Le prime esperienze lavorative di George P.

Di Milena Casilli

Un giallo ambientato interamente nella Capitale in cui la protagonista, Laura, è una detective, che cerca di risolvere diversi casi, senza mai demoralizzarsi. Per ottenere ciò, è necessario che ella si chiuda per diverse ore nel suo studio. Il punto saliente del racconto è di percorrere tutti i luoghi, al fine di riuscire a risolvere i dilemmi, seguendo la giustizia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 11 mag 2022
• ISBN: 9791221408904

Anteprima del libro

Parte I

Racconti delle prime esperienze lavorative di George P.

Capitolo I

La mia collega di lavoro Laura

Conseguita la laurea in medicina e chirurgia presso il policlinico Gemelli nel 1990 e specializzatomi nel 1995 in medicina legale, iniziai a lavorare al servizio di molti poliziotti. Ad un certo punto, decisi di abbandonare la questura dove ero stato per un po’ di tempo e di lavorare per dei detective privati. I primi tempi non ero felice dei detective con i quali lavoravo, perché non mi sentii molto utile a loro, in quanto essi erano molto autonomi e non mi interpellavano mai.  Successivamente incontrai una collega di lavoro, Laura, la quale mi chiamava ogni volta che aveva bisogno di un aiuto riguardo al caso che dovesse risolvere. Inizialmente non mi fidai di lei, poiché la vidi molto giovane e soprattutto silenziosa. Un giorno, in un momento di pausa dal lavoro, mi confidò che aveva molta esperienza nell’ambito della polizia, perché, una volta avuto il diploma, fece un concorso ed entrò a far pare di quest’ultima. Mentre lavorava, continuava gli studi e si laureò come detective in America, in quanto non aveva avuto una bella esperienza con la scuola italiana. Successivamente noi, due colleghi, intraprendemmo un dialogo più profondo, fino al punto che ci confidammo tutto il nostro passato. L’unico elemento che mi fece rimanere senza parole fu il fatto che a Laura non bastasse solo una testimonianza per risolvere i casi. Per lei era consueto lavorare con metodi assai strani, ma che portavano sempre ad un buon risultato, vale a dire, scoprire i colpevoli in ogni caso. Un altro elemento che mi ha lasciato senza parole è che Laura fosse molto legata al suo telefonino, in quanto si appuntava ogni riflessione che faceva o qualunque fatto che scoprisse. Inoltre, rimasi di stucco, quando la vidi lavorare a stretto contatto con altri poliziotti, per risolvere un caso molto difficile, che aveva coinvolto più persone, in quanto era un famigliare di un poliziotto. Non fu solo questa volta che vidi Laura risolvere dei casi utilizzando la sua valigetta. Una valigetta un po’ strana che non riuscii mai a capire cosa ci fosse realmente dentro, poiché ogni volta che l’apriva usciva un nuovo oggetto, che la portava a rinchiudersi nel suo studio per giorni interi, non facendosi più vedere, finché non aveva visto in fondo su ciò che pensava. Posso dire che è un detective un po’ misterioso, ma scrupoloso, proprio perché osserva qualsiasi cosa che le possa essere di aiuto per risolvere i misteri.

In seguito, decidemmo di essere amici, non solo colleghi di lavoro e lei decise di ospitarmi nella sua casa per un periodo di tempo non stabilito, finché non mi comprassi una mia casa e decidessi di trasferirmi in un’altra zona.

Un giorno decisi di fare una lista sui limiti e su ciò in cui Laura fosse portata. Giorno per giorno scoprii che aveva più pregi che limiti.

1.    Conoscenze sul diritto italiano: assai

2.    Conoscenze sulla biologia: abbastanza

3.    Conoscenze riguardo l’utilizzo di armi: abbastanza

4.    Suonare il pianoforte: si

5.    Conoscenza della letteratura italiana: molta riguardante i poeti del 1200/1300, ma abbastanza riguardante i poeti e scrittori dei secoli successivi.

6.    Conoscenza degli strumenti di lavoro da