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Cronache dalla Contea della Contortia
Cronache dalla Contea della Contortia
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E-book805 pagine12 ore

Cronache dalla Contea della Contortia

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Info su questo ebook

Questa mia opera è frutto di molto lavoro di ricerca dove gioco tra il surreale, il reale, il non detto, il non visto, l'umorismo, la critica sociale, il pensiero critico, la farsa, il gioco dramma, l'osservar ed il non parlare, l'ascoltare, il pensar diversamente, gli spazi di vita dell'uomo, la società che impedisce lo sviluppo delle qualità umane e porta alla precarietà del vivere ed alla solitudine ed ogni dì autentici insulti all'intelligenza umana.

La descrizione dei meccanismi della mediocrità, i pensieri contorti di troppi,, lo stato come un immane feticcio,, il gattopardismo imperante.

Inventandomi luoghi inesistenti, personaggi spesso decorativi e farseschi, insolenti all'opera agir come si deve, animali parlanti saggi, viaggi avventurosi, personaggi usciti da miei incontri casuali, esperimenti svolti da me per veder reazioni ed emozioni umane, una sorta di percorso senza punti di riferimento stabili e per finire due miei aforismi.

Uno che dimostra quello che dice è uno stravagante; l'ordinario è non dimostrare quello che uno dice.

Una tirannide allontana l'uomo dai suoi spazi di vita, una democrazia agisce all'opposto; ma se il sistema democratico allontana l'uomo dai suoi spazi di vita, tanto vale chiamarla tirannide.
LinguaItaliano
Data di uscita19 mar 2014
ISBN9788891135681
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    Anteprima del libro

    Cronache dalla Contea della Contortia - Attilio Saletta

    letterario.

    Capitolo I

    Sembra che l’uomo sia l’unico essere vivente dotato di capacità critica, ma assai abile nel negarsi a se stesso dando poi la sua vita nelle mani dei peggiori disarmonici presenti sulla piazza, esperti massimi dell’ignoranza emozionale e pensieri contorti. Da qui parte una sorta di Noir e Giallo Morale per cercare di dipanare questo gran mistero; ci saranno certamente scene di crimini, vittime e senz’anima.

    Fastmindfil, Capitale della contea della Contortia, retta dal Marchese de la Libido sarà il teatro dove si svolgerà la contesa. Un clima oscurantista che però avrà la sua antitesi in una rana che nel suo ambient naturale descriverà scoperte empiriche e individuazioni da critica sociale; la vita come sì avventura attraverso la mente e le sfide da affrontare come anima armonica.

    Questo scenario arriverà solo a partire dal quinto capitolo, prima una sorta di lunga premessa attiva dove di concetti mansueti, tranquillizzanti e frasi neutre non ci sarà spazio alcuno. Ora un personaggio cercare di descrivere ambientazioni, scenari e addobbi di scena dentro un teatro ricolmo di spettatori poco inclini all’amore verso le divinità pagane. A seguire sette vicende quasi a voler interpretare da una parte i disarmonici per definizione( non fanno che parlare del bene comune); dall’altra chi invece ama la sfida mentale allo stato delle cose e l’ironia insita in tale atteggiamento. In seguito sarà com’entrare in un ristorante dalle porte girevoli: attori che cercheranno di inserire qualche frammento dove la logica dell’assurdo, il fattore dominante compreso, un quiz surreale. Prima dell’entrata in scena del luogo non mentalmente dinamico, personaggi del passato interpreteranno cosa hanno visto dell’oggi, le loro frasi non saranno certo di circostanza con contorno di frutta candita e pasticcini; forse l’idea di lanciare qualche bella torta in faccia verso chi parla senza mai attivare nessun livello di coerenza cerebrale. Nel finale Astolfo interverrà per cercare di riannodare i fili squarciati del senno perduto dell’uomo, ma molti intrecci legheranno tante vicende; la socialità delle questioni viste in una chiave da potere immaginativo che si lega alla razionalità, il rigore scientifico e la cultura dell’ovvio, viaggio continuo verso la frontiera del self determinism individuale che mette nell’angolo idee e opinioni in favore delle capacità percettive dell’unico essere vivente dotato di capacità critica.

    Questo percorso che prende origine dall’opera di Cesare Zavattini intitolata: La veritaaa! Dove il giallo morale fu descritto con capacità e assenza di frasi neutre, avrà la sua chiusura solo al termine del mio quarto

    libro, già al termine di questo mio primo percorso ci saranno indicazioni di scenari dell’ultimo tragitto e del secondo che seguirà questo e così di seguito.

    Una mente libera ha nell’indifferenza che incontra il suo principale ostacolo, essa è la vera antitesi dell’amore, cerca di immettere aridità in ogni dove. Le accuse che sono rivolte verso chi delle sue facoltà cerebrali desidera guadagnarci la vita sono risapute: osservare con gli occhi avendo l’intenzione di usarli in combinazione con le facoltà cognitive, parlare pochissimo, porre ai margini l’intelletto in favore dei sensi; la strada che porta verso il pieno possesso degli strumenti atti ad osservare l’ovvio e il nonsenso fatto passare come logica concausa di situazioni e analisi scentrate(se il metodo di ricerca è scannato non ci potrà mai essere alcuna ricerca tesa ad allargare i confini descrittivi dei fatti che è poi quella della verità e della scienza, l’unico criterio che abbia valore).

    Forse questo mio progetto parte da queste basi. In un mondo che è letteralmente invaso da parole, dichiarazioni e frasi ad effetto che richiederebbero sacrosante crisi di rigetto, chi sta costantemente nel banco degli accusati? Naturalmente i fatti, i quali non diventano mansueti dinnanzi alle tante frasi imperiose tese a rendere mansueto l’unico essere vivente dotato di capacità critica. La conseguenza di questa cecità mentale non è certo adatta alle conversazioni tra Sofisti: le emergenze esplodono oggi in un crescendo da Sinfonia Rossiniana, ma l’uomo parla sempre di più per evitare di andare dentro la filiera dei fatti, compreso l’elemento più rilevante che è l’andare all’interno degli approcci mentali che hanno reso possibile tale assurdità e la prevenzione che è giocar a far prima disattivata dalla mente dell’uomo. Quindi la mente libera è il criminale che non ama il fatalismo e la pratica del rinvio; pensa che oggi siamo nell’epoca delle conseguenze

    Nella mia esistenza ho dovuto impegnarmi enormemente su fattori che sembrano garantiti a prova di fuoco, sanciti da leggi e ordinamenti, ma non da regole non scritte che hanno più incidenza per vessare chi è allergico alla pratica dei Carri dei Vincitori e qualcuno scostare cadaveri per farli passare. L’egoismo della Cultura del Io sono porta al fatto che tu non puoi vivere facendo leva sulla tua soggettività, devi per forza legarti ai negatori di tale valore. La sceneggiatura della tua vita regalarla per essere annientata sull’altare dell’artificio. Mai potrai fare della conoscenza qualcosa di tuo; è nelle mani dei fautori delle premesse indiscusse, finto pedagogismo, schemi fissi e nell’arioso Club degli Insostituibili. Non accettando tali regole non scritte l’emarginazione economica e sociale, anche l’estrema( come la mia) è la maggiore delle regole non scritte che incidono sul valore progettuale ed individuale per una molta teorica vita comunitaria d’esseri che dovrebbero essere liberi di creare il loro ambiente legandosi alle loro doti mentali; se non è così semplicemente la democrazia non esiste, solo lo spazio del libero arbitrio del potere e la mediocrità eletta a Legge Divina.

    Forse un giorno non dovrò più difendere la mia sanità mentale fronteggiando autentiche guerre psicologiche ordite da loquaci e codardi; ma sarà mia cura non fare la fine del protagonista de "Il Ritratto" di Nikolaj Gogol. Chissà che la vera base di partenza di questo mio percorso non sia in quella frase che Samuel Beckett fece dire a Pozzo nel: "Aspettando Godot"

    Anche quando incontri un meschino hai dei vantaggi, apprezzi di più quello che non sei.

    La vera genesi del legame inseparabile tra potere e mediocrità è contenuto in un passaggio de il "Riccardo III" di William Shakespeare, è lo stesso protagonista ad esibirlo; ma molti continuano a prenderlo alla lettera ed usarlo in pieno.

    Non voglio intorno a me gente che mi scruta, voglio solo persone senza cervello.

    Buona lettura senza frasi tranquillizzanti.

    Attilio Saletta.

