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Numen – Scommessa sulla Fine del Mondo
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Numen – Scommessa sulla Fine del Mondo
E-book217 pagine2 ore

Numen – Scommessa sulla Fine del Mondo

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Info su questo ebook

Fantascienza - romanzo (147 pagine) - Il sentiero per la salvezza passa attraverso la fine del mondo.


È su questa scommessa che Numen, un ONav, un cinico ex-guerriero cyberonirico, si trova suo malgrado a dover puntare. Perché? Perché il mondo sta per cedere alla dittatura mentale imposta dalla Democrazia Sacra. Perché la libertà sta per diventare meno che un ricordo. Perciò spetta a Numen e ad Atum, sua controparte digitale, fare in modo che la Scommessa sulla Fine del Mondo abbia un senso.


Cyberscrivens è un progetto collettivo di narrative designers fondato nel 2021 da Fabio Belsanti, Maico Morellini e Lukha B. Kremo. Il loro primo progetto è Numen, un’opera crossmediale letteraria, ludica e videoludica.

Fabio Belsanti è CEO, fondatore e lead game designer di AgeOfGames & PMStudios. Laureato a Siena in Storia, ha scritto vari articoli e recensioni per riviste specializzate sviluppando altresì molteplici progetti multimediali d’ambito culturale. Nel 2013, ha iniziato a creare strategie di trading algoritmiche sviluppate per le operazioni automatiche con intelligenza artificiale. Nel 2015 ha scritto il romanzo di fantascienza Etrom – The Astral Essence (Delos Digital), nel 2018 Scommessa sulla fine del mondo (finalista del premio Urania). In collaborazione con il professore Marco Accordi Rickards, CEO della Vigamus Academy, ha pubblicato a dicembre del 2021 il saggio Homo Cyber Ludens che in cristallizza, grazie a contributi di game designer e accademici di rilievo internazionale, una parte delle riflessioni del progetto “Videogames & Alta Cultura”.

Maico Morellini, classe 1977, vive in provincia di Reggio Emilia e lavora nel settore informatico. Con il suo primo romanzo di fantascienza, Il Re Nero, ha vinto il Premio Urania 2010, pubblicato nel novembre del 2011 da Mondadori. Nel 2014 ha creato per Delos Digital la serie hard science fiction I Necronauti. Nel 2016 è uscito il suo romanzo La terza memoria, per Urania Mondadori. Nel 2018 ha pubblicato Il diario dell’estinzione (Edizioni Watson) e, nel 2020, Il ragno del tempo (Providence Press), entrambi romanzi vincitori del Premio Italia (2019, 2021) come migliori romanzi fantasy.

Lukha B. Kremo, laureato in Storia Medievale, nel 2015 ha vinto il Premio Urania (Mondadori) con il romanzo Pulphagus® fango dei cieli, e il Premio Robot (Delos Books) 2018 con Invertito (pubblicato nell’omonima rivista e sulla rivista ungherese Galaktika). Ha pubblicato una decina di romanzi di fantascienza e noir e più di cento racconti. Dirige la casa editrice Kipple Officina Libraria, insegna Storia e Filosofia nei licei e si diletta a comporre musica elettronica sperimentale.

LinguaItaliano
Data di uscita12 apr 2022
ISBN9788825420074
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    Anteprima del libro

    Numen – Scommessa sulla Fine del Mondo - CyberScrivens

    1. BioMeM-TaleST-TF0: 2,365e+7

    – Eterno dolore, morte assoluta, noia infinita.

    – Dici a me? Stavo ripensando a un sogno, in cui noi due…

    – Non m’interessano quelle assurdità che assimili ai sogni. Piuttosto, dimmi, cosa pensi sia peggiore tra le predette sciagure?

    – Anche se credo non cambierà l’elaborazione della risposta, definisci meglio morte assoluta.

    – La morte senza fronzoli, la fine nel buio senza nemmeno il buio, il vuoto nulla, lo scialbo orrore che sta in mezzo alla strada e che la psiche mette da parte per non farci impazzire.

    – Bene, nonostante l’approfondimento, la mia risposta non muta. Sono la tua Bio-AI, non sono in grado di aiutarti con queste… come posso chiamarle tecnicamente, in modo semplice ma appropriato, non troppo lungo, né breve, nel tuo linguaggio umano… ah sì, ecco, direi che non è mio compito, non posso, nemmeno voglio, aiutarti riguardo a queste tue cicliche elucubrazioni mentali depressive e nichiliste che non portano a niente.

    – E allora vaffanculo, non servi a un cazzo!

    – Ti rendi conto che è come se ti mandassi a fare in culo da solo?

    – Se c’è qualcuno che ha il diritto di farlo, quello sono io. Me lo merito per la brutta persona che sono diventato, dopotutto.

