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Divorzio Differito IV: Divorzio Differito, #4
Divorzio Differito IV: Divorzio Differito, #4
Divorzio Differito IV: Divorzio Differito, #4
E-book234 pagine2 ore

Divorzio Differito IV: Divorzio Differito, #4

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Info su questo ebook

Questo libro chiude la saga del Divorzio Differito, sebbene possa essere letto indipendentemente. Madame Clerk, una rinomata medium, sarà coinvolta in una Società Spiritista, guidata da uno scienziato poco ortodosso che ha fatto una scoperta unica. Credi nella vita dopo la morte? Vuoi sapere cosa c'è nell'Aldilà? Immergiti in questa cupa avventura dove niente sembra quello che è e tutto è possibile...

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita16 mar 2023
ISBN9781667452814
Divorzio Differito IV: Divorzio Differito, #4
Autore

Daniel Canals Flores

Escritor aficionado, a mis 46 años inicio mi carrera sin ninguna experiencia previa. Me gusta escribir poemas, relatos cortos y micro cuentos inspirado por lecturas de Charles Bukowski o Kerouac.Texto: La bicicleta del milenio, publicado en la Revista Ekatombe. Junio 2018III Concurso de Microrrelatos La Radio en Colectivo/Valencia Escribe. Mayo/Junio 2018. 1er. Finalista con el micro cuento: Industria 4.0.III Concurso de cartas Ojos Verdes Ediciones, Cartas quemadas. Texto: Sanatorio La ChapellePoema La cucaracha. Publicado por la Revista La Cucaracha. Julio 2018La rata y Ante todo honestidad. Microrrelatos publicados online por la Revista La Sirena Varada, en México. Julio 2018.Revista Antología Microrrelatos No3 Onomatopeyas de Historias Pulp. Seleccionado por el texto: Peligro inminenteGanador del III Concurso de Microrrelatos Valencia Escribe-La Radio en Colectivo del mes de Junio/Julio. Por el texto:Beso Letal.

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    Anteprima del libro

    Divorzio Differito IV - Daniel Canals Flores

    Divorzio Differito IV

    Daniel Canals Flores

    ––––––––

    Traduzione di Silvana Nicoletti 

    Divorzio Differito IV

    Autore Daniel Canals Flores

    Copyright © 2023 Daniel Canals Flores

    Tutti i diritti riservati

    Distribuito da Babelcube, Inc.

    www.babelcube.com

    Traduzione di Silvana Nicoletti

    Progetto di copertina © 2023 Daniel Canals Flores

    Babelcube Books e Babelcube sono marchi registrati Babelcube Inc.

    DIVORZIO DIFFERITO IV

    La battaglia delle anime

    Daniel Canals Flores

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Nessuna parte di questo volume  potrà essere pubblicata, riprodotta, archiviata su supporto elettronico, né trasmessa con alcuna forma o alcun mezzo meccanico o elettronico, né fotocopiata o registrata, senza la preventiva autorizzazione scritta dell’autore.

    La mancata ottemperanza delle norme sopra citate può costituire reato verso la proprietà intellettuale (Art. 270 e seguenti del Codice Penale Spagnolo).

    I personaggi, luoghi ed eventi descritti in quest’opera sono frutto di fantasia. Qualsiasi somiglianza con persone vive o scomparse è pura coincidenza.

    Copyright © febbraio 2021 Daniel Canals Flores

    Copertina: Historias Pulp

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    Dedicato ad Aníbal Bordas Reina e i suoi meravigliosi genitori

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    Prefazione di Eliana Soza

    Divorzio Differito IV La battaglia delle anime, è il quarto libro di una saga iniziata con una storia su una piattaforma per scrittori. Lì, Daniel Canals pubblicava capitolo per capitolo, generando grandi aspettative nei suoi lettori. La storia è cresciuta fino a diventare un romanzo breve. Tuttavia, l’immaginazione straripante dello scrittore, il suo linguaggio preciso e le immagini ben collegate, non si sono fermate lì, ma hanno portato ad un prequel. Così nacque Divorzio Differito II Il sogno di Berenice, ambientato nel passato, uno spazio temporale che l’autore è riuscito a disegnare come se fosse un dipinto realistico, questa volta approfondendo la trama. I suoi personaggi hanno assunto una complessità innegabile ed il rapporto con il testo precedente ha reso più emozionante seguire il filo che ha portato alla sua lettura.