    Nota aggiuntiva: in questo mio libro ed in tutti che seguiranno non ci sarà e non ci saranno glossari o spiegazioni di termini, circostanze e nomi, un modo ottimo per prendere dati dal libro più sovversivo mai realizzato chiamato il vocabolario delle varie lingue parlate e gli strumenti informatici d’oggi; il primo specialmente fienile di conoscenza.

    .George Masedraux: La Cacciata Museum De Art Fin Lubianka.

    Si descrive l’episodio tratto dall’opera: Il Bilioso dove il protagonista Claud Superbius è cacciato dalle menti dell’uomo usando la semplicità...Una donna senza assegno infruttifero in mano.

    Georgètte Roufloux: L’Ego Museum De Gebraux, Acaba.

    Si descrive l’episodio tratto dall’opera Il Signor Nonsense dove il protagonista: Pier Barone di Cetrullonia insulta il suo specchio, poiché esso è intento a fargli le boccacce.

    Luis Sevilliano: Il Neurone errante Museo De Arte Antigua, Medea.

    Si descrive l’episodio tratto dall’operaL’Accademico in mutande dove il protagonista: Pablo Conte De La Strafalcionia cerca di spostare un masso dalla strada, leggendogli Il Trattato sulla Metafisica di ’Immanuel Kant, a quel punto cominciano a piovere pietre erranti.

    Dick Van Djrackl: Il lancio perfetto Museum De Kurk, Mnemosene.

    Si descrive l’episodio tratto dall’opera: L’Ipocrita viaggiante dove il protagonistaKarl Barone di Testavuota recatosi in una casa di villani per portarsi via la moglie del villano, poiché la coppia era da pochi giorni unitasi in matrimonio; i posteriori del loro Mulo incontrano quelli del Barone, il qual è lanciato sino a sedersi sul dorso di un Suino, il quale poi inverte la posizione, mentre la coppia di villani su un letto comodo fa la stessa cosa, ma in un ambiente sano.

    Prima di iniziare, proprio per dimostrare l’importanza in chiave di critica sociale dell’umorismo, vorrei citare concetti espressi da qualche autore, inizierei da Molìere: ecco cosa dice al Re Luigi XIV in una lettera scritta al monarca dopo il trambusto legato alla rappresentazione de "Il Tartufo" nel 1664, ciascuno potrà vederne l’attualità.

    Sire, con questa mia commedia ho soltanto inteso correggere gli uomini divertendoli e attaccare con l’arma del ridicolo i vizi del secolo e siccome l’ipocrisia è una delle più diffuse e pericolose, pensavo di rendere un servizio a tutti gli uomini onesti del vostro regno, scrivendo una commedia che screditasse gli ipocriti.

    Qui ecco cosa Molìere scrive nella premessa del "Tartufo" nella stesura definitiva:

    Gli ipocriti non hanno voluto saperne di scherzi…se il compito della commedia è di correggere la via degli uomini, non vedo per quale ragione ci dovrebbero essere vizi privilegiati…gli uomini accettano di buon grado ad essere malvagi, ma non essere ridicoli…mi si rimprovera di aver messo discorsi di religione in bocca ad un impostore. Come io potevo farne a meno, volendo rappresentare il carattere di un ipocrita? Niente che è di per sé tanto buono che può essere rivolto a cattivo uso. Sulla Filosofia: spesso è stata stornata dal suo vero officio e impiegata pubblicamente per sostenere l’empietà…si separa sempre il cattivo uso dall’intenzione. Il desiderio di elevare il pubblico all’onestà. Questa perfetta insensibilità alla quale vogliono ridurre le nostre anime…credo che sia molto meglio lavorare e raddrizzare e a ingentilire le passioni degli uomini piuttosto che pretendere di sopprimerlo del tutto.

    Qualche frammento su Nicolaj Gogol, ecco cosa scrive al suo Zio paterno: Per due anni mi sono occupato dello stato di diritto degli altri popoli e delle leggi naturali fondamentali per tutti; ora mi occupo del diritto proprio. Si realizzeranno i miei alti piani o l’oblio lo coprirà dalla sua oscura nube?I suoi personaggi figure indimenticabili, caricature non del mondo esterno ma dalla fauna generata dalla sua stessa mente.

    Ecco qualche frammento di Aristofane:

    A difesa di un’esistenza dolorosamente ferita, dilaniata dall’ingiuria che egli sopporta con animo sereno, elevando il riso a strumento di salvazione"La comicità d’Aristofane è denuncia; s’identifica con il paradosso.

    Insomma: se non ci fosse stata l’ipocrisia, come oggi mai così elevata, le librerie sarebbero quasi vuote limitandosi a qualche romanzo d’amore e manuali di taglio e cucito; in effetti, i manuali non mancano di certo, c’è pure quello del "Perfetto Ipocrita". I libri di Storia.

    Ci sono due tipi di disperati: il primo cerca di rendersi non credibile(riuscendoci perfettamente)poi c’è chi cerca di renderlo credibile(uno sforzo titanico)nonostante che il primo… ogni sforzo per disilluderlo.

    Poi ci sono quelli su com’essere felici, a centinaia:

    Esiste un modo perfetto per farti dei nemici: consiste nel leggere un manuale su com’essere felici, poi fai l’errore di fare commenti dubbiosi alla persona sbagliata; a quel punto dovrai iniziare a camminare guardingo evitando le vie buie e gli individui incappucciati. Per questo che io non riesco a prendermi sul serio, almeno così evito di comprare tuniche con cappucci per miei adepti. Di questi tempi con tutti i malati d’onnipotenza con le loro frasi epocali; le divise al vuoto mentale vanno a ruba ed i fatti che pretendono addirittura di descriversi all’uomo.".

    Prima di iniziare la vera commedia, dentro un autentico Teatro, con pubblico e centinaia di Teatranti, qualche frammento da mente libera, fatti osservati da me ed in presa diretta.

    Un giorno ero a Roma, nei pressi di un ufficio postale, la scena fu la seguente: un bidone dell’immondizia steso al suolo, a qualche metro di distanza una fila d’individui nell’attesa di entrare; arrivo io, vedo il bidone, alzo lo stesso in posizione eretta. Le persone presenti mi guardano come all’apparire di un marziano giunto da chissà quale pianeta, facce sconvolte per la mia azione normale,io vado avanti; ma mentalmente fu difficile per me non credere che in fondo una mente libera ha il solo scopo di osservare, spesso co uso di pietismo in certe situazioni, anziché atti meno pietistici.

    Scopo delle classi dirigenti sta nel far uso dell’ipocrisia, alle folle quello di farne un messaggio di saggezza.

    Poi sempre a Roma stavo facendo un esperimento, vedere in altre parole gli stati facciali del mio prossimo alla lettura dei giornali, specie quelli gratis, sul Metro, la scena fu la seguente: un uomo, il solito individuo, guardava tutti dall’alto della sua incompetenza alla lettura di un giornale, ma non seduto, appoggiato nei pressi di una porta; a quel punto ecco che sale una donna sulla trentina, viso arioso, abito dello stesso tono, lei a leggere Topolino, sorridendo. L’uomo di fronte a lei inizia a guardarla con fare sdegnato . Qualche minuto e l’uomo inizia a provare invidia verso la donna, getta il suo giornale nella sua borsa di pelle, lei discende dal Metro; lui inizia a guardare con fare sognante rivolgendo il suo viso verso l’alto.

    Non tutto ciò che può essere conteggiato conta, e non tutto ciò che conta può essere conteggiato. Albert Eistain.

    Roma: Stazione Termini, uno urta una pila di giornali gettandoli per terra, io a porli nella posizione originaria, un uomo mi rimprovera per averlo fatto, sostenendo che non era mio compito; gli rispondo con un bell’Appunto!

    Uno può dire una menzogna, ma è in grado di correggersi in una prospettiva etica, anche un politico fa la stessa cosa correggendosi; per renderla più credibile.

    Poi l’episodio dinnanzi al Parlamento…due adepti fuori del Tempio:

    Sai io farei molto per il mio prossimo; ma esiste la legge elettorale che m’impedisce di farlo.

    Tre Senatori fuori dell’altro Tempio, uno inizia a parlare:

    Spero di fare un’altra Legislatura, così non avrò più bisogno di lavorare..

    Cammino all’esterno del Tempio: uno degli adepti allargando le braccia, prendendomi per un giornalista, rivolgendosi a me dice che oggi non rilascia dichiarazioni, io scappo dentro un portone, inizio a ridere, qualcuno mi osserva pensieroso.

    Stupirsi della vita è il privilegio delle menti libere, quello delle classi dirigenti sta nel far sì che nessuno faccia caso all’ipocrisia; rimanendo increduli dinnanzi a chi non riesce a fraintendere nulla.

