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Carteggio epistolare (1892-1899). Cais di Pierlas-Bres
Carteggio epistolare (1892-1899). Cais di Pierlas-Bres
Carteggio epistolare (1892-1899). Cais di Pierlas-Bres
E-book181 pagine2 ore

Carteggio epistolare (1892-1899). Cais di Pierlas-Bres

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Lettere d’un irredentista nizzardo (Giuseppe Bres) scritte all’amico e irredentista nizzardo (Eugenio Cais di Pierlas) su argomenti politico-culturali. Ma soprattutto in preparazione alla contro celebrazione da attuare in opposizione alla celebrazione francese dell’annessione di Nizza del 1792.

Raccolta di lettere, dall’archivio Cais-Jagher di Venezia, che Giuseppe Bres scrisse all’amico Eugenio Cais di Pierlas tra il 1892 e il 1899, chiedendo od esponendo, tra le cronache della vita quotidiana, diversi pareri storico-artistico-letterari su Nizza e la sua Contea.
Ma soprattutto in vista della contro-celebrazione che gli irredentisti nizzardi italiani, riuniti nel Comitato Generale Italiano presieduto dallo stesso Cais, volevano attuare nel 1896 in opposizione a quella Francese; per ricordare non il centenario della “plebiscitaria riunificazione”, bensì quello della conquista ed annessione armata di Nizza (e della sua Contea) alla Francia da parte dell’irruzione di sanguinarie bande di “sans culottes d’oltre Varo” avvenuta nel 1792 e che generò la tenace resistenza barbetista in tutto il nizzardo.

Une collection des lettres, issues de l’archive des Cais-Jagher de Venise et présentées par un poème en occitan que Jules Bessi dédie à Eugenio Cais, écrites par Giuseppe Bres à son ami Eugenio Cais di Pierlas entre 1892 et 1899; en demandant ou en affichant, parmi les chroniques de la vie quotidienne, différentes opinions historiques, artistiques, littéraires et politiques sur Nice et son comté.
Mais surtout en raison de la contre-célébration que les irrédentistes niçois en Italie (assemblés au sein du Comité Général Italien sous la présidence du Cais) ont voulu mettre en œuvre en 1896 en opposition à celle française; pas tant pour se rappeler du centenaire de la “réunification plébiscitaire”, mais plutôt celui de la conquête et de l’annexion armée de Nice (et son comté) à la France par l’irruption des bandes sanguinaire de “sans-culottes d’au-delà du Var” qui a eu lieu en 1792 et qui engendra l’acharnée résistance barbétiste dans la région niçoise.

Nicolò e Andrea Jagher sono entrambi figli di Luigi Jagher e Maria Gregoria Casagrande di Villaviera – Cais di Pierlas, figlia di Eugenio Casagrande conte di Villaviera e di AnnaMaria (Ninetta) Cais di Pierlas – Mocenigo, nipote in primo grado di Eugenio Cais conte di Pierlas.
LinguaItaliano
Data di uscita15 mag 2014
ISBN9788863582598
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    Carteggio epistolare (1892-1899). Cais di Pierlas-Bres - Andrea Jagher

    Nicolò e Andrea Jagher

    (a cura di)

    Carteggio epistolare (1892-1899)

    Eugenio Cais di Pierlas - Giuseppe Bres

    Phasar Edizioni

    Nicolò e Andrea Jagher (a cura di)

    Carteggio epistolare (1892-1899) Eugenio Cais di Pierlas - Giuseppe Bres

    Proprietà letteraria riservata

    © 2014 Nicolò e Andrea Jagher

    © 2014 Phasar Edizioni, Firenze

    Prima edizione eBook: 2014 – Phasar Edizioni

    www.phasar.net

    I diritti di riproduzione e traduzione sono riservati.

    Nessuna parte di questo libro può essere usata, riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza autorizzazione scritta dell’autore.

