Light Vs Dark

Di Francesco Auriemma

Light vs Dark è la storia di mondi paralleli dove la luce sta scomparendo e

l'oscurità sta invadendo e distruggendo ogni cosa.

Personaggi fantasy dai nomi più noti si uniranno per andare contro l'

oscurità in una battaglia epica che unirà tutto ciò che conosciamo e che

abbiamo inventato.

Light vs Dark è l'inizio di una fantastica saga adatta a ogni genere di

pubblico.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 4 ott 2013
• ISBN: 9788891122346

Anteprima del libro

LIGHT vs DARK

La forza delle tenebre

di Francesco Paolo Auriemma

Titolo | Light VS Dark

Autore | Francesco Auriemma

Immagine di copertina a cura dell’Autore

ISBN | 9788891122346

Prima edizione digitale 2013

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Introduzione

Oggi il mondo è consumato da sesso, droga, guerra e già quando cresciamo notiamo che spesso ciò che ci è stato detto è falso. In un mondo dove prevalgono il dolore e la sofferenza dov’è la magia? Dov’è l’allegria? Dove sono i buoni sentimenti? Poi ci rendiamo conto, capiamo che già da piccoli s’inizia a lottare e scopriamo che il mondo è caduto prima ancora del suo tempo. Ma se l’uomo racconta ancora di eroi che battono il male vuol dire che c’è tuttora un bagliore nell’oscurità che lotta nella speranza di un futuro migliore. Allora i buoni sentimenti, le gesta eroiche, le ritroviamo in un genere dimenticato tra gli adulti, il fantasy, che tratta uno degli argomenti più complessi, ovvero la fantasia.

La parola fantasia assume diversi significati. Di base, la fantasia è una facoltà della mente di creare immagini, che possono intrecciare aspetti reali ed irreali, o essere completamente inventate. La storia del fantasy parte dai miti che venivano usati dagli uomini antichi per spiegarsi tutto ciò che li circondava. Da questi derivò la grande mitologia greca e romana e si giunse alle saghe medievali fino alla formazione degli attuali racconti fantasy. Nella letteratura fantasy gli elementi dominanti sono la magia, il soprannaturale, il mito, le imprese e le gesta di eroi ed in essa troviamo personaggi particolari o mitologici che fanno da sfondo alle storie dando loro quel tocco di mistero difficile da creare. Molto frequente nel fantasy è l’eterno scontro tra bene e male (o luce ed ombre) che diviene l’elemento principale dei racconti. Si notano, in genere, personaggi conosciuti coinvolti in una lotta contro le tenebre per salvare un popolo o superare un’ingiustizia, eroi che combattono per difendere un’umanità caduta nel dolore e nella sofferenza.

Il genere fantasy è ripreso in questo libro in maniera molto particolare. La trama si costituisce infatti, partendo dalle vicende del protagonista del noto cartone animato Ben 10, di un mix di storie ambientate in un universo medievale futuristico. Si ritrovano inoltre molte caratteristiche e particolarità di opere di diffusione internazionale al fine di avvicinare elementi culturali di scala mondiale. Spero che vi piaccia e che vi dia da pensare.

Dedicato ai bambini del Centro di Fisiocinesiterapia Serapide con la speranza di una futura guarigione.

Questo libro è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono il frutto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualunque somiglianza con fatti, luoghi o persone reali, o di fantasia, viventi o vissute, è del tutto casuale.

Ogni riferimento a personaggi noti, reali o di fantasia, è da intendersi come un omaggio dell’autore verso altre opere (come concesso dal diritto di citazione o di breve citazione).

Prologo

Questa è la storia di Fantasin e della sua era, tanto tempo fa, all’epoca in cui sulla Terra si parlava ancora degli dei dell’Olimpo. In una galassia chiamata Galassia Hope (irraggiungibile con qualsiasi mezzo) vi era un arcipelago di enormi mondi piatti (Harbert, Fantasin, Haragron), circondati da innumerevoli pianeti simili alla nostra Terra, dove per qualche strano motivo vi erano ambientazioni, personaggi e storie tratte dalla fantasia dell’uomo. A quei tempi si viveva in pace ed armonia grazie ad una giusta politica e ad una tecnologia infinitamente superiore alla nostra che contribuiva al benessere quotidiano della popolazione.

All’epoca i migliori scienziati dell’universo lavorarono alla creazione di un’arma, l’Omnitrix, che permetteva a chi la indossava di trasformarsi in innumerevoli forme aliene prelevate da tutto l’universo. Gli Omnitrix erano branditi da uomini scelti e formati fin da piccoli chiamati Cavalieri dell’Omnitrix. La principale occupazione di questi nobili eroi, era proteggere la fantasia dalle tenebre. Insieme a loro comparivano gli Jedi, i prescelti della Keyblade e la F (esercito militare Fantasy), i quali combattevano nobilmente e con grande giustizia contro le ombre sinistre che minacciavano l’universo intero.