    Ho passato diverso tempo a Kopenaghen: un giorno faccio visita al Museo della città, in una sala è in corso un convegno tra esperti, mi siedo; il conferenziere vedendomi mi chiede se capissi cosa stavano dicendo,io faccio segno di sì, ovviamente non capisco in sostanza nulla, ma il mio divertimento sale per i sorrisi di chi mi sta accanto verso di me credendo che capissi cosa stavano dicendo, dopo mezz’ora esco; giunto fuori inizio a ridere.

    In Italia fanno tanti convegni, è il metodo migliore per girare al largo dalle questioni, ma potranno sempre dire di averne parlato; insomma come prendere lezioni di matematica da un economista.

    Poi facendo un bel salto all’indietro…l’epoca scolastica, un giorno l’officiante di turno mi dice:

    Guarda che non puoi farci qualcosa di tuo con la conoscenza.

    Gli rispondo:

    Preferisco avere voti bassi in premesse indiscusse che lo stesso voto in libertà mentale..

    Una volta incontro dei miei amici: iniziano a parlare a manetta,ad un certo punto mi accusano di non dire la mia su cosa dicevano; io risposi che se per caso ogni tanto il loro cervello era innescato, uno di loro mi accusò di cercare di rovinare le loro certezze.

    Nelle biblioteche è possibile fare dei begli incontri, in uno scaffale un libro che promette la panacea, in un altro un testo che racconta l’inquisizione; per una mente libera non è complicato fare comparazioni.

    Poi ci sono le organizzazioni di massa, le scuole di pensiero: all’inizio entri, tutti sono felici, poi fai qualche domanda innocua, brutto clima, io ho avuto la fortuna di vedere i loro paradossi; alle volte sembravano personaggi appena usciti dalle "Anime Morte" di Nicolaj Gogol.

    Entri in qualche scuola di pensiero: ti dicono che da ora in avanti dovrai diventare molto perspicace, allora decidi di continuare ad agire in tale senso. Fai ciò: diventi subito un sobillatore e rovina tranquillità, esci appena in tempo, evitando di finire in qualche loro segreta; ma loro sono già da sempre in tale condizione. Sarebbe assai vano dargli i chiavistelli per uscirne; sarebbero terrorizzati di diventare perspicaci.

    Poi ci sono gli uffici pubblici: il regno della mediocrità insomma, un giorno vado in uno per dire che mia madre è andata in cielo; il carnivoro sorride felice, io gli dico.

    Verrò con gioia al suo funerale.

    Un giorno il solito tipo ti dice che sfortunatamente non è in grado di fare nulla per me, io gli rispondo:

    Grazie: ma io posso fare qualcosa per lei, quando va a casa, dialoghi con la sua coscienza;, è tanto tempo che vorrebbe parlarle. Esco, mi volto all’indietro, vedo diverse "Statue di sale.".

    Se per una fatalità devastante il debito pubblico sparisse, alti burocrati inizierebbero ad organizzare manifestazioni vibranti di protesta; poi inizierebbero a mangiarsi tra loro. Qualche mente libera a saltellar nei prati e qualche contribuente irato perché qualcuno non rispetterebbe il lutto.

    Poi ci sono gli alfieri della logica, un giorno c’è un ragazzo che sta mettendo dei volantini nelle cassette postali, due auto dalla grossa cilindrata si fermano, discendono due donne dalla bassa cilindrata mentale; una rivolta all’altra:

    Hai visto quel ragazzo? Sicuramente guadagnerà quanto noi due messe assieme.

    Dal film Revolution Road: Tutti sappiamo cosa sia la verità, diventiamo solo più abili nel mentire.

    Per chiudere nella carrellata: vado ad una manifestazione per la libertà di stampa, vedo uno che vende "Ex Voto" di Stalin; uno che in nome della libertà(la sua) ha massacrato milioni d’esseri umani in nome della "Società Ideale". I cimiteri sono pieni di vittime di tali allucinati.

    La Storia è l’unico modo per legalizzare gli omicidi di massa in nome delle idee.

    Bene: ma nel corso di un anno ci sono sempre tante ricorrenze, festa in onore di quello o dell’altro; ma perché non introdurne una in onore dei "Vessati?"Con un aspetto particolare: saranno i vessati a fare regali ai loro carnefici, un bel set di Abnormal Brain" da indossare secondo i vari tipi, nelle circostanze adeguate alle situazioni, da dare al capo ufficio, al tuo vicino di casa, il tuo collega di lavoro. A quello che di sera ti parla che tutto sta andando bene dagli schermi della "Tele Ipocrisia" avendo cura che se c’è un disastro sia sempre colpa della pioggia; non della superficialità delle classi dirigenti, del resto, vuole per caso eliminare i Funerali di Stato?

    Quando vedo un giornalista televisivo, alle volte mi domando se abbia nel corso della sua giornata qualche momento di spontaneità.

    Basta ora: diamo inizio alla rappresentazione dei tanti "Teatranti" prima qualche indicazione scenografica del palco, quali elementi saranno presenti come elementi fissi, un personaggio basilare per la stessa commedia, il pubblico; insomma dare gli elementi di scena entro cui andrà poi a muoversi i tanti attori e attrici.

    Ecco il palco: la grandezza, la solita, niente di straordinario, nella parte frontale, prospiciente l’esterno, quindi verso il pubblico, due schermi posti in forma inclinata, saranno elementi fissi per l’intera durata della multiforme commedia; ma hanno qualcosa di particolare, in uno c’è il suono sgradevole della "Società Urlata" Talk Show irati dove si cerca brillantemente di non comunicare usando strumenti per comunicare, grida, urla, denigrazioni varie, travasi di bile; rumori assordanti per impedire che i fatti abbiano la possibilità di descriversi, sedute nel Parlamento. Uno "Stato nello Stato" con i suoi adepti, codici e linguaggi per "Iniziati", dove il "Libero Arbitrio dei senza vergogna" dominano imperante; riuscendo perfettamente a fare il maggior numero di danni ala maggior numero di soggettività presenti nella Società Civile.

    Il secondo televisore invece è senza audio: insomma la realtà si descrive da sé, le parole sono utili solo se aumentano il potere descrittivo dei fatti stessi; in caso contrario c’è solo spazio per il "Misticismo" in ogni campo. Immagini chiare dei danni delle classi dirigenti, bambini denutriti tra i quattro continenti, rachitici, con i loro tronchi incurvati; poi esseri umani obesi in Florida a mangiare per dieci. Uomini e donne mutilati dalle mine anti-uomo, altri malati dalle falde acquifere inquinate, dalle industrie chimiche, terre una volta fertili, ora dove regna solo la sofferenza umana; poi invece le statistiche dei profitti delle industrie belliche, immagini di missioni di pace, ma i cieli sono pieni di cacciabombardieri in volo. Uomini di Stato che fanno gli umanitari di facciata, poi accordi alla luce delle tenebre tra corruttori vari, dei diritti umani non c’è traccia; solo lo spazio per la sua cancellazione .Zone, un tempo con fertile di vegetazione: ma grazie all’innalzamento degli oceani, ora non possono essere più coltivabili, il prezzo del riso e del grano che sale; le popolazioni sempre più povere. Il nuovo schiavismo: bambini che lavorano come agli inizi della rivoluzione industriale, poi calciatori super pagati che non danno calci ad un pallone; ma alla dignità dell’infanzia. Giornate convulse in Borsa con i listini che fluttuano: uomini che fanno i perseguitati vivendo nell’oro e nel sistema del Potere che è privo di valori morali; anzi rendere politica la morale anziché l’opposto.

    Milioni d’esseri umani non sanno come arrivare alla fine del mese, o altri che non hanno ide di come poter vivere; tagli alla vita sociale. Ragazzi dalla gran capacità progettuale, costretti a scappare dai loro paesi perché vivono in luoghi dove il pensiero critico non ha spazio. Gente con inabilità fisiche nell’emarginazione, nonostante che potrebbero dare tanto a chi disabile non è. Fabbriche chimiche: comunità limitrofe dove la salita delle malattie oncologiche in salita costante; ma chi fa impresa parla solo di denaro, togliendo di mezzo i valori umani del lavoro stesso. Ragazzi che partecipano a feste, ma non prendendo droghe ed impasticcamenti vari; sono considerati dai loro coetanei degli asociali. La televisione che inculca la Società Urlata, dove l’anima della mitezza umana è sparita; l’artificio che sale in ogni dove. Ragazze che si prostituiscono per avere una ricarica telefonica, un giovane picchiato perché è troppo intelligente, curioso della vita; del potenziale della mente .La salita del fanatismo in ogni campo: mentre le classi dirigenti fanno vivere nell’emergenza tutti, ecco allora immagini di tragedie immani.

