Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il Canto degli Alberi: Manuale di fitoterapia energetica
Il Canto degli Alberi: Manuale di fitoterapia energetica
Il Canto degli Alberi: Manuale di fitoterapia energetica
E-book320 pagine3 ore

Il Canto degli Alberi: Manuale di fitoterapia energetica

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

L'osservazione della natura, la fiducia nella vita e nelle indicazioni che essa stessa ci fornisce per ritrovare la strada della salute, guidando questa nuovissima intuizione terapeutica: una nuova tecnica, semplice ed efficace, per estrarre dagli alberi e dalle piccole piante le energie utili alla guarigione. Frassino, Nocciolo e Sambuco, ma anche le più umili pianticelle dei nostri orti come la salvia e l'alloro, o l'acqua di sorgente e la terra di bosco divengono così i maestri o, meglio, i "Cantori" che possono guidare ciascuno di noi alla riscoperta della propria natura e della propria "canzone", la quale deve intonarsi ad una sinfonia più ampia, per farsi portatrice di salute, bellezza interiore e autentica Guarigione.
LinguaItaliano
Data di uscita3 mag 2024
ISBN9788875174620
Il Canto degli Alberi: Manuale di fitoterapia energetica

Correlato a Il Canto degli Alberi

Ebook correlati

Corpo, mente e spirito per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Il Canto degli Alberi

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il Canto degli Alberi - Maria Cornelia Giordani

    Introduzione

    Con Cornelia c’è un rapporto di amicizia di vecchia data e quindi sapevo di questo suo interesse per una forma di, non saprei come chiamarla, terapia olistica piuttosto originale.

    Quando mi aveva parlato della sua teoria degli Oli delle Piante, come li avevo definiti io, l’avevo ascoltata con il mio solito approccio non molto ortodosso alla pratica medica.

    La mia teoria è sempre stata che il malato va aiutato a guarire o, quanto meno, a stare meglio. Che poi ci si riesca in un modo o in un altro, fatte salve le scelte più opportune per patologie particolarmente serie, non ha molta importanza.

    Così mi ero dichiarata favorevole a testare su qualche amico o parente compiacente, o forse solo rassegnato, i suoi oli.

    La prima candidata era un’amica cinquantenne con una stipsi praticamente da... sempre, che la costringeva a frequenti incursioni nel mondo poliedrico dei lassativi.

    Convincerla non fu difficile vista la sua machiavellica concezione della medicina che la rendeva quanto mai possibilista; e del resto un olio da massaggiare due volte al giorno in prossimità del 2° Chakra non rappresentava sicuramente un rischio per la salute.

    La cura consisteva nel massaggiare con Olio di Frassino il 2° Chakra per 2 volte al giorno.

    Dopo qualche giorno, incredibilmente, alcuni effetti sembravano già manifesti: Sarà una coincidenza ma, sai, era da tantissimo tempo che non mi succedeva. Regolare come il classico orologio svizzero!".

    E la coincidenza continuò a manifestarsi anche nei giorni a venire. Io ero solo un po’ stupita per la rapidità della manifestazione, ma per il resto, dopo tanti anni di professione medica tradizionale con frequenti divagazioni nel campo della medicina cinese, indiana, omeopatica, esoterica e quant’altro, non mi stupisco più di tanto. Ho imparato che… non si smette mai di imparare!

    Il secondo tentativo fu operato su mia madre (da sempre amici e parenti di medici hanno la fortuna di godere di cure innovative, per non dir sperimentali!). Nulla di grave, solo una micosi dell’unghia del pollice ormai di vecchia data, regalo di una rosa che rifiutava di essere colta. Per la verità era già stata debellata una volta con le terapie tradizionali che avevano sortito un indubbio successo dopo mesi di pastigliette assunte controvoglia. Ma, come noto, le onicomicosi sono coriacee e dispettose e dopo qualche mese ecco ricomparire l’ormai per me inconfondibile macchiolina gialla a lato dell’unghia. Ormai la mia paziente, forte dei suoi vincoli familiari, rifiutava di seguire la solita cura che aveva già procurato in precedenza disturbi digestivi. Ottima occasione per sperimentare, questa volta devo dire con un pizzico di scetticismo in più da parte mia, i famosi Oli (Abete, Sambuco, Edera).