    Quando Daniel maturò e scrisse Divorzio Differito III La congrega, riportò l’azione ad un’epoca ancora precedente; gli eventi continuavano a mutare e coinvolgevano in situazioni inquietanti e terrificanti coloro che li leggevano. Il Signore delle tenebre veniva introdotto gradualmente ma inesorabilmente nel mezzo delle pagine, a dimostrazione che la guerra tra il bene e il male è il motore della storia umana. Ed anche, come un gingillo intriso di malignità, oggetto centrale di tutti i libri, possa corrompere chiunque, al punto da creare un futuro di maledizioni, morte e dolore.

    E’ indubbia la capacità dell’autore di raccontare personaggi forti e nobili che combattono sempre contro l’oscurità e con i quali vorresti identificarti, sebbene i cattivi siano anche così insinuanti ed attraenti da poter ipnotizzare qualsiasi lettore.

    Divorzio Differito IV La battaglia delle anime, è stata una sfida più grande, perché ha dovuto chiudere il cerchio aperto con il primo libro ed ha dovuto trovare il finale preciso, che poteva svilupparsi solo nella testa di Canals; e lo ha fatto. Questa volta, è il seguito della storia che ha dato inizio a tutto. Potrete conoscere i percorsi intrapresi da Thomson, Berenice e Madame Clerk, oltre alla presentazione di altri personaggi come il Dr. Balguimor e Cheng (il cattivo del racconto Lo straordinario caso di Susan Malcolm, dello stesso autore). I vincoli che li uniscono e li separano non vi permetteranno di distogliere lo sguardo dalle pagine.

    Un altro aspetto che vi piacerà è il modo in cui l’autore riprende personaggi che tornano da altri tempi e luoghi per proteggere o vendicarsi. Per questo, se avete letto le storie precedenti, capirete e rimarrete stupiti dall’universo creato con la saga.

    Dopo aver letto l’ultimo paragrafo del quarto volume, rifletto e giungo alla conclusione che solo qualcuno così metodico, esigente ed esperto nell’arte della narrazione avrebbe potuto creare questa odissea ben intrecciata. Come dice lui stesso: a volte, ero capace di scrivere la storia dalla fine all’inizio o dalla metà alla fine, senza perdere il filo conduttore.

    Ognuno dei quattro libri può essere letto indipendentemente, ma, se avete la possibilità di leggerli tutti, ve lo consiglio vivamente. Questo vi immergerà in un delizioso ed agghiacciante percorso di orrore e terrore che non vi farà dormire per diverse notti di seguito.

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    Dall’alba dell’umanità ai giorni nostri sono sempre accaduti eventi strani e difficili da spiegare.

    L’Inferno è solito stare più vicino di quanto pensiamo.

    Frammenti estratti dal vecchio  grimorio di Madame Clerk

    ––––––––

    Che nulla disturbi il riposo dei morti.

    Epitaffio

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    Sommario

    Capitolo I

    Capitolo II

    Capitolo III

    Capitolo IV

    Capitolo V

    Capitolo VI

    Capitolo VII

    Capitolo VIII

    Capitolo IX

    Capitolo X

    Capitolo XI

    Capitolo XII

    Capitolo XIII

    Capitolo XIV

    Capitolo XV

    Capitolo XVI

    Capitolo XVII

    Capitolo XVIII

    Capitolo XIX

    Capitolo XX

    Altri libri dell'autore

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    Capitolo I

    Uno strano invito...

