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Giovanni Custodero il Guerriero Sorridente
Giovanni Custodero il Guerriero Sorridente
Giovanni Custodero il Guerriero Sorridente
E-book110 pagine1 ora

Giovanni Custodero il Guerriero Sorridente

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Info su questo ebook

Giovanni è un giovane ragazzo molto legato alla famiglia, la mamma Elena e la sorella maggiore Mariana. Gioca da sempre a calcio, facendosi strada nella sua Fasano nel campionato di calcio a 5. Fino a quando un gonfiore alla caviglia fa precipitare tutti i suoi sogni e progetti: quel gonfiore sospetto si rivelerà essere un vero “mostro”, che tuttavia il giovane 23enne affronterà con un sorriso e una forza incredibili per la sua età.

Elena Maggi è una donna nata a Fasano, ridente cittadina del sud Italia, da un’umile famiglia ricca di valori. Per questo motivo, divisa tra casa e lavoro, già a 18 anni decide di sposarsi e di avere una famiglia tutta sua. Da questo matrimonio nasce Mariana, la primogenita. Quattro anni dopo, nel 1991, nasce Cosima, la loro seconda bambina, che però necessita di un’operazione al cuore che costringe la famiglia a trasferirsi a Rieti. Già a 24 anni, Elena ha dovuto affrontare i dolori più forti che una donna può vivere, soprattutto una mamma.
La perdita della sua secondogenita, la crisi di coppia, le difficoltà di essere in un altro paese, la solitudine nell’anima.
Una tristezza che viene colmata, nel 1992, dalla nascita dell’unico vero uomo della sua vita, il suo Giovanni.
Una vita vissuta tra speranze, sogni e dolori, una vita vissuta alla ricerca dei valori più profondi.
Ma quando Giovanni ci lascia fisicamente, quando consegna a mamma Elena il proseguimento dei suoi insegnamenti e dei suoi sogni, inevitabilmente la sua vita assume un’altra veste.
Mamma Elena continua a lavorare nel campo della ristorazione, ma il suo scopo nella vita è non lasciare nessuno da solo, affinché il dolore possa trasformarsi in Amore. Far sì che il nome di suo figlio e il suo esempio si diffondano per trasmettere forza e coraggio a chi affronta una difficoltà nella vita.
I sentimenti e i valori trasmessi con questo libro non fanno altro che evidenziare realtà esistenti ma che spesso non trovano la motivazione giusta per andare avanti. Questo lo scopo di Giovanni e Mamma Elena, raccontare che il legame indissolubile che si crea tra una mamma e un figlio può rendere normali cose eccezionali, nonostante tutto...
LinguaItaliano
Data di uscita30 nov 2022
ISBN9788830673472
Giovanni Custodero il Guerriero Sorridente

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    Giovanni Custodero il Guerriero Sorridente - Mamma Elena Maggi

    LQ.jpg

    Mamma Elena

    Giovanni Custodero

    il Guerriero Sorridente

    © 2022 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-306-6595-8

    I edizione ottobre 2022

    Finito di stampare nel mese di settembre 2022

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    Giovanni Custodero,

    il Guerriero Sorridente

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    "Basta solo aprire

    gli occhi e

    vedere

    più avanti

    delle nostre paure

    per accorgerci

    quanto di bello

    la vita ci dà."

    Giovanni Custodero

    Immaginatemi sopra le nuvole, come un destriero, che cavalco il mio maestoso, possente ma infinitamente dolce cavallo alato.

    Forse sembra difficile comprendere chi sono, ancor più chi ero.

    Un ragazzo come tanti, pieno di sogni ma senza ancora nessuna certezza; circondato da conoscenti ma sempre con i soliti quattro amici; sicuro di voler un giorno una storia seria, ma nel frattempo simpatizzante di molte ragazze; solare, indeciso su cosa fare… un classico ventenne, insomma.

    Un ragazzo che improvvisamente scopre la vita in tutte le sue sfaccettature, il bene e il male, la paura e la forza, il dolore e l’Amore…

    Ma cosa significa Amare? Per qualcuno forse è vivere la più bella storia d’amore di tutti i tempi, per altri è sapere che nulla può scalfire l’intensità del rapporto profondo che costruisci con la famiglia d’origine! Ma amare è anche rispettare e comprendere, godere con immensità gli attimi assieme agli amici di una vita, accogliere con sincerità i nuovi. Amare è soprattutto dedicare parte del proprio tempo a chi non conosci, a chi vive dei momenti di difficoltà, spesso anche dimenticando le sofferenze che stai vivendo tu stesso.

    Amare è svegliarsi la mattina, guardare ogni alba con gli occhi del cuore e coglierne sempre un sapore nuovo, quella sensazione di felicità.

    Amare è esserci sempre, anche quando le strade si dividono, evitare che i silenzi creino muri troppo alti, tanto da separare.

    Amare è sapere di fare del bene, di non essere mai solo anche quando fisicamente qualcuno non può essere lì con te. Perché quando ho avuto paura, ho indossato un elmo e mi sono fatto coraggio… avere coraggio, infatti, non significa non avere paura, ma vuol dire affrontare i propri timori per riuscire a guardare oltre, per nutrirsi di quello che di bello la vita ci dà.

    Grazie a tutti voi che mi avete supportato, seguito, amato, io ho avuto meno timore di affrontare queste sfide che la vita mi ha posto dinnanzi e ho trasformato la sfortuna in un’opportunità, ho vissuto il meglio di questa vita senza riserve.

    C’era una volta, qualche tempo fa…

    Eh già, proprio come nelle migliori favole che si

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