Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Quello che rimane. Il libro del Deuteronomio
Quello che rimane. Il libro del Deuteronomio
Quello che rimane. Il libro del Deuteronomio
E-book110 pagine1 ora

Quello che rimane. Il libro del Deuteronomio

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Secondo gli studiosi, Deuteronomio è uno dei libri più importanti dell'Antico Testamento; tuttavia leggerlo non è agevole, poiché sono assenti sia le grandi storie raccontate in Genesi ed Esodo, sia le vicende dei grandi re e profeti di Israele.

Deuteronomio invece si presenta come una serie di discorsi di Mosè al popolo di Israele, che è in procinto di conquistare la terra promessa. Ma Mosè non vi potrà entrare, dovrà morire in terra straniera, secondo il comando che Dio gli ha dato.

Dunque, nel giorno della sua morte, Mosè parla al popolo per persuaderlo a non ripetere gli errori del passato, a fidarsi invece completamente di Dio e a ubbidirgli con decisione: solo così potrà conquistare la terra promessa, e poi vivere in essa una vita prospera e felice.

Dietro questo artificio letterario dei discorsi ultimi di Mosè, la realtà è più cruda: Israele è già da secoli nella terra di Canaan, ma ha tradito l'alleanza con JHWH suo Dio, e sta vivendo la sconfitta, la disfatta sociale e la deportazione a Babilonia.

Nel buio di questi anni tragici, si leva la voce di alcuni sapienti ispirati: c'è una luce di speranza, che si regge sul ricordo di un Dio misericordioso e innamorato del suo popolo. Ecco quindi l'invito, espresso nel libro del Deuteronomio: torniamo ad ascoltare la parola di Mosè, con tutto il cuore e con tutta la mente, e Dio ci permetterà di tornare a Lui.
LinguaItaliano
Data di uscita19 apr 2022
ISBN9791221402698
Quello che rimane. Il libro del Deuteronomio

Leggi altro di Lucia Alessandrini

Correlato a Quello che rimane. Il libro del Deuteronomio

Ebook correlati

Cristianesimo per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Quello che rimane. Il libro del Deuteronomio

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Quello che rimane. Il libro del Deuteronomio - Lucia Alessandrini

    Presentazione

    Nelle steppe di Moab, al confine della terra promessa, Mosè affronta una mission impossible: prima di lasciare la guida di Israele e morire in solitudine, deve raccontare ai sopravvissuti al deserto l’epopea dell’uscita dall’Egitto, sotto la guida potente di JHWH, e l’alleanza del Sinai. Questo è l’unico modo per far loro affrontare la conquista della terra promessa, ma soprattutto per garantire loro un futuro, fondato sull’alleanza con JHWH.

    Gli studi biblici dell’ultimo secolo hanno messo in luce l’importante contributo della storiografia deuteronomista, e hanno proposto di considerare Deuteronomio come l’anello di congiunzione fra il Pentateuco e i libri storici: anche per questo, Deuteronomio è uno dei libri più importanti dell’Antico Testamento.

    Tuttavia, fra le persone di cultura biblica media esso non è molto popolare, poiché non vi sono presenti le grandi storie e i personaggi famosi che lo precedono e lo seguono nella Bibbia: le saghe dei patriarchi in Genesi, l’epopea del grande scontro col faraone d’Egitto in Esodo, le avvincenti storie dei primi re di Israele, Saul, Davide, Salomone. Invece in Deuteronomio si citano leggi e norme che a noi possono sembrare lontane, ma soprattutto il discorso continua a ritornare su se stesso, riproponendo inviti e ammonizioni sempre uguali: nessuna sorpresa, se si pensa che i 34 capitoli sono ambientati in una sola giornata di Mosè!