    – Immagino possa in buona parte concordare su quanto affermi sui recenti sviluppi della tua personalità, tuttavia è mio compito almeno provare a distoglierti da questi pensieri angoscianti. Che ne dici se scarico una bella avventura erotica?

    – Che ore sono?

    – 5.45 del mattino.

    – Giorno?

    – Lunedì.

    – Vaffanculo anche al sesso. Non si può iniziare così un’altra settimana.

    – Ma sarebbe solo un passaggio transitorio per riprendere a dormire. Dopo l’ultimo sforzo sarebbe bene restare almeno un’altra settimana in stasi.

    – No, non mi va di perdere altro tempo a fare la mummia. Ormai è fatta, non è più come un tempo, quando potevo entrare e uscire dai sogni o dalla stasi a mio piacimento. Che schifo e che oltraggio invecchiare. Perché mi sono svegliato prima del previsto?

    – A causa di un insolito picco metabolico che non sono riuscito a gestire. Un accumulo di stress psicofisico di lungo corso ti sta creando scompensi vari. Direi che questa è una diagnosi attendibile al settantaquattro percento.

    – Ma come le calcoli queste assurdità?

    – Stai davvero invecchiando se non ricordi che abbiamo aggiornato di recente il programma di monitoraggio e diagnosi medica del sarcofago.

    – Ma se il risultato è questo, era meglio non installare niente. È come dire che c’è il ventisei percento di possibilità di avere di nuovo un necrocancro che mi sta fottendo alla grande.

    – Assai improbabile in base alle ultime analisi del sangue, ma è pur vero che la medicina non è una scienza esatta, purtroppo.

    – Già, come se la fisica lo fosse, con il casino che sta là fuori in mezzo alle stelle.

    – Lo è, nonostante l’enorme complessità non del tutto svelata. Ma non entriamo in discussioni pseudoscientifiche, che tra l’altro nella tua versione conscia non sei in grado di sostenere. Piuttosto, vogliamo provare a fare qualcosa per quest’onnipresente depressione? Trovo davvero pessimo il principio dei tuoi pensieri in stato di veglia.

    – E che vogliamo fare?

    – Che ne dici di un’avventura erotica accompagnata da un lieve dosaggio di majocaina di alta qualità?

    – Per gli dèi che consigliere invadente e fastidioso, sei diventato! Ho detto niente sedativi sessuali, grazie. Sparami una fiala di nutrienti e una di antiossidanti, dammi una scossa e iniziamo a lavorare. Inventiamoci anche oggi qualche modo per fare soldi, che è meglio.

    – A questo punto, non è meglio se avvio il protocollo di risveglio completo?

    – No, non mi va di uscire dal sarcofago, solo fiale e una scossa, per favore.

    – Un po’ d’aria e una doccia ti farebbero bene.

    – Ma porca puttana, manco mia madre, iddio la benedica e l’abbia in gloria, mi rompeva i coglioni in questo modo.

    { Comando Numen aleph – Selezione automatica nutrimento basico – }

    { Comando Numen aleph – Scossa Intensità 1 – }

    – Ai tuoi ordini, signore.

    Dopo essersi trasformato in una specie di nebbia umanoide per il disappunto, Atum abbandona il modulo primario e sparisce. So che mi sta odiando per averlo costretto a ubbidire in quel modo, e mi dispiace, ma mi sono svegliato davvero di pessimo umore. Sono stanco di sentirmi così. Cercherò di capire meglio perché non riesco a uscire da questa condizione analizzando le ultime trascrizioni della bio-memoria. Se e quando avrò la forza di farlo.

    Per ora è evidente che passo troppo tempo a pensare alla morte. Mi alzo e mi addormento tutti i santissimi giorni pensando a quando arriverà, per me e per il mondo intero. Non che faccia molta differenza.

    Chissà se pensare e ridurre il mondo umano a un corpo unico non sia altro che una mediocre scusa per assolversi, un modo semplice per condividere un fardello che in realtà nessuno può davvero sopportare da solo. Il peso di essere se stessi non sapendo mai fino in fondo chi si è… bella cazzata da biscotto della fortuna, ho pensato. Questa è una considerazione davvero troppo generica.

    Ovviamente la morte è già arrivata nella mia vita, così come in quella di tutti, anche di chi fa finta di niente. Può nascondersi perfino nel sorriso di un neonato. Insulse creature costrette a vagare sperdute in un immenso universo fino a quando Lei, in silenzio, senza alcuna spiegazione, ci raggiunge. Ecco cosa siamo, noi viventi. Il suo più grande pregio è forse l’equità… Basta! Atum ha ragione, genero una quantità abnorme di pensieri che sono solo immondizia depressiva. La cosa peggiore è che alla fin fine ci sguazzo, in questa banalità.

