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GAGLIAUDO Sceneggiatura
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E-book241 pagine1 ora

GAGLIAUDO Sceneggiatura

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Info su questo ebook

Gagliaudo, forza decisionale, molto scaltro, istruito dall’Ordine degli Umiliati a leggere, a scrivere e a far di conto. Alterna momenti e azioni di grandissima generosità a comportamenti d’inspiegabile tirchieria e ombrosità nei confronti del prossimo. L’assedio ne cambia il carattere. Un’intuizione improvvisa gli suggerisce, unico a possedere ancora una vacca che ama moltissimo, a somministrarle l’ultimo pasto con solo granaglie. La fanno uscire. Gagliaudo è arrestato dalle milizie. Barbarossa che, appena vede che la vacca ha lo stomaco ancora pieno di granaglie, intuisce che gli abitanti non si arrenderanno molto presto per fame! Si decidere a levare il campo. La popolazione è salva.
LinguaItaliano
Data di uscita4 lug 2015
ISBN9786051767116
GAGLIAUDO Sceneggiatura

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    Anteprima del libro

    GAGLIAUDO Sceneggiatura - Liliana Angela Angeleri

    Ringraziamenti

    GAGLIAUDO

    OPPURE

    SCARPE GROSSE (E CERVELLO FINO)

    SCENEGGIATURA

    UNA FICTION DI DUE EPISODI

    O

    UN FILM LUNGOMETRAGGIO

    Storico (dal 1167 al 1175)

    (Commedia/dramma)

    DI

    LILIANA ANGELERI

    SCENA 1 – PIAZZALE CATTEDRALE – EST. GIORNO

    Epoca contemporanea. Una mattina qualsiasi dell’anno scolastico. Un’insegnante guida la quarta classe di alunni/e che frequentano la scuola elementare a visitare la facciata della Cattedrale della città di Alessandria. Spigolo nord occidentale della facciata. L’insegnante si volta e attende che tutti i bambini si avvicinano, circondandola.

    INSEGNANTE

    Guardate lassù,

    c’è una piccola

    statua.

    Vedete che è

    molto corrosa

    dal tempo

    e dalle intemperie.

    I bambini guardano molto in alto. Ascoltano con molta attenzione.

    INSEGNANTE

    Rappresenta,

    probabilmente,

    un Atlante

    che ha sulle

    spalle il peso

    della terra.

    Fu scolpita nel

    XII secolo.

    Venne trasferita

    proprio lì, sulla

    facciata

    della nostra

    Cattedrale, voluta da

    Napoleone

    Bonaparte, nel 1815.

    (I bambini continuano a guardare in alto, con molta attenzione)

    INSEGNANTE

    Una tradizione

    locale plurisecolare,

    cioè di molti secoli

    ha visto in quella

    figura scolpita la

    raffigurazione di

    Gagliaudo Aulari.

    Guarda verso l’alunno che si chiama Pietro

    INSEGNANTE

    Pietro, riassumi

    per i tuoi

    compagni la

    leggenda di Gagliaudo.

    PIETRO

    Quando Alessandria

    aveva i tetti

    costruiti in

    fretta con la

    paglia, si chiamava

    inizialmente

    Cesaria.

    Il Barbarossa pose

    l’assedio nell’autunno

    del 1174.

    SCENA 2 - STRADA – EST.GIORNO

    Novembre 1167 – Una leggera nebbiolina si dirada per lasciare uscire un timido sole. La giornata è fredda. L’aiuto console della Lega Lombarda, di statura media, abbastanza robusto, capelli e occhi castani, cammina con passo lento tra i cantieri della costruenda città. Si fa largo tra le impalcature di legno, le pietre di ogni genere e dimensioni, più o meno già squadrate e pronte all’uso, i contenitori delle malte, i crogioli per la fusione dei metalli e molte balle di paglia. Si fa largo anche lungo uno stretto camminamento che gli operai hanno lasciato libero per il passaggio dei capi mastri, di altri operai e dei frati Umiliati vestiti con il saio con il cappuccio, color cinerino. Un capo mastro lascia momentaneamente il suo lavoro, gli si avvicina. Saluta con un accenno di inchino

    CAPO MASTRO

    Messer aiuto Console,

    stiamo eseguendo

    gli ordini ricevuti

    dal Console di Milano.

    L’aiuto Console annuisce con un gesto del capo, osserva e controlla

    AIUTO CONSOLE

    Soltanto un mese

    fa…a Milano.

    SCENA 3 - PIAZZA DI MILANO – EST. GIORNO

    Un mese prima. Grande piazza di Milano gremita di borghesi e popolani. Un palco costruito con tronchi d’albero. Il carroccio è posto al fianco del palco con due coppie di bianchi buoi. Il Console, di media età, di corporatura robusta, di alta statura con capelli brizzolati, emana molto carisma. Con l’aiuto Console informa i concittadini sugli ultimi avvenimenti. C’è molta attesa e molte decisioni importanti da prendere. Il popolo attende silenzioso e paziente.

    CONSOLE

    Cari cittadini

    milanesi, voi sapete

    che i Comuni che

    hanno formato

    la Lega Lombarda

    VOGLIONO mantenere

    le loro libertà.

    I milanesi applaudono con molto entusiasmo

    UNA VOCE

    Bravo Console!

