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Xatramos. La regina nera Saltyybe
Xatramos. La regina nera Saltyybe
Xatramos. La regina nera Saltyybe
E-book159 pagine2 ore

Xatramos. La regina nera Saltyybe

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Info su questo ebook

«Devo occuparmi di questa storia. Narra di tempi ostili e di popoli avvolti da un male assoluto, dove la luce si intreccia con le tenebre e ha tanti inizi. Uno è questo e condividerò con voi un lungo viaggio tra frontiere e tempeste. Io sono Sogno, la sentinella suprema dell'universo.»

Il secondo libro della saga fantasy iniziata con Progemalos riprende lo scontro tra Bene e Male. Sogno, dea suprema dell'Universo, ha il compito di preservare la pace, ma una nuova guerra si profila all'orizzonte, coinvolgendo in primo luogo i mondi di Progemalos e Xatramos, una Terra devastata da una terribile pandemia. La sua popolazione è stata annientata da una falsa ideologia e privata del futuro.

Sarà uno scontro fra entità, guerrieri, immortali e bio-macchine, uno scontro tra il Popolo della Luce e la razza guerriera dei Drekmos. Una guerra che segnerà per sempre il destino dell'Universo.
LinguaItaliano
Data di uscita29 nov 2021
ISBN9791220368094
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    Anteprima del libro

    Xatramos. La regina nera Saltyybe - Massimo Atzeni

    PERSONAGGI

    Sogno: Dea Suprema dell’Universo, figura eclettica. Divenuta Sentinella del Creato dopo avervi sparso i germi della creazione.

    Madre Universo: la Creatrice del creato.

    Popolo della Luce

    Kaaret: la dea della Giustizia Divina, guida del Popolo della Luce madre di Gocha e sorella di Volodia.

    Gocha l’Eccelsa: è la figlia di Kaaret. Alla sua morte le è succeduta alla guida del Popolo della Luce.

    Volodia: regina di Progemalos sul pianeta Blirie, è la Sorella di sangue di Kaaret. Originariamente prima della loro separazione, si chiamava Dafirpe. Madre di Colore e zia di Gocha.

    Colore: figlia adottiva di Volodia, ha legato in modo particolare con Gocha. Jannot: semidio dalle fattezze di un bambino. Ha salvato Kantos da morte certa nel pianeta Xkor. Opera al fianco delle sorelle dee della Luce.

    Kantos: profugo salvato da Jannot, ha sviluppato una relazione di amicizia telepatica con Kieran il Drago. Entrambi sono Comandanti dell’Ordine dei Draghi della Luce.

    Kieran il Drago: ha salvato Kantos nella foresta di Rakhos dai soldati dell’impero.

    Glonea: l’Angelo della Luce. La sua spada della Giustizia ha salvato nella foresta di Thacantan, Asharr una giovane combattente.

    Asharr: Giovane guerriera dalla chioma rossa, si è innamorata di Glonea l’Angelo della Luce.

    Lisandrya: dea della Luce e del Tempo, rappresentante della Casata di Sheiva. Viene presa dalla Oscurità e da Obliton il Barone. Tenuta prigioniera e torturata, viene liberata da Kantos dalle tre Ombre amiche Foodra, Xleuria e Vaaneria.

    Sarahhle: la dea dell’Equilibrio e dell’Armonia. Ha contribuito alla fuga di Tre Giorni, nel Santuario di Sheiva, di Lisandrya e dei Giovani Henneb. Tre Giorni: dea della Luce ha recuperato sul pianeta Terra un manufatto di Luce pura, con l’aiuto del Professore Kayubaa Aaron. Quest’ultimo con la ritrovata moglie Katy Aaron, sotto la supervisione della dea hanno terraformato Blirie.

    Primarton:capo della Luce.

    Polloa e Nezeon:guardiani del ponte dell’Arcobaleno su Terra Libera.

    Grigi: fazione facente parte del Consiglio della Luce.

    Dhenga: delegata dei Grigi. Inizialmente fugge con i suoi fratelli. La ritroviamo sotto l’influsso di Obliton il Barone e contribuisce alla cattura di Lisandrya.

