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Le cento rime di un calabrese
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Le cento rime di un calabrese
E-book200 pagine1 ora

Le cento rime di un calabrese

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Info su questo ebook

Uomini, cose e animali in una raccolta di rime spontanee, poesia contadina in semplici passi, aforismi e testimonianze di un piccolo mondo ripiegato su se stesso e rivolto verso la propria terra.
LinguaItaliano
Data di uscita17 gen 2015
ISBN9788891172211
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    Le cento rime di un calabrese - Bruno Santoro detto Brunechella

    Bruno Santoro

    ‘Brunechella’

    (1896-1974)

    LE CENTO RIME DI UN CALABRESE

    INTRODUZIONE, VERSIONE E NOTE A FRONTE

    A CURA DI BRUNO SANTORO DI DOMENICO

    FOTO DI COPERTINA DI: PINO JANNELLI

    Titolo | LE CENTO RIME DI UN CALABRESE

    Autore | Bruno Santoro detto ‘Brunechella’

    ISBN | 9788891172211

    Prima edizione digitale: 2014

    © Tutti i diritti riservati all’autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    Info@youcanprint.it

    Www.youcanprint.it

    Questo ebook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

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    dedicato a mio padre Domenico: dovunque sia sorriderà...

    INDICE

    Introduzione

    Note biografiche

    Premessa del curatore

    LE CENTO RIME DI UN CALABRESE

    1 Il Valzer della vita

    2 L’Agricoltura

    3 La rugiada silana

    4 La Neve

    5 L’uccello rapino

    6 L’Asinello

    7 Le Api

    8 L’Osignolo

    9 La ragnatela crivellare

    10 L’Amore

    11 In piccoli sogni una giornata di Primavera

    12 Una giornata d’Inverno

    13 Una giornata d’Estate

    14 L’Autunno

    15 Il galletto nel pollaio

    16 Il passero dalle mura

    17 Due milioni in bocca

    18 Il sogno

    19 Il Fiume

    20 Il Vento

    21 L’amante ingelosito

    22 Il Lago

    23 Il Mare

    24 Il Cacciatore

    25 Le valli e i monti

    26 Il gusto

    27 L’amico

    28 Il gatto del focolare

    29 Il lupo, il can di guardia ed il pastore

    30 La cicala e la formica

    31 Un amore tralasciato

    32 Il vino

    33 Il cane

    34 Il giorno

    35 La casetta di campagna abbandonata

    36 Il cavallo e il cavaliere

    37 Il balcone apparecchiato di fiori

    38 L’agricoltore

    39 Le onde elettriche

    40 L’inchiostro

    41 Una bella serata

    42 Il panorama e il popolino di Bocchigliero

    43 L’attendere

    44 Il piccolo sordomuto

    45 La rosa e la spina

    46 La salute

    47 La volpe

    48 Il saluto

    49 Ogni pianta al frutto

    50 Il tempo

    51 Il desiderio

    52 Primavera bella: gli uccelli al nido

    53 Ancora gli uccelli al nido

    54 Il bravo umano

    55 Il triste umano

    56 Il ghiottone da bere

    57 Il re degli uccelli al nido

    58 La fretta

    59 Il destino

    60 L’amor di madre

    61 L’umano in fin di vita

    62 L’egoismo

    63 L’imbroglione

    64 La mosca

    65 L’impossibile

    66 L’augurio

    67 L’amante

    68 L’ignorante

    69 La musica

    70 La salma al cimitero

    71 La bilancia

    72 Il mandato di cattura

    73 La pianta al frutto

    74 Le feste

    75 La causa in pendenza

    76 Lo strumento di lavoro

    77 Il maiale

    78 L’uomo allegro

    79 L’uomo avaro

    80 Lo sciupone

    81 L’oste

    82 Elogio delle colline bocchiglieresi

    83 Il capriccio

    84 Quando l’umano monta in bestia

    85 La parola

    86 La pace in famiglia

    87 La discordia in famiglia

    88 I disturbi d’onore

    89 L’emigrante

    90 Il primo ritorno

    91 L’emigrante quando trova guasti

    92 Le rondini

    93 Il cacciatore alla guardia

    94 Il salariato in armenti zia

    95 Il cardellino cieco

    96 La ventarola al campanile

    97 La preferita

    98 2 Novembre

    99 La violenta bufera

    100 Il nostro Gesù

    APPENDICE

    Rime

    La vipera

    Piccola carne velata dell’anno 1967

    Ringraziamento

    Canzoni

    Lucia

    L’innamorato

    O’ marinaro

    La figlia della strada

    Perché me vu’ lascià

    Detti, motti, sentenze

    Allertagente