    Immagini stridenti dei soliti "Riti dell’ipocrisia" i vertici dei "Nani mentali e giganti delle dichiarazioni epocali" ma poi passato il rito, nessuno si ricorderà più di nulla; anche se i fatti non saranno capaci di adeguarsi alle loro "Frasi Storiche.".

    Questi due schermi saranno la nota fissa che saranno sempre attivante dentro il palco, sullo sfondo una struttura semplice, ma indicativa del corso della commedia; assomiglia ad una cavità, pure lei sarà una nota fissa di tutta la vicenda. Dentro sette cassetti al momento chiusi: sopra una struttura, una scritta "La Commedia del Riso.".Andando a vedere i sette cassetti, ciascuno con un’indicazione sul momento vaga; dall’alto verso il basso, i primi quattro sulla destra.

    De facce che viaggiano sempre assieme.

    Mister Cartaficus.

    La Sacta Sactorum dell’Ipocrisia.

    Una Piramide per ogni idiozia.

    Poi sull’altro lato altro tre cassetti:

    Guarda: il tuo caffè è abitato..

    Lei cammina con uno sconosciuto.

    Il trenino elettrico perenne.

    Un piccolo palchetto giusto sulla parte estrema, dalla parte destra del palco, sembra un luogo dove qualcuno potrebbe dire qualcosa. Il pubblico da chi sarà rappresentato, visto che il Teatro sarà pieno nonostante che nessuno avrà fatto alcun’azione promozionale?In effetti, tutti i convenuti ci arriveranno per errore, chi più chi meno, vi giungeranno credendo di partecipare a qualcosa d’altro; un gruppo d’assicuratori credendo ad un luogo di un loro convegno, singols pensando che fosse un posto per incontri con altri e decine e decine d’altri equivoci, ma quegli equivoci determineranno qualcosa. Il Teatro pieno nonostante che davanti al luogo della rappresentazione non vi sarà alcuna locandina; ma c’è un elemento di scena non detto in precedenza, anzi sono due, entrambi inquietanti. Due teschi umani come due oggetti danzanti ai lati del palco, sempre viaggianti dall’alto al basso, poi un’enorme ascia che fenderà la parte alta del palco, lunghezza di quattro metri; la parte ricurva larga sei, forse di gommapiuma, ma questo mezzo con fare minaccioso spesso andrà a tastare i posteriori dei Teatranti sbattendoli con fragore fuori del palco. L’ultimo degli elementi fissi sarà un uomo in carne ed ossa, il suo nome Gwenkalon, sarà il narratore della commedia; quello che aprendo i cassetti preleverà libricini impolverati, introdurrà i vari personaggi, ma non sarà un personaggio neutro, farà battute, spesso non certo benevole.

    Bene ora il quadro appare abbastanza ben reso evidente: il pubblico seduto, la maggior parte osserva lo scenario con una sorta di timore vedendo ciò che è già stato indicato in precedenza; si aspetta solo l’arrivo di Gwenkalon, come arriverà, quali le frasi iniziali, oppure arriverà prima qualche altro privo di senno? Chissà.

    La politica è l’arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda.

    Paul Valery: tal quale.

    Una musica ridondante risuona, Twist and Shout dà il meglio di sé: pubblico distratto da un oggetto che fende l’aria, poi ecco fumi di scena che ricoprono ogni cosa; una risata sadica echeggia, un individuo inizia a ciarlare qualcosa. Il suo volto non si vede, l’unica cosa che può essere osservata è un’ascia che va avvicinandosi al palco non certo come atto di cortesia; un surrogato d’essere umano inizia la sua Messa Cantata.

    -Voi poveri bipedi e umili terreni! Io vi dico con tutta disonestà che l’uomo non ama la libertà! Sempre ha lottato per esserne privo! Farsi guidare dai più allucinati, la Democrazia non esiste! Da sempre è nelle mani di noi ipocriti!

    Intanto l’ascia fende l’aria con sempre maggior vigore, gli spettatori iniziano a fare il tifo per l’oggetto prima tanto temuto; ma l’individuo continua incurante del pericolo, le nebbie intanto sono ancora più fitte.

    Poi la voce del tipo diventa melliflua, accattivante, quasi sdolcinata; l’ascia non sembra seguirne gli intenti.

    -Miei cari umili esseri terreni: suvvia non state in pensiero, un domani radioso dinnanzi a voi, sufficiente svuotare la vostra mente di pensieri di dignità umana; fare spazio dentro le vostre anime di prodotti inutili, eliminando ciò che vi è utile. Questa è la vostra vita, sarete felici, capirete quanto è dannosa la libertà, anche se noi non facciamo che parlarne, un modo per difendervi da lei impedendovi d’averla; rimarrete felici di equipararvi alla nostra disonestà intellettuale.

    D’improvviso tuoni, fulmini e saette: si ode la parte finale del "Bolero di Ravel la Divinità Pagana" con grida irate cerca di sottrarsi all’ascia. Il pubblico incita l’oggetto a fare il suo dovere, l’ascia, mentre le nebbie sono fittissime, abbassa il suo raggio d’azione; si ode un rumore come di un battipanni che abbia agito con risolutezza sui posteriori di qualcuno. Un frastuono di vetri rotti si ode, assieme a sedie che cadono e rovine varie, grida strozzate di qualcuno, il pubblico applaude sereno; spera di vedere diradare le nebbie al più presto, anche le menti di qualcuno. Le nebbie si diradano: appare la scena di prima, una musica vagamente "Mozartiana" viene ad ascoltarsi, ecco apparire un uomo semplice, niente di fuori ordinanza; capelli corti, statura media, vestito da giorni feriali, non certo per un’occasione speciale. Cammina lentamente, osserva il pubblico, i due schermi, la caverna con i sette cassetti, viso sereno, anche l’ascia per il momento sta facendo una pausa; guarda il palchetto con fare dubbioso, poi vi sale.

    -Salve a voi: vedo che siete convenuti qui per caso, mi chiamo Gwenkalon, staremo per qualche tempo assieme, non farò nulla di speciale in effetti, solo introdurre personaggi, fare commenti; vedere l’ascia ondeggiare e poi colpi re i posteriori di qualcuno, sapete…Ho una frase in serbo da qualche tempo.

    Potere e Mediocrità non possono vivere disgiunti, hanno i loro album di famiglia nei libri di Storia, ma con la certezza che tutto è sempre nuovo; Potere e Mediocrità ad affinare sempre i loro strumenti, così è sempre tutto nuovo, una novità che dura solo da trenta secoli a questa parte.

    Detto ciò: ora vedo assieme a voi questa caverna, vado a prendere qualcosa.

    L’uomo si avvicina, entra: osserva i cassetti con fare curioso, alla fine decide di aprirne uno, quello intitolato "Il trenino elettrico perenne" diversi libricini polverosi, dal mezzo di essi sceglie uno da leggere; s’ avvia verso il palchetto eletto come luogo di lettura ad uso e consumo per i convenuti occasionali.

    -Sapete: la mente umana per me è stata sempre una Stanza da giochi, gattonare sul pavimento come quando avevo tre mesi di vita Un luogo di scoperte continue; una palestra umoristica incessante, quel cassetto appena aperto credo che avrà dentro di tutto ciò, ma nulla di complicato.

    L’opinione è la regina del mondo, perché la stoltezza è la regina degli stolti.

    Nicolas De Chamfort: memorie e pensieri.

    Sì comincia.

    Capitolo II

    LE FATALITA’

    Gwenkalon dopo aver spolverato a dovere il libro; inizia a leggerlo con fare semplice.

    - Sapete tempo fa qualcuno osò dire: "Ciascuno è artefice del proprio destino"; ora entrerà un personaggio ad attualizzare tale pensiero. Prima però vi darò i personaggi di tale vicenda.

    Luigi Giornataccia.

    Un uomo mezzo incurvato, viso visibilmente sfatto, collo della camicia non propriamente adatto per una "Festa di gala" cammina avanti e indietro con fare sofferto; poi si ferma al centro del palcoscenico, osserva tremante i convenuti e l’ascia ondeggiante, le mai sui fianchi, occhi che vagano, poi prende coraggio, inizia a raccontare le sue vicende.

