Il grande fratello di ferro

Di Charles Stross

Fantascienza - racconto lungo (44 pagine) - La guerra è pace
La libertà è schiavitù
L’ignoranza è forza
Confida nel computer

Sarebbe stato diverso l'anno 1984 immaginato da George Orwell aggiungendo la variabile "computer"? Meno di quanto si può pensare in realtà. Perché se da una parte l'informatica potrebbe garantire nuovi strumenti per garantire al Socing il ferreo controllo della società, dall'altra le sue stesse regole – per esempio, considerare reato anche solo ammettere la possibilità che il software del Computer possa contenere bug – finirebbero per diventere limiti al suo potere.

Il personaggio O'Brien immaginato da Charles Stross non lavora riscrivendo i giornali come quello di Orwell, ma sta tutto il giorno dietro una tastiera. Ma anche lui, come il suo originale, non è solo ciò che sembra essere.

Charles Stross, nato a Leeds nel 1964 ma da tempo residente in Scozia, si è laureato in farmacia, poi ha preso una specializzazione in informatica e ha lavorato come consulente e sviluppatore, per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura dal 2000. Tra le sue opere più famose Accelerando (premio Locus), una delle opere più interessanti sul tema della Singolarità tecnologica; Palinsesto, vincitore del Premio Hugo nel 2012; e la serie della «Lavanderia», un'organizzazione segreta che si occupa di occulto, alla quale ha dedicato diversi romanzi e numerose novelle, tra le quali Rapporto sulle atrocità (Urania), Giungla di cemento (Premio Hugo 2005, Delos Books) e Equinoide (Premio Hugo 2014, Delos Digital e Elara).

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 26 giu 2018
• ISBN: 9788825406405

Anteprima del libro

a cura di Silvio Sosio

Charles Stross

Il grande fratello di ferro

RACCONTO LUNGO

Traduzione di Marco Crosa

ISBN 9788825406405

© 2002 Charles Stross

Titolo originale: Big Brother Iron

Edizione ebook © 2018 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.1

Font League Spartan Bold by Micah Rich, SIL Open Font Licence 1.1

Traduzione: Marco Crosa

Copertina: Franco Brambilla

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Nota dell'autore

Il grande fratello di ferro

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

In questa collana

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Il libro

La guerra è pace

La libertà è schiavitù

L’ignoranza è forza

Confida nel computer

Sarebbe stato diverso l'anno 1984 immaginato da George Orwell aggiungendo la variabile computer? Meno di quanto si può pensare in realtà. Perché se da una parte l'informatica potrebbe garantire nuovi strumenti per garantire al Socing il ferreo controllo della società, dall'altra le sue stesse regole – per esempio, considerare reato anche solo ammettere la possibilità che il software del Computer possa contenere bug – finirebbero per diventere limiti al suo potere.

Il personaggio O'Brien immaginato da Charles Stross non lavora riscrivendo i giornali come quello di Orwell, ma sta tutto il giorno dietro una tastiera. Ma anche lui, come il suo originale, non è solo ciò che sembra essere.

L'autore

Charles Stross, nato a Leeds nel 1964 ma da tempo residente in Scozia, si è laureato in farmacia, poi ha preso una specializzazione in informatica e ha lavorato come consulente e sviluppatore, per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura dal 2000. Tra le sue opere più famose Accelerando (premio Locus), una delle opere più interessanti sul tema della Singolarità tecnologica; Palinsesto, vincitore del Premio Hugo nel 2012; e la serie della «Lavanderia», un'organizzazione segreta che si occupa di occulto, alla quale ha dedicato diversi romanzi e numerose novelle, tra le quali Rapporto sulle atrocità (Urania), Giungla di cemento (Premio Hugo 2005, Delos Books) e Equinoide (Premio Hugo 2014, Delos Digital e Elara).

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Nota dell'autore

La lucida analisi della tirannia operata da George Orwell è uno dei capolavori della narrativa distopica, forse uno dei maggiori testi del ventesimo secolo. Ma la sua visione stalinista – uno stivale che schiaccia eternamente un volto indifeso – appare singolarmente datata alla luce del collasso del Patto di Varsavia.

Oppure no? Oggigiorno in occidente sono in atto tendenze terrificanti: il cosiddetto mondo libero scivola inesorabilmente, lungo una china fiorita di buone intenzioni, verso uno stato di sorveglianza nel quale la retorica dell’ordine pubblico può essere usata per giustificare qualsiasi draconiana restrizione delle libertà civili. Nel frattempo, non dobbiamo fare altro che osservare la storia della Russia post-brežneviana negli anni ’70 e ’80 per immaginare come la Pista Uno di Orwell sarebbe potuta diventare cinquant’anni più tardi…

1

Jeremy apre un’altra confezione da sei di birra mentre le guardie leggono le sentenze dei primi sei mascalzoni. – Birra della Vittoria? O Miscela del Patriota? – chiede.

– Vittoria. – Me ne passa una e io bevo un sorso dalla bottiglia, mentre sul teleschermo in fondo al soggiorno la traccia con le risate registrate schernisce i criminali diretti al patibolo. Jeremy impreca quando Ralph dà inavvertitamente un calcio a una lattina che si rovescia sul tappeto persiano: domattina dovrà occuparsene il personale delle pulizie.

– Per crimini contro l’ordine costituito, in ispecie: gettare dubbi sull’integrità dei sistemi informatici convalidati dal Partito, l’ingegner Kenneth Sanford è pertanto condannato a morte per ordine del Ministero dell’Amore. Giustizia sia fatta!

La traccia delle risate registrate riparte dall’inizio mentre gli sistemano il cappio intorno al collo. Ken ha un aspetto bizzarro: sembra quasi che la sua testa appartenga a un altro corpo, uno che non sta per essere impiccato. E l’immagine si sta annebbiando di