Oscura signora dell’abisso
Di Flavio Torba
()
Info su questo ebook
Horror - racconto lungo (47 pagine) - Le persone che ami possono nascondere terribili segreti.
Secondo i medici, il malessere di Mauro è dovuto al dolore per la morte della moglie Daniela, vittima di uno strano incidente domestico. Nel tentativo di tornare alla normalità, Mauro scoprirà che le ossessioni di Daniela non sono scomparse con lei. Sono vive. E letali.
Flavio Torba è un ingegnere reggino – cresciuto a Stephen King e Clive Barker – che da un paio d’anni si dedica alla scrittura sotto pseudonimo. Ha pubblicato racconti su lit-blog come Verde, Reader For Blind, L’Ircocervo, Spazinclusi e in antologie come Carnaio e Carneide (2019 e 2020, a cura della rivista La Nuova Carne) e Il Buio (2019, dell’omonima rivista). Nel 2020 ha pubblicato con Delos Digital il racconto lungo La casa dell'odio.
Leggi altro di Flavio Torba
Ora i maestri muoiono Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa casa dell'odio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSotto la Stella del Cane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStupenda creatura idiota Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Oscura signora dell’abisso
Ebook correlati
Perpetual Life One Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNel cuore del centro storico: Una vecchia indagine di Matteo De Foresta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnche simpaticamente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa seduzione della vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa rivoluzione non ha il codice a barre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOperette umorali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl grande bang Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniJeff Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSenza indizi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn probabile delitto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5E questo come la fa sentire? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRichiesta Speciale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnonimo assassino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVietato Leggere all’Inferno Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il passo più lungo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa voce sottile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni2068: L'uomo che distrusse il futuro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiario di un'incazzata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAnsia d’amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl tempo limite Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Livellatori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPasticcio di grano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna vendetta qualsiasi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI delitti di Bologna: Indagine fra pandemia e sciacalli per Trebbi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRitratto di Signora con Cagnolino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUomini e lupi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl social dei sogni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNarciso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn ultimo abbraccio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPizzo e merletti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa horror per voi
Castelli maledetti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniWoom Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Tutti i racconti, le poesie e «Gordon Pym» Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La tomba e altri racconti dell'incubo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'isola misteriosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Streghe Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La terra degli Anunnaki Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i romanzi e i racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Labirinto mortale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScrivere l'horror - Nel cinema e nella letteratura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl richiamo di Cthulhu Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDall'inferno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl ritratto di Dorian Gray Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI racconti del Necronomicon Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Blood Bonds – La serie completa (Volumi 4-6) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa tana del serpente bianco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa casa sull'abisso Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Video Nasties Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTenebre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPromessa di sangue - Prequel Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCarmilla e altri racconti di fantasmi e vampiri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL' Alba dei vampiri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Oscura signora dell’abisso
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Oscura signora dell’abisso - Flavio Torba
1
Se in questo momento un neon sfarfallasse, Mauro gliene sarebbe grato. In questa situazione, sarebbe contento di qualunque sfumatura di irrealtà, qualsiasi trucco da film d’azione partorito da un regista pigro con problemi di bollette, ogni metafora azzeccata a metà o fuori fuoco di un poeta che gioca a fare Rimbaud.
E invece la sala è più che reale. Piena di vecchi. Piena di tutti questi malati.
Mauro si decide a entrare, individua un seggiolino di plastica e ci si siede. I sostegni si lamentano, accolgono il suo peso perfettamente bilanciato con l’età, con l’assunzione di carboidrati e grassi, con una vita sessuale poco soddisfacente ma regolare, almeno fino a poco tempo fa.
La porta a vetri smerigliati è socchiusa per fare entrare un po’ d’aria. Si soffoca anche se fuori piove e i corpi intorno emanano un calore d’altoforno della mutua, umido e tossicchiante.
