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Prigioniera: La vergine: Prigioniera, #1
Prigioniera: La vergine: Prigioniera, #1
Prigioniera: La vergine: Prigioniera, #1
E-book69 pagine39 minuti

Prigioniera: La vergine: Prigioniera, #1

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Info su questo ebook

Natalia vive in un monastero, disperso nei boschi della Siberia, da quando è rimasta orfana di entrambi i genitori. 

 

Cole e Jordan sono due killer di professione assoldati per ucciderla. 

 

Le regole del gioco cambiano quando i due uomini posano gli occhi sulla ragazza più bella che abbiano mai visto. 

L'obiettivo adesso è rivendicarla e farla loro per sempre. 

Proteggerla da chi vuole farle del male diventa la loro priorità. 

 

Due uomini.

Una ragazza inesperta.

Ed è subito insta love. 

 

Vieni a conoscere la passione di un racconto d'amore e colpo di fulmine. 

 

Lieto fine garantito. 

LinguaItaliano
EditoreE.L. Young
Data di uscita27 lug 2023
ISBN9798223004653
Prigioniera: La vergine: Prigioniera, #1

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    Anteprima del libro

    Prigioniera - E.L. Young

    DEDICA

    A chi ama svagarsi in un giorno di ordinaria monotonia.

    CAPITOLO 1

    NATALIA

    Questa notte mi sento inquieta. Non saprei spiegare il perché, ma avverto l’ansia crescere di pari passo con la notte, che insorge veloce spazzando via la luce del crepuscolo.

    Attraverso il corridoio del terzo piano del monastero di Santa Clara, dove vivo da quando ne ho memoria.

    Sono arrivata qui, dopo essere stata salvata dall’incidente che costò alla mia famiglia, mio padre e mia madre, di cui non ricordo niente, la vita.

    Ci sono stati momenti e ci sono ancora adesso devo dire, in cui mi è capitato di chiedermi perché il destino ha fatto sì che fossi l’unica superstite della mia famiglia. Forse, per me, sarebbe stato più semplice morire insieme a loro.

    Devo molto alle suore che mi hanno accolta, tuttavia nonostante non potrei mai dire di essere stata male qui, avverto da tempo ormai la voglia e il desiderio di andare via e conoscere il mondo. Non ne ho mai avuto il coraggio.

    La mia vita è noiosa, statica e sempre uguale. L’unico mio svago si trova nei sogni: città lontane e una vita di trasgressioni.

    Per tutto il tempo non ho mai messo un piede fuori di qui, tuttavia leggendo ho avuto modo di sperimentare i viaggi e immaginare luoghi lontani. Non è uguale, lo so, ma è l’unica cosa che ho, tutto quello che mi ha sempre tenuta compagnia: la mia fantasia.

    Quando arrivo nella mia stanza, mi sento già meglio, al sicuro tra queste piccole mura.

    Allora perché sento come degli occhi puntati addosso?

    Cerco di scrollarmi di dosso questi pensieri anche perché sono quasi certa che non ci sia niente di più sicuro di questo posto. E non solamente per il luogo che rappresenta ovvero un posto di preghiera e silenzio, ma proprio perché anche solo raggiungere il monastero è un’impresa davvero ardua. Siamo isolati qui e a parte l’immensa e folta foresta tutt’intorno, non c’è traccia di vita.

    Inizio a spogliarmi, slacciando i bottoni del mio vestito uno alla volta. Ho sempre indossato solo questo genere di abiti. Quasi come quelli delle suore che vivono qui.

    Posiziono il vestito ben ripiegato sulla sedia di legno davanti la piccola scrivania e adesso provvedo a slegare i nastri di garza che utilizzo per nascondere il mio seno. Mi è stato detto che, anche questa, è umiltà che il signore apprezza.

    Quando le garze si allentano fino a togliersi del tutto tiro un sospiro di sollievo. Vado verso lo specchio e mi osservo attraverso il riflesso. Il corpo è quello di una donna, una giovane donna di ventidue anni, i miei seni sono grandi, pieni e sodi. Il profilo mostra la curva del sedere tondo e sodo e ben proporzionato a tutto il resto. Sì, che il mio corpo sia quello di una donna non ci sono dubbi e mi piacerebbe scoprirlo, mi piacerebbe sentirlo meglio, conoscerne le sensazioni, proprio come ho letto in uno dei libri di medicina della biblioteca del monastero. Esistono, a quanto pare, centri nervosi sparsi nel

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