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Nel ventre di Napoli
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E-book100 pagine1 ora

Nel ventre di Napoli

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ROMANZO BREVE (62 pagine) - NARRATIVA - Governare la metropoli che si stende all'ombra del Vesuvio è un virtuosismo degno di allori olimpici... Anche quando tutto sembra sprofondare nel sottosuolo!

Sapevate che il sottosuolo di Napoli è un dedalo di grotte e cunicoli scavati dall'uomo? E che molti palazzi del centro storico partenopeo sono sospesi sul vuoto, con pochi centimetri di roccia a separarli da voragini in grado d'inghiottirli? Esiste un popolo in grado di tollerare un simile rischio e di conviverci in una serena quotidianità? Si tratta forse dello stesso popolo che da secoli coltiva le pendici di un vulcano dormiente ma non spento, fingendo d'ignorare la brutalità di cui questo mostro di pietra è capace? I napoletani sono una strana comunità, che ha fatto del proprio stile di vita un vanto e una filosofia. Il viso solare di Napoli, che il mondo ben conosce e apprezza, ha i tratti del Golfo, della pizza, del bel canto e di Pulcinella. Ma nel ventre della città c'è molto di più. E, a Napoli come altrove, non si può apprezzare sino in fondo la luce disconoscendo l'esistenza delle tenebre.

Francesco Grasso (1966), ingegnere di origine siciliana, vive e lavora a Roma. Scrittore eclettico, ha esordito nel campo della fantascienza, ma negli anni ha pubblicato anche thriller, horror, fantasy, narrativa storica e umoristica. Tra i suoi romanzi, "Ai due lati del muro" e "2038: La rivolta "(Mondadori), "Il baratto" (Perseo), "Enea" (Stampa Alternativa), "Il re bianco del Madagascar" e "La moglie di Dio" (Ensemble), "Come un brivido nel mare" (Delos Digital), "Il matematico che sfidò Roma "(Edizioni 0111). Le sue opere hanno avuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui 2 premi Urania. Una sua sceneggiatura cinematografica è giunta in finale al premio Solinas. In questa collana a lui intitolata, ha già pubblicato i romanzi brevi "Jesse James delle due sicilie", "La guerra di Leonardo" e "Le migliori quaranta amiche".
LinguaItaliano
Data di uscita20 set 2016
ISBN9788865308493
Nel ventre di Napoli

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    Nel ventre di Napoli - Francesco Grasso

    Francesco Grasso

    Nel ventre di Napoli

    Romanzo breve

    Prima edizione settembre 2016

    ISBN 9788865308493

    © 2016 Francesco Grasso

    Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Nel ventre di Napoli

    Prologo

    Capitolo 1 – Uffici Regione Campania

    Capitolo 2 – via Corigliano

    Capitolo 3 – Cimitero delle Fontanelle

    Capitolo 4 – Uffici Regione Campania

    Capitolo 5 – via Mezzocannone

    Capitolo 6 – Studi RAI

    Capitolo 7 – Centro di raccolta

    Capitolo 8 – Uffici Regione Campania

    Capitolo 9 – Ospedale da Campo

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    Governare la metropoli che si stende all’ombra del Vesuvio è un virtuosismo degno di allori olimpici... Anche quando tutto sembra sprofondare nel sottosuolo!

    Sapevate che il sottosuolo di Napoli è un dedalo di grotte e cunicoli scavati dall’uomo? E che molti palazzi del centro storico partenopeo sono sospesi sul vuoto, con pochi centimetri di roccia a separarli da voragini in grado d’inghiottirli?

    Esiste un popolo in grado di tollerare un simile rischio e di conviverci in una serena quotidianità? Si tratta forse dello stesso popolo che da secoli coltiva le pendici di un vulcano dormiente ma non spento, fingendo d’ignorare la brutalità di cui questo mostro di pietra è capace?

    I napoletani sono una strana comunità, che ha fatto del proprio stile di vita un vanto e una filosofia. Il viso solare di Napoli, che il mondo ben conosce e apprezza, ha i tratti del Golfo, della pizza, del bel canto e di Pulcinella. Ma nel ventre della città c’è molto di più. E, a Napoli come altrove, non si può apprezzare sino in fondo la luce disconoscendo l’esistenza delle tenebre.

