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Attacco alla Federazione
Attacco alla Federazione
Attacco alla Federazione
E-book70 pagine54 minuti

Attacco alla Federazione

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Fantascienza - racconto lungo (48 pagine) - Il piano della Società era costruire una catena di eventi per moltiplicare le connessioni rivoluzionarie. Fino all’auspicata implosione della Federazione


Anno 307 della nuova era. La Federazione domina l'umanità con pugno di ferro e falsi sorrisi. Un piccolo gruppo di persone si è accaparrata il potere e lo gestisce in maniera autoritaria su una società ormai troppo debole per ribellarsi.

La Corporazione, con il beneplacito della Federazione, spadroneggia sulla popolazione spaziale imponendo una sorta di schiavismo legalizzato.

Tasse, deportazioni lavorative e condizioni di vita esasperanti flagellano un'umanità spezzata a metà, allargando ogni giorno il divario tra chi vive di finzione e chi deve sopravvivere.

Non tutti però accettano passivamente lo status quo. La Società lavora in segreto per indebolire la Federazione, costruendo una catena di eventi che moltiplicheranno le connessioni rivoluzionarie fino all’auspicata implosione del sistema.

Il recente attacco terroristico ai laboratori della LifeSpan Corp., sulla stazione orbitale Nexus, ha innescato la risposta decisa della Federazione, che ha irrobustito i controlli negli spazioporti delle stazioni orbitali e può fare affidamento sulla potente rete di spie e informatori della Corporazione per la cattura degli agenti rivoluzionari.

Dal canto suo, la Società sta organizzando una migrazione di una massa di lavoratori esclusi dal grande disegno produttivo e di reietti di ogni tipo verso altri lidi della Federazione, con l’intento di destabilizzare il sistema. Inoltre, per accelerare il processo rivoluzionario, la Società ha sguinzagliato i migliori agenti operativi per colpire la Corporazione con nuovi attacchi ravvicinati.

Ma non ha fatto i conti con il potere della Corporazione, decisa a ribattere colpo su colpo.


Roger Munny (Padova, 1971), vive e lavora a New York, dove si occupa di diplomazia multilaterale. La partecipazione ai processi negoziali onusiani, in cui le potenze nucleari, e non solo, perpetuano i propri interessi vitali, gli offre una conoscenza diretta dei meccanismi, a volte sottili, su cui si fonda ogni potere autoritario.

Nei suoi racconti di fantascienza, gli apparati di potere si presentano sotto false apparenze democratiche, ma continuano a sostenersi sui medesimi dispositivi di controllo pervasivo.  Sono solo più spietati ed efficienti, poiché dispongono di una tecnologia superiore.

Roger ha pubblicato alcuni racconti di fantascienza su riviste italiane.

LinguaItaliano
Data di uscita8 feb 2022
ISBN9788825419207
Attacco alla Federazione

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    Anteprima del libro

    Attacco alla Federazione - Roger Munny

    Alle mie soldatesse.

    Reclutamento

    Lester allunga il passaporto sul muso metallico del residuato bellico della Federazione. L’androide emette un rumore sordo, due scariche elettrostatiche lo attraversano, poi solleva il piano per la scansione della sequenza genetica.

    E ti pareva

    Mai una volta che non gli facessero un doppio controllo. Lester appoggia la mano destra sul lettore e si lascia esaminare con un sospiro rassegnato.

    – Bello, vedi di darti una mossa che non ho tutto il giorno. – Mary sbuffa alle sue spalle e si avvicina al desk.

    L’androide archivia i dati e gli fa cenno di andare avanti.

    Lester supera il punto di controllo e si appoggia alla colonna di sostegno della sala d’arrivo con lo sguardo rivolto oltre le grandi vetrate dello spazioporto. Da quando c’era stato l’attentato su Nexus, i controlli erano diventati una palla assurda. La settimana prima per passare la dogana della stazione orbitale Elios ci aveva messo quattro ore.

    Dannata Federazione.