    Progetto di copertina a cura di Nicolò e Andrea Jagher

    In copertina:

    progetto di targa, presentato al Comitato Generale Italiano degli irredentisti nizzardi presieduto da Eugenio Cais di Pierlas, per la contro celebrazione che tale Comitato preparava nel 1896, in opposizione alla celebrazione francese dell’annessione. Per ricordare non tanto il centenario della riunione di quella terra alla Francia nel 1793, quanto la sua annessione armata contro la volontà popolare di restare sotto i Savoia.

    Alla targa andava apposta una delle seguenti dediche. La prima di Eugenio Cais di Pierlas e la seconda una versione di Giuseppe Bres (vedi lettera). Targa ed iscrizione che non vennero approvati dal ministero italiano per timore di arrecare dispiacere alla Francia (nota autografa di Eugenio Cais di Pierlas stilata sotto al progetto archiviato).

    Progetto di targa

    I

    Ai Fedeli

    Che sulle Alpi Marittime

    Pugnarono e morirono

    A difesa della Patria e del Principe

    Trascorso un Secolo

    I Nizzardi Italiani

    Memori

    1896

    II

    Ai militi

    del Contado di Nizza

    che sulle Alpi Marittime

    duce Thaon di S. Andrea

    strenuamente pugnarono

    a difesa della patria

    trascorso un secolo

    I Nizzardi

    non immemori

    M.DCCCXCVI

    Realizzazione copertina:

    Gabriele Simili, Phasar, Firenze

    ISBN: 978-88-6358-259-8

    Premessa

    Riordinando il carteggio epistolare che il mio lontano zio¹ materno ebbe con famosi uomini del suo tempo, mi resi conto che questo patrimonio documentale poteva risultare interessante sia agli storici di Nizza (e non solo) che agli stessi nizzardi doc.

    Decisi così, prima che potesse andare disperso, di cominciare la pubblicazione d’una prima raccolta di lettere inviate da Giuseppe Bres² ad Eugenio Cais di Pierlas tra il 1892 e il 1899, quando quest’ultimo, per non piegarsi alla sovranità francese a cui allora e per opportunità politica era stata ceduta Nizza, risiedeva oramai a Torino dove effettuava le sue ricerche storico-genealogiche e da dove guidava l’irredentismo nizzardo.³

    Unica nota dolente è che non risultano copie (nel carteggio in nostro possesso) delle lettere che Eugenio Cais inviò a Giuseppe Bres in richiesta od in risposta a sue missive.

    Nicolò Jagher

    Indice

    Premessa

    Frontespizio

    Poesia di Jules Bessi

    Frammento 1892-1896

    Tabiano 2 Agosto 1892

    Nizza 19 Agosto 1892

    Nizza 23 Agosto 1892

    Nizza 3 8bre 1892

    Nizza 21 8bre 1892

    Nizza 6 9bre 1892

    Nizza 20 Xbre 1892

    Nizza 19 Gennaio 1893

    Nizza 10 Marzo 1893

    (Scritta su biglietto da visita di Giuseppe Bres)

