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Il Codice di Shiva
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E-book294 pagine3 ore

Il Codice di Shiva

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Info su questo ebook

Questo libro permette di trasformare le nostre credenze esistenti sulla vera maturità maschile oltre le condanne e le immagini negative che esistono nella società odierna.

Condivide le antiche verità indiane sulla mascolinità che garantiscono una profonda soddisfazione spirituale, sociale, relazionale, professionale e personale per gli uomini (e le donne nelle loro vite)!

Ciascuno dei ventisette capitoli di questo libro prende in esame un attributo maschile di Shiva, il Dio indiano della coscienza.

Il libro enfatizza il potere trasformativo di ogni attributo maschile maturo per la società moderna, e la serie di importanti domande alla fine di ogni capitolo innescano un profondo auto-esame sia negli uomini sia nelle donne.
LinguaItaliano
Data di uscita27 dic 2022
ISBN9791221455984
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    Anteprima del libro

    Il Codice di Shiva - Il Codice di Shiva

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    Il lettore è autorizzato a divulgare, senza autorizzazione dell’autore, qualunque parte dei contenuti di questo libro per finalità di insegnamento, coaching o allo scopo di citare il testo stesso. Si richiede tuttavia di non ristampare né pubblicare i contenuti di questo libro con finalità di vendita.

    L’autore declina inoltre ogni responsabilità rispetto a qualunque equivoco che dovesse insorgere a causa di eventuali interpretazioni o estrapolazioni del testo qui contenuto.

    Prima edizione, novembre 2010.

    ISBN: 978-0-9937210-9-0

    RINGRAZIAMENTI

    Nel corso della mia infanzia, sono stati tanti gli insegnanti, i predicatori, i parenti e le persone incontrate in città che hanno condiviso con me le storie della gloria di Shiva, il dio indiano della coscienza. Siete stati in tanti ad avermi raccontato, recitando verso dopo verso, le imprese di Shiva, instillando in me, ancora bambino, un senso di timore e incredulità davanti a questo Essere Onnipotente. Molti degli insegnamenti che ho ricevuto sono giunti a me puntuali ogni sera, quando i potenti altoparlanti del tempio dietro l’angolo inneggiavano alla gloria e alla grandezza di Shiva. I ricordi dei miei concittadini, che per tutta la notte cantavano incessantemente i melodiosi poemi dei testi antichi durante le ricorrenze festive, mi sono vicini ancora oggi. Sono state tante le volte in cui i miei genitori, o anche i parenti, mi hanno messo a letto la sera raccontandomi le storie delle vittorie di Shiva contro il male e l’oscurità delle tenebre. Poi ci sono stati i fumetti, con le loro immagini mozzafiato e le loro nobili narrazioni, che generarono in me un senso di enorme fascino e una profonda volontà di apprendimento per lo splendore del Maha Purush (Grande Essere), Shiva. Non potrò mai ringraziare abbastanza tutti voi che avete svolto questa opera immensa per me.

    Sono devotamente grato a Dada Shambhushivananda e ai suoi monaci novizi (al centro di studi neoumanisti di Ydrefors, Svezia) per aver creato quel luogo di grazia nel quale ho potuto completare questo libro. Senza la vostra meravigliosa devozione, il vostro amore e il vostro altruismo non sarei mai riuscito ad aprire con tanta naturalezza le mie porte più segrete e ascoltare la voce dell’intimo più profondo. Ogni impressione che ho raccolto, ogni frase letta, ogni parola scambiata e ogni attimo di meditazione con voi al centro di studi è stata per me fonte di ispirazione.

    Nel corso degli anni, molti dei clienti che ho avuto come coach – giunti a me tramite i miei seminari, laboratori e nelle sessioni individuali – sono stati un’autentica benedizione per la mia esistenza. Non solo lungo i vostri percorsi di vita avete messo in luce la più alta verità insita nell’animo umano, ma grazie alla vostra passione e radiosità avete donato voi stessi come fulgidi esempi alle persone che hanno fatto parte della vostra vita. E siete stati fondamentali anche per me, lungo il viaggio che mi ha portato ad ancorarmi sempre più all’incredibile forza dell’io Maschile Maturo.