    Dopo un paio di settimane l’unghia mostrava un punto di ricrescita roseo apparentemente indenne da micosi.

    Visto l’incoraggiante risultato si convinse a seguire la stessa terapia anche mia sorella, affetta da una micosi analoga all’alluce, che l’aveva fatta soffrire durante una vacanza in Lapponia dove praticamente si dormiva con gli sci e relativi scarponi. Questa nuova paziente ha un atteggiamento decisamente scettico nei confronti di ciò che sembra discostarsi dalla scienza ufficiale, forte anche della sua laurea in Fisica e del suo lavoro nel campo dell’informatica (che a me, del resto, risulta più misterioso del paranormale).

    Ma l’Olio di Cornelia non si offese per questa mancanza di fiducia e l’onicomicosi regredì nel giro di poche settimane.

    Ormai anche i nostri amici scherzavano su quella che era definita la nostra personale sciamana. Mia sorella, di fronte al mio sguardo divertito, ammise che, sì, c’era stato un effetto, ma probabilmente un qualche componente di quest’Olio aveva una sua intrinseca proprietà antimicotica. Nonostante avessimo poi verificato che si trattava sempre, per tutti i casi trattati, di semplice olio di Girasole, credo che lei sia rimasta della stessa convinzione.

    Le sperimentazioni stanno continuando nel campo delle emicranie, delle verruche e delle lombalgie di più svariata eziologia, sempre dopo i relativi insuccessi delle terapie tradizionali e i primi risultati sono incoraggianti, anche se si tratta di tempi per ora troppo brevi per una analisi corretta.

    Dr. Tiziana Zanardini

    Specialista in Malattie infettive, Statistica Sanitaria; Agopuntura

    .

    Conosco Cornelia da tempo ed ho la fortuna di apprezzarla sia come cara amica, sia, sovente, come fonte di ispirazione, date le sue innate doti di creatività ed entusiasmo. Una prova tangibile del suo dinamismo è questa intuizione sulla possibilità di trasferire proprietà essenziali del mondo floreale, di innegabile concezione, dagli Alberi a semplici preparati oleosi. Il risultato alchemico, che nasce comunque da anni di osservazione e studi olistici, presenta come caratteristica la teoria originale che presuppone le modalità di estrazione degli Oli energizzati. Il passaggio al loro utilizzo è stato breve in quanto condivido, come uomo e per professione, lo spirito di ricerca e dedizione umanistica, inteso come atto dovuto per cercare di aiutare qualcuno che soffre a lenire, se non sempre purtroppo guarire, i propri disturbi.

    Non disconoscendo la mia formazione medica occidentale, i primi impieghi sono stati perciò rivolti a disturbi o patologie minori e dove interventi tradizionali avevano offerto scarsa incisività terapeutica. Con tutte le doverose precauzioni esplicative al paziente, il primo ad accettare è stato un … amico e collega affetto da dolori urenti a livello intercostale procurati da un herpes zoster, fuoco di S. Antonio. Medico ospedaliero convinto organicista, assolutamente scettico a tutte le attività mediche alternative, rappresentava il candidato ideale, la… prova del fuoco in tutti i sensi!

    Se funzionava con lui … In condizioni normali non avrebbe mai accettato di testare, e avrebbe vissuto il tutto come una burla, ma la terapia che stava effettuando non copriva il dolore acuto che gli veniva procurato dal semplice contatto della maglietta sulla pelle, ed era perciò oltretutto obbligato a rimanere in casa e ad assentarsi dal lavoro. Comprensibilmente più rassegnato che compiacente (ubi major…) accetta la cura, consistente nel applicare esternamente un Elisir energizzato di Acero, Abete, Lavanda.

    Mi telefona, perplesso, dopo qualche giorno dicendomi che il dolore è quasi scomparso (scomparirà nella settimana successiva), e che … probabilmente il suo fisico s’è risvegliato … e le difese immunitarie… probabilmente una coincidenza ….

