Maia: due vite

Di Angela Giulietti

Abbiamo detto addio alla nostra Maia. Ma lei vive ancora, e sta scoprendo un nuovo mondo, dove la aspetta un paio d'ali. La sua storia in terra e quella del dopo, gli incontri, le scoperte... perché in qualche modo Maia è ancora viva.

• Lingua: Italiano
• Editore: Angela Giulietti
• Data di uscita: 22 feb 2016
• ISBN: 9788892556973

Anteprima del libro

vita

Maia: chi era

Maia è stata una gatta speciale. Manca tanto a tutte noi ragazze della colonia 613. Quel 9 settembre ha avuto un impatto che per essere assorbito richiederà tanto tempo. Era sempre lì, era lei quella che ci accoglieva, ci assisteva, ci faceva ridere e si prestava a foto e video come una diva. Piccola Maia dallo sguardo curioso, che allietava la pausa pranzo dei lavoratori con le sue fusa, e poi scappava via, verso il prato, sempre un po' bambina e un po' tigre. Maia che girava attorno a noi, con la coda alta, e si buttava a terra per chiederci le coccole. Maia, Maia per sempre. Perché non può essere finito tutto così. Vogliamo credere che Maia sia ancora viva, in un'altra dimensione, assieme a tutti gli altri che se ne sono andati e che hanno reso le nostre esistenze più vuote. Amici, parenti, colleghi, vicini di casa, persone che magari non conoscevamo ma che sapevamo di trovare in un posto, e che ci davano sicurezza. E tutti i gatti che negli anni abbiamo perso, che ci mancano fisicamente. Sappiamo che deve per forza esserci un posto meraviglioso dove tutto è bello, pulito e piacevole. E forse solo Maia ci può portare fino a lì. Perciò, lasciamo che sia lei a raccontarci le sue due vite. Quella che ha condiviso con noi e quella in cui ci osserva da angelo.

La prima vita

Sono sempre stata libera. Sono nata in una zona nella periferia di Firenze, dove c'è un piccolo corso d'acqua che divide la zona del prato da quella del piazzale in cui hanno sede alcune ditte. Gli aerei partono dal vicino aeroporto e passano bassi sopra di noi. Sono una gatta tigrata, piccola di taglia, con due occhi verdi intensi, e sto bene qui. Purtroppo io e i miei amici non mangiamo tutti i giorni, e dovrò inventarmi qualcosa.

I mesi passano, il mio musetto si fa più appuntito e da gattina divento gatta. Adesso che sono adulta devo prendere coraggio. Un giorno entro nel magazzino di una ditta e mi metto a fare un po' di moine ai ragazzi che stanno lavorando. Alcuni di loro mi guardano, sorridendo, e mi lanciano un pezzo del loro pranzo.