    CONSOLE

    Abbiamo costretto

    l’imperatore Federico

    Barbarossa a tornare

    in Italia con

    il suo esercito.

    Ha conquistato

    Ancona e Roma.

    I Comuni di Como,

    Cremona e Pavia,

    che hanno temuto

    di subire la stessa

    sorte di Roma,

    hanno abbandonato

    la Lega e hanno

    ospitato l’Imperatore.

    Il popolo lancia grida di delusione e di sconforto

    POPOLO

    Nooo! Traditori!

    Il Console continua con voce più alta.

    CONSOLE

    Abbiamo tre

    alternative: aspettiamo

    il Tedesco sanguinario

    e ci difendiamo

    entro le mura,

    perdendo sicuramente

    la città

    e le nostre vite,

    La folla ascolta con trepidazione e in un silenzio carico di tensione.

    CONSOLE

    …Oppure andiamo

    ad offrirgli la resa e

    la pace, chiedendo

    pietà, perderemo

    così la nostra

    libertà e pagheremo

    pesanti tributi,

    oppure affronteremo

    il Barbarossa in

    campo aperto.

    Il silenzio e mormorii tesi. Tutti i presenti valutano quale decisione scegliere. Alcuni borghesi e notabili escono dalla folla, salgono i pochi gradini e si trovano accanto al Console e al suo aiutante, sul palco.

    Mentre le autorità discutono sul da farsi, l’aiuto Console ricorda il giuramento di Pontida.

    AIUTO CONSOLE

    Nel nome del Signore,

    io giuro sui Sacri

    Vangeli che non

    farò pace, tregua

    o trattati con

    Federico Imperatore;…

    Il popolo ascolta con trepidazione, qualcuno recita il giuramento contemporaneamente all’aiuto Console.

    AIUTO CONSOLE

    …Ove si presenti

    un esercito io

    farò guerra

    all’Imperatore e a

    tutti i suoi seguaci

    fino a che detto

    esercito esca d’Italia.

    Tutta la folla applaude. L’applauso è fragoroso. Si distinguono alcune voci.

    POPOLO

    Libertà! Libertà!

    Meglio la morte in

    battaglia! Guerra

    al Tedesco!

    CONSOLE

    Abbiamo appena

    deciso che

    affronteremo

    l’Imperatore in

    campo aperto.

    Il nostro capo

    è papa

    Alessandro III. 

    SCENA 4 – SALA RIUNIONI – INT.GIORNO

    Milano. In una grande sala il Console, il suo aiutante e i notabili milanesi incontrano le autorità dei Comuni che formano la Lega Lombarda.

    CONSOLE

    Per affrontare

    l’Imperatore in

    campo aperto

    è opportuno che

    i borghi di Roboreto,

    Bergoglio, Marengo e

    Gamondio si uniscano

    e formino una nuova

    città.

    PODESTA’ DELLA CITTà PIACENZA

    (Uomo di media età, statura e corporatura media barba di media lunghezza )

    Sono grato che

    abbiate accettato

    la mia proposta.

    Un nuovo importante

    insediamento

    sbarrerà la strada

    al Tedesco, anche

    alla sua arroganza.

    Si sentirà costretto

    ad assediare una

    città nata senza

    il suo benestare.

    Nel frattempo,

    i Comuni della

    Lega avranno

    tutto il tempo per

    organizzare un

    esercito che si

    scontrerà,

    con lui, in campo

    aperto.

    Tutti i presenti circondano il Podestà e il Console. Ascoltano con molta attenzione. Qualcuno annuisce in segno d’approvazione.

    PODESTA’, PIACENZA

    La città di Piacenza,

    di cui sono il Podestà,

    sarà orgogliosa

    di essere la prima

    ad inviare i

    messaggeri ai nostri

    alleati. Ci adopereremo

    anche a aiutare

    la nuova città a

    nascere, crescere

    e a costruire

    fortificazioni

    per la difesa!

    CONSOLE

    Mi auguro che gli

    altri comuni agiscano

    nello stesso modo.

    Propongo che la nuova

    città si chiami Cesaria!

    Tutti i presenti applaudono e annuiscono facendo cenno con il capo .

    SCENA 5 - BETTOLA – INT. GIORNO

    Pochi giorni dopo. Una bettola situata in un’ampia cantina di Cesaria, alcuni abitanti brindano alla notizia della nascita della nuova città. In fondo alla bettola molte botti, è illuminata da torce. Una decina di avventori. Sul lungo tavolo molti boccali di legno e di argilla. L’oste e l’ostessa sono indaffarati a riempire i boccali.

    GAGLIAUDO AULARI

    (Uomo di mezza età, di statura e corporatura media, capelli brizzolati, barba brizzolata di lunghezza media. Emana forza decisionale, indossa abito confezionato con lane di buona qualità, di discreta fattura.)

    Brindiamo con

    il miglior vino.

    Viva la nuova città!

    TADDEO GUASCO

    (Uomo di circa venticinque anni, di statura e corporatura media, capelli e occhi scuri, barba corta. Di famiglia nobile, indossa un abito di buon tessuto e di discreta fattura)

    Viva, viva! Gagliaudo,

    ero felice finchè

    non ho saputo che

    la nuova città si

    chiamerà…Cesaria!

    GAGLIAUDO

    No! No!

    Che nome orribile!

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