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Giovanni Battista Maldura e l'invenzione del mandolino romano
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Giovanni Battista Maldura e l'invenzione del mandolino romano
E-book183 pagine1 ora

Giovanni Battista Maldura e l'invenzione del mandolino romano

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Info su questo ebook

Giovanni Battista Maldura (1859-1905) rinomato musicista e instancabile animatore della vita musicale romana della seconda metà dell’Ottocento fu anche un indiscusso innovatore nell’ambito di una nuova concezione liutaria del mandolino, strumento del quale era riconosciuto come grande virtuoso. La necessità di ridare il legittimo ruolo alla figura di Maldura nasce in un momento in cui il mandolino sta riacquistando, dopo qualche decennio di oblio, il suo giusto rilievo nella storia musicale e culturale del nostro paese affrancandosi finalmente dallo stigma del secondo Novecento che lo legava prevalentemente, se non a volte esclusivamente, a un panorama sonoro per lo più popolareggiante. Questo volume – a due voci – riunisce le due anime di Maldura: quella di brillante insegnante e musicista, e quella di liutaio, due anime che non furono mai troppo lontane tra loro.
LinguaItaliano
Data di uscita25 gen 2023
ISBN9788831444231
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    Anteprima del libro

    Giovanni Battista Maldura e l'invenzione del mandolino romano - Lorenzo Lippi

    INDICE

    Copyright

    Informazioni sugli Autori

    Introduzione

    1. GIOVANNI BATTISTA MALDURA MUSICISTA E INSEGNANTE

    1.1 La formazione

    1.2 I primi concerti

    1.3 Maldura insegnante

    1.4 Maldura protagonista e animatore della vita musicale romana

    1.5 Il soggiorno londinese

    1.6 Il rapporto col baritono Antonio Cotogni

    1.7 Maldura capo sminfo e animatore del circolo artistico romano

    2. I BREVETTI, LA FABBRICA E IL SUO CONGEDO

    2.1 Maldura e De Santis: l’approccio alla liuteria

    2.2 Il primo brevetto Maldura

    2.3 Rottura con De Santis e nascita della Fabbrica Maldura

    2.4 L’Esposizione Universale di Parigi

    2.5 Attività della Fabbrica Maldura e la dispersione degli strumenti e degli attrezzi

    2.6 La scomparsa di Giovanni Battista Maldura

    3. GIOVANNI BATTISTA MALDURA COSTRUTTORE DI STRUMENTI

    3.1 La collaborazione con De Santis e il primo prototipo

    3.2 Il primo brevetto e la produzione su licenza

    3.3 L’avvio della fabbrica in proprio

    3.4 Il Catalogo Maldura del 1900

    3.5 I brevetti successivi

    3.6 Lo stile costruttivo

    3.7 Le chitarre

    Appendice

    Bibliografia e sitografia

    © 2022 LeMus Associazione

    Lorenzo Lippi, Donatella Melini

    Giovanni Battista Maldura e l’invenzione del mandolino romano

    I edizione digitale gennaio 2023

    ISBN 9788831444-231 (basata sull’edizione cartacea ISBN 9788831444-194)

    Copertina: Caricatura di G.B. Maldura tratta ed elaborata dalla prima pagina de «Il Cicerone» del 3 gennaio 1889.

    Associazione LeMus / LeMus Edizioni

    via delle Germane 11 – 10015 Ivrea (TO)

    www.lemusedizioni.com – info@lemusedizioni.com

    Facebook @LeMusEdizioni - Twitter @EdizioniLemus - Instagram lemusedizioni- Telegram @lemusedizioni- YouTube LeMus Edizioni

    LORENZO LIPPI, noto e stimato liutaio, ha iniziato la sua carriera costruendo strumenti antichi, ma da molti anni si occupa prevalentemente di chitarre classiche e mandolini. Vanta una lunghissima esperienza come insegnante presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano, dove fin dal 1979 ha contribuito a formare molti dei liutai italiani e stranieri oggi attivi. Noto anche per i suoi studi e pubblicazioni di carattere storico e tecnico in ambito organologico, di recente ha redatto alcune voci per la nuova edizione dello storico Grove Dictionary of Musical Instruments ed è invitato regolarmente a tenere conferenze e Master Class in diverse nazioni. Primo premio e Medaglia d’oro al III Concorso Internazionale di Liuteria di Pisogne (BS), i suoi strumenti sono suonati da musicisti di tutto il mondo (Giappone, Olanda, Norvegia, Italia, Francia, Austria, USA, Svizzera, Cina, Corea, Taiwan, Messico, Grecia).

