Sherry, la Moglie Sexy

Di Chaz Alexander

Sherry incontra suo marito al college. Non è a conoscenza della sua precedente esplorazione della sua sessualità. Più tardi, quando il desiderio sorge di nuovo, non sa come affrontarlo. Quindi, Sherry incontra il suo vecchio ragazzo del liceo. Il marito la incoraggia a cercare nuove emozioni riaccendendo quella relazione. È sulla buona strada per diventare una bella moglie. Per lettori adulti.

• Lingua: Italiano
• Editore: Chaz Alexander
• Data di uscita: 29 mag 2023
• ISBN: 9798215938959

Chaz Alexander

Chaz Alexander lives in Central Florida in an open relationship with his significant other of 19 years. Having discovered his bisexuality as a young man, he has pursued this relationship over the years. Several years ago, he met a couple with whom he established an instant attraction. He moved into their home (much to in-laws chagrin) and they lived as an MMF threesome for four years. Finally, before they separated, they even bought property together.Now he and his significant other welcome the occasional male visitor for an evening or perhaps a weekend and explore the erotic experiences available when sharing intimacy with three people.The stories in Chaz’s books are based on real-life experiences he has shared with his significant others.Warning: Each book is an erotic story between one woman and two men. The series contains graphic material that is not suitable for anyone under the age of 18, including M/M/F, M/F, and M/M sexual encounters.Go to my website for a new pdf with examples of all my books. Say "Hello." Thanks.

Anteprima del libro

Prima che sapessi che esistevano ruoli omosessuali ed eterosessuali nella vita, c'era questa completa mancanza di conoscenza e comprensione di ciò che stava accadendo al mio corpo. Un giorno questa piccola appendice è diventata dura al mio tocco ed è stato bello strofinarla. A questo punto, era tutto interno. Non ha coinvolto nessun altro. Nessuno doveva saperlo e poteva essere il mio piccolo segreto. Fin dalla mia infanzia, mi era stato detto di nascondere questa parte del mio corpo. Da quando sono stato addestrato al vasino, il bagno è stato un santuario dagli occhi degli altri. È solo di recente che il bagno pubblico a scuola dopo la lezione di ginnastica è diventato un luogo comune.

Qui ti siedi nel forte che tu e i tuoi amici avete costruito con materiali recuperati nei boschi vicino al vostro quartiere. Questi otto amici li conosci da anni quando sei cresciuto, hai frequentato le scuole elementari e medie e ora ti avvicini al liceo. Mentre ti siedi nell'interno ombreggiato, uno dei ragazzi più grandi passa la rivista con le orecchie di cane al ragazzo successivo.

«È una bella canzone», dice porgendogli il volume.

Ovviamente si muove per riaggiustare il suo pene gonfio nei suoi jeans. Molti degli altri fanno lo stesso.

Il ragazzo successivo girò la pagina ed esaminò attentamente le foto.

Dannazione, mormorò sottovoce.

Il suo vicino si guardò alle spalle.

Sì, ha le tette grosse.

Il primo ragazzo tirò fuori un'altra rivista dallo zaino.

Questo è diverso. Ci sono ragazzi dentro, ha detto.

Il mio cuore ha avuto un sussulto. Ragazzi? Ero incuriosito dai ragazzi da un po' di tempo.

Mio padre dice che se tocchi il cazzo di un ragazzo, sei gay, ha risposto un tizio.

Non voglio essere gay. Non voglio nemmeno essere considerato gay. Avevo imparato in tenera età che l'omofobia esisteva e che essere etichettati come gay poteva avere delle conseguenze. Non ero sicuro di cosa fossero, ma era meglio starne alla larga.

Mentre la rivista faceva il giro del cerchio, uno dei ragazzi più grandi aprì la zip e ripescò il suo cazzo irrigidito dai jeans. Ho guardato mentre lo faceva. Come al solito, ero affascinato. Il suo cazzo era più grosso. Non era tagliato e il prepuzio rugoso copriva la testa gonfia come una guaina. Potevo già vedere una goccia di umidità sulla punta.

Questi ragazzi sono davvero dotati, ha commentato uno dei ragazzi mentre guardava la rivista gay.

Un altro ha aggiunto: Non sapevo che diventassero così grandi.

La rivista è stata spinta verso di me. Quando l'ho preso, si è aperto su una pagina con l'immagine di un giovane con un grosso cazzo eretto in bocca. I miei occhi si concentrarono sulle sue labbra tese attorno all'asta dura. C'era un'espressione di piacere sul suo viso così come quella del proprietario del gallo che fissava il succhiatore. Avevo le farfalle nello stomaco mentre tenevo le pagine aperte.