Ciò avvenne fino ai giorni nostri, fino a quando uno dei Cavalieri tradì i suoi compagni, conquistò Harbert e creò la Confraternita dei dodici, ovvero un impero oscuro comandato da dodici re oscuri supervisionati da un’imperatrice oscura. Da allora i Cavalieri dell’Omnitrix si estinsero segnando la fine di una lunga stirpe di eroi. Ma uno degli ultimi discendenti creò un Omnitrix superiore che fu ricercato da entrambe le fazioni finché non fu trovato dalle tenebre, e così, alla luce non restò che riconquistarlo.

Capitolo 1

Come iniziò questa storia

Dopo dieci anni dalla conquista di Harbert (il centrale dei mondi fantasy) da parte delle tenebre, tra la breccia temporale che divide questi mondi dal regno  della realtà, Fantasin era minacciato dalla perdita sia dell’energia fantasy, dovuta all’odio ed alla mancanza di fantasia da parte dell’uomo, sia dall’esercito oscuro sempre più forte. Qui sui cieli della capitale di Disney Town si svolse una guerra spaziale tra le due fazioni delle tenebre e della luce per la conquista dell’Omnitrix.

Tutto era iniziato così, quella fredda mattina. Vi erano stati spari sul castello di sua altezza Topolino (il re dei mondi fantasy) da parte di un incrociatore oscuro, e subito era stata guerra, gettando la popolazione in un panico senza precedenti. Ben presto le astronavi della luce erano decollate da Disney Town per fronteggiare l’offensiva spaziale ed anche il re in persona era partito nell’intento di recuperare l’Omnitrix e rimetterlo al sicuro.

All’interno dell’incrociatore reale, un gruppo di uomini vestiti con un’armatura verde smeraldo simile a quella di Halo (ma con delle differenze che ricordavano quella dei cloni in Star Wars) si dirigeva verso un grosso hangar, dove subito salì a bordo di un paio di caccia e decollò. Fuori dallo scudo protettivo dell’hangar vi era un caos di esplosioni e di sparatorie tra astronavi oscure ed astronavi della luce.

Il gruppo guidato dal comandante delle forze della luce Mortimer si diresse verso la base nemica volando tra le insenature degli incrociatori, per poi passare sui ponti di comando ed atterrare. Ed una volta a terra Mortimer, uscito dal caccia, si rivolse agli altri ed esclamò:

– All’attacco!

E tutti lo seguirono verso la stanza centrale dove imperversava un duello tra il re ed un essere vestito con un impermeabile, un mantello nero ed un elmo grigio da samurai. L’essere, inoltre, indossava una maschera con un visore nero dal quale spuntavano due occhi rossi digitali e una mascherina argentea al posto della bocca. I due personaggi brandivano spade a forma di chiave che al minimo contatto producevano piccole scintille come quando si leviga un pezzo di metallo. Fu uno scontro molto movimentato con grandi ed ineguagliabili mosse, si notava subito quanta tenacia c’era in entrambi gli sfidanti.

Mortimer gridò ai suoi soldati:

– Uomini mirate King Heartless! – era questo infatti il nome dell’essere.

I soldati si diressero verso l’uomo mascherato, ma questi si protesse con una rapidità straordinaria mentre Mortimer fece un cenno ai due soldati affinché passassero nella stanza del reattore principale e lo distruggessero. In questo modo avrebbero allontanato l’essere dall’Omnitrix.

Re Topolino tentò di distrarre l’essere mentre Mortimer cercava l’Omnitrix. Fu come cercare un ago in un pagliaio ma, dopo una grossa perlustrazione, Mortimer raggiunse una stanza sorvegliata da un gruppo di soldati oscuri con al centro una teca di cristallo piena di fili.

– Maledizione – si disse.

Prese una granata fumogena e la lanciò ai piedi dei soldati, poi usò una funzione della sua armatura chiamata Stealth con la quale divenne invisibile e procedette verso la stanza senza farsi vedere dai nemici. Una volta preso l’Omnitrix, si diresse quanto più velocemente gli era possibile verso l’hangar.

Nel frattempo King Heartless avendo messo k.o. il re, gli saltò sopra per dargli il colpo di grazia ma, in quel momento, suonò l’allarme che informava che la nave sarebbe esplosa, così lasciò momentaneamente Topolino, si diresse ad un