    - Non so perché sono venuto qua: non ho nulla da dire, non faccio notizia, ma la mia vita è un tale incubo, questa mattina mi sono alzato, poi mi sono girato verso la mia dolce metà; aveva fette di cetrioli sulla faccia, pure di carote, la sua pettinatura tutta diversa dalla scorsa notte. Ieri sera non mi sono accorto di nulla, a che ora si è alzata per farsela, alle quattro del mattino? Io non ho sentito nulla? Avevo voglia di farci qualcosa con lei, poi mi è passato l’appetito; cosa avete capito! La colazione a letto sentendo cattive notizie per iniziare bene la giornata!

    Il suo viso ora appare migliorato; ma il suo racconto prosegue.

    - Poi i miei cari pargoli hanno iniziato a suonare i loro tamburi; regalo di quel sadico di mio fratello, i cani dei vicini hanno incominciato a rafforzare la sinfonia. Scendo di casa: quell’ammasso di ferraglia della mia auto ha iniziato a fare sciopero senza averlo dichiarato; sono disceso affibbiandogli un calcio sulle sue gambe, nello stesso tempo ho visto le gambe di una donna, mi sono dato una calmata, specie ad alcune parti.".

    Ora l’uomo sembra più ilare; ma sempre con uno sfondo di sofferenza.

    - Allora sono andato a prendere i mezzi pubblici, ma era in corso lo sciopero, mi sono diretto ad un Taxi; al termine ho dovuto pagare una tariffa da Traversata Oceanica. Sono arrivato in ufficio: appena giunto la segretaria del capo, molto chiacchierata per la sua Veloce carriera, mi ha consegnato 789 pratiche da svolgere..

    Adesso il povero uomo ha un atteggiamento visivo sul fatalista: si siede sul palco. Seduto per terra.

    Il narratore:

    - Non mi sembra che la tua giornata sia andata così male.

    - Senti: smettila di dire cose ottimiste, credi che se fossi veramente un ottimista sarei qui, in effetti, io sono un ottimista. Proprio perché evito quelli che dicono di esserlo: ma solo per loro, non quelli che subiscono gli effetti del loro ottimismo vivendo di stenti.

    - Allora dicevamo… alla pausa del caffè, la macchinetta non collabora; non contento di tale situazione incontro il mio collega che mi fa l’elenco dettagliato di tutti i suoi conflitti esistenziali..

    L’uomo ora accarezza l’ascia con fare filosofeggiante; continua il suo racconto.

    - Esco: i mezzi pubblici hanno ripreso a funzionare, cerco di salirci, un’impresa titanica la mia, decido allora di farmela a piedi; mi vengono pensieri stupendi osservando vari tipi di Fauna io osservo un uomo ubriaco che regge un albero ed un albero che non regge un ubriaco. Mi viene naturale fare comparazioni con le classi dirigenti, dove però noi siamo gli alberi; poi vedo una donna sopra un cingolato che insulta uno che desidera addirittura attraversare la strada sulle strisce pedonali. Penso quando discenderà dal suo Trono pieno di baionette cosa farà in veste di pedone.

    L’uomo ora cammina calmo sul perimetro del palco; continua nel suo racconto.

    - Insomma: sono arrivato a casa, come prima notizia mia moglie mi dice che il "Ministro dell’Inedia" ha tagliato ulteriormente sulle spese facendo sgravi su chi evade la dignità umana ogni giorno, gli rispondo che non c’è bisogno di fare cure particolari per diminuire di peso; basta lui, al massimo la categoria dei dietisti gli farà causa per concorrenza sleale. Poi la notizia che i suoi adorati pargoli avevano avuto la bell’idea a scuola di farci entrare una comunità di lombrichi; l’insegnate è stata così felice che voleva friggerli, tanto oramai a scuola ci si arriva con mezza casa sullo zaino per effetto della solita Riforma Epocale Ora andrò a casa: mia moglie mi ha detto di non fare tardi, è il momento dove è al meglio di sé; io invece dove Morfeo sembra più efficace. Mi ha minacciato che se mi addormento un’altra volta lei metterà una nuova pettinatura per la quale per uscire di casa dovrà alzare l’altezza della porta oppure…La seconda scelta ancora non ha deciso quale sarà; la cosa mi turba.

    L’uomo esce di scena con calma: Gwenkalon con fare serafico, seduto a bordo del palco, sopra lo schermo che emana scene di vita reale; sorseggia un succo di frutta all’albicocca. Dopo qualche istante si erge in piedi, cammina a passo deciso verso la solita cavità; il pubblico distratto dai due teschi che vanno dall’alto al basso senza soste. Il narratore ha aperto il secondo cassetto, non prima di avervi rimesso su quello precedente l’altro appena "Licenziato" con la dicitura appena detta; sarà un rito fisso pure questo ad ogni azione.

    Apre quello de La Sacra Sanctorum dell’Ipocrisia..Un piccolo documento su foglio giallo impolverato; sale sulla sua solita postazione.

    - La televisione…lo strumento migliore per non comunicare usando un mezzo per comunicare, non vi pare bellissimo?Pensate ad un ragazzo che l’ora di cena mangia velocemente, va nella stanza, i suoi genitori gli domandano perché; lui risponde per non essere insultato guardando un telegiornale. Preferendo usare la sua mente per aprire orizzonti di scoperte mentali alla sua vita: diventando curioso di tutto, ed ogni aspetto a costante ed individuale "Palestra e Setaccio Critico.".

    - Uno degli aspetti più entusiasmanti nel vedere la televisione sta nel vedere come taluni cerchino di rendersi credibili; per alleviare i loro sforzi gli regalerei un bel cavallino a dondolo o una bambola di pezza, oppure una bella canna da pesca. In fondo la vita non è così complicata, basta solo non avere eroi da difendere, così non sprecherai tempo per cercare di abbassare i tuoi parametri per farli rientrare in quelli di chi cerca di convincerti d’aspetti cui non conosce; né vuole sapere gli approcci mentali.

    UN FEBBRAIO DA RICORDARE.

    Gwenkalon con fare calmo, dalla sua solita postazione; inizia a dire qualche cosa:

    - Facciamo un esperimento: raccontiamo una vicenda posta con verbi al passato, di una vicenda poi giunta a fin di bene, partendo dalle premesse meno favorevoli, un modo terapeutico di immaginarci ora in una nuova dimensione; iniziamo allora.

    - A Sanremo il mostro stava già mangiandosi; folle d’esperti erano in fuga. Bene ragazzi: è il momento di presentare i protagonisti della vicenda.

    Il giornalista, Paolo Troncati

    Il presentatore Giulio Fracassetti

    La presentatrice Stefania Vuoti

    L’esperto musicale, Roberto Lassativi

    L’uomo semplice, Sandro Inosservato

    Il primo a comparire sulla scena è il giornalista, viso dubitante, capelli corti, senza cravatta, ma senza anche l’intenzione ti mettercela agli altri senza permesso; si pone al centro del proscenio, inizia a descrivere gli avvenimenti camminando lungo il perimetro del palco.

    - Sapete: era l’inizio della terza settimana di febbraio nel nostro amato Pianeta, vivevamo tutti giorni felici; di sera pensavate che io dicessi qualcosa di spontaneo dagli schermi televisivi. Certo io ed i miei eroi non viaggiavano a bordo di palle di cannoni, ma per certi individui era un Neo che presto sarebbe stato risolto diventando; ma solo per noi, cancerogeno. L’uomo era felice: usciva di casa con l’ariosa premessa che giunto al lavoro non sapeva se era ancora da quelle parti; ma con una certezza, doveva pagare il mutuo della casa, non sapeva come fare .Invece, le classi dirigenti facevano le vittime, roba che se Shakespeare era ancora in vita avrebbe dovuto lavorare come un ossesso.

    Il narratore intanto perplesso gioca con i teschi presenti sulla scena; ma l’Officiante continua.

    - Era l’epoca gioiosa dove quando i bimbi andavano a scuola, vi giungevano direttamente su auto dalle ampie aperture dovendo trasportare le loro stanze; mentre le stanze dei politici assomigliavano a quelle del "Marchese De Sade. Per fortuna noi eravamo pronti all’aiuto descrivendovi in ogni piccolo dettaglio di matrimoni festosi, gioielli da 5.000 carati e l’effetto che se vi era una strage ambientale, era sempre colpa della natura; mai dell’uomo. Specie quello che annusando l’odore acre del denaro smetteva di avere inutili Freni Morali mentre gli individui pericolosi erano quelli che sostenevano che usando lo schema Following the money; erano in grado di trovare dove per certi individui era finita la decenza. In quella settimana stava per partire il Festival di Sanremo. Bene: vorrei introdurre il primo ospite, Signor Sandro Inosservato a lei.

