Sherlock Holmes e il mistero del Brompton Cemetery

Di Giuseppe Berti

Giallo - racconto lungo (32 pagine) - Un vecchio cimitero, un mausoleo ornato da arcani simboli egizi, un personaggio misterioso... Un segreto imperscrutabile

Un vecchio cimitero nella Grande Londra, un mausoleo ornato da arcani simboli egizi, un personaggio misterioso che bussa alla porta di Baker Street in un pomeriggio piovoso, una chiave scomparsa, una statuetta di antica fattura afgana e un ritratto alla National Portrait Gallery che presenta qualcosa che non torna all'evidenza. Sono questi gli unici ingredienti che Holmes, coadiuvato dall'inseparabile Watson, dovrà amalgamare per ritrovare il "Filo d'Arianna" che lo condurrà a un segreto imperscrutabile.

Appassionato della saga sherlockiana, della letteratura ambientata in età vittoriana e dello steampunk, Giuseppe Berti (1955) vive a Pisa e lavora presso l'Università di Firenze. È arrivato finalista al premio Sherlock Magazine Award nelle edizioni 2015 e 2018, è autore di due romanzi, di racconti giunti finalisti in altri premi letterari e cultore di Storia della Scienza e delle tecnologie antiche.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 26 mag 2020
• ISBN: 9788825412383

Anteprima del libro

a cura di Luigi Pachì

Giuseppe Berti

Sherlock Holmes e il mistero del Brompton Cemetery

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825412383

© 2020 Giuseppe Berti

Edizione ebook © 2020 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Curatore Luigi Pachì

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Sherlock Holmes e il mistero del Brompton Cemetery

Prologo

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Epilogo

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Il libro

Un vecchio cimitero, un mausoleo ornato da arcani simboli egizi, un personaggio misterioso... Un segreto imperscrutabile

Un vecchio cimitero nella Grande Londra, un mausoleo ornato da arcani simboli egizi, un personaggio misterioso che bussa alla porta di Baker Street in un pomeriggio piovoso, una chiave scomparsa, una statuetta di antica fattura afgana e un ritratto alla National Portrait Gallery che presenta qualcosa che non torna all'evidenza. Sono questi gli unici ingredienti che Holmes, coadiuvato dall'inseparabile Watson, dovrà amalgamare per ritrovare il Filo d'Arianna che lo condurrà a un segreto imperscrutabile.

L'autore

Appassionato della saga sherlockiana, della letteratura ambientata in età vittoriana e dello steampunk, Giuseppe Berti (1955) vive a Pisa e lavora presso l'Università di Firenze. È arrivato finalista al premio Sherlock Magazine Award nelle edizioni 2015 e 2018, è autore di due romanzi, di racconti giunti finalisti in altri premi letterari e cultore di Storia della Scienza e delle tecnologie antiche.

Dallo stesso autore

Giuseppe Berti, Sherlock Holmes e il misterioso caso della donna senza testa Sherlockiana ISBN: 9788867758401 Giuseppe Berti, Sherlock Holmes e il delitto mai avvenuto Sherlockiana ISBN: 9788865307496

Prologo

Londra, 1930.

A seguito del decesso del Dottor John H. Watson, avvenuto in data 7 luglio di medesimo anno,¹ io sottoscritto Notaro David Fitzgerald Moran, con Studio nella città di Westminster in Londra, nominato suo esecutore testamentario, prendo atto di quanto è disposto in un documento olografo rinvenuto in un cassetto chiuso a scomparsa di un secrétaire, nell’appartamento del mio cliente. Assieme al documento v’era un taccuino scritto di pugno dallo stesso Watson e una busta sigillata contenente duemila sterline inglesi. Il contenuto del taccuino costituisce una raccolta completa e inedita di memorie vissute a fianco del celeberrimo investigatore Sherlock Holmes, che in ottemperanza di quanto è espresso, andranno a essere affidate a editore, il cui compenso verrà saldato con parte dei suddetti danari.

Dagli atti notarili del Dottor D. F. Moran.

---

¹. L’autore si è concesso la licenza di far coincidere la data di morte del Dottor J. H. Watson con la data di morte di A. C. Doyle.

1

Prima memoria in ordine di narrazione dal taccuino del Dottor J. H. Watson

L'incessante battito della pioggia contro i vetri della finestra mi aveva destato nel cuore della notte. Aprii gli occhi nella semi oscurità, interrotta a tratti dal baluginare turchino dei lampi. Mia moglie, adagiata a me su un fianco, dormiva profondamente e con il braccio mi cingeva il torace. Scansai l’arto inerte con delicatezza, uscii dal tepore delle coperte e indugiai un poco sull’orlo del letto. Infilai le ciabatte e la vestaglia e raggiunsi a tastoni la biblioteca. Le ceneri languivano nel camino. Gettai dei ciocchi secchi che sfrigolarono e ravvivarono la fiamma. Seduto alla scrivania accesi il lume e aprii il taccuino. La mia Parker Duofold faceva da segnalibro in mezzo alle pagine lasciate incompiute. Il sonno si era ormai dileguato (questo è uno degli aspetti cruciali che si affacciano sul palcoscenico della vecchiaia), colsi così l'occasione per mettere mano e portare finalmente a conclusione una vicenda iniziata molti anni prima, nel 1878, subito dopo che avevo fatto conoscenza con Holmes. Considerato il tempo trascorso, se la memoria non m'inganna, per quanto sarà reso possibile tenterò di ricostruire i fatti senza tralasciare alcun particolare, anche se di second'ordine.

Molto è trascorso da che il mio amico si era ritirato nella verde campagna del Sussex. Per quanto io ne fossi a conoscenza, fino a circa un anno fa, viveva da gentiluomo inglese, in una fattoria, in mezzo alle api e ai campi pettinati dal soffio algido dell'oceano. È opinione comune che le avventure che ho vissuto in passato al suo fianco siano quelle che concessi alle stampe. In realtà esiste un altro taccuino, che ho qua sotto gli occhi, che non passerà forse mai dal torchio di un editore (ma è cosa che dovrò decidere in seguito). Si tratta di un diario su cui ho raccolto le storie dai contenuti più sconcertanti, storie che rasentano l'inverosimile, a cui la maggior parte dei lettori presterebbe ben poca fede, formandosi l’idea che