    Ma guarda che interfacce idiote sono apparse durante questo delirio. Teschi e teste urlanti. Mah, diciamo che va bene così, non bastoniamoci troppo.

    { Comando Numen aleph – Stop tracciamento e interfacce emotive – }

    { Comando Numen aleph – Caricamento Ufficio/Main Projects – Luci soffuse – }

    Due opzioni galleggianti a mezz’aria. Sessione di playtesting o di trading?

    Sull’icona del trading, appare una nota di attività prioritaria da monitorare. Bene, la risposta è arrivata da sola. Scelgo l’avatar del mago della guerra e mi tuffo nel parco giochi dei mercati globali.

    L’accesso non è agevole, per aprire e oltrepassare il cancello secondario mi brucio, percepisco una folgorazione che raggiunge nervi e muscoli del corpo fisico che per un attimo si contorce nel sarcofago. Da quello che riesco a intravedere durante il check d’ingresso, mi sembra che le AI stiano lavorando su settori molto diversi. Il volume delle transazioni è insolitamente alto, per quest’ora. Mi è parso di vedere addirittura schierate delle unità di veterani, sulla linea di supporto del prezzo dell’oro alieno che avevo individuato ieri. Se quegli idioti dei robomanager hanno male interpretato le mie strategie facendo scattare misure difensive esagerate, significa che potrebbe esserci qualche schifoso bug nel codice. Giuro che se c’è un altro bug vado a uccidere il programmatore nel suo maledetto paese fortificato.

    { Comando Numen aleph – Info efficienza strategie e macchine – }

    In questa fase posso avere solo report parziali, ma è chiaro che c’è un sovraccarico di dati, siamo al limite di calcolo e rischiamo qualche blocco. Se succede su un server esterno poco male, ma se si sta per fottere una macchina del bunker, potrei passare più di una settimana a bestemmiare. Devo mantenere la calma, per ora sono solo supposizioni in fase di connessione, preoccupazioni non verificate. Devo trattenermi dal fare cazzate, tipo richiamare con un protocollo d’emergenza i guardiani delle torri in entrata per allentare la tensione che si sta accumulando nel Centro di Comando. No, i guardiani restano dove sono, e se i legionari crepano per difendere un prezzo indifendibile, amen.

    Devo attendere il caricamento completo e richiamare Atum, solo lui può dirmi cosa sta succedendo con precisione, almeno credo.

    Ancora tre minuti, un’eternità, ma la devo sopportare. Concentrazione e ricerca del vuoto. Forse, se nell’attesa rileggessi una lezione di Atum sull’analisi olistica dei movimenti del prezzo, potrei evitare di fare mosse impulsive con questi cazzo di numeri che scopano freneticamente tra loro, finendo per esplodere o annientarsi nello spazio immaginario della rete finanziaria.

    { Comando Numen aleph – Accesso bio-memoria rielaborata: lezione 476 – }

    Un insieme confuso di suoni, immagini, informazioni in parte chiare, in parte sfuggenti, rappresentate dai moduli grafici dell’inconscio, irrompe e cancella tutte le precedenti interfacce. L’espediente sembra funzionare, le parole che Atum ha usato durante la lezione 476 rivivono e scorrono, forse non nell’esatto ordine in cui sono state dette, o scritte. Riescono a mantenere comunque il senso profondo che hanno avuto sulla mia psiche, rendendomi in grado di affrontare un argomento così importante e necessario per sbarcare il lunario. Fluisco nel ricordo e il resto non conta, per ora.

    D’improvviso un rumore assordante interrompe il ricordo frantumando la voce di Atum in mille pezzi. Una fitta rovente al cranio e all’addome mi rigettano nel corpo fisico. Urlo al buio mentre scorre nel cervello, simile a una vecchia foto sbiadita, un messaggio d’errore.

    //ALLERTA DI NAVIGAZIONE

    ErrorFatalis ( LocusIgnotus* NoObk)

    {

    (NULL, obg, Malfunzionamento Sarcofago. Apertura d’emergenza., +_▲ ¦ In_Indicivm);

    }

    2. BioMeM-TaleST-TF2: 394200-1

    Apro gli occhi con fatica, spasmi muscolari di gambe e braccia mi ricordano che ho ancora un fastidioso corpo da gestire. Che puzza nauseabonda! Sul serio, che schifo, sono fradicio di sudore e immerso per metà nei miei escrementi. I sistemi ausiliari del sarcofago sono entrati in funzione e sembra che stiano cercando disperatamente di aspirare tutta questa merda e di scollegarmi il più in fretta possibile dall’asse di navigazione. Miriadi di spie d’emergenza brillano e strillano in modo insopportabile. Provo a muovermi e a forzare nel modo meno disastroso possibile il distacco dei cavi di connessione dal collo e dalla colonna vertebrale, ma non appena riesco a spostarmi più di un millimetro i tentacoli di sicurezza reagiscono immobilizzandomi. Un attimo prima che inizi a imprecare contro ogni singola macchina e bullone del bunker appare Atum che ha deciso di vestire i panni del vecchio saggio eremita, tunica con cappuccio lacera al punto giusto, lunga barba bianca arruffata, zigomi spigolosi, occhi blu che emanano una lieve luminescenza ipnotica.