    L’uomo arriva sul palco: di statura media, nulla di fuori ordinario, casomai sono quelli che ad esserlo a farlo pesare a svantaggio degli altri; specie se amano la malattia del secolo. "La Visibilità".

    - Allora lei cosa fece in quei giorni.?

    - Oh sa nulla! Ero andato solo a comprarmi un Rifugio Antiatomico per difendermi da un cumulo d’idiozie sino alla fine di tali Fall Out.

    - Perché? Quali categorie per voi erano così nefaste?

    - Oh beh! Bella domanda! Insomma: filosofi improvvisati, esperti canori, strafalcioni umani, cortei di sponsor, padrini di cantanti con le cicatrici sulle guance, politici stonati mentre parlavano con loro stessi; figuriamoci con gli altri, insomma almeno avevamo un luogo per difenderci.

    - Credo di aver capito, adesso vada a sedersi su quella poltrona; devo chiamare un altro protagonista.

    L’uomo semplice si adagia sull’oggetto morbido, giunge il Signor Luigi Fracassetti, il giornalista inizia a fargli domande; l’uomo appare non molto sicuro osservando un’ascia che fende l’aria.

    - Allora lei era il presentatore del Festival; ci spieghi che accadde.

    - Sa l’inizio già penoso: per settanta minuti dovetti elencare tutti gli sponsor della manifestazione, un rito terrificante; mentre facevo l’elenco ebbi la sensazione sgradevole provata da "Stendhal" in visita a Firenze.

    - Capisco: ora vada a sedersi vicino a quella mente libera, devo introdurre la presentatrice che fece coppia con lei.

    Ecco giungere sul palco Stefania Vuoti, appena uscita da diverse sedute di "Chirurgia estetica interiore" presso un centro di filosofia orientale; appare molto rinfrancata.

    - Ci racconti che accadde.

    - Certo: ma lei dovrebbe andare dove sono andata io, bello mettersi in discussione…Beh l’inizio non certo bello, dopo tre minuti dissi così tanti strafalcioni grammaticali che strani Vocabolari iniziarono a fare giri vorticosi in aria in avvicinamento su di me. Poi appresi che la mia insegnante di Lettere, appena mi vide dagli schermi, ebbe una crisi di pianto nel sentirmi parlare; ma la situazione divenne complicata allorquando i Vocabolari iniziarono a tirar fuori pericolose sciabole. Mi gettai tra le braccia del Ministro della Cultura dell’epoca per aver aiuto, lui mi confortò dicendomi che venuto il tempo della rivincita degli ignoranti; quindi mi disse di non preoccuparmi. ."Bene: vada a raggiungere gli altri ospiti; ho altre domande da farvi.

    Il salotto pronto: il giornalista deciso a fare nuove domande, non prima di introdurre il noto esperto musicale; Roberto Lassativi. Eccolo giungere a passo faticoso.

    - Allora cosa ricorda di quei giorni?

    - Ho qualche immagine nitida: era in corso il tele voto, le compagnie telefoniche facevano soldi da far schifo, poi noi esperti iniziammo a dare interpretazioni di canzoni, figuriamoci; pensi che qualcuno arrivò a fare certi "Trattati" da far sembrare Il Trattato sul metodo di Cartesio una favola di "Esopo.

    - Poi che accadde?

    - Nulla: i reparti d’ortopedia degli ospedali limitrofi ebbero molto da lavorare su di noi, ad un certo punto nacquero tra noi migliaia d’interpretazioni così diverse da dare alle canzoni che incominciammo a prenderci a randellate uno con l’altro/a.

    - Signor Sandro possiede qualche altro dato da fornirci di quei giorni?

    - Adesso che ci penso: mi ricordo di quando venni fuori del mio rifugio per andare a far compere, una vostra collega mi domandò quale per me era stata la canzone che avevo amato di più, gli risposi con un sorriso, un gesto serafico; lei si arrabbiò molto con me, gli diedi il mio numero di telefono, al termine dell’evento mi chiamò, tempo tre mesi divenne mia moglie.

    - Mi dica lei esperto di canzoni; cosa ricorda ancora?.

    - Niente di speciale: passavamo il giorno solare nei reparti di ortopedia, poi eravamo dimessi poco prima dell’inizio del rito;ma avendo la certezza che ci ritornavamo al termine, dopo l’ennesima lite tra noi..

    - Dopo che accadde?

    - Sa: come durante le scorribande tra Unni e Visigoti, era in corso l’eliminazione diretta tra i concorrenti; ma purtroppo era solo Figurata, noi eravamo seduti su comode sedie a rotelle.

    - Lei che fu il presentatore ricorda cosa accadde ?

    - Fu terribile: l’esito della votazione finale determinò che i quattro superstiti ottennero gli stessi voti, io iniziai a disperarmi, la presentatrice che certo ricorderà ebbe una crisi di pianto disperato; poi decisi che il Festival avrebbe avuto altri quattro giorni di durata per stabilire il vincitore.

    L’esperto ricordando l’episodio.

    - Fu come nella scena finale del film The Day After: noi esperti musicali ci abbracciammo in un atto disperato, gli spettatori presenti in sala svennero, poi fu la tragedia; gli infissi non ressero all’urto, iniziarono a cadere. Ricordo che solo il Ministro della Cultura non era fuggito, aveva già preparato un bel discorso. Trovato dopo una settimana tra le macerie; ma nessuno aveva notato la sua assenza.

    - Lei che era dentro il rifugio; quando uscì che ricordo ha?

    - Un bel ricordo: la mia futura moglie m’incontrò, io gli domandai chi vinse, lei ebbe una crisi di pianto; mi disse che il giorno seguente sul far dell’alba, con previsioni favorevoli di nebbia fitta, per stabilire il vincitore avrebbero usato il metodo tanto caro ai tempi di Dumàs padre, figlio, sorella, amante e figli illegittimi, insomma con spade sciabole e becchini nelle vicinanze.

    - Lei cosa disse alla sua poi futura moglie?

    - Poteva essere un ottimo metodo da usarsi durante le dispute elettorali, negli spettacoli d’Insultonia Televisiva; magari così non ci sarebbero stati superstiti. Adesso devo andare, mia moglie mi aspetta, anche lei ex presentatrice; gli altri avranno da discutere con un’ascia.

    I due se ne vanno: pochi istanti, lo strumento si avvicina al giornalista, il presentatore e l’esperto musicale, cercano di scappare; il tifo del pubblico in favore dell’ascia.

    Discende: avvicina il suo raggio d’azione, l’obiettivo vicino, i fuggitivi cercano di unirsi per difendersi, i loro deretani a stretto contatto; l’ascia centra l’obiettivo con fare deciso. I tre spariscono dalla scena, ma un sottofondo di vetri e suppellettili andati in rovina percepibile, l’applauso del pubblico; il narratore è già in posizione per tirar fuori di un cassetto un’altra vicenda.

    Il narratore ha in mano un altro frammento di logica: va avvicinandosi al luogo deputato alla lettura.

    - Bene: questa categoria di cui fa parte questo testo ha per titolo Una piramide per ogni idiozia."In effetti, tratterrà della Storia, il gran circo dell’ipocrisia insomma; dove tutto ad ogni epoca è sempre nuovo .Così moderno che vedendo le varie Divinità Pagane odierne mi vengono in mente figure quali: Giulio Cesare e Catilina, Maria Stuarda ed Elisabetta I , Stalin e Lenin, Galeazzo Ciano e Mussolini; Tirannide e Contro Tirannide Come disse Primo Levi: Bisogna sempre spostare le pile dei cadaveri per far passare il carro dei vincitori. Ora io, mente libera, in questa categoria cercherò di usare l’ironia e la Logica dell’assurdo per mostrare la Miseria dello Storicismo come disse Karl Popper.

    I libri di Storia sono la dimostrazione di quanto l’uomo è profondamente pessimista verso se stesso, la cui immagine più nitida sono le classi dirigenti; prendere atto di ciò significa il primo passo verso l’ottimismo che è dentro la mente di ciascuno. La vera rivoluzione cerebrale sta nel mettere in discussione tutto, ed affermare che ogni genere di mediocrità e servilismo devono essere banditi. Nessuno è nato per fare polvere per il tappeto in favore di qualcuno che in nome dei propri miraggi ha gettato, e getta, l’uomo fuori del suo ruolo come macchina morale ed armonica.Felice è la Nazione che non ha bisogno d’eroi perché fa leva, non sull’ira, ma sulla mitezza, non sulla bramosia del contarsi, né sulla popolarità giacché tale; ma sui valori d’indipendenza mentale dell’uomo. Quindi d’armonia, dei valori che salgono in sintonia con i parametri entro cui una Società si sviluppa; e l’insieme degli individui ci guadagna la vita entro questa prospettiva. Sono allergico a qualsiasi forma di misticismo, figuriamoci in campo sociale, in un’epoca nella quale abbiamo bisogno di tutto fuorché i vanagloriosi, facciamo sì che essi siano dominanti; ci sarà un giorno in cui l’uomo smetterà di essere così pessimista verso le sue facoltà mentali?

