Sherlock Holmes e l’avventura della camera infinestrabile

Di Gabriele Crescenzi

Giallo - racconto lungo (30 pagine) - L'unico indizio lasciato dal ladro in fuga è un enigmatico biglietto.

In uno dei consueti periodi di indolenza intellettuale, Holmes ha finalmente un caso interessante per le mani: la signora Davies è venuta a chiedere i servigi del grande detective per uno strano tentativo di furto commesso nella sua pensione.

Unico indizio lasciato dal ladro in fuga è un enigmatico biglietto che allude a del denaro nascosto nella casa, di cui tuttavia non si è trovata traccia. In fin dei conti la sola a rimetterci è stata la signora Davies che deve ora sostituire la finestra forzata. Impresa che si rivelerà difficile, dal momento che questa sembra avere il vizio di cambiare le sue dimensioni…

Gabriele Crescenzi, nato a Frosinone nel 1999, ha avuto come precettori Christie, Doyle, Carr e Chesterton, crescendo tra omicidi, furti, indizi e false piste. Una vita decisamente troppo movimentata per la sua innata accidia, ragion per cui ha deciso di passare dalla pratica alla teoria cimentandosi nella stesura di racconti gialli e apocrifi holmesiani.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 1 feb 2022
• ISBN: 9788825419078

Anteprima del libro

Sherlockiana

A cura di Luigi Pachì

Delos Digital

Gabriele Crescenzi

Sherlock Holmes e l’avventura della camera infinestrabile

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825419078

© 2022 Gabriele Crescenzi

Edizione ebook © 2022 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Collana a cura di Luigi Pachì

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Sherlock Holmes e l’avventura della camera infinestrabile

1.

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Il libro

L'unico indizio lasciato dal ladro in fuga è un enigmatico biglietto.

In uno dei consueti periodi di indolenza intellettuale, Holmes ha finalmente un caso interessante per le mani: la signora Davies è venuta a chiedere i servigi del grande detective per uno strano tentativo di furto commesso nella sua pensione.

Unico indizio lasciato dal ladro in fuga è un enigmatico biglietto che allude a del denaro nascosto nella casa, di cui tuttavia non si è trovata traccia. In fin dei conti la sola a rimetterci è stata la signora Davies che deve ora sostituire la finestra forzata. Impresa che si rivelerà difficile, dal momento che questa sembra avere il vizio di cambiare le sue dimensioni…

L'autore

Gabriele Crescenzi, nato a Frosinone nel 1999, ha avuto come precettori Christie, Doyle, Carr e Chesterton, crescendo tra omicidi, furti, indizi e false piste. Una vita decisamente troppo movimentata per la sua innata accidia, ragion per cui ha deciso di passare dalla pratica alla teoria cimentandosi nella stesura di racconti gialli e apocrifi holmesiani.

1.

Avevo ripreso ad esercitare l’attività medica da oltre due anni e la mia clientela si era decisamente allargata. Il lavoro mi teneva occupato gran parte del tempo e, a fine giornata, ero spesso talmente esausto da mandar giù solo qualche boccone prima di sprofondare in un sonno profondo. Per questo motivo non ero più riuscito a fare un salto in Baker Street per salutare Holmes. Dalle sfuggenti notizie che avevo letto sbrigativamente sui quotidiani, il mio amico aveva brillantemente risolto un delicato caso diplomatico circa due mesi prima. Naturalmente il merito dell’impresa, da come traspariva nei trafiletti encomiastici, era stato attribuito maggiormente al lavoro della zelante polizia della capitale, capitanata dal solerte Lestrade, e ben scarsi elogi erano fruttati a Holmes. Avendo preso parte a molti dei suoi casi, non dubitai invece che l’esito dell’indagine non sarebbe stato soddisfacente senza il suo straordinario acume.

Nel mese di marzo, forse anche per il bel clima, non ebbi molti malati da curare e, così, decisi di passare nel mio vecchio appartamento per vedere su quale strano caso stava indagando il mio ex coinquilino. Subito dopo aver fatto colazione ed essermi rasato, informai mia moglie dei miei piani e mi recai a piedi verso Baker Street. Il sole inondava le strade della capitale, che mostravano un notevole fermento, come se la calda luce primaverile infondesse loro energia. Passando per Hyde Park, notai l’affascinante spettacolo costituito dai molteplici boccioli di fiori appena schiusi che circondavano le chiome degli alberi e che emanavano un gradevole effluvio di delicate fragranze.

Arrivai a destinazione dopo un’oretta. La signora Hudson, contenta di rivedermi, mi accompagnò di sopra. Trovai Holmes seduto sulla sua solita poltrona, con la pipa in bocca che emetteva dense nuvole di fumo azzurrognolo, mentre stava scrutando varie lettere che a mano a mano poggiava con aria afflitta sul tavolinetto dinanzi a lui.

– Watson, è un grande piacere rivederla, ma lo stesso non può dire lei di me. Non sono nel mio umore migliore. Se si aspettava una delle tante avventure che ha riportato in passato – scusi se glielo ripeto, ma abbellendole eccessivamente – rimarrà oltremodo deluso. Poggi pure sulla sedia il suo cappello – mi disse, notando che non trovavo un posto libero nell’appendiabiti.

– La vedo in gran forma dopo tutto! – esclamai sedendomi vicino a lui.

– La mia mente è costantemente occupata, anche se da inezie non così interessanti. Comunque, come sta la ferita sulla gamba di sua moglie?

Mi guardai i polsini, le maniche e la camicia per vedere se c’era su di essi qualche segno che avesse potuto condurlo a tale deduzione. Sebbene fosse solito allenare la sua mente in quel modo, rimanevo sempre stupito dall’esattezza delle sue affermazioni.

– Mi arrendo, non noto nulla che possa dare spunti di riflessione.

– Molto male, Watson. Un medico deve tenere sempre in forma la sua capacità di osservazione per poter individuare correttamente i sintomi e procedere ad una diagnosi analitica – mi bacchettò.

– Non tutti sono nati con il suo occhio di lince – scherzai anche se ero irritato dalla sua critica.

– È talmente elementare! Tutti sanno riconoscere le macchie lasciate dalla tintura di iodio, ancora visibili sui suoi polpastrelli e sotto le sue unghie. Dunque ha curato una ferita, quasi sicuramente un taglio. Le macchie sono fresche, segno che ha fatto uso del medicamento stamattina. Non può peraltro