    Vorrei ringraziare anche te, mamma, per aver creato quello spazio nel quale il tuo non proprio ideale figlio ha potuto espandere il suo vero sé, e per aver superato tante tempeste e aver infine compreso il significato della tua esistenza umana.

    Vorrei ringraziare inoltre: Mark Vandeneijnde per avermi offerto in ogni istante la tua inestimabile amicizia prima e durante la concezione e creazione di questo libro, Anja Hulskotter per il tuo nobile esempio di vita e per la passione sincera e fantastica, Michiel ten Kate per la tua esuberanza e per il tuo spirito di adattamento. I vostri graditissimi pareri e le vostre osservazioni critiche e comunque sempre puntuali sulla prima stesura mi hanno consentito di arricchire il testo rendendolo denso di significati, fino a dargli una forma più completa e armoniosa.

    Grazie infine a tutti voi, miei lettori. Scegliendo di ricordare a voi stessi con queste tracce le verità dell’io Maschile Maturo, vi siete concessi l’opportunità di risvegliare in voi stessi ciò che già sapevate: avete già sentito la presenza dell’io Maschile Maturo, è qualcosa che avete già avvertito nel vostro intimo e in chi vi sta vicino, nei vostri familiari, amici, colleghi e altri conoscenti, anche se è stata lontana dal vostro stato di coscienza per tanto tempo. Uno dopo l’altro, possiamo aiutare gli uomini a ritrovare il proprio io maschile nella sua forma più matura e vivere appieno le nostre vite.

    Dedico questo libro a tutti quegli uomini che desiderano ritrovare il loro io Maschile Maturo.

