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Manager nella tempesta: Come il Business Coaching ti allena a ritrovare e mantenere risultati e performance
Manager nella tempesta: Come il Business Coaching ti allena a ritrovare e mantenere risultati e performance
Manager nella tempesta: Come il Business Coaching ti allena a ritrovare e mantenere risultati e performance
E-book146 pagine1 ora

Manager nella tempesta: Come il Business Coaching ti allena a ritrovare e mantenere risultati e performance

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Info su questo ebook

Il Business Coach: la giusta guida per gestire il momento di crisi come opportunità positiva. In questo libro le tecniche di coaching specifiche in ambito business. I manager delle grandi aziende sono sottoposti oggi a un’estrema pressione, incastrati fra l’ampliamento delle responsabilità e della mole di lavoro e l’incertezza del proprio futuro professionale: il Business Coach è la giusta guida per gestire il momento di crisi come un’opportunità positiva, utilizzando le tecniche di coaching specifiche in ambito business così che i manager autonomamente possano utilizzare tutte le proprie risorse e talenti per ridiscutere le regole del gioco e ottenere performance e risultati d’eccellenza. Grazie all’abbinamento di una parte teorica e di una densa parte pratica, ricca di esercizi efficaci (test, consigli, chiamate all’azione ecc.) e di racconti di reali case history, il lettore viene accompagnato attraverso un percorso di Business Coaching, che lo porterà, nonostante il difficile periodo economico, a superare la crisi e a tornare in forma lavorando sul raggiungimento degli obiettivi, sullo sviluppo della leadership, sulla promozione di sé dentro e fuori l’azienda e su come ottenere il massimo dal suo team.Laureato alla Bocconi nel 1980, Federico Grianti, dopo essere stato dirigente di grandi aziende italiane e internazionali per circa 25 anni, nel 2005 ha fondato The Next Step, la prima società italiana di Business Coaching e formazione che annovera fra i suoi clienti aziende quali Pirelli RE, Fondiaria Sai, Case New Holland, Manpower. È anche docente presso l’Accademia del Lusso e la Business School del Sole 24 Ore. Questo è il suo primo libro.
LinguaItaliano
Data di uscita26 mar 2013
ISBN9788863581881
Manager nella tempesta: Come il Business Coaching ti allena a ritrovare e mantenere risultati e performance

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    Anteprima del libro

    Manager nella tempesta - Federico Grianti

    PRIMA PARTE

    EXECUTIVE COACHING: LO STRUMENTO SALVA-MANAGER

    1. Cos’è il Coaching aziendale e perché ha successo

    A differenza di altre forme di supporto, il Coaching offre un aiuto concreto per il raggiungimento di risultati sia professionali che personali.

    Come spiegato in precedenza, il Coaching è un processo interattivo che ha l’obiettivo di aiutare il manager a:

    1) risolvere problemi: le problematiche in ambito aziendale e manageriale sono le più diverse e nella seconda parte di questo libro ne forniremo diversi esempi. Il Coaching lavora sul gap da riempire per raggiungere il risultato. Non esiste problematica, per quanto complessa possa essere, che non possa essere analizzata e risolta con il Coaching, purché il manager o imprenditore partecipi in maniera attiva, come vedremo nel dettaglio in seguito.

    2) Stimolare il processo decisionale: non si chiacchiera, si agisce. Io e i miei collaboratori lavoriamo su un percorso basato sul principio del fare piuttosto che del parlare e di conseguenza stimoliamo il cliente all’azione e lo obblighiamo a prendere decisioni. Assumono quindi importanza fondamentale le azioni concrete che il cliente deve attuare nel corso del processo di Coaching.

    3) Acquisire nuove abilità: il coach non insegna al manager nuove competenze, ma fa comprendere l’importanza di acquisirle e spinge a colmare le lacune in tempi brevi. Se volete avviare una nuova attività ma non siete in possesso delle conoscenze necessarie, il coach vi aiuta a svilupparle.

    4) Migliorare le performance: alla fine della giornata o del processo di Coaching quello che conta per il cliente sono i risultati. Per questo il coach, a differenza del consulente, si focalizza sui risultati, che sono concreti, tangibili e dimostrabili.

    Tuttavia, il Coaching non è la panacea per tutti i problemi. Cari manager e imprenditori nella tempesta, se quello che cercate sono soluzioni e risposte pronte all’uso, il Coaching non fa per voi; se non avete nessuna intenzione di prendere in mano la situazione e agire in prima persona, se volete delegare i vostri problemi al coach questo metodo non può aiutarvi.