Si è appostato davanti all’ambulatorio quasi mezz’ora prima dell’apertura e vi ha trovato lo stesso un manipolo di irriducibili dell’artrite e dei reumatismi. Gli siedono accanto, questi catorci, questi specchi degli anni che prima o poi arriveranno. Sembravano così lontani e invece erano dietro una porta socchiusa, a sbirciare, ad aspettare il momento giusto ed entrare in punta di piedi nella sua vita e mettersi lì, in un angolo, dietro una poltrona, senza dare fastidio, a ingrassare fino a raggiungere un peso tale da far scricchiolare il pavimento, tale da non essere più ignorabile.
Non ci saranno altri anni per Daniela, ma Mauro storce la bocca pensando a se stesso.
C’è una bambina che saltella da una parte all’altra, la figlia o la nipote di qualcuno. Lei sì che è irreale.
Una signora a due sedie di distanza lo fissa. A intervalli regolari si massaggia il ginocchio gonfio e solcato da venature di blu.
Ci siamo, pensa Mauro.
– Dica un po’, lei non è mica l’avvocato che sta nel condominio Le Rose?
– Lì ho solo lo studio, signora. Abito poco lontano. Sì, comunque sono io.
– Oh, mi è dispiaciuto tanto per sua moglie.
La a di tanto si allunga più di quanto sia umanamente possibile. Anni e anni di pratica con frotte di parenti di coetanei scomparsi.
In sottofondo, una colonna sonora di tosse, starnuti, grattate, pagine sfogliate, discorsi su quanto era meglio una volta, su come ci fregano le pensioni.
Le suole di gomma della bambina stridono contro il linoleum blu della sala d’attesa, scaricano la sua energia infantile e saggiano i limiti della madre, che la guarda con la coda dell’occhio mentre parla con un’amica.
Oltre il bianco delle pareti, i colori dominanti sono quelli tenui e scuri dei cappotti. Solo una signora, quella a cui dispiace tanto, sfida tutti con un maglione rosa shocking.
La signora stringe la mano dell’uomo che gli sta accanto. Il marito, probabilmente. Ma l’insieme di loro due è così asessuato, informe, che non farebbe alcuna differenza. Non cambierebbe nulla se fosse il fratello rincoglionito. L’uomo ha dei baffi che avrebbero bisogno di una spuntatina. Mauro guarda la signora parlare ma non la ascolta, anche se si piega in avanti verso la conversazione.
– Signora, quand’è stata l’ultima volta che lei si è sentita potente?
Le palpebre dell’anziana non si chiudono per qualche secondo. I suoi occhi non potrebbero essere più grandi di così. Non capisce la domanda, o forse fa solo finta, vuole mantenere il suo universo stabile di realtà.
– Non ci ho mai parlato, ma sembrava sempre una brava ragazza. Così riservata – insiste.
La bambina scatta e poi torna indietro, come pentita, in mezzo ai rottami che aspettano una ricetta per il cuore o la vescica e che la guardano con un sorriso o una smorfia, a seconda del proprio grado di nostalgia.
– Il prossimo! – grida la segretaria.
Il medico continua a fare scattare una penna sponsorizzata da un farmaco per la pressione. Tic. Tac.
Ci siamo.
Mauro si accomoda, di nuovo, su una sedia che è la copia esatta di quelle nella sala. Alberto invece ha per sè una poltrona imbottita da ufficio, di quelle in pelle, ergonomiche, regolabili. Compie rotazioni di qualche grado da un lato all’altro. Da quel trono Mauro aspetta che arrivi la sentenza di morte. Almeno, che sia una cosa breve
– Ora ascoltami – dice Alberto. – Tu non hai assolutamente niente.
– Ci capisci poco di medicina allora.
– Tu continua a fare l’avvocato che io continuo a fare il medico. Qui ho la tua ecografia. Non c’è nulla. – Alberto picchietta la penna della pressione su una grande busta bianca che torreggia su una pila di carte spiegazzate agli angoli.
– Io ho una cosa qui che mi sta distruggendo… – dice Mauro. Anche il solo pensare allo stomaco gli provoca una