    Foodra, Xleuria e Vaaneria: ombre alleate del popolo della Luce, si sono opposte al regime di Xatramos.

    Mago Omgh: figlio di Drexak, scatena la guerra delle Tenebra su Progemalos.

    Yagestea:facente parte originariamente del Consiglio delle Streghe, diviene la compagna del Mago Omgh.

    Abharneus: leader delle Ombre nella Prima Guerra Antica.

    Xatramos

    Saltyybe: regina nera di Xatramos, rappresentante della Casata reale di Xabos. Esercita un potere feroce e repressivo attraverso Il Consiglio dell’Ombra.

    Kutrak: seconda casata composta da scienziati e mutagenisti.

    Drekmos: terza Casata, la razza guerriera.

    Obliton il barone: capo clan dei Drekmos.

    Lord Xwac: tiranno nei mondi di Progemalos, fidato consigliere della monarca, è a capo del Palk Scien il servizio di Intelligence.

    Xvrokmos: guerriero noto come Lixt nell’Impero di Progemalos, è il braccio destro di Lord Xwac.

    Sarc Zentinsen: bio-macchine da guerra mutaforma, gestite dai mutagenisti e braccio armato del potere.

    Drexaros: bio-macchina. Profeta, accoglie lo sviluppo della Nuova Consapevolezza da parte di Xeutraxxa e diviene Primo Evoluto.

    Xeutraxxa: bio-macchina ribelle al Sistema di Xatramos.

    Yaatox: servo del Tempio della Conoscenza su Xatramos.

    Kkropox: profeta e Somma Sacerdotessa, affianca Saltyybe nel Tempio della Conoscenza.

    Trascendentia: città-stato ribelle fondata da Drexaros-Primo Evoluto. Evoluti: macchine mutaforma ribelli comandate da Drexaros-Primo Evoluto. Ywraks: somma Sacerdotessa del movimento spirituale dei Kbichlu.

    Rhainic: nuovo capo delle sarc Zentisen.

    Syyeatac: pupillo di Drexaros-Primo Evoluto, nella guerra di Trascendentia. Zandatria: la Matriarca dei Mondi Oscuri, sette pianeti nella zona centrale dell’Impero.

    Trautrock: capitale dei Mondi Oscuri.

    Zentrivie: figlia della Matriarca Zandatria, si è stabilita su Zhorivije terzo pianeta dei Mondi Oscuri.

    Xraghhh: comandante e compagno di Zentrivie su Zhorivije.

    Taurkigh: capitale di Trautrok.

    Sarvrok: primo cittadino di Taurkigh.

    Ecceltok

    Ecceltok: capitale dell’Impero stellare Mental.

    Post -Mentali: immortali che governano la società Onnipotente Mental.

    Sarhnocch: antropologo, Sentinella dei mondi di Ecceltok.

    Drexak: nota come magica nell’Impero di Progemalos, artefice della guerra che ha decretato la tirannia di Lord Xwac a suo tempo. È un’anima corrotta nella Comunità Stellare di Ecceltok.

    Anulkkhos: sorgente originaria del mondo di Ecceltok. Presiede il Conclave Superiore organo esecutivo.

    Deen: giardino terrestre artificiale, passatempo di Sarhnocch.

    Primati-Mentalisti: popolo originario di Ecceltok, esiliato nell’Oblio eterno.

    Lord Superiore: noto anche come Doppia Faccia di Morte, capo clan degli Aristocratici ribelli. Genera la faida e il colpo di stato su Ecceltok.

    Rxxat: guerriero dal genio tattico, è il capo clan dei Primati Mentalisti.

    Proditoria: mondo base delle Sorelle Assassine.

    Noryax: leader delle Sorelle Assassine, un tempo al servizio di Ecceltok.

    Legioni Nere: falange di guerrieri del Lord Superiore.

    Thinlhus: mondo crudele a difesa di Ecceltok e collegato alla capitale.

    Thenestrok: comandante della Guardia dell’Infinito su Ecceltok.

    Thialkelpe: piccolo mondo Etereo nell’Altrove.