    Estrae dal taschino della giacca in termo-piuma un vecchio paio di occhiali schermati e li indossa per proteggersi dai bagliori che filtrano dalla calotta della stazione. È una luce intensa, dorata, tanto bella quanto fastidiosa. Sembra bagnare ogni cosa, espandendola per creare nuovi spazi. Ne ha già sentito parlare, la chiamano spazializzazione della luce, ma è la prima volta che vede il fenomeno di persona.

    La voce suadente di una speaker della Corporazione si alza dalle micro-casse che fluttuano nell’aria. Uno sguardo rapido intorno. L’ologramma della donna si aggira nella sala con indosso uno striminzito bikini giallo.

    "Oggi è un altro giorno fortunato per la nostra amata Federazione. Il Supremo Duke Preston è stato rieletto Presidente del nuovo Consiglio di Direzione della Corporazione", dice, strizzando l’occhio a un gruppo di turisti in bermuda.

    Lester storce il labbro. Dove cazzo è Mary? Perché ci sta mettendo così tanto?

    Fa due passi di lato per evitare che l’ologramma gli passi attraverso. Odia quando succede, soprattutto se portano cattive notizie.

    La speaker si ferma di colpo, la sua faccia da bambina adulta assume un’espressione più seria.

    "Salutato dal commovente entusiasmo dei delegati, il sesto giorno di seduta del XXII Congresso della Corporazione si è aperto in data odierna. Il Supremo Presidente Duke Preston, simbolo di tutte le vittorie economiche e della gloria del popolo della Federazione, ha fatto il suo ingresso accompagnato dai suoi fedelissimi consiglieri.

    Il Congresso ha discusso il punto 4 all’ordine del giorno: Elezioni del Consiglio di Direzione della Corporazione.

    Ci mancava anche la lettura del comunicato. Lester sbuffa e scuote il capo, si volta in cerca della donna.

    "Il delegato Karl Garcia Won legge la lista dei candidati a membri del Consiglio di Direzione. Quando suggerisce il nome del Supremo Leader Duke Preston quale Presidente del nuovo Consiglio, tutti i delegati irrompono in un lungo e scrosciante applauso con grida di urrà e sventolio di cappelli e fazzoletti a testimonianza di un pieno sostegno.

    Il Congresso rielegge il Presidente Duke Preston e i membri del Consiglio di Direzione per acclamazione".

    Mary si fa strada attraverso il nugolo di turisti al di là della zona di sicurezza. Non ha ancora finito, deve attendere il controllo dei bagagli da parte dei robot sniffatori.

    Uno sceriffo spazioportuale le si avvicina e le dice qualcosa. E ora cosa vuole ‘sto tizio da lei? Parlano, sorridono, non sembra una minaccia.

    "Il XXII Congresso della Corporazione adotta unanimemente la decisione sull’elezione di Duke Preston a Supremo Presidente del Consiglio di Direzione della gloriosa Corporazione in conseguenza della volontà unanime e del desiderio di tutti i delegati.

    L’elezione di Duke Preston, il più prominente leader politico della nostra era, a Supremo Presidente della gloriosa Corporazione, rappresenta la più grande fortuna e felicità per la Federazione e il suo popolo e marca …"

    Le solite manfrine. Lester resiste all’impulso di sputare a terra.

    Mary si sgancia dallo sceriffo con un sorriso stanco. Lester alza il braccio per farsi vedere e la guarda avvicinarsi.

    – Che cosa voleva da te?

    – Mi ha riconosciuta, ha detto di essere un mio tifoso. Si ricordava del mio incontro con Yoka.

    – E poi?

    – E poi cosa? Niente. Mi ha chiesto un selfie.

    Lester annuisce con un leggero cenno del capo.

    – Cosa si dice in giro? – Mary indica l’ologramma della giovane speaker che sgambetta tra i turisti.

    – Il Supremo Duke è stato riconfermato alla guida della Corporazione.

    – Chissà perché la cosa non mi sorprende. – Sbuffa, non dice altro, poi incrocia il suo sguardo e sorridono all’unisono.

    Fuori, la luce copre ogni cosa.

    – Ho riservato due camere all’Hotel

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