    Nizza 1 Aprile 1893

    di poco precedente il 26 aprile 1893

    Nizza 26 Aprile 1893

    4 maggio 1893

    Nizza 13 Maggio 1893

    Nizza 22 Maggio 1893

    Nizza 25 Maggio 1893

    Nizza 4 Giugno 1893

    Nizza 3 luglio 1893

    Tabiano 14 Luglio 1893

    Cantone Ticino 4 Agosto 1893

    Faido 24 Agosto 1893

    Faido 27 Agosto 1893

    Appiano 1 7bre 1893

    Nizza 26 8bre 1893

    Nizza 21 Xbre 1893

    Nizza 7 luglio 1894

    Nizza 2 7bre 1894

    Nizza 29 8bre 1894

    Nizza 26 9bre 1894

    Nizza 23 Xbre 1894

    Nizza 19 Gennaio 1895

    Nizza 29 Gennaio 1895

    Nizza 25 Febbraio 1895

    Nizza 14 Marzo 1895

    Nizza 20 Marzo 1895

    Nizza 4 Maggio 1895

    Gressoney St Jean 29 Luglio 1895

    Gressoney St Jean 4 Agosto 1895

    Nizza 17 7bre 1895

    Nizza 8 8bre 1895

    Nizza 5 9bre 1895

    Nizza 11 Dicembre 1895

    Nizza 18 Xbre 1895

    Nizza 29 Xre 1895

    Nizza 7 Febbraio 1896

    Nizza 15 Febbraio 1896

    Nice 29 Fevrier 1896

    Nizza Marzo 96

    Nizza 31 Marzo 1896

    Nizza 11 Giugno 1896

    Nizza 23 Xbre 1896

    Nizza 19 Giugno 1897

    Nizza 10 Luglio 1897

    Nizza 22 Luglio 1897

    Madesimo 3 Agosto 1897

    Nizza 7 8bre 1899

    Carteggio epistolare Eugenio Cais di Pierlas

    Post scriptum di Andrea Jagher

    Réflexions psycho-philosophiques

    Note del Curatore

    Lettere di Giuseppe Bres

    ad Eugenio Cais di Pierlas

    (1892-1899)

    Frammento 1892-1896

    […]

    Domani avrò una occasione per fare importare in Italia questa lettera, la riapro per darti la sgradevole notizia che questa mattina fu pubblicato il bando per il concorso all’infame Monumento⁴. T’invio il giornale che lo riproduce.

    Dunque a meno di eventi straordinari noi assisteremmo a questa vergogna.

    Ti prego di rispondermi presto per quanto concerne il reggimento Nizza e quelle certe milizie.

    […]

    Tabiano 2 Agosto 1892

    Caro Amico

    Ti ringrazio della pronta risposta. Come devi aver letto nel Durante e nel Precis historique del Toselli, opera ormai molto rara, i Piemontesi nel 92 si ritirarono dal confine ed abbandonarono Nizza senza battersi.

    Una folla di emigrati francesi a cui si unirono molti Nizzardi presero frettolosamente la via di Tenda. Molti perirono per strada, altri riuscirono a salvarsi dopo molti stenti. Una commissione, non ricordo come s’intitolasse, di cui facevano parte molti francesi stabiliti a Nizza o venuti colle truppe, lo stesso console francese, mandarono un indirizzo alla Convenzione Nazionale per l’annessione di Nizza alla repubblica francese e ciò per mezzo dei deputati Blanqui e Veillon, ma la Convenzione Nazionale non lo volle se prima non vi fosse un voto. Allora quel fanatico di Blanqui scrisse una lettera ai suoi concittadini invitandoli a votare per l’annessione; in caso contrario, diceva loro, vi esporrete all’odio ed al disprezzo della repubblica. Ciò che volesse dire allora essere esposti all’odio ed al disprezzo è scritto in lettere di sangue nella storia.

    Si nominarono i delegati, ma come fossero compilate queste liste di elettori, se i provenzali prendessero parte al voto o nò il Toselli non è molto esplicito in proposito, e nemmeno si spiega sulla ripartizione dei voti dei delegati. Giacobi il sindaco voleva una repubblica indipendente come più tardi l’Arson, ma poi finì per cedere. Ecco quanto si sà dal Toselli. Il Durante dice che l’annessione fu principalmente opera dei forestieri. Spero trovare qualche maggior ragguaglio nel Bonifassy il quale registrava i fatti a mo’ di cronaca.

    Sai che la Francia ha deliberato di festeggiare l’anniversario della repubblica Francese il 22 7bre e probabilmente si festeggierà contemporaneamente l’annessione di Nizza. Ma quel che è peggio che si vuol commemorare questa data con un monumento per il quale il Municipio ha testé votato una somma di 50.000 lire.

    Ora è appunto per impedire questo sfregio alla storia nostra che ci adoperiamo, col silenzio sino a che si potrà, ma poi metteremo a nudo le cose come stanno. Quanti amiamo ancora la nostra patria nei suoi più nobili ricordi dobbiamo adoperarci per protestare ed è appunto con questo intento che mi rivolsi a te affinché ci sii largo di aiuto con tutte le notizie e documenti che potrai raccapezzare.