    – Stai calmo, Numen. Disagi temporanei a parte, non corri alcun pericolo. L’errore che si è verificato al supporto di sospensione vitale non è la fine del mondo. Devi attenerti al protocollo d’emergenza del sarcofago, abbi un minimo di pazienza.

    – Ecco, ora sono più incazzato di prima. Non c’è un modo per scavalcare il protocollo?

    – Ci sarebbe, ma…

    – Ma un cazzo! Fammi uscire da qui, subito! Oppure ci godi a vedermi sguazzare nella merda?

    – Spiacente, ma insisto. Se accelerassimo i processi di disconnessione potremmo provocare notevoli danni al sarcofago. Se tu riuscissi per un attimo a mettere da parte l’isteria di questo risveglio e facessi mente locale alle cose davvero importanti, non rischieresti di fare dei buchi sul ponte della nave in un momento in cui è così difficile trovare dei pezzi di ricambio. D’altro canto, ovviamente, sei libero di continuare a comportarti come un babbuino impazzito, e se insisti posso eseguire i tuoi stupidi ordini senza dover subire qualche altro umiliante comando irrevocabile.

    Atum ha ragione, anche se mi dà fastidio ammetterlo. Sospiro e mi rassegno all’esecuzione del protocollo. Roteo gli occhi per capire se nel resto della stanza è tutto in ordine. Per ciò che vedo sembrerebbe di sì. L’ottagono centrale del bunker è come al solito un rassicurante spazio vuoto di pietra bianca con il sarcofago al centro e una postazione di navigazione da cui spunta qualche grosso cavo che sprofonda nel pavimento o si arrampica sulle pareti.

    – Finalmente una scelta sensata, amico mio.

    – Togliti quel ghigno dalla faccia o giuro che ti cancello!

    – Che ghigno?

    – Ti odio.

    – Lo so, è un problema che hai sin da bambino, dovresti volerti più bene.

    – Già, e nemmeno farmi prendere per il culo dalla mia Bio-AI.

    – Difficile, considerando che conosco piuttosto bene la struttura del tuo pensiero.

    – Sì, sì, ok, bravo, hai vinto, e avevi ragione.

    – Come sempre.

    – Su questo ci sarebbe molto da dire, soprattutto nell’ambito delle navigazioni oniriche, ma lasciamo stare, non mi voglio incartare in un’altra discussione senza sbocchi. Piuttosto, mentre mi godo con stoica fermezza lo svuotamento di quest’orrore, mi dici cos’è andato storto?

    – A parte i sovraccarichi generici che avevi notato c’è stata un’intrusione imprevista che ha provocato veri e propri surriscaldamenti fisici ed errori a cascata.

    – Com’è possibile? Pochi giorni fa abbiamo schierato agli ingressi dei cablaggi del bunker le nostre truppe di élite fuori mercato, a meno che…

    – Esatto, a meno che non ci siamo andati a creare da soli un traditore che ha aperto, magari senza nemmeno saperlo, una postierla del nostro castello.

    – Ma porca puttana marziana, non ci posso credere! Che tipo d’incursione è stata? Danni effettivi?

    – Questa è la parte più misteriosa.

    – In che senso?

    – A parte il crash del sistema di supporto di sospensione vitale del Sarcofago, tutto il resto, sia all’interno del bunker, sia nelle appendici esterne, è rimasto in perfetto ordine, funzionante al cento percento.

    – E allora forse ti sbagli, non è stata un’incursione, ma un crash interno atipico.

    – No, sono certo che è stato provocato dall’esterno, i report degli analisti della Difesa non lasciano dubbi. Continuerò a studiare l’attacco. Al momento la cosa più singolare è che per qualche secondo credo di essere morto.

    – Ah… e com’è morire?

    – Indescrivibile. E buio.

    3. BioMeM-TaleST-TF3: 394200-2

    I primi passi sono dolorosi, non stavo in piedi da diversi giorni e nonostante il mix di fiale di mantenimento i muscoli sono indolenziti. Se riuscissi a procurarmi un sarcofago di ultima generazione sarebbe

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