    Questo libro è un tentativo di far conoscere e amare Deuteronomio e il suo messaggio a un lettore non specialista: ancora una mission impossible? Deciderà il lettore…

    Il metodo che abbiamo seguito è quello di scegliere, all’interno dei 34 capitoli di Deuteronomio, un percorso¹ per visitare questo libro, e lasciarsi prendere dalla bellezza, dalla importanza, dalla forza delle esortazioni di Mosè: tante cose passano, il messaggio di Deuteronomio è quello che rimane.

    Lo stile del libro risente molto del parlato, essendo nato da un corso proposto nel 2018. Per questo, insieme alle brevi spiegazioni del testo biblico, sono proposte al lettore delle riflessioni, delle domande, delle provocazioni. Sono quasi assenti invece, per ragioni di brevità e semplicità, i rimandi ad altri testi biblici, eccetto che nel confronto fra i comandamenti e l’insegnamento di Gesù (capitolo V).

    Questo testo non ha nessuna pretesa di originalità e non è un commento esegetico al libro del Deuteronomio. Data la sua importanza, i commenti esegetici al Deuteronomio sono molti e validi², ed è impossibile darne conto in questa breve opera, perciò citeremo in bibliografia solo quelli a cui ci siamo più direttamente ispirati e di cui ci siamo avvalsi per l’esegesi (evitando per quanto possibile le citazioni puntuali nel corso del testo).

    Il libro del Deuteronomio non si può separare dalla sua storia³, e quindi si è dato spazio a questo aspetto, in special modo nei capitoli III e IX; l’ultimo capitolo è dedicato alla figura di Mosè e alla sua morte. Per quanto riguarda la legislazione, se ne parla nel capitolo VIII considerando alcuni gruppi di norme, mentre vengono dedicati tre capitoli, dal IV al VI, al Decalogo.

    Bibliografia

    [Be] P. BEAUCHAMP, La Legge di Dio, PIEMME 2000

    [Br] G. BRAULIK, Deuteronomio. Il testamento di Mosè, Cittadella 1987

    [C] R. CLIFFORD, Deuteronomio, LoB Queriniana 1995

    [L] N. LOHFINK, Ascolta, Israele. Esegesi di testi del Deuteronomio, Paideia 1986

    [M] C.M. MARTINI, Vita di Mosè, Borla 1992

    [P] S. PAGANINI, Deuteronomio, Paoline 2011

    [Sc] W.H. SCHMIDT, I dieci comandamenti e l’etica vetero-testamentaria, Paideia 1996

    [SS] H. SCHüNGEL-STRAUMANN, Decalogo e comandamenti di Dio, Paideia 1977

    [Sk] J.L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco, EDB 2006.

    I. Un invito alla lettura

    Il libro del Deuteronomio (Dt), suddiviso in 34 capitoli, ha una struttura particolare: è un codice di leggi civili e religiose (capitoli dal 12 al 25), che è incastonato in un grande discorso di Mosè (capitoli dal 5 all’11 e poi dal 26 al 28). Il tutto è preceduto da un discorso introduttivo di Mosè (capitoli dall’1 al 4) e seguito da un terzo discorso (capitoli 29 e 30), poi da brani che riguardano l’addio di Mosè e la sua morte (capitoli dal 31 al 34).

    Deuteronomio significa Seconda Legge; questo nome deriva da un particolare abbastanza marginale, riportato in Dt 17,18 e seguenti: il re deve avere, per suo uso, una copia della Legge (ovvero una seconda Legge); egli la deve meditare ogni giorno per non trasformarsi in un despota ma regnare secondo le norme di Dio. Gli ebrei chiamano questo libro Debarim, ovvero le parole (di Mosè).

    Secondo molti biblisti, il libro del Deuteronomio si può comprendere come la Legge predicata, nel senso che non si tratta tanto di una esposizione delle leggi divine, quanto di una esortazione all’uditore per convincerlo ad agire secondo la Legge di Dio. Notiamo infatti un continuo rivolgersi, da parte di Mosè, a un voi/tu, a tutto l’Israele presente e futuro, nei secoli, come se fossero tutti lì davanti a lui: è sempre oggi, per il Deuteronomio, e sono sempre io l’interpellato!

