Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Musica (37): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 37
Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Musica (37): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 37
Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Musica (37): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 37
E-book127 pagine1 ora

Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Musica (37): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 37

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

L’importanza che viene riconosciuta ai nuovi generi musicali, soprattutto polifonici, coltivati negli ambienti più all’avanguardia delle corti e delle città, si riflette nella teoria della musica, accompagnandosi a una nuova concezione della disciplina: la misurazione della durata ritmica nei nuovi sistemi di notazione, l’interesse verso il fenomeno sonoro nella sua realtà fisica e nuove idee scientifiche che si diffondono negli ambienti universitari fanno maturare l’idea che la musica sia un insieme di saperi e di tecniche sentiti sempre più come “arte”, prodotto della creatività umana.

Il linguaggio musicale poi si integra con quello poetico nelle varie forme di poesia per musica, monodica e polifonica, in un felice incontro fra musica e letteratura, mentre il canto sacro, prima legato alla liturgia e alla vita monastica, comincia ad accogliere nelle sue forme monodiche le lingue volgari, per una spiritualità sempre più laico-cittadina. Ma il fenomeno più evidente della musica dei due secoli centrali del Medioevo è l’esplosione dell’arte polifonica: prodotto culturale proprio delle grandi celebrazioni liturgiche e che viene fruito negli ambienti intellettuali più colti, ma che acquisisce statuto d’arte anche nella produzione profana. Un ebook che trascina nel complesso panorama della musica basso-medievale tra ars antiqua e il nuovo sistema dell’élite intellettuale parigina dell’ars nova dalle infinite possibilità espressive, con la fiorente stagione di sperimentazioni che ne consegue e che vede l’Italia coinvolta in una straordinaria fioritura musicale col mottetto, il madrigale e la ballata. È un’epoca di rilievo per la musica, preludio di quel “riscatto sociale” che avverrà nel Quattrocento, con l’affermarsi all’interno delle corti di una cultura di danza e di pratica strumentale pensati come parte integrante della formazione culturale umanistica.
LinguaItaliano
Data di uscita26 nov 2014
ISBN9788897514794
Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Musica (37): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 37

Correlato a Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Musica (37)

Titoli di questa serie (74)

Visualizza altri

Ebook correlati

Musica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Musica (37)

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Musica (37) - Umberto Eco

    copertina

    Medioevo (Secoli XIII - XIV) - Musica

    Storia della civiltà europea

    a cura di Umberto Eco

    Comitato scientifico

    Coordinatore: Umberto Eco

    Per l’Antichità

    Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Lucio Milano (Storia politica, economica e sociale – Vicino Oriente) Marco Bettalli (Storia politica, economica e sociale – Grecia e Roma); Maurizio Bettini (Letteratura, Mito e religione); Giuseppe Pucci (Arti visive); Pietro Corsi (Scienze e tecniche); Eva Cantarella (Diritto) Giovanni Manetti (Semiotica); Luca Marconi, Eleonora Rocconi (Musica)

    Coordinatori di sezione:

    Simone Beta (Letteratura greca); Donatella Puliga (Letteratura latina); Giovanni Di Pasquale (Scienze e tecniche); Gilberto Corbellini, Valentina Gazzaniga (Medicina)

    Consulenze: Gabriella Pironti (Mito e religione – Grecia) Francesca Prescendi (Mito e religione – Roma)

    Medioevo

    Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Laura Barletta (Storia politica, economica e sociale); Anna Ottani Cavina, Valentino Pace (Arti visive); Pietro Corsi (Scienze e tecniche); Luca Marconi, Cecilia Panti (Musica); Ezio Raimondi, Marco Bazzocchi, Giuseppe Ledda (Letteratura)

    Coordinatori di sezione: Dario Ippolito (Storia politica, economica e sociale); Marcella Culatti (Arte Basso Medioevo e Quattrocento); Andrea Bernardoni, Giovanni Di Pasquale (Scienze e tecniche)

    Età moderna e contemporanea

    Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Umberto Eco (Comunicazione); Laura Barletta, Vittorio Beonio Brocchieri (Storia politica, economica e sociale); Anna Ottani Cavina, Marcella Culatti (Arti visive); Roberto Leydi † , Luca Marconi, Lucio Spaziante (Musica); Pietro Corsi, Gilberto Corbellini, Antonio Clericuzio (Scienze e tecniche); Ezio Raimondi, Marco Antonio Bazzocchi, Gino Cervi (Letteratura e teatro); Marco de Marinis (Teatro – Novecento); Giovanna Grignaffini (Cinema - Novecento).

    © 2014 EM Publishers s.r.l, Milano

    STORIA DELLA CIVILTÀ EUROPEA

    a cura di Umberto Eco

    Medioevo (Secoli XIII - XIV)

    Musica

    logo editore

    La collana

    Un grande mosaico della Storia della civiltà europea, in 74 ebook firmati da 400 tra i più prestigiosi studiosi diretti da Umberto Eco. Un viaggio attraverso l’arte, la letteratura, i miti e le scienze che hanno forgiato la nostra identità: scegli tu il percorso, cominci dove vuoi tu, ti soffermi dove vuoi tu, cambi percorso quando vuoi tu, seguendo i tuoi interessi.

