovare una spiegazione che può andare oltre i tempi limitati dell’attuale esistenza. Ciò chiaramente non vuol spingere ad una deresponsabilizzazione, anzi, ma semplicemente aiutare a comprendere la problematica da una prospettiva più ampia ed eventualmente ad agire su quelle che alcune psicologie esoteriche chiamano forme pensiero che ci portiamo dietro da vite anteriori, considerato che il karma, come lo definisce Namkhai Norbu, è come una colla e ci si può liberare solo attraverso una comprensione profonda che passa attraverso un riconoscimento autentico, spesso sofferto, che nulla a che vedere con le strutture logiche e analitiche del pensiero. La terapia regressiva alle vite passate può essere uno degli strumenti utili per agevolare tale lavoro, ma certamente non l’unico.

    E’ bene ribadire nuovamente però che la terapia regressiva alle vite passate non è una nuova forma di psicoterapia e non ambisce a sostituirsi a nessun trattamento di terapia psicologica o psichiatrica, ma semplicemente vuole condurre la persona che decide di intraprendere tale percorso esperienziale ad ampliare l’arco di possibili soluzioni ai suoi problemi esistenziali, senza assolutamente voler curare patologie psichiche o fisiche, ne tantomeno indirizzare verso credenze o stili di vita alternativi. La terapia regressiva alle vite passate, che da questo momento chiameremo terapia karmica, va ad interagire con il proprio karma, con quella parte di esperienze provenienti da esistenze anteriori che ancora in questa vita agiscono in modo meccanico, come modelli che spingono ad atteggiamenti spesso incomprensibili e dai quali siamo condizionati senza rendercene conto o che nel momento in cui ne abbiamo coscienza non riusciamo a risalire alla matrice originaria dalla quale distaccarci.

    Quindi appare chiaro che la terapia karmica serve ad entrare in noi stessi attraverso una prospettiva che va al di la del passato e del presente di questa vita e soprattutto ha come fine la capacità di liberarsi dall’insieme di atteggiamenti e stili di vita che ormai non hanno più alcun senso e che sono solo dei veri e propri ostacoli alla crescita e allo sviluppo delle potenzialità che sono in nuce e che attendono solo un terreno sgombro per potersi manifestare e realizzare lo scopo per il quale abbiamo deciso di incarnarci nuovamente proprio in un particolare periodo storico e in un determinato luogo.

    Ma come funziona la terapia karmica? E’ difficile poter rispondere con certezza, anche perché ogni qual volta si parla di ciò che ha una natura non strettamente scientifica, nel senso di scienza positiva basata su dati evidenti ed incontrovertibili (e parlare dell’esistenza di vite precedenti non è un dato evidente e incontrovertibile), si può solo contare sull’esperienza personale, sul singolo caso e soprattutto sui benefici apportati da una tale esperienza alternativa. Chiaramente ci sono anche dei rischi di cui il terapeuta dovrebbe sempre avere coscienza; infatti questo tipo di esperienza non andrebbe assolutamente fatta con persone affette da sindromi psicotiche, le quali potrebbero ulteriormente aggravare il proprio vissuto allucinatorio e finire con il vanificare invece i trattamenti psichiatrici e psicoterapeutici a cui si sono sottoposti.

    Possiamo dire che la terapia karmica è un esperienza consigliata a coloro che desiderano comprendere cosa si cela dietro alcuni comportamenti incomprensibili che disturbano il vissuto quotidiano, senza però sfociare nella patologia, così come tra i fini di questa terapia c’è anche quello di aiutare a sviluppare il proprio potenziale evolutivo che spesso resta bloccato proprio a causa della zavorra di alcuni condizionamenti e stili di vita così profondamente legati alle vite passate.

    Generalmente una terapia karmica ha una durata di dodici incontri a cadenza bimensile di un ora ciascuno in cui si alternano sedute nelle quali si lavora attraverso la regressione ad una vita passata, con altre di analisi sul contenuto emerso dalla regressione e con l’insieme di associazioni e sogni che si sono avuti nelle due settimane successive l’incontro precedente. Di particolare importanza è l’uso del tema natale, poiché serve al terapeuta per comprendere il tipo di personalità e le problematiche karmiche del suo consultante e al consultante a capire quale percorso lo attende e soprattutto se è intenzionato realmente a seguirlo in quel particolare momento della sua vita.

    Pertanto il primo incontro è tendenzialmente incentrato sull’analisi del proprio oroscopo al fine di comprendere il perché di un certo percorso esistenziale e soprattutto sul pianificare il tipo di lavoro da fare assieme, ovvero le problematiche esistenziali sulle quali si ha più urgenza di lavorare.¹

    Il lavoro vero e proprio inizia con la seconda seduta, nella quale viene chiesto al consultante di ricordare tre episodi particolarmente significativi della propria vita partendo dai primi ricordi a cui può accedere fino all’ultimo prima dell’incontro. Tutto ciò serve a definire se nel corso della vita c’è stato una unica modalità condizionante o

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