    Questo è uno dei motivi per cui si percepisce uno stacco fra il libro del Deuteronomio e il resto del Pentateuco; inoltre vi si riscontra uno stile molto particolare, ampio, in cui si ripetono spesso formule e modi di dire, allo scopo di affermare e far imprimere nella mente un unico concetto centrale: JHWH è l’unico Dio di Israele, perché Egli l’ha scelto e ha fatto alleanza con lui.

    Passiamo a presentare il contenuto di questo libro.

    È stato naturale far partire il percorso da Dt 1, dove Mosè in poche frasi riassume gli eventi che li hanno portati lì dove sono: ai confini della terra promessa, in procinto di attraversare il Giordano ed entrarvi. Perché non ci sono riusciti quarant’anni prima, venendo dal Sinai dopo l’esodo dall’Egitto? Mosè risponde con chiarezza: perché il popolo non si è fidato di Dio e non gli ha obbedito.

    Bisogna dunque cambiare mentalità: ecco che inizia l’opera di insegnamento e di persuasione di Mosè, che presentiamo a partire da un compendio di pochi versetti (Dt 10,12-22)⁴ dove sono già pre-senti i temi fondamentali: che cosa ti chiede il Signore, tuo Dio? E perché te lo chiede?

    Con i successivi tre capitoli tocchiamo uno dei punti nodali: i comandamenti, e il comandamento dell’amore; tanto importanti da essere ripresi in vari punti della Sacra Scrittura, e nell’insegnamento di Gesù. Per trattare questo argomento, ci siamo avvalsi anche dei testi di Beauchamp [Be], Schmidt [Sc] e Schüngel-Straumann [SS].

    Naturalmente il tema è molto più ampio rispetto a quello che abbiamo potuto esporre in questo testo, e sfocia nella domanda: qual è il significato dei comandamenti, della Legge, dell’Alleanza, per il cristiano di oggi?

    Il cammino procede con il famoso capitolo 8 di Deuteronomio, che mette in parallelo le tentazioni del deserto con le tentazioni nella terra del benes-sere: entrambe insidiose, entrambe superabili a partire dal Ricorda, Israele! Mosè insiste con toni appassionati: ricorda chi è il tuo Dio, ricorda cosa ha fatto per te, ricorda come ti ha amato! E dunque, dagli fiducia, ascolta le sue norme, metti in pratica le sue leggi. Così sarai felice.

    A questo punto proponiamo un excursus sull’insieme di leggi che si trovano nei capitoli dal 12 al 25: fra queste leggi che riguardano una società antica, molto diversa dalla nostra, scopriamo indicazioni di grande profondità e umanità, che anche oggi potrebbero fare della nostra società una società felice.

    Così non fu per Israele: l’alleanza con Dio venne tradita, gli idoli osannati, i poveri schiacciati; di conseguenza i castighi previsti dal trattato di alleanza si abbatterono su Israele: così fu interpretata dai saggi la catastrofe dell’esilio. Per gli esiliati, erano perduti il Tempio, il re, la terra… ma la Legge di Dio, come un’ancora di speranza, consentiva di guardare ancora al futuro.

    Su questo barlume di speranza che fa capolino in mezzo alle accuse di Mosè (e di Dio) ad Israele infedele⁵ si chiude il Deuteronomio, e il nostro percorso, con la riflessione sulla morte di Mosè, il grande condottiero che per ubbidire a Dio muore senza portare a termine la sua missione.

    Per concludere, possiamo affermare che i grandi temi di Deuteronomio si possono riassumere in due coppie: deserto e terra promessa, alleanza e Legge di Dio.

    La rilettura dell’epopea del deserto. La Bibbia presenta due modi di guardare alla storia del popolo di Israele

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1