    Le ombre del crepuscolo abbracciavano l’augusto edificio del museo, quando i cani che custodivano la tenuta cominciarono ad ululare senza una ragione apparente. Nel seminterrato, il dottor Balguimor e Cheng, il suo assistente, stavano trasportando il corpo inerte di un senzatetto nella stanza delle autopsie  su di una barella con ruote. Lì, in mezzo alla stanza diafana, c’era una vasca di vetro trasparente riempita di una sostanza viscosa verde fosforescente, un tavolo di metallo con diversi cassetti pieni di strumenti chirurgici, pronti per eseguire operazioni, una gigantesca cella frigorifera ed una specie di macchina filtrante piena di tubi e raccordi. Un forte odore di fenolo permeava l’atmosfera asettica.

    —Spoglialo ed immergilo nella vasca, domani aspetto un visitatore importante e dobbiamo preservarlo. Non voglio che inizi il processo di decomposizione quando muore.

    L’asiatico, senza rispondere, prese le forbici e tagliò gli stracci che coprivano il vagabondo, che rimaneva privo di sensi. Preparò un potente tranquillante e, usando una siringa di metallo, lo iniettò nel braccio del paziente. Mezz’ora dopo, il diligente collaboratore, seguendo alla lettera le istruzioni ricevute, introdusse il corpo inerte e nudo, ma ancora vivo, nella vasca. Per facilitare il suo lavoro, Cheng utilizzò un sistema di carrucole, fissate ad un contrappeso, che pendeva dal soffitto e alcune cinghie di fissaggio. Lo sventurato fluttuò per un momento, prima di immergersi, ribollendo tra lievi spasmi involontari. La sua morte fu quasi istantanea.

    Abbandonando la buia stanza, il dottore salì le scale, chiuse la pesante porta con una chiave dietro di sé e aprì quella attigua, accedendo al suo studio. Una volta lì, appese la giacca, attizzò la brace nel camino e si versò una dose di liquore da una bottiglia di vetro intagliato. Sorseggiò il drink, si tolse le scarpe, programmò una sveglia e si sistemò sul soffice divano. Molte notti dormiva lì.

    Verso le dieci del mattino, il tintinnio dell’orologio lo svegliò. Si lavò le mani in una bacinella, si pettinò i capelli, si lisciò accuratamente i vestiti e, dopo aver controllato il proprio aspetto allo specchio, si versò una tazza di caffè. Mezz’ora dopo, il campanello all’ingresso annunciò la tanto attesa visita. Ripiegò il giornale che stava leggendo, spense la sigaretta e prese la giacca dall’attaccapanni pronto ad accogliere il suo illustre ospite. Attraverso la porta-finestra situata sotto la soglia dell’ingresso principale, poté vedere Madame Clerk accompagnata dalla sua assistente.

    Entrambe le donne ammiravano il perimetro della proprietà, circondata da un muro di siepi bordate e coronate di biancospino, per impedire visite indesiderate.

    —Vi do il benvenuto nelle nostre strutture, lasciatemi i vostri cappotti —salutò affabilmente il dottore, non appena aprì la porta.

    —Apprezziamo molto il suo invito, dottor Balguimor, anche se devo confessare che mi sento un po’ confusa —rispose la medium mentre si toglieva il mantello.

    Madame Clerk indossava un elegante abito nero decorato con finiture e arabeschi dorati. Portava i suoi lunghi capelli lisci e nivei. Balguimor, che la conosceva solo per riferimenti, non poté fare a meno di ammirarne la bellezza. Anche Berenice si tolse il soprabito; faceva insolitamente caldo in quella stanza.

    —Prima di spiegarle la questione che ci unisce, vorrei mostrarvi la nostra umile esposizione. Non la inaugureremo fino a domenica prossima e il museo è ancora chiuso al pubblico, quindi nessuno ci disturberà —propose Balguimor, mentre appendeva entrambi i capi in un piccolo spogliatoio situato su un lato dell’atrio.