    Ruggiero, Bradamante e l’uomo uscito di senno.

    Il narratore inizia:

    - Bene: in questa vicenda ci saranno quattro personaggi, ma prima ecco come potete vedere sul palco esiste questa struttura di compensato alta tre metri raffigurante una moneta da cento euro; sarà l’icona a cui si rivolgerà un uomo perso nelle sue nebbie mentali, ma ecco i tre personaggi che faranno parte della vicenda. Il Direttore di un Telegiornale: tal Giovanni Rantolanti, un uomo che ha fatto la fortuna per i rivenditori di colonne d’aglio, paletti di frassino ed amuleti vari; usato da centinaia d’individui per evitare i suoi canti alla Morte dell’intelletto. Un certo Ruggero amante della semplicità. Una donna tal Bradamante Un russo: un certo Dostoevskij. Bene adesso vi lascio: salgo a bordo dell’ascia per potermi godere dall’alto lo spettacolo..

    Compare un uomo: viso semplice il suo, cammina in un porticato; vicino una donna dai vestiti anni settanta, iniziano a dialogare.

    - Vedi mia cara quella casa? Vi entrano Galantuomini dagli orizzonti mentali estesi come una capocchia di spillo.

    - Certo: hai presente Il Grande Inquisitore di Dostoevskij? La foto segnaletica d’oggi, con i grandi ipocriti sempre in prima fila.

    - Sai: in verità credo che non conoscano l’uomo come anima critica, solo in qualità di essere sottomesso verso i loro capricci, un numero per essere venduto al miglior offerente, se poi questi cadesse in disgrazia; i venditori saranno pronti a fare gli Umanisti ed usare le amnesie quando conviene.

    - Pensa che l’altro giorno mio caro Ruggero: scrissi un articolo, spedendolo ad un noto giornalista così amante della libertà; lui mi ha risposto che non amava le menti troppo libere.

    - Non te la prendere mia cara: l’uomo per certi esseri deve essere un bel mistero, non riescono a comprendere quelli che non si vendono; la ricerca un’entità esoterica per chi si sente arrivato.

    - : L’uomo non ha bisogno d’autorità per vivere e ricercare la verità.

    - Parole sante Bradamante: è semplice formula matematica che se invece si dipende dalle autorità per giungerci; allora il Regno della menzogna sarà bello che garantito.

    I due esseri semplici spariscono dalla scena, compare un uomo pelato, sopraciglia diavolesche, tunica rossa come vestiario rassicurante, con fare deciso si pone dinnanzi la sua icona; i cento euro insomma, inizia a parlarci.

    - Mia cara: pensa che al mondo c’è ancora qualcuno che crede di poter guadagnarci la vita con la propria libertà mentale, come può un uomo vivere senza Genuflettersi a noi ed ai nostri eroi e pretendere di vivere! Un atto sconsiderato! Siamo così stupidi allora! Noi abbiamo accumulato tanta esperienza, anche se qualcuno potrebbe dire che L’esperienza è un pettine regalato ad una persona senza capelli come me; poi insomma stupirsi della vita, che follia è mai questa! Mettere tutto in discussione, ma cosa vogliono costoro! Ridurci a vendere orsacchiotti di pezza agli angoli delle strade?

    Intanto l’ascia ha iniziato a vagare, Gwenkalon seduto sull’attrezzo osserva il tipo; la folla aspetta che agisca come da programma, ma Dracula continua.

    - Vedi mia cara icona: l’uomo ha sempre lottato per non essere libero, certa gente poi ha pure cercato di far aprire gli occhi all’uomo, resuscitato morti anche se erano vivi, ma tali individui sono forse stati annientati dalle gerarchie dominanti, dagli Scribi, dai Farisei? No! Dal popolo terrorizzato dall’essere libero!Che amò come ora genuflettersi e prostituirsi ai Senza Cervello Io non faccio che seguire l’istinto del popolo!

    L’anima in pena esce di scena; ricompare la coppia amante della vita.

    - Sai mia cara: è ben strano questo paese, stracolmo di chiese e riti religiosi intenti all’Umanesimo che dovrebbero dare una Società Etica, invece accade l’opposto; il trionfo della corruzione, l’illegalità, il libero arbitrio di chi entra in politica per non avere più criteri di dignità umana, cancellandola in ogni dove. La follia come base operativa: il misticismo più devastante, l’a criticismo più esteso di chi riesce ottimamente ad immedesimarsi con la vita dei potenti; trovando difficoltoso farlo on la propria.

    - Già: ma pensa a questo particolare, abbiamo avuto le anime più progettuali del mondo sia stato depositario, ma dobbiamo subire gli effetti della peggiore classe politica dell’intero Pianeta; deve essere che questo paese vive da sempre con il DNA della contraddizione..

    - Ora c’è quest’aspetto: che noi menti libere siamo indicate come l’aspetto contraddittorio di questo paese, non chi è in tale condizione da sempre; i Palchi delle autorità insomma.

    - Sai: se sarebbe diversamente la gente non capirebbe, un ritornello da sempre usato dalle classi dirigenti, del resto come tu sai; solo gli ottusi fanno carriera.".

    - Già e noi viviamo nel pericolo di Non essere fraintesi.

    Spariscono dalla scena, l’uomo dalle ciglia accomodanti è davanti alla sua icona; ritorna a parlargli:

    - Vedi: il popolo ama essere sottomesso, tenuto a non farsi domande grazie ai nostri insegnamenti, con il nostro amato Capo a benedire le folle per la loro Ponderata decisione; chi invece fa l’opposto in galera, con l’opinione pubblica a gridare Al rogo! Il mistico porre i tizzoni ardenti nelle mani delle folle, in modo che possano vivere pienamente la Vita Democratica. Egli potrà parlare di trionfo della Democrazia, io perciò a parlare al cuore del popolo per impedire che vada peggiorando troppo in fretta; non è forse il compito dei politici che le folle non prendano Troppo alla lettera le loro allucinazioni?

    L’ascia ondeggia in maniera soave, il pubblico fa lo stesso osservando il deretano dell’uomo sofferto; ma egli deve ancora dire qualche cosa sensata.

    - Sai; non dobbiamo risolvere problemi! Siamo solo di passaggio, che importa se le prossime generazioni avranno meno diritti della nostra; che già di per sé né ha ben pochi grazie all’opera diligente di noi

    Le due menti libere ricompaiono, pronte a dialogare con capacità, ora sulla scena è comparso un mercato fiorito; vi camminano entro il suo perimetro:

    - Mia cara Bradamante: Berkeley sostenne che la capacità dell’intelletto umano in grado di scoprire senza alcun aiuto divino i segreti del mondo.

    - Già: come disse Karl Popper, la scienza ha un’influenza liberatrice verso la libertà umana ed è una conquista intellettuale della nostra mente..

    - Per caso la politica nel senso depravato del suo uso, in altre parole da trenta secoli a questa parte; ha mai liberato qualcuno?Ha creato ostacoli al pensiero umano, mentre la scienza ha cercato e cerca di fare l’opposto. Perché esiste questo paradosso; che da sempre è una bandiera che segnala una scoperta?

    - Mio caro Ruggero: i controllori del traffico da sempre si sono posti, come ora, di traverso per impedire all’uomo di liberarsi dagli effetti nefasti della nebbia legata alla disonestà intellettuale.

    Altro cambio di scena, ricompare l’uomo immune dalla decenza, in direzione della sua icona; ma ora la bacia pure con fare viscido:

    - Vedi mia cara icona: gli uomini non amano la libertà, vogliono essere felici tramite la sua assenza, per questo che amano essere soggiogati da noi; vorremo forse impedir loro d’esseri felici? Ostacolare ai nostri cari amati eroi di non fare ogni sforzo necessario per dare al popolo la felicità del non essere liberi? Il popolo ama essere sottomesso. Sarebbe un sentimento inumano! Le folle potrebbero marciare contro di noi per aver impedito loro d’essere felice.".