    INTRODUZIONE

    Ancora oggi, a distanza di molti anni dalla sua scomparsa, sono in molti a ricordare con affetto la figura di mio nonno, l’autore di queste rime. Numerosi sono anche gli aneddoti che si raccontano e che lo ricordano, così quando parlano di lui quelli che l’hanno conosciuto ricordano la passione che Zu’Brunu o Brunechella, i suoi appellativi universali, aveva per la compagnia, l’allegria scanzonata e le occasioni di divertimento collettivo, improvvisando in rime, cantando e recitando ‘a frassa’ (farsa, sfottò) con gli amici.

    Alcuni dei suoi brindisi più belli sono diventati col tempo, ripetuti di occasione in occasione, famosi come detti popolari: come alcune delle sue poesie,‘La ragnatela crivellare’ o ‘La rosa e la spina’, che molti ricordano ancora perfettamente a memoria.

    Personalmente ho un ricordo molto bello, anche se sfumato dal tempo, di mio nonno. Vivendo in regioni diverse non c’è stato il tempo di conoscerlo bene, ma sono rimasti impressi nella mia memoria di ragazzo alcuni particolari del suo modo di essere, quasi tutti legati alla sua vita di campagna, di modi e tempi così diversi dai miei.

    Era quasi inevitabile, perciò, che colpisse la mia immaginazione la sua abilità pratica, l’ingegnosità e la pazienza di contadino esperto che gli consentivano di essere completamente autosufficiente pur vivendo per lunghi periodi dell’anno lontano dall’abitato, solo con la sua seconda moglie che ne assecondava, e a volte tollerava pazientemente, gli estri.

    Così ricordo perfettamente quando mi insegnò a lavorare con un temperino un rametto secco per ricavarne una piccola forchetta di fortuna: e quando mi mostrò come costruire e suonare uno zufolo di canna. Io lo osservavo curioso quando, con voce lenta e cantilenante, comunicava con un suo vicino di podere, che abitava però sul costone opposto della montagna: un canto che annullava la distanza e le ore di cammino necessarie a raggiungersi fisicamente. Altre volte lo seguivo timoroso mentre si avvicinava alle sue api per raccogliere miele. Particolari, certo, ma nel mio immaginario di bambino segni favolosi di un mondo che non conoscevo e nel quale sembrava contasse ancora molto, per un uomo, la capacità di ingegnarsi, di inventare, di sapersela cavare senza aiuto in ogni circostanza.

    Anche nel ricordo di altri, che l’hanno conosciuto certamente meglio come suoi amici, emergono molti particolari, naturalmente di segno più adulto, che parlano della sua capacità comunicativa e di uno stile di vita eccentrico sicuramente, spesso creativo e divertente, a volte un po’ invadente se non proprio molesto per qualche malcapitato: il tutto però sempre contrappuntato dalla sua religione del lavoro e della produttività, per cui dopo una notte trascorsa quasi per intero con gli amici gli sembrava assolutamente naturale mettersi in cammino con il suo asino per tornare, all’alba, al suo lavoro e ai suoi campi.

    Meglio di tanti discorsi un episodio su tutti può testimoniare del suo carattere e, fra l’altro, dell’importanza che attribuiva alla poesia nella sua vita come al rapporto con amici e conoscenti. In appendice a questa raccolta compare una breve composizione intitolata ‘Ringraziamento’ il cui titolo originale era invece ‘Ringraziamento del defunto’. Si tratta di un garbato e forse un po’ ironico biglietto di saluto, scritto su un fondo di grande serietà, l’approssimarsi della sua morte, con l’unico scopo di distribuirlo il giorno del suo funerale fra quelli che l’avrebbero seguito fino al cimitero nel suo ultimo viaggio. Un singolare commiato dai suoi amici, fra rispetto e cortesia, e anche un modo originale di essere ancora una volta, l’ultima, protagonista della scena e della sua vita. Il piacere di pubblicare la raccolta completa delle sue poesie viene anche da un ricordo lontano, che risale al 1963, quando mi prese da parte e mi pregò di trascrivere per lui alcune composizioni, fra cui ‘Piccola carne velata’ – qui in Appendice – delle quali conservo ancora gli originali; ma sta soprattutto nel sentire che attraverso queste poesie apparentemente semplici e raccolte si riesce a scoprire perfettamente questo suo modo di essere e, insieme, si possono

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