    Nel Coaching siete voi che cercate le risposte. Se il coach con cui lavorate ha delle conoscenze specifiche su una particolare problematica, nulla vieta che condivida con voi la sua esperienza, ma quello che vi offrirà non è la soluzione al problema bensì un’informazione in più per abbreviare il processo di acquisizione di consapevolezza sullo stesso. Il coach non suggerisce soluzioni, né esprime giudizi, ma vi apre alla conoscenza.

    Ci si chiede spesso se il confine tra Coaching per la persona (Life Coaching) e il Coaching per il business sia veramente così netto e marcato oppure si tratti semplicemente di sfumature della stessa professione. Secondo la mia esperienza, quando si tratta con esseri umani non ci sono confini marcati, anzi non ci sono affatto confini. Riuscite ad immaginare un imprenditore le cui azioni non ricadano in qualche modo sulla sua vita relazionale, familiare, sociale e privata? È possibile immaginare che la vita privata di un CEO o di un manager non sia pesantemente influenzata dal suo lavoro? Qualunque siano le tematiche da affrontare e gli obiettivi da raggiungere, l’essere umano beneficiario del Coaching è sempre uno. Tuttavia, il coach esperto e attento non fa mai confusione: aiutare a definire gli obiettivi è il suo compito primario e decidere quali perseguire è fondamentale.

    Ricordate il famoso detto cinese Chi insegue due lepri non ne prende nessuna? Quindi, una cosa è tenere conto degli impatti che il Coaching ha sulla vita privata, un’altra è confonderli con gli obiettivi lavoro.

    1.1 Quando è nato l’Executive (e il Business) Coaching?

    L’Executive e Business Coaching è nato e si è sviluppato negli USA e in Inghilterra all’inizio degli anni ’80 e da allora il mercato in quei paesi è cresciuto in modo significativo contagiando poi altri paesi europei come la Germania e, successivamente, la Francia ed extraeuropei, come l’Australia. In questi paesi, il Coaching aziendale si è poi segmentato in diverse aree di specializzazione (v. Tabella.1), studiate per rispondere alle specifiche esigenze del mercato.

    In Italia, invece, il Coaching aziendale ha mosso i suoi primi passi all’inizio del 2000, quando si è cercato di portare le metodologie di Life Coaching all’interno delle aziende, rivolgendosi principalmente ai manager e affrontando le tematiche di soft skills. Per anni io stesso ho creduto che il Coaching aziendale fosse solo questo: aiutare i manager a risolvere il work-life balance, ossia a riequilibrare la loro vita lavorativa con quella privata, a gestire meglio il tempo e a comunicare in modo efficace.

    Oggi questa professione è nel nostro Paese ancora agli albori, per diversi motivi: da un lato è poco comunicata dalle stesse associazioni di settore, che si dedicano solo parzialmente all’Executive e Business Coaching; dall’altro mancano scuole specializzate nella formazione di business coach e quindi professionisti con una reale conoscenza del settore. Proprio per questo The Next Step ha aperto la Business Coaching School, la prima scuola dedicata al Coaching aziendale con sede a Milano.

    Tabella 1: Tipologie di Coaching e caratteristiche

    1.2 Le caratteristiche dell’Executive Coaching

    Come abbiamo già avuto modo di vedere, in Italia il Coaching in ambito aziendale non è ancora una pratica diffusa, come è, invece, da molti anni nella maggior parte dei paesi di cultura anglosassone. Addirittura in Italia non viene percepita la differenza tra le varie tipologie che ho descritto nella Tabella 1. Pensate ad esempio che, da una ricerca del CIPD (Certified Institute for Personal Development) di Londra, emerge che circa il 70% delle aziende inglesi ha programmi di Coaching permanente e ricorrente di anno in anno.

    L’Executive Coaching è quindi il processo di Coaching rivolto a tutti i manager responsabili dei risultati aziendali. All’estero (USA, Inghilterra, Germania, Australia) gli A.D. e i CEO, ossia i massimi responsabili della direzione aziendale, hanno un coach dedicato che li segue costantemente durante l’anno con un programma di interventi specifici. Da noi questa pratica non è ancora diffusa e gli interventi si rivolgono prevalentemente a fasce manageriali di prima linea, a manager di seconda linea (ossia che riportano ad un direttore) e, anche se di rado, a gruppi di persone di reparti diversi con l’obiettivo di creare team. Le società che investono nel Coaching in Italia sono quindi quasi esclusivamente filiali locali di aziende internazionali, e scelgono l’Executive Coaching su indicazione della casa madre estera.

    L’Executive Coaching presenta alcune caratteristiche comuni con il Life Coaching:

    1) è veloce: i programmi di Coaching sono circoscritti nel tempo;

    2) è orientato ai risultati, concreto e misurabile;

    3) ha un effetto catalizzante; la sola presenza fisica di una persona esterna che ascolta il manager favorisce e facilita lo

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