    L’uomo esce di scena, ritornano i due innamorati della vita, ora mangiano qualche dolcino; ma hanno qualche cosa da dirsi:

    - Vedi Bradamante: Popper disse la scienza ricerca spiegazioni soddisfacenti alle leggi universali.

    - Sì: mentre l’ignoranza priva di libertà, l’uomo, crea resistenze alla conoscenza; getta l’uomo nella sfiducia..

    - Sai: l’immagine del pessimismo, se facciamo un Tour intorno al mondo, quanti disagi hanno la loro genesi determinata dal pessimismo dell’uomo verso le sue prerogative mentali?Come il rapporto pessimo che ha oggi l’uomo con il suo ambiente, mentre dove invece esiste una qualche armonia ancora presente, lo Stato di diritto sarebbe semplicemente l’immagine dell’ottimismo dell’uomo. Dove le frontiere sarebbero aperte; vedendo non più le cose come problemi, bensì Sfide mentali..

    - Sai: si parla a sproposito di coraggio, ma esso è legato dalla ricerca, dal creare armonia in ogni dove, dove sta di casa essa nelle menti e azioni delle classi dirigenti; una macchina perfetta di disarmonia?

    - Mi viene in mente una frase sai: Se un’autorità giungesse in un luogo dove regnasse l’armonia proverebbe disagio, cercherebbe di creare ira e disarmonia ovunque possibile ed ostacoli ad un senso comune illuminato; sapendo che il loro è quello dei patrioti e dei fetenti.

    L’uomo che ha sempre una parola buona per, tutti è ricomparso, intanto pure i teschi ora sono animati da buone intenzioni, danzano come durante una festa in Jamaica, l’ascia agisce come da par suo, l’icona è immobile; pronta a riceve altre indicazioni.

    - Vedi: nulla per l’uomo è così insopportabile come la libertà, le brutte azioni non sono esistite come ora, neanche alcun crimine; quindi qual è l’insensato motivo di imporre etica e moralità nella vita sociale? Sono da sempre linguaggi misteriosi per l’uomo!Non rendiamo tutto così complicato: l’illegalità è così semplice da usare, alla portata di tutti, non c’è bisogno di farsi domande inutili, poi queste bestemmie! La coerenza, l’umiltà, il decoro, per fortuna da sempre per chi le dice; pronte le pire, i getti di pece e gli uncini a sventrare la sua pelle in nome della Democrazia, quindi nulla di male..

    Il Teatro ondeggia, meno la mente di qualcuno; ma lui insiste.

    - L’uomo ama la Canea e gli ambienti babiloneschi, non andare alla caccia dei nostri errori, suvvia c’è sempre una giustificazione anche per la peggior carneficina; ama il romanzo che noi gli proponiamo, anche se qui il cattivo vince sempre, ma è solo in regno di noi Ciarlatani, che operiamo in nome e per conto della Mediocrità!

    Il pubblico assiste estasiato vedendo un uomo di fattezze russe salire sull’ascia, che sia quello che farà finire tutto?I due impavidi esseri semplici ritornano sul proscenio, qualche bacio innocente; ma non c’è alcun censore con La pistola di fango pronta a far fuoco.

    - Mia cara: la scienza è frutto di controllo e profondità, di ricerca; la politica fa il percorso opposto..

    - Già bel paradosso mio caro: il pensiero scientifico identifica ciascun elemento per quello che è, come entità distinta per ciascun fattore; rifiuta il pregiudizio.

    - Senti questo Bradamante…Potrà mai decollare una Società da un punto di vista progettuale, se uno osservando un fattore è in grado di vederne gli agganci entro il meccanismo Causa Effetto andando ad individuarne ogni intreccio; mentre un altro è capace di vederne solo una senza avere la minima idea del meccanismo che ti ho detto in precedenza?Poi si sente orgoglioso del suo ipotetico sapere, mentre l’altro è del tutto inabile a provarlo perché ad ogni sua scoperta comprende quanto deve diventare sempre più articolata la sua ignoranza?

    - Allora Ruggero: che razza di ruolo gioca la scienza in questo nostro paese pessimistico, dove la superbia domina in ogni dove, mentre ci sarebbe bisogno di un gigantesco e sistematico Bagno d’umiltà a tutti i livelli; prima tra tutti da parte delle classi dirigenti?

    - La verità è sempre manifesta: capace di descriversi da sé, come quello schermo che è vicino a noi, non c’è suono o colonna sonora; ma descrive ciò che con parole e ira assordante l’altro schermo, pieno di Travasi di bile, cerca attraverso i suoi Teatranti di celare.

    - Già: per questo che bisogna spiegare la falsità ed aprire frontiere nuove date dall’ottimismo della mente dell’uomo, non con il Verbalismo e la loquacità delle classi dirigenti, che si guardano bene a spiegare nulla; glorificando il valore della menzogna, ma senza indicarla come tale..

    L’uomo rassicurante come un coccodrillo a pelo d’acqua nelle acque limacciose della Florida, mentre il clima viene a farsi poco propenso per lui, dinnanzi alla sua icona; ha altre cose da dire.

    - Insomma! Se agissi verso la libertà, anziché solo parlandone in modo che non agisca mai; sarei perseguitato, dovrei vivere nelle catacombe, mangiando cibi insipidi e acqua inquinata come bevanda, ma mica per l’agire di qualche autorità! Per L’autoritarismo delle sociologie di massa. Sarà pur vero che mi sono fatto schiavo! Tengo famiglia! Sono libero di dire ciò che mi è stato ordinato di dire dai miei eroi! Sono dei benefattori! T’impediscono di incontrare te stesso!Il primo requisito di uno che voglia guidare gli altri stanno nel far sì che la sua cupidigia superi i suoi rimorsi di coscienza, suvvia non facciamo i sentimentali!Del resto, se per una calamità dovessi incontrare me stesso, io non saprei come vessarlo, è più facile farlo a chi crede ad un come me; L’anima del sottomesso volontario, uno dei misteri più fitti del genere umano.

    Il sipario si apre alle due menti libere, intanto scoppia un temporale di scena, i due si riparano; un russo passa da quelle parti con fare curioso.

    - Sai mio caro: lo spirito di un bambino è candido, poi mette piede a scuola ed il pregiudizio entra in scena, devi per forza sottometterti alle premesse indiscusse del Falso pedagogismo, ma non solo in ambito scolastico, in ogni dove; ti è detto che non hai bisogno di mettere in discussione nulla..

    - Già: mentre sì dal caso che l’individualismo altruistico da sempre è stato il motore d’ogni Civiltà, non opera delle masse, o peggio delle maggioranze, minoranze e Istituzioni varie; la Cospirazione contro le menti libere da sempre hanno impedito di trovare la via della semplicità per la vita del genere umano ed il suo ambiente circostante.

    - Pensa solo a quella frase di quel ricercatore tedesco: Chi possiede tutti i mezzi, stabilisce anche tutti i fini, oggi qualcuno parla di pensiero liberale; ma i fautori di tali precetti mentali se fossero ancora in vita, andrebbero a visitarli con dei Randelli chiodati.

    - Poi allora Socrate…Insegnò a mettere in discussione le convinzioni di ciascuno a partire appunto da ciascun’individualità, facendo svolgere ai suoi allievi degli esempi e contro esempi di una situazione, smontando l’impostazione mentale che originò il pregiudizio; Socrate affermò l’importanza del liberarci degli Idoli, delle verità precostituite, dell’assenza di sfumature sulle questioni..

    - Già: ma allora mi sai spiegare perché l’uomo ama così tanto il Misticismo in campo politico, le verità assolute senza che esse siano mai Confutate, non essendo possibile farlo; oggi la politica è in mano alla Metafisica più assoluta.

    - Allora perché uno che ha livelli di necessità del sapere così alti che mai si glorifica, dando scambio con la Società Civile, l’uomo giustamente pretende tanto da lui; mentre invece uno che fa parte dell’ambientazione delle classi dirigenti, che hanno un livello di necessità tra i più bassi in assoluto rispetto al sapere, che non dà scambio con il loro prossimo, questi ultimi non pretendono nulla, se non fornire loro Frasi rassicuranti che tutto va bene?

    Altro cambio di scena, arriva il Riassicuratore; altro fienile da gettare.

    - L’uomo mai potrà essere libero, troppo debole, vizioso, egli a detestare la calma che è l’ambientazione della ricerca verso la verità; mentre la menzogna è sempre ridondante, irata e rapida, se non potesse insultare nessuno sarebbe a disagio, non avrebbe la necessità di crearsi

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