Dalla terra di Ovidio il battito della poesia moderna

Di Rosa Russo

Un palpito vivo, il poetare dell’autrice, in sintonia con i battiti del cuore che osserva nell’umanità i tanti aspetti dell’esistere, soprattutto la solitudine esistenziale nell’attesa spasmodica talora che Qualcosa, Qualcuno si manifesti per porre fine all’angoscia d’esistere senza un perché. Specie in questi tempi attraversati da violenze, inadempienze sociali nell’opaco tramonto dei valori per l’incapacità di ritrovare le ragioni d’una coesistenza pacifica e della solidarietà. L’empito vitale pare schiantarsi, se non fosse che dall’aldilà a un tratto si manifesta un sussurro, un lieve fruscio di passi nella stanza, venendo incontro all’eterna aspettativa, per la creatura umana, d’una luce, d’un contatto, perché ne nasca una nuova consapevolezza di valori che facciano da tramite tra il terreno e le superiori dimensioni del bene e della bellezza.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 29 set 2016
• ISBN: 9788892614406

Anteprima del libro

INDICE

Presentazione critica di Gherardo

VAGHEGGIAMENTO

Orfeo ed Euridice

Filemone e Bauci

Maia

D’Abruzzo virente magia

Emigrazione

Reminiscenze

DISINCANTO

Nikilismo

Levità

Dittatore

Madri: l’urlo del silenzio

Orfanilità

Infanzia rapita

Innocenza straziata

Il macho al tramonto

Logos di mafia

Caino

Straniera

Il Gabbiano Jonathan

L’ATTESA

Il Divino Vagito

Madre

Il Dio Risorto

Ritorno

Eterno Michele

Sedimenti di memoria

Sono scesa da te

La bimba mia

Figlio

Invidia

Luci di malinconia

Il mondo incantato

In copertina il dipinto

L’attesa

di Gaetano Pallozzi

ROSA RUSSO PERSICHETTI

DALLA TERRA DI OVIDIO

IL BATTITO DELLA

POESIA MODERNA

Youcanprint Self-Publishing

Titolo | Dalla terra di Ovidio il battito della poesia moderna

Autore | Rosa Russo Persichetti

ISBN | 9788892614406

Prima edizione digitale: 2016

© Tutti i diritti riservati all’Autore

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Alla mia adorata famiglia: il senso di tutta la mia vita.

PRESENTAZIONE CRITICA DI GHERARDO

¹

Pieni di fascino i versi per l’armonia con la quale sileva il canto dal cuore e per la preziosità dellinguaggio.

Un palpito vivo, il poetare dell’autrice, in sintonia con i battiti del cuore che sperimenta i tanti aspetti dell’esistere, soprattutto la solitudine esistenziale, un dramma antico ma anche dell’uomo moderno, desolato nel suo meditarvi, talora attendendo spasmodicamente che Qualcosa, Qualcuno si manifesti per porre fine all’angoscia d’esistere senza un perché. Specie in questi tempi attraversati da violenze, inadempienze sociali nell’opaco tramonto dei valori.

Per comprendere a fondo tale condizione, occorre risalire alla radice dalla quale si originò: al secolo dei Lumi, allorché la ragione, considerata unico strumento per poter affermare che un qualcosa fosse vero o non, abbatté le idee soprannaturali: Dio, anima, mondo, bene, male, non potendo essere verificate con un criterio logico, trascinando in questa non realtà anche i valori che derivavano dalla saldezza della Fede.

Se prima l’uomo sapeva chi era, da dove veniva, dove andava, conosceva i modelli comportamentali, ora, improvvisamente si sentì solo nella vastità del creato, solo di fronte ai suoi perché.

Foscolo scriveva: …Anche la Speme / ultima Dea, fugge i sepolcri. La morte cioè tronca ogni speranza in un’altra vita, perché una forza operosa tutto avvolge nel perenne ciclo di trasformazione della materia.

Leopardi nel Canto notturno di un pastore errante dell’Asia si chiedeva: "…a che vale/ al pastor la sua vita? /… ove tende