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Fusa e make up
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E-book89 pagine1 ora

Fusa e make up

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Info su questo ebook

Dopo "Fusa e mascara" e "Fusa e lipstick", il terzo capitolo delle storie di donne e gatti. Altre 19 meravigliose avventure, di donne che conosco e che ammiro e dei loro splendidi amici pelosi.
LinguaItaliano
Data di uscita7 apr 2015
ISBN9786050370386
Fusa e make up

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    Anteprima del libro

    Fusa e make up - Angela Giulietti

    te

    Prefazione

    Sono trascorsi quattro anni da quando ho scritto Fusa e mascara e Fusa e lipstick. Le vite di molte delle protagoniste sono cambiate. Con alcune ho perso i contatti, con altre sono diventata amica, una purtroppo non c'è più: Anna, la tifosa interista, scomparsa appena tre mesi dopo che era morto il suo micio Ragù. Io stessa ho vissuto molti cambiamenti: qualcuno se n'è andato, qualcuno è arrivato, ho 4 anni di più e anche Boris, il mio piccolo amore, colui che ha ispirato i libri e anche parte della mia vita. Ma nonostante si avvicini agli 11 anni, è ancora il buffone immaturo che mi fa ridere, specialmente quando ne ho bisogno. Boris è il mio raggio di sole, le mie risate e i miei momenti di tenerezza.

    In questo libro, a differenza degli altri, ho cercato le storie partendo dalle donne. Sono tutte amiche: qualcuna la conosco tramite Facebook, con altre ho un rapporto più stretto, ma sono tutte donne che col tempo ho imparato ad apprezzare. Se nei primi due libri le vicende legate ai gatti erano più particolari, spesso anche tragiche o angoscianti, in questo terzo capitolo racconto per lo più semplici storie d'amore, anche se qualcuna ha risvolti inattesi o drammatici.

    Devo ringraziare tutte le protagoniste fantastiche, che si sono aperte, raccontandomi eventi intimi e sensazioni ed emozioni provate. Io adoro conoscere a fondo le persone, ovviamente solo quelle che davvero mi interessano. Credo di aver creato un bel gruppo di donne, dai 30 anni a oltre i 50. E mi piace come parlano e scrivono dei loro amici pelosi, con tanto amore, con passione, con tenerezza... Sono persone meravigliose, e alcune di loro mi danno anche una mano, avendo adottato a distanza alcuni mici della mia colonia.

    Mi auguro che i lettori si appassioneranno alle vicende di queste donne e dei loro mici. Sono pezzi di vita in cui tanti si riconosceranno, è questo il bello delle storie vere. Buona lettura e grazie a chi è nel libro, a chi è in fondo (Grazie a te è un omaggio alle amiche che sono rimaste fuori), a chi mi ha spinto a scrivere ancora, a chi leggerà. Grazie.

    Appiano Gentile ( Como): Daniela e John

    L'amore che illumina il buio

    Daniela è una di quelle persone che hanno lo straordinario potere di calmare e di far sorridere chiunque incontrino sul loro cammino. Ben lungi dall'essere un'ingenua o un'ottimista a oltranza, attraversa la vita con un atteggiamento positivo, rilassato e aperto verso il futuro, sempre in cerca di cose belle. Sorretta dalla fede in Dio e in se stessa, si gode le piccole e le grandi gioie di ogni giorno.

    Quando divorziò, Daniela si rifiutò di farsi trascinare nel vortice della depressione e della solitudine. Voleva reagire, e decise di partire per il Brasile per fare la volontaria in una missione, a contatto con i bambini poveri. Questa esperienza la restituì alla vita e alla serenità di tutti i giorni. Ritornò più forte, più saggia, più matura, pronta a ricominciare da zero. E il suo punto zero fu Claudio, un bell'uomo che la notò e che all'inizio, poiché gli fu presentata come missionaria, credette che fosse una suora, e desistette dal corteggiarla! 

    Ci misero un po' a chiarire l'equivoco, che adesso ricordano con ilarità, e una volta superato questo ostacolo i due si innamorarono perdutamente e nel giro di pochi anni si sposarono e misero alla luce Lucas, uno splendido bambino frutto della loro passione fisica e mentale.

    Nel 2010, Daniela, Claudio e Lucas erano una famiglia felice, piena di interessi, devota a Dio e sempre in viaggio con la loro roulotte per conoscere posti nuovi e nuove persone. Mancava solo un gatto a completare questo quadretto!

    Un giorno, partirono tutti e tre diretti a un gattile. Cominciavano già a immaginarsi il loro nuovo amico: un micio che si facesse accarezzare, che si accoccolasse su di loro davanti alla tv, che scaldasse le lunghe sere invernali... Si sentivano un po' tristi al pensiero che avrebbero portato via un solo gatto, tra tutti quelli che avevano bisogno, ma si fecero forza e diedero un'occhiata qua e là.

    John era stato portato al gattile assieme alla sua mamma, poiché la padrona dei due mici aveva seri problemi psichiatrici. Era un bel gattone ancora giovane, ma sfiduciato e rassegnato, che camminava su e giù senza degnare nessuno di uno sguardo. Non c'era speranza in lui, nel suo incedere verso il nulla stanco e monotono. Non aspettava nulla, sopravviveva, sicuro che non sarebbe mai stato notato.

    Ma poi, Lucas lo accarezzò, e John alzò la schiena, dimostrando di gradire quel tocco delicato. E fu così che Daniela e Claudio scelsero lui, magro, sporco, spelacchiato, sofferente di epilessia, ignorato perfino dalla precedente amica umana, che quando andava in gattile si occupava solo della gatta. Come aveva fatto Daniela qualche anno prima, adesso John poteva ricominciare a vivere.

    L'ironia aiuta sempre a sdrammatizzare, e John fu soprannominato John-pièn-de-dulur, in riferimento ai suoi disturbi. Era un modo carino per ricordarsi che ci sarebbero state molte corse dal veterinario, che non sempre sarebbe andato tutto liscio, che in ogni caso il micio era malato. Ben presto, oltre all'epilessia, gli fu diagnosticata una lesione spinale, che impediva all'urina di venire espulsa. La vescica di John scoppiava e lui perdeva la pipì, perciò per farlo urinare gli andava sempre spremuta la vescica, con una manovra delicata ma decisa.

    Ma John non era solo questo,

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