    Dalle finestre aperte della sala che ospitava la mostra si vedeva l’ampio e curato giardino. In un perfetto ordine prestabilito, i visitatori del museo potevano contemplare nelle sue vetrine una vasta collezione di pezzi esotici, alcuni unici nel loro genere, legati alla magia, all’esoterismo, alle arti occulte e divinatorie. Sulle pareti di entrambi i lati erano ancora visibili diverse impalcature ed un odore inequivocabile di pittura fresca dominava la stanza.

    Nella prima sezione, dedicata ai tarocchi, Madame Clerk rimase incantata. Gli squisiti mazzi di carte, aperti a ventaglio, erano un vero gioiello per qualsiasi lettore di tarocchi. La Morte, Il Matto, La Stella, Il Diavolo, Il Sole, La Ruota e il resto degli Arcani Maggiori erano rappresentati in tutti, ma ogni mazzo era unico ed irripetibile per la sua origine o per la persona a cui era appartenuto. L’espositore conteneva, tra gli altri originali, una riproduzione incompleta del primo mazzo conosciuto: il Visconti-Sforza. C’erano anche lo zingaro, il marsigliese, l’egiziano, il Rider Waite, ecc.

    Una delle serie attirò l’attenzione di Madame Clerk. Oltre ad essere incompleta, i bordi delle carte erano carbonizzati e le immagini erano alquanto annerite.

    —Questo tarocco apparteneva alla contessa russa, Caterina Elianka, amante e collaboratrice di Rasputin. Come sapete, sono stati entrambi assassinati nel palazzo di Yusupov. Il mazzo, donato da lei, è stato ritrovato accanto al cadavere dell’oracolo nella foresta di Pargolovo mentre veniva cremato e qualcuno ha salvato il mazzo prima che bruciasse completamente —aggiunse l’erudito dottore—. E’ una delle nostre acquisizioni più recenti e, oltre ad essere strana, il suo valore è incalcolabile. Padroneggia le carte, Madame Clerk?

    —La mia specialità è la chiromanzia, ma a volte pratico anche la cartomanzia. Tuttavia, il mio mazzo non è niente in confronto ai suoi. Mi congratulo.

    —Ho sentito anche che è una medium... —continuò Balguimor, disinvolto, come per minimizzare la questione.

    Berenice e Madame Clerk si scambiarono un fugace sguardo di complicità prima di rispondere:

    —Sì, è vero, anche se non uso questa abilità da molto tempo.

    «L’ultima volta ti è quasi costata la vita», le ricordò Berenice attraverso la mente.

    Continuarono in silenzio ad ammirare i reperti esposti dietro le teche di vetro. La seconda sezione della mostra era dedicata alla magia di antiche civiltà e tribù: maschere africane usate in oscure cerimonie, bambole voodoo, abiti da sciamano, pipe intagliate, lance, amuleti, machete affilati, coltelli rituali con manici elaborati e una vasta erboristeria con campioni di tutti i tipi di piante e semi come l’ayahuasca, il peyote o la coca, usati dagli indigeni per provocare le loro visioni mistiche.

    —Senza voler sembrare indiscreta, dottore, vorrei farle un paio di domande —disse Madame Clerk.

    Senza aspettare la sua approvazione, azzardò:

    —Non teme che entrino per rubare?

    Balguimor rispose impassibile:

    —Da qui non potete vederli, ma dietro quella balaustra di pietra, abbiamo un branco di feroci mastini che sorvegliano il perimetro della proprietà di notte e la polizia di solito fa delle ronde regolari nella zona, —aggiungendo—: il mio assistente e anch’io abitiamo qui, in un edificio annesso.

    «Ho bisogno della toilette», comunicò Berenice.

    —Dottor Balguimor, può indicare alla mia assistente dov’è il bagno delle signore?

    —Ma certo, deve solo uscire dall’altra parte della stanza —indicò gentilmente.

    Mentre Berenice si dirigeva verso la zona indicata, Balguimor e Madame Clerk, continuarono la loro conversazione:

    —Dove trova i fondi per mantenere il museo?

    La domanda strappò un sorriso al dottore:

    —Con contributi privati dei membri che compongono la Società Spiritista e, inoltre, riceviamo un generoso sussidio governativo.