    Non hò letto l’articolo del Bottero, conservalo e mandalo ad André⁵ nel caso che gli fosse passato inosservato.

    Forse il Toselli dà una lista degli emigrati, ma in ogni modo farai bene a copiare quella che hai e mandarla ad André.

    Credo fossero in tutto in 700.

    Tu parli di una raccolta fatta dal Bottero. Dove trovasi questa raccolta? Fu stampata?

    A Nizza conosco suo figlio e glie ne parlerò, ma temo assai che non ne sappia nulla, perché oggimai coloro che si occupano di cose patrie sono rara avis ed è perciò che stimo bene ne mandi una copia della lista che hai ancorché incompleta.

    Sai pure che la milizia composta di numerosi volontari Nizzardi si batteva contro gli invasori e disputava palmo a palmo il terreno.

    Ora se tu potessi trovare negli archivi la lista dei Nizzardi che combatterono per la patria e per il re e di quelli che perirono nelle battaglie, sarebbe una felice scoperta e che ci gioverebbe assai.

    Il Toselli pubblica una relazione Gregoire, ma non sò bene se sia quella di cui parli.

    Mi ricordo che in quella si diceva che 40 Comuni parlavano l’Italiano, negli altri si capiva il francese e parlavano in dialetto. Potresti mettere sotto al naso del Carutti questa relazione affinché legga coi suoi proprii occhi; dagli pure da leggere la relazione del Gioffredo del 1691 allorché i Nizzardi si dovettero arrendere a Catinat e fra le condizioni della resa vi era pur quella che la lingua ufficiale a Nizza dovesse continuare ad essere l’Italiano.

    Insomma se la relazione Gregoire non è quella che figura nel Precis historique del Toselli faresti bene di prestarla ad André affinché vi attinga quelle notizie che possono giovare al caso nostro.

    Tornando al Carutti, se lo rivedi puoi dirgli che se Nizza è oggidì francese ciò si deve a quelle gran teste di Piemontesi che non hanno mai capito nulla in fatto di politica ed alla indifferenza degli italiani.

    Siamo in pochi a Nizza, ma abbiamo molto più patriottismo che tutti i 30 milioni d’italiani assieme.

    Sono 32 anni che vivo di rabbia contro i francesi, dico però che da alcuni anni a questa parte comprendo in questo odio un tre quarti degli italiani che si addimostrano senza dignità e senza patriottismo.

    Avresti per caso una copia della circolare scritta in italiano spedita da Monsignor Sola ai parroci della diocesi pochi giorni prima della votazione del 1860?

    Hò la seconda e non la prima. Ti ricordi se i manifesti del Lubonis e del Malaussena in quell’epoca si fecero in italiano e francese o soltanto in francese? Se avessi quello in italiano mi faresti piacere dandomene una copia.

    Il tuo pensiero riguardo ai Nizzardi espatriati in Italia sarebbe ottimo, ma ormai è troppo tardi: la maggior parte son morti. Meglio sarebbe procurarsi un elenco di quanti presero la nazionalità italiana e si espatriarono. Si potrà in seguito vedere se è meglio operare sui viventi o sui morti, vale a dire se meglio una società fra i viventi od una lapide per i morti.

    Ti ringrazio tanto dell’offerta che mi fai di venire a Torino per il caso ch’io vi debba andare, ma hò con me i tre figli maggiori e devo presto tornare a Nizza.

    Addio ricordami sempre come io ti ricordo con affetto.

    Aff. Amico

    G Bres

    Nizza 19 Agosto 1892

    Caro Amico

    Anzitutto Ambourg ti manda a dire di considerare la sua lettera come non avvenuta, giacché abbiamo ciò ch’egli ti chiedeva.

    Ho esaminato l’elenco dei volontari ed anche questo elenco ci mette nell’imbarazzo, perché mancano i nomi che interessano più direttamente la nostra città. Benché si tratti del 95, cioè tre anni dopo l’occupazione nemica,

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