    Di certo so che è guarito e, me lo ha riferito la moglie, ha messo da parte con cura la rimanenza dell’Elisir: non si sa mai!. Una sera, in una delle lunghe chiacchierate dopo cena mi confesserà: se non fosse capitato a me non ci avrei mai creduto!. E vai!!!

    Era questa la spinta, l’input che mi serviva per osare con più convinzione: uno scettico reso scettico nelle sue convinzioni. D’altra parte la cura in sé, un massaggio con Olio, una o più volte al giorno, in prossimità dei punti Chakra, non è certamente invasiva e tanto meno può rappresentare un pericolo per la salute, per cui inizio a proporre e i primi casi a seguire sono:

    Un caso di sinusite: ha usato le energie di Prugnolo e Sambuco.

    Un caso di orticaria alle gambe (così diagnosticata dal dermatologo), che gli procura pruriti notturni di tale intensità da procurarsi escoriazioni da grattamento: ha usato energie di Glicine, Menta, Nocciolo, Argilla.

    Un altro caso di pruriti di natura non diagnosticata agli arti superiori e al petto, trattato con cortisone che però gli procura edemi e gonfiori alle gambe: ha usato energie di Sambuco e Frassino.

    I miglioramenti sono stati riferiti già dopo tre o quattro giorni e la scomparsa dei sintomi in due – quattro settimane.

    Nell’eventuale vuoto lasciato dalla medicina ortodossa si sta cercando di allargare la prova sperimentale al fine di poter offrire un dato statistico significativo che per ora, per l’entità di casi e tempi trattati è rimandabile, ma i risultati iniziali sono molto incoraggianti.

    Dr. Giancarlo Domenighini

    Medico-chirurgo

    Specialista in Psicoterapia ed Ipnosi

    Inizio del percorso o introduzione

    L’uomo che desidera una vita più serena ha bisogno di scambi armoniosi con le varie energie che popolano questa Terra, cominciando dai suoi simili, ma, altrettanto importanti, sono gli animali, i vegetali, i minerali. Noi stiamo alterando già da tempo questo equilibrio e abbiamo bisogno di reimparare ad amare e rispettare la nostra Terra, solo così potrà avere un futuro, e noi con lei. Non credo sia contenta di come la stiamo trattando. La stiamo usando senza darle niente in cambio, la sfruttiamo a tal punto da impoverirla, senza renderci conto che, fra non molto, non potremo più raccogliere nutrimento. E il nostro alibi qual è: portare il benessere a tutti.

    Ma quanto è veritiera questa affermazione? Basta vedere quanto sono enormi le discariche per renderci conto di quante cose sprechiamo. Siamo nell’era del consumismo, il nostro modo di vivere è usa e getta. Lo usiamo anche con i nostri simili? E poi quanto bene realmente stiamo?

    Si, abbiamo la pancia piena, abbiamo tutte le comodità, ma quanto siamo sereni? Cerchiamo di essere onesti con noi stessi e le risposte arriveranno. Di sicuro è che non siamo più capaci di ringraziare ogni volta che qualcosa ci è donato da Madre Terra, come se lei fosse obbligata a farlo. Una volta i nostri nonni, prima di iniziare a mangiare, ringraziavano Dio per i doni che elargiva. Sapevano che Lui è il datore di tutto.

    Ci rendiamo conto di quanto la nostra sicurezza sia fragile solo quando quello che abbiamo ci viene portato via da cataclismi naturali o no. Perché ritorni l’equilibrio, ci deve essere parità tra il dare e il ricevere.

    E qual è la cosa più importante che possiamo dare a Madre Terra? L’amore. Se amiamo qualcuno di sicuro vogliamo il suo bene, e il resto viene da sé.

    Spero, con questo libro, di trasmettervi l’amore che gli Alberi sono stati capaci di attivare in me per loro, e di farvi comprendere quanto loro ne hanno per noi. Come possiamo ricambiarli? Rispettandoli e amandoli.