    ◼ Storia

    ◼ Scienze e tecniche

    ◼ Filosofia

    ◼ Mito e religione

    ◼ Arti visive

    ◼ Letteratura

    ◼ Musica

    Ogni ebook della collana tratta una specifica disciplina in un determinato periodo ed è quindi completo in se stesso.

    Ogni capitolo è in collegamento con la totalità dell’opera grazie a un gran numero di link che rimandano sia ad altri capitoli dello stesso ebook, sia a capitoli degli altri ebook della collana. Un insieme organico totalmente interdisciplinare, perché ogni storia è tutte le storie.

    Introduzione

    Introduzione alla musica del Basso Medioevo

    Luca Marconi e Cecilia Panti

    Nel fiorire delle città e delle sue maggiori istituzioni rappresentative, la cattedrale e l’università, la musica è coltivata sia per la sua tradizionale appartenenza al curriculum educativo in ambito matematico, sia per la sua imprescindibile funzione nelle celebrazioni liturgiche e civili. L’importanza che viene riconosciuta ai nuovi generi musicali – soprattutto polifonici – coltivati negli ambienti più all’avanguardia delle corti e delle città, si riflette anche nella teoria della musica, accompagnandosi a una nuova concezione di questa disciplina: la misurazione della durata ritmica nei nuovi sistemi di notazione, l’interesse verso il fenomeno sonoro nella sua realtà fisica e nuove idee scientifiche che si diffondono negli ambienti universitari fanno maturare l’idea che la musica sia un insieme di saperi e di tecniche sentiti sempre più come arte, prodotto della creatività umana.

    Se è ancora raro trovare nei trattati musicali notizie sulla prassi musicale quotidiana, altre fonti, soprattutto letterarie, sono invece più prodighe di indicazioni. Il linguaggio musicale si integra con quello poetico nelle varie forme di poesia per musica, monodica e polifonica, che si sviluppano nei secoli centrali del Medioevo. Questa non è la sola dimensione dell’incontro fra musica e letteratura. La produzione letteraria medievale parla di musica descrivendoci le pratiche del cantare e del suonare, le nuove forme di intrattenimento attraverso il linguaggio musicale e, non ultimo, l’emergere sociale della figura del compositore, basti pensare, in Italia, a Francesco Landini, o, in Francia, a Guillaume de Machaut. Ma i testi ci parlano anche attraverso le immagini, e ars musica è un tema iconografico persistente, dal quale trapela il nuovo sentire musicale: Musica non è più l’algida figura che trasmette la scienza dei suoni, ma è ora una fanciulla gioiosa che canta e che suona, portatrice di nuovi significati simbolici e allegorici dell’arte musicale.

    L’ars nova

    Anche il canto sacro, prima legato ai bisogni della liturgia e alla vita monastica, si sviluppa per le esigenze di celebrazioni paraliturgiche ed extra-liturgiche, accogliendo nelle sue forme monodiche le lingue volgari, basti pensare al fiorire della lauda,: per rispondere alle esigenze spirituali di una cultura ormai spostata sul baricentro laico-cittadino.

    Ma il fenomeno più evidente della musica dei due secoli centrali del Medioevo è l’esplodere dell’arte polifonica: prodotto culturale, senza dubbio, che riguarda le grandi celebrazioni liturgiche e che viene fruito negli ambienti intellettuali più colti – si pensi al genere del mottetto – ma che, coltivato da secoli in forme spontanee e non scritte, progressivamente acquisisce statuto d’arte anche nella produzione profana. Ars antiqua designa il primo sistema di notazione ritmica basato sui valori di durata delle note. Sviluppatosi nel corso del secolo XIII, è preceduto dalla cosiddetta epoca di Notre-Dame, che, dalla fine del secolo precedente, propone un sistema notazionale modale, applicato all’elaborazione polifonica del canto gregoriano. Ars nova è invece il nuovo sistema elaborato dall’élite intellettuale parigina agli inizi del XIV secolo, che rivoluziona lo stile polifonico nelle corti di mezza Europa, accompagnandosi allo sviluppo di un nuovo fenomeno musicale, il mecenatismo, grazie al quale è ora sostenuta l’attività di grandi poeti e compositori, primo fra tutti Guillaume de Machaut.

    Le possibilità pressoché infinite aperte dal nuovo sistema arsnovistico danno avvio a una fiorente stagione di sperimentazioni, a opera di compositori che trovano possibilità di esprimere la loro arte presso le cattedrali, le corti e i centri culturali più all’avanguardia. Il loro ricorrere a forme inusuali di notazione e decorazione della notazione stessa, la moda de cantar frances e la complessità delle soluzioni ritmiche fanno coniare per questa produzione, sviluppatasi sullo scorcio del secolo, il termine ars subtilior, in linea con il sentire l’artificio e la complessità elementi indicatori di gusto e raffinatezza. Anche l’Italia partecipa dall’inizio del Trecento a una straordinaria fioritura musicale: la cosiddetta ars nova italiana indica un ulteriore nuovo sistema di scrittura musicale, che si esprime nei generi profani del madrigale e della ballata, oltreché nel più istituzionale mottetto, tutti coltivati presso le corti del Centro e Nord Italia.

    In questo complesso e variegato panorama

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1