    —Del governo?

    Madame Clerk iniziò a percepire l’interesse nascosto per l’inaspettato invito del suo anfitrione. Mentre la domanda della medium era ancora nell’aria, Berenice entrava nel bagno. Pochi minuti dopo, quando stava per uscire, notò di fronte due porte adiacenti. Una di queste si aprì, rivelando una persona, dall’aspetto asiatico, con una manciata di stracci tra le braccia. Non la vide. Il giovane, liberandosi una mano, chiuse a chiave la porta e scomparve lungo uno dei lati dell’ampio corridoio. Rientrando di nuovo nella stanza, Berenice udì la voce del dottore:

    —Molti di questi pezzi appartengono a collezioni private e sono dati in deposito.

    La terza sezione era la più ampia e assortita in termini di oggetti commentati dal medico. In essa era esposta una grande varietà di reliquie sacre: globi, antichi e lussuosi reliquiari a forma di cofanetti, ostensori, busti... Sullo sfondo si poteva osservare una riproduzione della sfinge egizia, un’effigie del barbaro dio Moloch realizzata in bronzo ed un primitivo altare romano utilizzato per l’interpretazione delle viscere degli animali prima delle battaglie. Poi c’era un’altra collezione con tavole Ouija, pendoli, bacchette da rabdomante, sfere di cristallo e indefiniti strumenti magici provenienti da tempi oscuri e sottosviluppati: rune, ossa di animali, pietre focaie, teschi forati...

    Mentre ammiravano la mostra, Madame Clerk ed il dottore continuarono a studiarsi a vicenda. Balguimor osservò, proprio mentre passavano davanti alle tavole Ouija:

    —Suppongo che lei riconosca queste tavole, madame.

    —Certo che sì —rispose la medium, contrattaccando—. A proposito, lei ha qualche abilità magica o divinatoria?

    —No, il mio interesse per l’esoterico è scientifico, anche se provo un grande fascino per tutto ciò che riguarda le scienze occulte. I miei studi si concentrano sul miglioramento di queste abilità attraverso la sperimentazione.

    —Quali attività vengono svolte nella Società Spiritista? Sono anch’esse scientifiche o solo ludiche? —chiese di nuovo, Madame Clerk, mostrando un grande interesse.

    —Deve sapere che per appartenere alla Società non basta avere risorse finanziarie considerevoli. Per l’ammissione, richiediamo una certa dose di  sensibilità spettrale.

    —Quindi i soci sono anche medium... —disse Madame Clerk senza aspettare una replica—. Interessante, molto interessante.

    Si approssimava mezzogiorno quando visitarono la quarta area della mostra. Accanto ad una fedele riproduzione di un calderone destinato al sabba, c’erano pannelli in cui erano esposte fotografie di stregoni, streghe, famosi maghi e medium nel mezzo delle loro scabrose sessioni. Si potevano contemplare strane immagini di riti e luoghi considerati energetici. In altre teche orizzontali, tenuti sotto chiave, avevano disposto diversi antichi grimorii originali . Terminata la visita, Balguimor andò dritto al punto:

    —Vorrei chiedervi un favore, Madame Clerk. Sareste disposta a tenere una conferenza ai membri della Società Spiritista in merito alla vostra esperienza in materia? Ovviamente, sarebbe ben remunerata per questo.

    —Come lei stesso ha detto, dottor Balguimor, a volte il denaro non è tutto. Dovrei solo tenere una conferenza o ci si aspetta qualcos’altro da me?

    Balguimor, buon conoscitore della psicologia umana, sapeva che la sua interlocutrice, oltre ad essere intelligente, non era una persona qualunque, quindi scelse di essere onesto fin dall’inizio:

    —Diciamo che, dopo aver tenuto la conferenza, vogliamo proporle un argomento delicato e riservato che potrebbe portare ad un grande progresso scientifico. Certo, avrà l’ultima parola sulla questione e, se non è interessata alla nostra proposta, potrà sempre rifiutarla. Ma

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