    INDICE

    1. PREFAZIONE

    2. INTRODUZIONE

    3. SHIVA – L’INCARNAZIONE DELLA MATURITÀ MASCHILE

    4. LIBERAZIONE: IL VERO OBIETTIVO PER L’IO MASCHILE MATURO

    5. TROVARE LA PIENEZZA IN SÉ

    6. EGLI VIVE NELL’UNITÀ CON IL TUTTO

    7. LA DIMORA DELL’UOMO, IN UNA SERENA CONSAPEVOLEZZA

    8. CONOSCERE COLUI CHE DECIDE, DENTRO DI NOI

    9. L’ARCHETIPO DELL’OSSERVATORE BENEVOLO

    10. QUANDO L’UOMO SA VIVERE OLTRE LE APPARENZE

    11. L’IO MASCHILE MATURO SI ARRENDE ALL’ESTASI DELL’ABBANDONO

    12. ORDINARE SECONDO UN SISTEMA, PER GIUNGERE ALLA VERITÀ

    13. GENTILE NELLE MANIERE, RISOLUTO NELL’AGIRE

    14. L’AUTENTICITÀ: LA SUA PIÙ ALTA ESPRESSIONE

    15. VIVERE PER UNO SCOPO: IL CAMMINO DELL’IO MASCHILE MATURO

    16. LA SEMPLICITÀ D’ANIMO CHE LO RENDE VISIBILE

    17. VIVERE IL PRESENTE IN MODO EQUILIBRATO

    18. IL DISTACCO DELL’UOMO DAI RISULTATI CHE GRATIFICANO L’EGO

    19. IL GIOCO: QUELLO SPIRITO LEGGERO CHE TUTTO GOVERNA

    20. SACRIFICARSI PER UN LASCITO, ANDARE OLTRE LA VITA E LA MORTE

    21. LA GIUSTA RABBIA: L’ENERGIA CHE RIPARA CIÒ CHE NON VA

    22. LA PROTEZIONE: LA FORZA NATURALE DELL’IO MASCHILE MATURO

    23. IL RISPETTO DEI PROPRI PRINCIPI: ELEVAZIONE DELLA COSCIENZA

    24. L’AUTOCONTROLLO: COME TRASCENDERE I LIMITI UMANI

    25. LUMINOSO NELLA SUA RINUNCIA

    26. PERCHÉ INVOCARE IL PROPRIO SÉ ASCETICO

    27. STABILITÀ E TOLLERANZA, LA SUA INCROLLABILE ESSENZA

    28. L’AUTOCOSCIENZA, IL SUO SENTIERO

    29. DIFFONDERE UNO SPIRITO BENEVOLO

    30. UMILTÀ: LASCIARE CHE L’AMORE FLUISCA

    31. EPILOGO

    BIBLIOGRAFIA

    1. PREFAZIONE

    Quando la nostra società parla di maschilità, indica per lo più un’espressione puerile e rozza di virilità maschile. Nelle tante conversazioni che ho avuto in questi anni con uomini e donne (per lo più occidentali), mi sono reso conto che la maschilità è di norma associata all’idea di machismo e a uno stile aggressivo, e di conseguenza ogni eventuale riferimento alla maschilità è di per sé soggetto ad indignazione da parte della nostra società. Questa sorta di (auto) condanna collettiva ha relegato l’espressione maschile nei più oscuri meandri della personalità dell’uomo, in molti casi imprigionandola a vita. Io stesso sono caduto in questo tranello per diverso tempo, ipotizzando in modo ingenuo di dover essere qualcosa che non ero, pena il rischio d’essere condannato. Quando mi resi conto d’essere intrappolato in una sorta di vittimismo e che esprimevo di conseguenza un potenziale limitato nella vita, riconobbi che, anche a costo di apparire anticonformista, desideravo ritrovare me stesso, recuperare il mio io umano più autentico. Così è iniziato il ciclo di scoperta del sé che mi ha portato infine a scrivere questo libro.

    Questo libro non si propone come esercizio intellettuale, è piuttosto un compendio delle lezioni che ho appreso durante la riscoperta del mio io Maschile Maturo. Per quanto questo libro indaghi il lato maschile nel contesto dell’attuale vita moderna dell’uomo, esso aiuta a conoscere in certa misura anche il lato femminile, per via della natura polare di entrambi i sessi. Trattare il tema della maschilità, isolandolo e tenendolo scisso da quello della femminilità, è complicato. Come cercare di abbracciare tutta l’immanenza di Shiva senza catturare al tempo stesso l’energia di Shakti (l’energia femminile divina della creazione). Comunque sia, ho deciso che mi occuperò dell’interrelazione specifica fra l’io Maschile Maturo e il lato femminile in un successivo volume a seguito di questo libro.

    Tutte le caratteristiche e le qualità maschili delle quali mi occuperò per esteso nelle prossime pagine provengono dall’eminente personalità di Shiva o dai Suoi venerabili insegnamenti. In questa sede non vi sarà alcuna allusione a Dio o alla religione, perché ciò non farebbe che limitare l’infinito grado di libertà posseduto dalla mente nell’espandere la consapevolezza maschile. I riferimenti ai testi antichi sono presenti per arricchire l’apprendimento intuitivo del lettore e ancorare l’essenza del tema trattato nel contesto della verità di Shiva. I contenuti del testo non si basano su un approccio teologico della vita, ma piuttosto sull’esperienza della vita spirituale stessa, cioè sull’essenza della vita umana nel senso più alto, gratificante e pregnante. Tutto ciò trae le sue origini dallo spirito dell’India più ancestrale, che tutt’ora si rivela nella società indiana contemporanea, nella quale intere generazioni raggiungono una piena realizzazione facendo un uso attivo di tale spirito che è assolutamente intrinseco a tutti noi. Questo testo è stato quindi concepito per l’uomo moderno e offre comunque un’illimitata prospettiva di libertà ad ogni persona voglia applicarlo come meglio ritiene necessario, perché siamo tutti uguali per quanto diversi.

    L’io Maschile Maturo è l’incarnazione del più alto ideale dell’uomo, l’essenza stessa di Shiva racchiusa in ogni uomo. Tale ideale non è un concetto astratto, presente solo nei libri di storia o di mitologia, alieno all’uomo moderno. Ѐ invece qualcosa di innato, qualcosa che emerge a tratti nella quotidianità, e che ogni giorno per qualche istante fa scorgere la luce. Ѐ nella personificazione di questo ideale che l’uomo si ritrova in perfetta sintonia con tutto ciò lo circonda, e riesce ad accedere alle sue risorse esprimendo il suo intero potenziale. Per quanto la vita di oggi sia diversa da quella di una volta, l’antica essenza è ancora applicabile alla società contemporanea. L’essenza più profonda dell’uomo non è cambiata, perché essa stessa non è stata destinata a tale cambiamento.