    Capitolo 1

    La Canzone dell’Albero

    La Scoperta

    Scrivere questi appunti è stato importante, perché mi ha aiutato a comprendere quanti doni esistono in ognuno di noi, anche se l’alibi che ci impedisce di usarli è che noi crediamo che appartengano solo agli altri, mentre noi, poveri comuni mortali, pur desiderosi di fare qualcosa di speciale, siamo sfortunati, perché non ne siamo provvisti.

    Perché dico questo? Perché aver iniziato a scrivere le mie esperienze è stata una vittoria. Ho sempre pensato di non essere in grado di farlo. Però il desiderio di far comprendere quanto siano importanti le energie che ci circondano, fra queste quelle degli Alberi, e che grande aiuto siano in grado di donarci se amate e rispettate, mi ha dato la spinta ad iniziare questa grande avventura che è cominciata quando ho avuto la fortuna di intuire come fosse semplice ottenere dagli Alberi le loro eccezionali energie guaritrici.

    Forse in qualche parte della Terra probabilmente stanno già usando questa tecnica, personalmente non ho letto niente a riguardo e credo sia importante condividere con gli altri le proprie esperienze perché questo velocizza l’evoluzione di tutti. Ho attinto ad esperienze di altre persone e questo mi ha aiutato a crescere, perciò condivido con voi le mie con la speranza che vi siano utili.

    L’idea di iniziare a scriverle mi è venuta partecipando a un seminario sui Fiori di Bach che, con grande disponibilità la dott. Monica Simoncini ha tenuto al nostro gruppo, le Giovani marmotte Bergamasche (Giovani perché quando abbiamo iniziato questo cammino avevamo un’ età media di 40 anni, perciò giovanissime e Marmotte perché ogni tanto ci addormentiamo sul nostro sentiero, ma quando ci risvegliamo...).

    Avevo già letto parecchi libri: su Edward Bach e mi ero chiesta come, questo ricercatore, avesse potuto intuire che si potevano estrarre le energie dai fiori semplicemente ponendoli in una bacinella con dell’acqua di fonte ed esponendo il tutto al sole. Da allora ho pensato che apparteneva al gruppo delle persone speciali, come pure Patrice Bouchardon di cui avevo letto il libro: Le energie positive degli Alberi, che poi aveva stimolato la mia curiosità.

    Che ne dite di questa Meditazione che Nelson Mandela ha regalato al mondo?

    La nostra paura più profonda

    non è di essere inadeguati.

    La nostra paura più profonda

    è di essere potenti oltre ogni limite.

    É la nostra luce, non la nostra ombra,

    a spaventarci di più.

    Ci domandiamo: "Chi sono io per essere brillante,

    pieno di talento, favoloso?’’

    In realtà, chi sei tu per non esserlo?

    Siamo figli di Dio.

    Il nostro giocare in piccolo

    non serve il mondo.

    Non c’è nulla di illuminato

    nello sminuire se stessi cosicché gli altri

    non si sentano insicuri intorno a noi.

    Siamo tutti nati per risplendere,

    come fanno i bambini.

    Siamo nati per rendere manifesta

    la gloria di Dio che è dentro di noi.

    Non solo in alcuni di noi:

    è in ognuno di noi.

    E quando permettiamo alla nostra Luce

    di risplendere, inconsapevolmente diamo

    agli altri la possibilità di fare lo stesso.

    E quando ci liberiamo dalle nostre paure,

    la nostra presenza automaticamente libera gli altri.

    Nelson Mandela

    Ho letto tanti libri in cui ciò era continuamente sottolineato, li condividevo ma ci credevo fino in fondo? Crederci voleva dire: scopri i tuoi Talenti e usali. Ma quali erano i miei? é presunzione sentirsi speciali?

    Ora so che ognuno di noi è speciale, deve solo trovare il coraggio di credere in sé.

    E credo che Dio, infinitamente giusto, abbia fatto in modo che Divinità e Talenti siano in ognuno di noi, che non si sia dato il disturbo di dire a te li do e a te no (che perdita di tempo e che ingiustizia!).

    Certo, forse ci dovremmo ritagliare del tempo per ascoltarci, anziché correre sempre perché abbiamo tante cose da fare.

