Amore e Chaos

Di Roberto Lombardo

Scrivo, quindi sono. Scrivere è l’unico modo che ho per esprimere le varie forme di Chaos che ho dentro e che di tanto in tanto si accavallano per uscire fuori a ottenere, parafrasando Andy Warhol, i loro personali quindici minuti di gloria. L’effimero battito d’ali di una farfalla che, se da un lato porta dall’ALPHA verso l’OMEGA, dall’altro lato provoca uno tsunami di emozioni vorticanti nel loro aggrovigliarsi di passioni, desideri e mancanza. Il Chaos è di per sé un’antinomia. Il desiderio che si veste di assenza e l’assenza che si veste di aspettativa. Io sono un agente del Chaos; la vita è un pizzico q.b. di Chaos. Tu sei il Chaos e quindi tu sei un pizzico q.b. della mia vita. Il tempo con te non ha mai fine e anzi sembra essere in una stasi perenne di eventi. Tutto il resto scompare in un clima ovattato come in una nevicata di fresco ma in riva al mare con l’andirivieni delle onde che fa da colonna sonora al tuo sorriso. La contrazione delle distanze, poi, è determinata dall’abbraccio che non ci riesce a separare e anzi ci fa stringere sempre più fortemente tant’è che i due corpi sono assimilabili a un’unica anima. Il tutto ovviamente a un ritmo che tende alla velocità della luce, la velocità unisona dei nostri due cuori che battono. TUM-TUM, TU-TUM-TUM, TUM-TU-TUM. Il mistero dei tuoi occhi quando sorridi non può avere nessuna teoria applicata. Soltanto l’estasi nel poterlo sentire, guardare e baciare. Sei il mio respiro e l’unico pensiero sensiente che ho in mente è rubarti via. Scrivo, quindi sono.


Roberto Lombardo (Aprilia, 1983) è un Ingegnere Meccanico laureatosi, Cum Laude, presso l’Università “La Sapienza” di Roma; si occupa di Progettazione Meccanica ed Analisi Termo-Strutturale di dispositivi elettromeccanici per le Telecomunicazioni nel settore Spazio e Difesa. Appassionato da sempre dalla metafisica nascosta ma sempre presente e visibile dietro la rigorosa fisica/matematica delle relazioni rigorose, ha scoperto la Poesia per gioco innamorandosi delle parole che, distratte, cadevano sulla moderna pergamena del XXI secolo a forma di una tastiera qwerty. L’amore per la filosofia del linguaggio e l’intreccio tra scienza, letteratura e arte è alla base delle sue poesie, che descrivono con elegante nudità l’amore che ognuno prova nel suo animo più profondo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Europa Edizioni
• Data di uscita: 31 dic 2022
• ISBN: 9791220136297

Anteprima del libro

Prefazione di Pamela Michelis

«Cos’è l’amore?

L’amore è illogicità applicata ad un concetto

astratto ed indefinibile di sguardi a cui tutti

possono provare ad avvicinarsi ma non tutti possono poi arrivarci»

NB Questa insolita prefazione chiede anticipatamente scusa all’autore – in primis – e poi ai lettori, perché per una volta chi l’ha scritta si è concessa il lusso di essere lettore prima che professionista. Entrambi... non me ne vogliate... è stato per un buon motivo...

Quando apro i file per editarli, il primo impatto, il più delle volte, è traumatico. È così, devo ammetterlo. Stavolta lo è stato ancora di più. La redazione, infatti, mi aveva segnalato l’opera di Roberto Lombardo come poesia e che ti trovo invece? Formule... concetti strani che mi fanno ricordare il 4 in Fisica al Liceo (quando i voti andavano da 1 a 10 però)... parole tipo ingegnere... si sono sbagliati? Sono matti? Ecco che già stavo per partire per la tangente (che non ho mai capito se ha una spiegazione sensata come modo di dire ma l’ho trovata sempre un’espressione alquanto pertinente ed esauriente per certi miei stati d’animo) il vero editor, però, si spaventa ma non si arrende: si arma di tastiera e dizionario e inizia questo viaggio periglio nei meandri dell’ignoto mondo agli antipodi del suo.

Ecco, però, che accade l’inatteso... scopro la tenerezza... quella vera, bellissima... quella che emoziona... che adoro...

Ora voi vi aspettereste che vi parli del libro, e invece no, vi faccio un ulteriore personale commento («Ancora? Che strazio!»).

Quando sono giunta alla fine del libro, mi sono presa un attimo e mi sono fatta un conto (io, che fieramente dichiaro sempre che ho studiato Lettere perché quella roba lì, quella scientifica mi terrorizza, anche se in verità mi affascina tantissimo), ho calcolato quanti volumi, all’incirca, ho editato ad oggi. Ho fatto una media di libri editati al mese in 12 volumi (mi sono tenuta bassa...), per 12 mesi all’anno di lavoro che fa 144 opere, ho moltiplicato il risultato poi per gli anni che sono editor (14): 144 x 14 = 2.016 libri circa editati (!!!).

Esagero e faccio un’ulteriore stima: di questi, il 90% parla (direttamente, indirettamente, trasversalmente) di amore... in tutte le salse, in tutti i modi, di tutti i tipi, molte volte in maniera bellissima, molto più spesso drammatica, a volte – ohimè – banale (non fate gli splendidi... perché anche l’amore può essere trattato in modo banale, e non lo merita mai).

Ebbene... tutto questo per dirvi che, per la prima volta, con il libro di Roberto Lombardo io questo amore l’ho sentito veramente, e non perché sono cuore di pietra e non ho mai capito l’amore degli altri volumi, ma perché Amore e Chaos mi ha fatto innamorare per la bellezza del sentimento che posso toccare sulla pagina, perché non c’è niente di più romantico che leggere l’amore attraverso il mondo di chi lo sta provando, perché amore è diventato parte di quel mondo, sconvolgendo, modificandolo eppure rendendolo allo stesso tempo ancora più proprio, più personale, carnale...

Tutto di questo volume mi conquista, perché i versi del nostro autore discendono da un pianeta nuovo, quello in cui mente e anima sono fusi insieme dal fuoco dei sensi che si scoprono nuovi, come se mai prima fossero stati adoperati.

Io le ho sentite le risa sincere, i profumi di un amore che vive nella semplicità dell’attimo che diventa eterno, perché chi ama sa che lo sguardo che nasce in noi per l’oggetto del nostro amore è trasfigurante, oltrepassa lo spazio e il tempo, è eterno proprio perché non appartiene a nulla, e allo stesso tempo appartiene a tutto, perché appartiene a quel noi.

Mi sento accolta tra queste pagine, perché l’amore fa questo: anche quando è quello che prova qualcun altro, non solo