Il ragazzo più grande si accarezzava apertamente il cazzo e guardava una donna con grandi seni.

Ragazzo, sono enormi, disse mentre la sua mano si muoveva.

Mentre guardavo i miei amici, il mio cazzo si stava gonfiando verso un'erezione completa. Mi spostai sul tronco su cui ero seduto. Ho dato un'occhiata agli altri ragazzi ed era evidente che stavano lottando con l'erezione.

Qualcun altro vuole masturbarsi con me? chiese il ragazzo più grande.

Lo farò, dissi e iniziai ad allentare la cintura.

Ho abbassato la cerniera e ho aperto i pantaloncini. La mia biancheria intima era ancora d'intralcio, quindi ho spinto la cintura oltre le mie palle. Il mio cazzo ora era duro e sporgeva direttamente dai miei radi peli pubici. Sono stato circonciso e il mio glande era rosato con una goccia di seme sottile sulla punta. Ho guardato affascinato mentre il mio vicino faceva rotolare la pelle morbida su e sopra la testa gonfia e poi di nuovo sul suo scroto.

La luce pomeridiana stava svanendo e l'interno della nostra piccola grotta sull'albero si faceva sempre più scuro. Uno dei ragazzi si è infilato il cazzo nei pantaloni e si è alzato in piedi.

Devo andare, disse. Si sta facendo tardi.

Molti degli altri lo seguirono e presto restammo solo io e il ragazzo più grande.

Mi hai guardato mentre mi masturbavo, disse. Sei già venuto?

Ho avuto eiaculazioni per diversi mesi.

«Sì», risposi.

Vediamo se riusciamo a venire insieme, ha detto.

Va bene, risposi.

Ora c'era un punto libero accanto a lui e mi avvicinai a lui. Lui aveva ragione. Lo stavo guardando accarezzare il suo grosso cazzo. Ero consumato dalla curiosità e dal desiderio di toccare il suo pene. Sapevo che lo stavo fissando, ma non riuscivo a staccare gli occhi dal suo impressionante organo. Si voltò leggermente verso di me dandomi un punto di osservazione migliore.

Ti piace il mio cazzo? chiese.

Non sapevo cosa dire. Mi piaceva il suo cazzo. Volevo toccarlo. Avevo anche paura di fare la prima mossa. Ha risolto la questione.

Vuoi toccarlo? chiese.

Certo, risposi.

Sorrise e si girò di più verso di me e fece scivolare i fianchi in avanti così che le nostre ginocchia quasi si toccassero. Tolse la mano dal suo cazzo e si mosse avanti e indietro per alcuni istanti. Potevo vedere un nido di peli scuri e pelosi alla base e ora lo sperma scorreva lungo il fusto.

«Vai avanti», ordinò.

Ho tolto la mano dal mio pene ed ho esitato prima di raggiungere la sua verga. Alla fine mi sono fatto coraggio e ho avvolto le dita attorno al cazzo del mio amico. Era elettrico. Il mio stomaco ebbe un sussulto e mossi la mano come gli avevo visto fare solo pochi minuti prima. Chiuse gli occhi e la sua testa ricadde all'indietro per il piacere. Scivolai giù dal tronco fino alle ginocchia e mi avvicinai a lui. Potevo vedere le vene spesse e il prepuzio umido e rugoso mentre copriva e poi rivelava la testa liscia e spugnosa con i miei movimenti. I suoi testicoli combaciavano con il suo cazzo e pendevano sciolti tra le sue cosce. Lo scroto rugoso era coperto di peli scuri e potevo vederlo tra le sue natiche. Sono rimasto paralizzato dalla vista e dal tatto.

Mi avvicinai e sollevai l'altra mano per cullargli le gonadi. Ho fatto rotolare i globi sodi tra le dita. I suoi peli pubici erano morbidi e ricci. Presi il suo scroto nel palmo della mano e sentii il peso delle sue grosse palle.

Che bello, ha detto. Sei bravo.

L'hai già fatto? Ho chiesto.

Sì, un paio di volte. Mi piace», rispose. Molti dei ragazzi che se ne sono appena andati l'hanno toccato. Una coppia l'ha persino succhiato.

L'hai succhiato? Ho chiesto.

"Sì. Hanno iniziato proprio come te, solo che sono andati oltre. Vorresti?

Ho scosso la testa no, ma dentro ho ammesso di averci pensato mentre ero seduto lì a pochi centimetri dalla mia faccia.

Un impulso improvviso mi travolse. Ho tirato la carne morbida giù per il suo cazzo esponendo la testa e la cresta della corona. Mi chinai in avanti e leccai il lucido seme dalla punta. Ho stretto l'asta e ho spostato la pelle su e sopra l'elmo. Una goccia di