    Araldo Nero: entità misteriosa, vive in solitudine su Thialkelpe nel Santuario. Prima Guerra Antica: conflitto all’inizio dei tempi nella dimensione Zihont Tre parti contendenti: le Ombre, la Luce e i Dominatori di Infyniton.

    Abharneus:capo delle Ombre.

    Primarton: capo della Luce.

    Dominatori: razza aliena Eterna, composta da macchine senzienti ultra avanzate e provenienti dal mondo di Infyniton.

    Septminus: capo clan della Casata degli Avvoltoi di Infyniton. Predominus: capo clan della Casata dei Predominatori di Infyniton. Artefatto delle tenebre: reliquia supplizio di milioni di mondi. Si impossessa dell’Anima Nera di Drexak.

    Pianeta dell’Anima Nera: mondo avvolto dalle tenebre e dai suoi artefatti.

    Terra

    Keyhumanta: entità femminili nate dopo l’Avvento sul pianeta Terra. Terra: terzo pianeta del sistema solare, oggetto dell’Avvento (pandemia). In seguito la sua situazione politica è mutata in quattro nazioni-stato: Mondo Nord Europa, Mondo Est Asia, Mondo Sud Europa e Mondo Ovest Americhe.

    Keyhumanta City: città-stato nella parte centrale di Mondo Nord Europa.

    Penombra: capo di Mondo Nord Europa.

    Lama Omicida e Nera di Cuore: comandanti dello Sciame Superiore di Keyhumanta City.

    Zone morte: baraccopoli dove vivono reietti post umani, reduci della pandemia.

    PREGHIERA DELL’ANIMA

    LEI E L’ALTRA

    Lo so. Non è facile, ma da qualche parte bisogna pur iniziare, perciò partiamo da lei. Nella sua figura eclatante, era basilare mettere a fuoco una storia incentrata sulla vittima e sul carnefice e che prometteva di non fermarsi di fronte alla domanda su chi fosse la prigioniera e chi la carceriera. Nell’illusione di essere ancora viva, al centro di una crisi nei mondi di Progemalos e Xatramos, vi era una lotta che la vedeva impegnata in prima linea contro un altrove oscuro, silenzioso, devastante. La vita era una tempesta di un fuoco spento, soffocato dentro dal rimorso della furia di una violenza inaudita, sfociata nell’ennesimo delitto. Diverso. Non un omicidio qualunque. Ora della dea del popolo della Luce provava la sua solitudine, la disperazione. L’altra sapeva che si trovava in una condizione peggiore della morte. L’ignara vittima, uccisa fisicamente, scivolava verso il nulla lento, inesorabile. L’urlo nella sua mente sprofondava dentro di lei. Un senso di perdita si diffuse e per un istante pensò che fosse dolce affogare in quel mare scuro. L’insensatezza del comportamento di lei era lampante. Qualcosa non quadrava, se era sensibile a quel legame che la legava all’altra. C’era un confine sottile, che tendeva a scomparire nell’istante in cui si interrogava sul da farsi. Lei era l’altra, ma l’altra non era lei. Dentro, un luogo intimo che non giustificava le sue azioni indegne. Il fremito dell’anima reagiva al suo comportamento negativo. Non era facile sopprimere il rimorso acuto quando si destava, perché mai prima si era destato. L’altra, nell’insoluto dell’anima, fioriva domande diverse.

    «Le acque sono profonde come la notte che ha sostituito il giorno. Nel silenzio in fondo all’orlo del pozzo senza fine, inghiottita dalle tenebre sono tra il desiderio e l’attesa di raccogliere il dono della libertà. Nel mio esilio, nel dolore radicato in profondità, ti chiedo di rinnovare il nostro patto di ricordare chi sei, ti esorto a ritrovare la tua promessa dell’inizio dei tempi, perché tu sei unica tra i popoli dell’universo. Questa è la sola vera fedeltà che sento di averti corrisposto, e che ora ti imploro di rispettare.»