    Non ho scritto questo libro con l’arroganza di voler mostrare quanto sia profonda la mia conoscenza di Shiva o il mito che lo circonda, ma spinto dall’ammirazione. Non l’ho scritto nemmeno partendo da una posizione di superiorità etica ma da un approccio all’insegna dell’umiltà, non di freddo intellettualismo ma di pura devozione. Cercare di decostruire, smontare, una divinità è un lavoro complesso, ma ho cercato conforto nel fatto che Shiva fosse un essere umano che viveva esprimendo le sue qualità più divine.

    L’uso del genere maschile in questo testo non intende confinarne il messaggio al solo pubblico maschile. Si tratta semplicemente di uno stile letterario, utile a tenere alta l’attenzione sull’anima maschile che risiede tanto nell’uomo quanto nella donna.

    La mia più grande aspirazione è che l’uomo contemporaneo realizzi di non essere in luce, ma di essere di luce, perché tale è il suo retaggio divino. Quando l’uomo capisce che la coscienza ha compiuto un’evoluzione millenaria, eleggendo la sua sede primigenia nell’atomo, poi nelle molecole, quindi negli essere unicellulari, multicellulari, nelle piante, negli animali fino a trovare infine espressione compiuta nell’uomo, a quel punto l’uomo comprende la presenza del supremo in sé stesso. Nel creato, l’uomo è l’essere con il più alto grado di coscienza, lo zenith di questo magnifico ciclo evolutivo, pronto a fondersi ancora una volta con l’eterna beatitudine del Parama Purusha (coscienza suprema).

    Un insegnante una volta mi ricordò che ogni uomo ha un messaggio di trasformazione ad attenderlo dietro l’angolo. Può essere un segno della natura da interpretare, oppure qualcosa nascosto fra le righe di un articolo, nelle parole pronunciate, o chiuso dietro una porta interiore che attende solo di essere aperta. Tutto ciò che un uomo deve fare è aprire gli occhi, avvicinarsi e ricevere il messaggio. Il mio più sincero desiderio è che ogni lettore trovi almeno un capitolo di questo libro che entri in risonanza con lui o con lei. Se riuscissi a ottenere questo risultato, considererei compiuto il mio dovere.

    Ogni capitolo esamina un attributo specifico di Shiva, una specificità che fa emergere tutta la luce e lo splendore dell’io Maschile Maturo. L’elenco di domande inserite alla fine di ogni capitolo consente al lettore di riflettere e meditare sul processo attuato durante la scoperta di tale specificità, che è racchiusa già in lui. Questo libro non è stato concepito per una facile e rapida lettura ma piuttosto per una paziente assimilazione. E grazie a tale elaborazione i contenuti presenti possono avere pieno impatto sulle vite tanto degli uomini quanto delle donne. Facendovi presente questa richiesta, invito gli uomini a leggere questo libro con tutto il loro essere, e invito le donne a leggerlo usando quella divina capacità empatica che consente loro di capire l’altro sesso. Infine, invito tutti a voi a condividere i vostri pensieri sul sito www.maturemasculinity.net , per aiutarmi a illuminare sempre più la mia vita grazie all’apprendimento e incoraggiarmi a vivere quotidianamente secondo i miei più alti ideali.

    Sujith Ravindran

    Ottobre 2011.

    2. INTRODUZIONE

    Perciò il pellegrinaggio in uno spazio esterno è di fatto lo specchio di un movimento o sviluppo interno, diretto verso un obiettivo distante e ancora sconosciuto il quale, tuttavia, è intrinsecamente contenuto come un seme nell’esatta direzione di quel movimento. Da qui scaturisce la capacità di attraversare gli orizzonti di ciò che è noto e familiare, la capacità di accettare persone e nuovi ambienti come parti del nostro destino, e la fiducia verso il significato ultimo di tutto quanto accade e verso il fatto che ciò sia in armonia con la profondità del nostro essere e l’universalità di una vita superiore.