    Ma ora vediamo come è cominciata la mia storia.

    Sono sempre stata affascinata dalla medicina degli Sciamani, dei guaritori naturali, perché credo che la natura metta a nostra disposizione tutto quello che serve per aiutarci a stare bene. Qualsiasi energia positiva, sia di Pietre, Erbe, Piante, Colori, ecc., usata con equilibrio può aiutarci a guarire, a portare in armonia le nostre energie psichiche, mentali, fisiche e spirituali.

    Ma che cosa è la malattia? Condivido il pensiero di grandi maestri come: Bach, Dethlefsen, Dahlke, Odoul ecc., che la malattia è un grande regalo che l’Universo ci fa perché noi possiamo comprendere che qualcosa nella nostra vita non è in armonia, che non stiamo percorrendo il destino che ci siamo scelti, che abbiamo una parte di noi, che può essere emotiva, fisica, mentale o spirituale, che ha bisogno di guarigione.

    É l’unico modo che la nostra Anima ha per farci fermare a riflettere. Anche la parte che si ammala ha un perché, simbolicamente rappresenta il settore della vita in cui abbiamo bisogno di guarigione. Ancora oggi se ignoro i segnali che mi vengono dati dalla mia Anima quando desidera un mio cambiamento, questa energia precipita a livello fisico e mi provoca un disturbo in qualche parte del corpo. Fino a quando non ho compreso, ringraziato il sintomo e iniziato il cambiamento, il problema non se ne va. Certo se ho un dolore posso usare un antinfiammatorio e il dolore mi passa, ma se non ho compreso il messaggio, il sintomo riapparirà o si sposterà da qualche altra parte. Mettere un tappo sul problema non porta alla guarigione.

    Può sembrare una cosa strana quanto scrivo, perché darebbe a noi la responsabilità di essere ammalati o la responsabilità degli incidenti che ci succedono e non è facile da accettare, è meglio scaricare la colpa sugli altri o sulla sfortuna.

    È per questo che gli Alberi possono aiutarci a guarire: siamo solo noi i responsabili della nostra guarigione.

    Ma perché ho deciso di interessarmi proprio alle energie degli Alberi? Grazie ad una passeggiata in un parco e ad una visualizzazione. Ho avuto la sensazione che loro mi stessero chiamando, che mi volessero indicare qualcosa. Ho cominciato così a osservarli e ho pensato a quante trasformazioni ha dovuto mettere in atto il mondo vegetale, prima forma di vita, per sopravvivere adattandosi nei milioni di anni della sua evoluzione, e che grande forza guaritrice potesse perciò avere dentro di sé.

    Perciò la tecnica di estrazione energetica usata da Patrice Bouchardon, mi aveva incuriosito, ma per me era troppo complessa e, di sicuro, non alla mia portata, così avevo deciso di lasciar perdere. Ero convinta, comunque, che ci fosse un modo più semplice per ottenere delle energie pure e, di conseguenza, il pensiero non mi abbandonava. Una mattina, mentre ero in meditazione, mi venne un’intuizione che, per la sua semplicità, temevo non funzionasse.

    Era troppo facile!

    So che noi, come pure tutte le cose che ci circondano in natura, abbiamo un campo energetico, l’aura, anche le Piante hanno la loro, quindi mi sono detta: se io attaccassi un flacone d’olio al tronco della Pianta e (memore delle esperienze di cristalloterapia) le chiedessi di aiutarmi, potrebbe succedere qualcosa? Potrebbe l’Albero passare la sua energia all’olio?. Mi avevano insegnato ad avere fiducia nelle mie intuizioni e questo mi ha dato la forza di iniziare la sperimentazione.

    Ho riempito due boccettini d’olio, sono andata in montagna e li ho attaccati a due Piante pioniere: il Frassino e l’Abete. Ho formulato la mia richiesta e ho ringraziato le Piante per la loro disponibilità (scusandomi anche per la mia stranezza) e li ho lasciati appesi 15 – 18 giorni.

    L’assorbimento delle energie da parte dell’olio è piuttosto lento, perciò decisi di dare un

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1