    «Dea, mi chiedi di porre fine alla violenza del conflitto delle mie emozioni, tu ora ne sei testimone sofferente. Hai scoperto che le mie profondità ti turbano. Sappi che anche io ne sono turbata. Nell’aprire la mia esistenza a te, hai colto le ombre sfumate che ho a lungo dissimulato. Non sono insensibile alla tua preghiera, al tuo tu urlato, non più sussurrato. Il mio tradimento si è consumato un poco alla volta, eppure mi mostri una devozione sublime e la tua fede immutata nel mio abbandono. Il dolore che provi a causa mia non lo volevo, è ingiusto e la sofferenza non rimane più fuori dall’orizzonte. Ora la tua voce mi risulta così fastidiosa, devo occuparmi di questa storia. Narra di tempi ostili e di popoli avvolti da un male assoluto, dove la luce si intreccia con le tenebre e ha tanti inizi. Uno è questo e condividerò con voi un lungo viaggio tra frontiere e tempeste. Io sono Sogno, la sentinella suprema dell’universo.»

    SOFFERENZA INFINITA

    Negli avvenimenti di Blirie, Sogno aveva eliminato il male radicato da millenni e lo aveva poi reinserito in una nuova veste. Il creato poteva essere assimilato a un enorme organismo vivente in cui tutti gli esseri delle stelle assumevano nel processo evolutivo una posizione preminente. Fino a giungere nella loro lunga storia a un punto ben definito in cui la moralità era stata esposta a una incertezza lacerante, dove l’anima immortale, anche la più perfetta, poteva essere intaccata nello spirito. Le dee della Luce operavano uno spartiacque tra il bene e il male, tra il lecito e l’illecito. La funzione primaria del Consiglio della Luce era quella di limitare con continuità una guerra attraverso un codice di norme morali. Tra i suoi diciotto membri c’erano Kaaret e Volodia, Lisandrya, Sarahhle e Tre Giorni, oltre ai Grigi, e Sogno, la Dea Suprema dell’Universo. Prima dello scoppio della guerra del Conflitto Eterno, era sorto un dibattito acceso sul fatto che la guerra potesse essere un mero strumento per l’evoluzione dell’universo. Uno stallo infuocato tra gli ideali morali e la realtà succube dei conflitti armati. Erano sorte tre fazioni, una contesa che si combatteva attorno alla morale, in cui Kaaret e Lisandrya ritenevano ammissibile che tutto dovesse essere superato per amore del bene comune, prevenendo o limitando la guerra. Bisognava ravvivare la coscienza, aprire il popolo al dialogo, alla tolleranza, al discernimento morale. L’alternativa, intesa come una sconfitta, era la guerra. Sarahhle e Tre Giorni ritenevano invece plausibile il pretesto dell’impiego della forza. I Grigi si esprimevano in modo altalenante nella lacerazione degli altri gruppi. Oltre a Polloa e Nezeon nella loro delegazione c’era Dhenga. Aveva una statura alta e i capelli colore argento. Una bellezza vivida e come una tempesta portava scompiglio tra le altre fazioni, in seno all’assemblea. In questo contesto si era inserita Sogno, spinta dalla necessità di rivedere l’equilibrio precario che si era venuto a creare. Avviata la prima concreta azione contro i Grigi, e creata una tregua tra il gruppo di Kaaret e quello di Sarahhle, in breve tempo aveva determinato l’estromissione dei terzi dall’organo direttivo. Aveva poi realizzato il disegno primordiale ordinatole dalla Madre dell’Universo. Lei era la Creatrice divina che aveva sparso i germi di vita nell’Universo incompiuto attraverso la Dea Suprema. Sogno era la contadina che attende che i semi attecchiscano e portino i frutti nelle società stellari. Nell’arco del tempo, era intervenuta nelle collettività che inaridivano nello sviluppo. Nell’esercizio della sua funzione aveva commesso gravi errori, uno tra tutti il suo intervento dopo la fuga dal tempio di Sheiva, all’inizio della guerra del Conflitto Eterno.

    Nel fiume della Luce durante un salvataggio, aveva condotto un battello fluviale in soccorso di Lisandrya, Sarahhle, Tre Giorni e giovani semidei, in fuga dalle Tenebre. La distesa del fiume si era contratta in un’onda nera le cui spire inerpicate

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