    DONATELLA MELINI. Ricercatrice (RTDa – settore L-ART07) presso l’Università di Pavia, dopo il conseguimento del titolo di Maestro liutaio restauratore si è laureata in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Bologna dove poi si è specializzata in Storia dell’Arte del Rinascimento. Nel 2002 ha conseguito il master avanzato di II livello in Filologia dei testi musicali e dei testi letterari medievali e moderni (Facoltà di Musicologia di Cremona) e nel 2008 il dottorato di ricerca in Musicologia (Università di Innsbruck). Studiosa di Iconografia Musicale e Organologia e delle fonti musicali in ambito archivistico, collabora con l’Associazione Liutaria Italiana (A.L.I.) e con la Fondazione Antonio Carlo Monzino di Milano e dal 2018 è consulente scientifico del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia L. da Vinci di Milano per lo studio e la tutela della collezione di strumenti musicali Emma Vecla.

    Lorenzo Lippi • Donatella Melini

    GIOVANNI BATTISTA MALDURA E L’INVENZIONE DEL MANDOLINO ROMANO

    Logo LeMus Edizioni

    Introduzione

    Questo contributo intende ricostruire la figura di Giovanni Battista Maldura (1859-1905) rinomato musicista e instancabile animatore della vita musicale romana della seconda metà dell’Ottocento nonché indiscusso innovatore nell’ambito di una nuova concezione liutaria del mandolino (cfr. LIPPI 2014a), strumento del quale era riconosciuto, anche in ambito internazionale, come grande virtuoso. La necessità di ridare il legittimo ruolo alla figura di Maldura nasce in un momento in cui il mandolino sta riacquisendo, dopo qualche decennio di oblio, il suo giusto rilievo nella storia musicale e culturale del nostro paese affrancandosi finalmente dallo stigma del secondo Novecento che lo legava prevalentemente, se non esclusivamente, a un panorama sonoro per lo più popolareggiante. Oltre al repertorio, negli ultimi anni è stata avviata anche una significativa campagna di studi in ambito più strettamente liutario che ha permesso di chiarire meglio le sue molteplici caratteristiche tecnico-costruttive e l’apporto dei diversi liutai che al mandolino hanno dedicato nel tempo maestria e inventiva.

    Questo volume è a due voci per poter riunire le due anime di Giovanni Battista Maldura: quella di brillante insegnante e musicista e quella di liutaio; due anime che, come si vedrà, non furono mai troppo lontane tra loro.

    È stato possibile ricostruire le vicende del nostro anche grazie alla generosità della famiglia Maldura[1] che ha messo a disposizione il proprio archivio documentale, strumentale e la memoria tramandata oralmente in famiglia: grazie di cuore.

    * * *

    La vita musicale nella Roma della seconda metà del XIX secolo fu caratterizzata da una vivacità e molteplicità di aspetti contrastanti. Da una parte, ovviamente, la seriosità della musica sacra e dei formali appuntamenti musicali di rappresentanza, dall’altra una variegata e intensa attività musicale decisamente più vivace che animava salotti, teatri, collegi, strade e rioni – e che spesso aveva come protagonisti gli stessi nobiluomini e nobildonne papalini, gli aristocratici e il loro entourage borghese – e che seppe ben adattarsi, all’indomani della breccia di Porta Pia del 1870, al rinnovamento della città diventata capitale del Regno d’Italia. Il pulsare dell’attività artistica musicale romana di questo periodo è ben testimoniato dal grande numero di luoghi ad essa deputati, basti pensare che solo tra il 1871 e il 1898 furono costruiti ex novo ben undici teatri e di questi solamente tre oggi non esistono più.[2] L’intrattenimento musicale coinvolgeva la vita quotidiana della città ad ogni livello ed era accompagnato da un ricco e variegato panorama di mestieri e competenze ad esso sotteso: liutai, costruttori di strumenti di ogni genere, stampatori di musica e programmi di sala, testate giornalistiche specializzate e giornalisti (o presunti tali) musicali,

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