    (Anagarika Govinda)

    * * * * * * * *

    Mentre mi rannicchiavo contro il mio zaino sull’autobus per Tawaghat, un piccolo villaggio himalaiano, il mio cuore era ancora affollato di domande, di domande eterne che non avevano ancora avuto risposta. Sentivo confluire magicamente nel mio essere tante vite e tanti ruoli, e il mio intelletto mi stava comunicando quella che era la verità di fondo della mia esistenza: che quell’intenso desiderio del mio io doveva essere in unione con il Sé, e che in questa unione risiedeva l’espressione della mia natura maschile più matura che da tempo desideravo possedere e abbracciare. Molti hanno intrapreso questo cammino prima di me, tanti hanno già affrontato la stessa ricerca, per trovare quella radiosità nell’intimo dello spirito, che rappresenta il punto più alto nella natura di un uomo, l’unità con il tutto che illumina il cammino della vita stessa.

    Mi sentivo irrequieto, il mio dialogo interno era incessante e le domande che mi ponevo non avevano fine. Forse perché mi era stato concesso tempo fino alla tredicesima alba prima di tornare alla porta dell’eremita.

    * * * * * * * *

    Nel salutare rispettosamente l’eremita con un leggero inchino, premendo le mani giunte davanti al petto, con i palmi che si toccavano e le dita che puntavano verso l’alto, gli chiesi: Guruji, cosa significa essere un uomo?"

    Non ricevetti nessuna risposta, mentre i suoi occhi penetranti continuavano a fissarmi. Per un momento pensai addirittura che non avesse capito la mia domanda, nonostante i suoi occhi mi dicessero il contrario. Quindi estesi il concetto e gli chiesi: Che tipo di esperienza è essere un uomo?

    * * * * * * * *

    Il mio incontro con questo eremita, nel villaggio himalaiano di Dharchula, rappresentò il culmine del mio peregrinare con tanto travaglio in diversi stati dell’India, visitando alcuni dei più eruditi e illuminati uomini al mondo.

    L’uomo mette a rischio la sua integrità se non utilizza appieno il suo infinito potenziale, perché è prestabilito che l’uomo tenga fede ai suoi patti di natura personale, sociale e spirituale. Ogni volta che l’uomo si sottrae al suo Dharma (mantenere in essere), rende ancora più pesante il fardello che grava sulle spalle della Natura, consuma la sua esistenza in quelle terre desolate dove non germoglia amore e vive rinunciando a quella gioia incessante per la quale è predestinato.

    Per ogni uomo che dedica la vita all’utilità pratica delle cose, ve n’è un altro che desidera trascendere ciò che è materiale e accedere a quanto vi è di superiore in lui. Fra questi ultimi, ne ho trovato molti che avevano offerto completamente il proprio cuore a Shiva, Egli che è in grado di fare dono dell’intero universo all’uomo a Lui devoto. Dal Sud al Nord dell’India, dai più eruditi ai più concreti, dai più rigorosamente dogmatici ai più rigorosamente razionali, questi devoti di Shiva vivevano nel Seva (altruismo disinteressato), perché nel vero atto del Seva si trova la via che unisce i principi alla personalità.

    Io ho servito e vissuto in compagnia di eruditi che condividevano i principi nati dall’esistenza e dagli insegnamenti di Shiva, sia afferenti al mito che alla realtà; persone che con tanta generosità donano quella saggezza che ha risvegliato alla vita milioni di persone. Alcuni riconoscono Shiva come parte di un più vasto corpo di principi che governa l’universo, mentre altri intendono l’esperienza di Shiva come parte del loro essere interiore, laddove gli esseri sono un tutt’uno, composto da una vita senza fine e inesauribile.

    I devoti, che intraprendono il percorso alternativo della pratica e dei rituali, sono fedeli al credo secondo cui l’essenza di Shiva – con tutta la sua infinita saggezza e amore – è presente in tutti gli esseri, animati e inanimati, e il Sadhana (pratica spirituale) quotidiano consiste nell’accedere e nel conoscere quell’essenza interiore che è superiore al nostro io umano, l’essenza che non è limitata e confinata da un mero

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