    L'autore

    Francesco Grasso (1966), ingegnere di origine siciliana, vive e lavora a Roma. Scrittore eclettico, ha esordito nel campo della fantascienza, ma negli anni ha pubblicato anche thriller, horror, fantasy, narrativa storica e umoristica. Tra i suoi romanzi, Ai due lati del muro e 2038: La rivolta (Mondadori), Il baratto (Perseo), Enea (Stampa Alternativa), Il re bianco del Madagascar e La moglie di Dio (Ensemble), Come un brivido nel mare (Delos Digital), Il matematico che sfidò Roma (Edizioni 0111). Le sue opere hanno avuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui 2 premi Urania. Una sua sceneggiatura cinematografica è giunta in finale al premio Solinas.

    In questa collana a lui intitolata, ha già pubblicato i romanzi brevi Jesse James delle due sicilie, La guerra di Leonardo e Le migliori quaranta amiche.

    Dello stesso autore

    Francesco Grasso, Diffidate degli originali Flipper ISBN: 9788865301760 Francesco Grasso, Come un brivido nel mare Odissea Digital ISBN: 9788867758012 Francesco Grasso, Jesse James delle due sicilie Francesco Grasso L'ingegnere delle Storie ISBN: 9788865307649 Francesco Grasso, La guerra di Leonardo Francesco Grasso L'ingegnere delle Storie ISBN: 9788865307748 Francesco Grasso, Le migliori 40 amiche Francesco Grasso L'ingegnere delle Storie ISBN: 9788865308332

    Prologo

    Il graffito sul muro sbeccato che cintava il vicolo recitava "Maradona è megl’ ‘e Pelè. Una mano di vernice più recente aveva aggiornato la storica sentenza, aggiungendo un perentorio Higuain però è megl’ ‘e San Gennaro".

    Parcheggiate lungo il marciapiede, una lunga teoria di auto male in arnese si dispiegava senza ordine apparente. La sede stradale, già angusta, era resa ulteriormente inagibile da un cassonetto traboccante di rifiuti, messo di traverso per consentire la sosta a una moto di grossa cilindrata, e da un orribile vaso di gesso in cui marcivano gerani una volta decorativi. Dalla finestra d’un edificio a due piani, oscurata da una persiana color Forze Armate, una radio lanciava evergreen di Gigi D’Alessio.

    Il bastardino era minuscolo, lercio, il corpo tozzo color salsiccia cruda. Aveva trovato, chissà dove, una vecchia palla da tennis, e si divertiva a farla rotolare, inseguirla e morderla con fervore canino.

    D’un tratto l’animale si fermò, lasciò andare il suo giocattolo e digrignò i denti. L’asfalto del vicolo, al passaggio d’un autotreno sulla vicina via Toledo, aveva preso a tremare. Una linea sottile, color grasso rappreso, si tracciò trasversalmente al marciapiede, risalì il muro, staccò frammenti d’intonaco ai piedi del graffito.

    La palla da tennis rotolò fino alla fenditura, vi s’incastrò. Il cagnetto, guardingo ma deciso a rivendicare i suoi diritti di possesso, la raggiunse, la stuzzicò col muso, poi con una zampa, senza riuscire a liberarla.

    D’improvviso s’udì uno schiocco. Qualcosa, giù nella fenditura, aveva ceduto. Il terreno mancò sotto le zampe del bastardino. L’animale perse l’equilibrio, incespicò. Non ebbe il tempo di fuggire.

    La terra lo ingoiò. Il suo guaito echeggiò debolmente, poi fu silenzio. La palla da tennis, libera, rotolò lontano.

    L’uomo, in canotta e bermuda stinti, si affacciò alla finestra dalle persiane grigioverdi. Guardò giù in strada, palesemente alla ricerca del cane. Portò due dita agli angoli della bocca, prese a soffiare.

    – Ciro! – ripeté tra un fischio e l’altro. – A ro’ sì juto? Vien’ a cca!

    Non ebbe risposta. Lo squarcio nell’asfalto, a malapena visibile tra il vaso di gesso e la moto di grossa cilindrata, non suscitò nell’uomo alcuna curiosità.

    Capitolo 1 – Uffici Regione Campania

    Le torri del Centro Direzionale puntavano il cielo come inni di vetro e acciaio. Il mattino annunciava una di quelle giornate tiepide e luminose che solo la primavera napoletana sa confezionare. Nuvole candide erano involtolate, a mo’ di sciarpa, intorno al profilo triangolare del Vesuvio. A est facevano capolino uno spicchio di golfo, i rilievi della penisola sorrentina, un accenno del profilo di Capri. Dal sottopasso echeggiava l’offerta di un venditore

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